sabato 23 agosto 2008

He's back

A me questo ritorno ricorda tanto il 18 Marzo 1995, quando un certo signore, che aveva abbandonato il basket dopo la morte del padre, disse semplicemente "I'm back". Il mondo, scettico e cinico, si fece una risata. Due settimane dopo, quel signore che indossava il numero 45 fece cinquantacinque punti ai New York Knicks (quinta partita dal rientro). Il mondo tremò.

Bentornato Andriy, ci sarà da divertirsi.

9 commenti:

The Crow ha detto...

Sogni che si avverano/2.

Adesso aspetto solo gennaio per completare la trilogia.

Oh, sì, se ci sarà da divertirsi.

mavalà ha detto...

Bentornato a Sheva, mai dimenticato campione.
Ma, a essere onesti, la squadra oggi non mi convince del tutto.

AstoriaRecords ha detto...

A me invece la squadra convince molto. Ti dirò perché. Abbiamo detto addio a giocatori vecchi, ad eterne promesse e a giovani poco promettenti. Abbiamo acquistato diversi buoni giocatori e un paio di nomi grossi. Abbiamo ringiovanito l'età media della rosa, guardando così anche al futuro. Ci manca solamente un difensore centrale. E di questo la società si sta occupando.
Poi magari arriviamo di nuovo quinti, ma quest'anno a me sembra che le premesse per lottare per lo scudetto fino in fondo ci siano tutte. E credo che i nostri acquisti saranno determinanti nelle sfide con le squadre piccole, che ci hanno sempre dato fastidio.
Time will tell.

mavalà ha detto...

La campagna acquisti è sicuramente stata importante, e nessun tifoso può dire alla società che non ha lavorato bene, considerato il mercato in generale.
Ma, a essere sincero, non capisco il progetto tecnico, almeno alla luce proprio del mercato. Sheva è il bentornato, ma non comprendo quale sarà il suo ruolo, non tanto nella rosa, ma proprio in campo.
E poi, onestamente, tanti grandi giocatori, ma poche certezze: Zambrotta Sheva e R10 sono scommesse, che se vinte ci renderanno i numeri 1, ma non si può mettere la mano sul fuoco. L'unico nuovo giocatore che sulla carta è un grande, per età, rendimento nelle ultime stagioni ed età, è Flamini.

Detto questo, sono soddisfatto, ma ritengo lo scudetto molto difficile, anche se essendo l'obiettivo principale, se non unico, della stagione, potrebbe scapparci...

AstoriaRecords ha detto...

Mavalà, non posso darti torto. Però non condivido la tua idea su Zambrotta. E' un campione, è stato tra i migliori dell'Italia all'Europeo e anche ieri sera, a Gijon, ha dimostrato di essere in forma campionato.
Capitolo Sheva. La sua posizione dovrebbe tornare ad essere quella di un tempo. Seconda punta, a fianco di Inzaghi o Borriello, supportato da Kakà o Ronaldinho.

AstoriaRecords ha detto...

Secondo Milan Channel, anche Senderos è nostro.
Credo che a questo punto la campagna acquisti sia terminata. Ci sarà qualche uscita (Cardacio, Viudez, Paloschi?), ma in entrata dovremmo essere a posto.

cuorerossonero ha detto...

Non sono contento del suo ritorno (visto come se ne andato), ma adesso è di nuovo del Milan, e quindi:

DATTE DA FA'. SPECIALMENTE NEL DERBY!

The Crow ha detto...

Non per "buonista equilibrismo", ma sono d'accordo sia con Astoria, sia con Mavalà. Naturalmente, propendo più per i convincimenti di Astoria sulla qualità del nostro organico allestito per la nuova stagione, ma comprendo i dubbi di Mavalà. Certo, le "scommesse" da vincere sono più di una e ovviamente in questo contesto spiccano le, se vogliamo, legittime perplessità legate soprattutto ai nomi di Ronaldinho e Shevchenko, entrambi provenienti da stagioni non proprio buonissime, seppur per differenti motivi. Ma nel calcio, si sa, non vi è nulla di scontato e, come ha avuto modo di ricordare recentemente proprio Galliani, due esempi emblematici in tal senso sono stati Rivaldo e Kakà: il primo è arrivato qui da "extraterrestre", finendo per essere pesantemente ridimensionato nella sua statura di fuoriclasse dopo pochi mesi di permanenza in rossonero, mentre il secondo sappiamo tutti come fosse un giovane di belle speranze pressoché sconosciuto quando è stato presentato a Milano (molto, molto meno di Pato, per intenderci), per diventare quasi subito quello che è diventato. I calciatori sono un po' come i vini: per quante accortezze uno possa avere, c'è sempre una delle tante variabili/incognite che può determinare la riuscita o meno dell'annata.

Cuore, se mi avessero chiesto del ritorno di Sheva giusto un anno fa, avrei risposto come te, se non peggio. Ma il tempo, si sa, è galantuomo e lui ha semplicemente capito che, sbagliando, la sua casa è questa.

AstoriaRecords ha detto...

I miei unici dubbi sono in difesa. Sono arrivati Zambrotta, Senderos ed Antonini a sostituire Cafu, Serginho e Simic. E sul fatto che ci abbiamo guadagnato, poco da dire. Però, come ho scritto nell'ultimo post, ci sono molte incognite legate all'età e alla tenuta fisica dei nostri difensori.
Ad ogni modo, l'anno scorso siamo stati la quarta miglior difesa (a un solo goal da Roma e Juve). Insomma, non è assolutamente detto che la retroguardia rossonera finisca per essere battuta decine di volte. Anzi, con Abbiati al posto di Dida e Kalac (oltre ai nuovi innesti) credo che le cose andranno decisamente meglio.