sabato 29 novembre 2008

Palermo - Milan, Stadio Barbera, 30 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione per domani sera:

Abbiati - Zambrotta, Bonera, Kaladze, Jankulovski - Emerson, Pirlo, Ambrosini - Seedorf, Ronaldinho - Pato
Dida, Favalli, Kaladze, Cardacio, Flamini, Shevchenko, Inzaghi

In tribuna: Kalac, Senderos, Antonini
Indisponibili: Nesta, Gattuso, Kakà, Borriello

Nota: il Milan vola verso Palermo con qualche giocatore recuperato (Zambrotta, Ambrosini) e con due pilastri in meno (Gattuso, Kakà). La formazione, pertanto, sembra già fatta. Gli unici dubbi potrebbero riguardare la presenza di Kaladze ed Emerson - Maldini (o Favalli) e Flamini potrebbero infatti partire titolari al loro posto. Per il resto, l'ottima prestazione di Pato contro il Torino dovrebbe garantirgli un posto dal primo minuto, sebbene Inzaghi scalpiti - del resto, quando Pippo è in campo, nove volte su dieci la mette. Inoltre il Palermo è molto robusto in difesa, e la velocità del Signore d'Europa potrebbe tornare comoda ad Ancelotti. Chissà.
Nota/2: il Palermo sta vivendo una stagione tormentata. Ha vinto contro Juventus e Roma, seppur nei loro momenti peggiori, ed è riuscito a farsi fermare da Lecce, Bologna e Torino. Solo cinque vittorie fino a questo momento e un decimo posto in classifica che non rispecchia i valori di una rosa che, soprattutto dal centrocampo in su, è piena di bei giocatori. Statisticamente, come contro Lecce e Torino, affrontiamo una squadra che non ha mai pareggiato in casa. Per chi di voi fosse appassionato di scommesse, dev'essere un dato importante. Per me, invece, è la dimostrazione che il Palermo è bravo a chiudersi se va in vantaggio, ma è altrettanto non bravo a raddrizzare la partita quando va sotto. Casualmente, una nostra lacuna fino a questo momento. Cerchiamo di fare in modo di non consentir loro di imparare. La partita dell'anno scorso, sebbene largamente influenzata dalle decisioni arbitrali, è andata esattamente così. Voltiamo pagina.

venerdì 28 novembre 2008

Coerenza?

Fossi interista, comincerei a controllare le parti basse. Guardate cosa ha detto Ibrahimovic tre anni fa, e guardate che cosa ha detto oggi.

Autoreferenzialità/1

Delirio di onnipotenza. Leggete.

Dieci cose da raccontare

Ecco la top five di ieri sera:
i) Inzaghi. Sessantacinque goal in Europa, nuovamente staccato Raul. Stavolta da capitano. Dopo aver preso tre legni. Al minuto novantadue. Immenso.
ii) Ronaldinho. Ma che punizione ha tirato? Ed è la seconda in quattro giorni. E sono otto goal. In mille minuti, cioé circa undici partite intere, cioé poco meno di un goal a partita. Neanche i più ottimisti ci avrebbero creduto due mesi fa. Scommessa vinta.
iii) Emerson. Non giocava da tre settimane una partita intera. Sembra il Puma degli anni migliori, non sbaglia un passaggio, non perde un pallone. Rinato.
iv) Favalli. Questo quando gioca finisce sempre per essere il migliore del suo reparto. Sicuro che non convenga farlo firmare per un altro anno?
v) Zambrotta. Un po' sottotono nel primo tempo, ma il passaggio ad Inzaghi è da stropicciarsi gli occhi e darsi un pizzicotto.
Ecco la bottom five di ieri sera:
i) Senderos. Partitaccia per lui, peggio ancora che con il Braga. Certo, deve recuperare ed ambientarsi, ma coi tempi che corrono sarebbe meglio se si sbrigasse.
ii) Flamini. Ancora non si è visto il leone dell'Arsenal, per ora a Milanello abbiamo un agnellino. Lui sostiene di avere bisogno di tempo per ambientarsi, crediamogli.
iii) Kakà. Spento come se fosse ad un funerale. Cosa gli sta succedendo?
iv) Shevchenko. Conosce l'ambiente, conosce i compagni, conosce il modulo. Perché non riesce mai ad entrare in partita?
v) Dida. Sta via via involvendo rispetto alla buone prestazioni contro lo Zurigo. Kalac si scalda.
Riassumendo.
Il Milan si qualifica per i sedicesimi di finale di Coppa UEFA, raddrizzando nei dieci minuti finali una partita che si era messa sui binari sbagliati. Ora bisognerà attendere i risultati della quarta giornata, in cui i rossoneri riposeranno. Se il Wolfsburg dovesse vincere o pareggiare col Portsmouth, il Milan dovrà necessariamente ottenere tre punti contro i tedeschi all'ultima giornata per garantirsi il primo posto del girone (la differenza reti è a loro favore). Se invece il Wolfsburg dovesse perdere contro gli inglesi, ci basterebbe un pareggio.

giovedì 27 novembre 2008

Meno male che Mourinho c'è

Meno male che c'é Mourinho ad ammettere la realtà dei fatti, ché se fosse per i giornalisti alle vongole italici saremmo veramente messi male.

Ad ogni modo, dalle parole del tecnico portoghese si evince facilmente la differenza tra il Milan e l'Inter. L'Inter, appena superata Chiasso, appena la partita è delicata, appena si gioca in Europa, appena gli arbitri sono stranieri, viene regolarmente bastonata.
Update: anche Franco Rossi, sfoderando una saccenza ai limiti del ridicolo, ammette la realtà dei fatti.

mercoledì 26 novembre 2008

Eccoli, i brividi di Moratti/2

Inter - Panathinaikos 0 - 1.
Spiegate a Moratti che uno che non segna in Champions da esattamente un anno non può pensare di vincere il Pallone d'Oro.

Portsmouth - Milan, Fratton Park, 27 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione per domani sera:

Dida - Zambrotta, Senderos, Favalli, Antonini - Pirlo, Emerson, Flamini - Kakà - Shevchenko, Inzaghi
Abbiati, Bonera, Kaladze, Ambrosini, Seedorf, Ronaldinho, Pato

In tribuna: Kalac, Darmian, Gattuso
Indisponibili: Nesta, Maldini, Jankulovski, Cardacio, Borriello

Nota: eccoci arrivati al penultimo appuntamento della fase a gironi della Coppa UEFA. Il Milan vola in Inghilterra con tante incognite circa la formazione. Bonera dovrebbe riposare, mentre Senderos potrebbe essere schierato al posto di Kaladze o Favalli. A centrocampo, tuttavia, i dubbi maggiori. Pirlo potrebbe fare il suo esordio europeo, così da mettere minuti nelle gambe. Al suo fianco, le riserve Flamini ed Emerson potrebbero partire titolari, sebbene non sia da escludere l'ingresso di Ambrosini al posto di uno dei due. Con tutta probabilità, del resto, a Gattuso dovrebbe essere risparmiata la partita, visto il suo uso massiccio negli ultimi tempi. In attacco, invece, le uniche certezze con Kakà che partirà alle spalle del duo di Coppa Shevchenko-Inzaghi. Pippo è stato raggiunto ieri da Raul nella classifica dei marcatori europei, e potrebbe volersi staccare nuovamente.
Nota/2: partita semplice sulla carta, visto il rendimento in campionato (e in Coppa) degli avversari. Eppure è una di quelle partite da vincere, pure male, ma da vincere assolutamente. Se il Milan vincesse, infatti, si qualificherebbe matematicamente. Inoltre, se il Wolfsburg non dovesse battere il Braga fuori casa stasera, o se dovesse batterlo ma perdesse a San Siro tra venti giorni, i rossoneri avrebbero il primo posto garantito. Il che significherebbe sfidare una squadra arrivata terza nei sedicesimi di finale. Pertanto, la sfida di stasera è cruciale. Il nostro avversario ha dei buoni giocatori (James, Nugent, Diarra, Bouba Diop, Campell, Kanu, Traoré, Krancjar, Defoe, Crouch, Jenas) ma nell'ultimo mese e mezzo ha raccolto una sola vittoria in qualcosa come dieci partite. Facciamo in modo che non gli torni troppa fame domani sera.

martedì 25 novembre 2008

Disparità di trattamenti

27 Febbraio 2008.
Inter-Roma. Francesco Totti sull'espulsione di Mexes (peraltro inesistente) da parte dell'arbitro Rosetti, cui pochi minuti dopo è seguito il pareggio dell'Inter: "è stato un'aiutone".
Deferito.

23 Novembre 2008. Torino-Milan.
Kahaber Kaladze sul rigore (peraltro inesistente) concesso ai granata dall'arbitro Farina: "oggi è stato scarso proprio".
Deferito.

28 Settembre 2008. Milan-Inter.
Ibrahimovic sull'arbitro Morganti (la cui direzione di gara è stata giudicata molto buona più o meno da tutti): "la partita l'ha vinta l'arbitro, non il Milan".
Deferito.
No, scherzo! Ibra mica l'hanno deferito. Vi pare?

lunedì 24 novembre 2008

Cose che non resteranno/13

Il Milan di Fabio Capello, dalla stagione 1992/93 in poi, aveva una grandissima qualità - tra le infinite altre. Partiva in sordina, cresceva verso la metà del primo tempo, segnava un golletto o due e poi andava al riposo. Nella ripresa, i rossoneri addormentavano letteralmente la partita, rischiando pochissimo e creando rare occasioni da goal. Siamo sicuri non torni utile tale strategia?
Passiamo alla sfida di ieri sera. Il Milan raccoglie solo un misero punticino in una sfida che avrebbe potuto (e dovuto) vincere quattro o cinque a uno. L'ingiusto svantaggio, i due goal meravigliosi nello spazio di cinque minuti, le continue occasioni da goal. A fine primo tempo, mi sono immaginato Ancelotti frustare i ragazzi per non aver concretizzato maggiormente. Perché se è vero che le gemme di Pato e Ronaldinho sono da incorniciare, è altrettanto vero che vivere di soli colpi di tacco è improduttivo. Infatti, nella ripresa il Torino è sceso in campo con più fame di noi e ci ha iniziati a mettere all'angolino. Il Milan si è tirato nuovamente in piedi e ci ha provato con Ronaldinho - cui è stato misteriosamente negato un rigore gigantesco in piena area. Così il Torino ne ha approfittato, si è rimesso a correre ed è riuscito ad ottenere un rigore inesistente. Due a due e il Milan ha dovuto ricominciare a creare gioco. Troppo tardi, troppo stanchi.
Qualche nota sulla partita. Kaladze, ai microfoni di Mediaset, ha definito l'arbitro Farina "scarso, non capisce niente". Kala ha sbagliato, in un paese come l'Italia dove le caste sono intoccabili, e per questo verrà multato. Ma ha sostanzialmente ragione. E a questo punto, dopo le dinamiche del pareggio del Lecce (inventanto da Bergonzi) e di quello di ieri, mi domando dove sia la sudditanza psicologica nei nostri confronti.
Ad ogni modo, la colpa è solo nostra. Se l'avessimo messa dentro un paio di volte in più, non avremmo pareggiato. In questo senso, mi sono chiesto perché Ancelotti non abbia sostituito Kakà con Emerson (o Flamini) a inizio ripresa. Ricky era stanco e svogliato, la squadra aveva cinque fantasisti (Pirlo-Seedorf-Kakà-Ronaldinho-Pato) contemporaneamente in campo supportati dal solo Gattuso, il Torino sarebbe uscito dagli spogliatoi col coltello tra i denti. E vabbè, il campionato è lungo. Certo è che sono le partite di Lecce, di Cagliari e di ieri a fartelo vincere. Troviamo una soluzione al più presto. Ad oggi, tre punti dall'Inter sono una barzelletta. Dato che però dobbiamo ancora incontrare Palermo, Catania, Juventus, Udinese, Roma e Fiorentina, sarebbe il caso di riflettere.
Ps L'ammonizione di Farina a Kakà al minuto novantadue è stato uno dei momenti più infimi degli ultimi anni. E pensate che Collina ha voluto Farina per un altro anno, nonostante questo sarebbe dovuto andare in pensione.
Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6: incolpevole su entrambi i goal, attento nelle altre circostanze.
Bonera - 6: si dà da fare su quella fascia, non facendo rimpiangere Zambrotta.
Kaladze - 4: nell'ordine. Colpevole sul goal di Stellone, si fa bucare due-tre volte da Dzemaili rischiando di farci prendere goal e di lasciarci in dieci, apre le braccia come una danzatrice in occasione del rigore per il Torino. Non so più cosa dire di lui, sta diventando disastroso.
Maldini - 6: attento e diligente come al solito, il Toro attacca però più dall'altra parte.
Jankulovski - 6: fa il suo dovere, anche se oggi si propone poche volte in avanti.
Gattuso - 7: meno male che Ringhio c'é. Se nel secondo tempo non ne prendiamo tre-quattro è soprattutto merito suo.
Pirlo - 6: torna e si fa sentire. Peccato però che Dzemaili, il suo alter ego granata, giochi nettamente meglio.
Seedorf - 5,5: partita a volume basso, tocca pochi palloni e si fa vedere anche meno in uno stadio dove solitamente si scatena.
Kakà - 5: a questo punto saltare la gara di Palermo potrebbe fargli anche bene. E' in un periodo di involuzione preoccupante.
Ronaldinho - 7,5: a parte la punizione capolavoro, assist, corsa, recuperi, cross. E non è ancora al top. E ha già segnato sette goal. Ancora figurina?
Pato - 6,5: Ancelotti gli dà fiducia, lui lo ripaga con un bel goal e con tanto sudore. Il ragazzo corre per due, aiuta in difesa e per una sera sembra quello dell'anno scorso.
Emerson - sv
Shevchenko - sv

domenica 23 novembre 2008

Weekend con il torto

Se il Lunedì tocca a Moratti, il fine settimana ci riserva invece le perle di Franco Rossi.
Questa volta, in meno di dodici ore, è stato capace di contraddirsi una decina di volte, sbagliare una decina di pronostici circa la formazione e circa la partita, troncare frasi a metà e rendere incomprensibili alcuni concetti.

sabato 22 novembre 2008

Torino - Milan, Stadio Olimpico, 23 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione di domani sera, posticipo della tredicesima giornata:

Abbiati - Bonera, Kaladze, Maldini, Jankulovski - Flamini, Gattuso, Seedorf - Kakà, Ronaldinho - Pato
Dida, Favalli, Antonini, Pirlo, Emerson, Shevchenko, Inzaghi

In tribuna: Kalac, Senderos
Indisponibili: Zambrotta, Nesta, Ambrosini, Cardacio, Borriello

Nota: il Milan, come ormai d'abitudine in questa stagione, scende in campo di Domenica sera all'Olimpico di Torino per quella che si annuncia una sfida caldissima - per entrambe le squadre. Già, perché la tredicesima giornata sarà una giornata chiave per questo finale di girone d'andata, con una serie di sfide d'alto livello che potrebbero lasciare il segno sulla classifica. Fiorentina - Udinese, Inter - Juventus, Lazio - Genoa e ovviamente Torino - Milan. I rossoneri, in caso di vittoria, potrebbero mangiare punti ad almeno tre di queste squadre. Per ogni pareggio nei suddetti incontri poi, li rosicchierebbero ad una squadra in più. Forti di questa convinzione, si parte per Torino con un'infermeria sempre più vuota (Borriello verrà recuperato tra pochi giorni, Nesta - ahinoi - chissà) e con un'arma in più. Nella fattispecie, Andrea Pirlo, che quest'anno praticamente non si è ancora visto e che avrà il non facile compito di riprendere in mano le chiavi del gioco di una squadra che ormai si è un po' disabituata a giocare con lui. Il saggio Ancelotti saprà benissimo coniugare le esigenze della squadra con quelle del gioco, pertanto se Pirlo dovesse partire titolare sarà sicuramente una scelta pesata e ponderata. Le poche incognite per il mister sono in difesa, dove Zambrotta è ancora alle prese con un collo dolorante, e a centrocampo, dove uno tra Flamini e Gattuso potrebbe lasciare il posto ad uno tra Pirlo ed Emerson. In attacco, confermatissimo il tridente brasiliano Ka-Pa-Ro.
Nota/2: il Torino che andiamo ad affrontare è una squadra che sta attraversando un momento di forma pessimo. Due vittorie nelle ultime undici giornate, pochi goal fatti e tanti subiti. Incerottati più di noi, hanno però a disposizione una serie di attaccanti veloci, tecnici e di peso quali Rosina, Bianchi, Stellone, Abbruscato e Amoruso che possono rompere le scatole a qualunque difesa. Insomma, dovremo stare molto attenti, sebbene il bassissimo numero di goal subiti recentemente (due nelle ultime otto giornate) fanno ben sperare.

Update/1: Zambrotta ed Ambrosini non sono riusciti a recuperare. A questo punto, dovrebbe giocare Bonera come terzino destro.

lunedì 17 novembre 2008

E alla fine arriva il Lunedì

Puntuale come un'ispezione carceraria, ecco l'intervista d'inizio settimana fatta a Moratti, che come al solito le spara giganti.
i) [Rispetto a quella con il Milan...] "La rivalità con la Juventus è più antica, tradizionale e legata agli scudetti". A parte che Milan e Juve hanno più scudetti dell'Inter, nonché una storia più importante e più antica, ma non si ricorda il signor Moratti che due tricolori più uno li ha appesi in bacheca da poco?
ii) "Per vincere il Pallone d'Oro a Ibrahimovic probabilmente manca un appoggio notevole sia da parte della sua Federazione, quella svedese, sia di quella dove gioca, la Federcalcio italiana che, a questo punto, sarebbe simpatico lo appoggiasse un po' di più". A parte l'assurdità della richiesta (se proprio dovesse decidere la Federcalcio italiana, sarebbe più simpatico darlo a Del Piero, non a uno straniero), non sarebbe meglio se Ibrahimovic iniziasse a segnare anche nelle partite decisive (tipo col Valencia o col Liverpool) anziché solo contro Palermo e altre provinciali? Ad ogni modo, Moratti non riesce proprio a non mostrare le sue idee circa le conoscenze, i poteri forti e l'intreccio tra le due cose.
iii) "Auguro a Mancini di allenare il Real Madrid". Ora, a parte l'eventuale scelta suicida di Calderon, perché Moratti non ricorda a tutti che ogni anno, fino al 2013, pagherà 6,5 milioni di euro più bonus per gli eventuali trofei vinti (anche i Monty Python ne riderebbero) al signor Mancini? Così anche gli ignoranti capirebbero la felicità del presidente nerazzurro qualora il ciuffo di Jesi accettasse di sedersi su una qualunque panchina.

domenica 16 novembre 2008

Cose che non resteranno/12

La giornata odierna propone due scenari alternativi (il bene e il male), con un'incipit comune.
Abbiamo vinto; ci siamo riportati ad una sola distanza dall'Inter; Napoli, Udinese e Fiorentina hanno perso. Pertanto, il terzetto Inter-Milan-Juve può cominciare a pensare a una mini-fuga, sebbene lo scontro diretto tra nerazzurri e bianconeri di Domenica prossima potrebbe - in caso di pareggio, riaccorciare la classifica. E questo, dunque, è l'incipit.
Poi, le cose buone. Gattuso si conferma mastino, in formissima, sempre più capitano e trascinatore di questa squadra. Ronaldinho alterna belle giocate a splendidi recuperi difensivi. Seedorf, in una giornata sottotono dal punto di vista offensivo, copre anche lui gli spazi ottimamente. Il signor De Marco ci concede un rigore inesistente. Favalli è attualmente il miglior difensore del Milan (alla faccia di chi lo voleva cacciare). Bonera anche come terzino si sa dar da fare. Kaladze sta tornando. Jankulovski, finalmente, sta tornando anche lui.
Ora le cose cattive. Il Milan vince a fatica uno a zero contro uno spentissimo Chievo. Non soffre solamente perché la difesa si comporta bene, Abbiati fa un paio di paratoni, e perché sostanzialmente il Chievo decide di venire a San Siro per perdere. E poi, una buona dose di culo che ci era mancata contro il Lecce si ripresenta sotto forma di rigore generoso quanto Babbo Natale con un bambino cattivo. Partita noiosissima, con un'azione pericolosa ogni quindici minuti - che vuol dire trenta secondi di brividi per ogni tempo. Basti ricordare che Inzaghi avrà toccato tre-quattro palloni in un'ora piena. Sterilità pura, insomma. Però non si può sempre giocare bene, e personalmente ritengo questo un anno di transizione. Se il 2001-2002 era il primo anno di Ancelotti, questo è il primo anno della gestione Ancelotti/2. E i risultati, per ora, si vedono. Certo, non ci fosse stato quel rigore su Kakà temo che avremmo faticato non poco per sbloccare la partita. A proposito di Kakà - non gioca bene da un mese, non sarebbe il caso di farlo rifiatare ogni tanto e di dare spazio a Shevchenko?
Anyway, quest'anno girano tante cose che nelle passate stagioni non ne volevano proprio sapere di funzionare. La speranza è che da Gennaio in poi, quando recupereremo tanti giocatori, e quando la preparazione rossonera mostrerà i suoi frutti, si riesca anche a costruire di più. Del resto, ci mancano tanti titolari e molti dei giocatori che scendono in campo non sono al top (Kaladze, Jankulovski, Flamini, Ronaldinho) o devono rifiatare causa uso et abuso (Bonera, Seedorf, Kakà).

Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6,5; Bonera - 6,5; Kaladze - 6; Favalli - 7; Jankulovski - 6,5; Gattuso - 7,5; Flamini - 6; Seedorf - 6,5; Ronaldinho - 6,5; Kakà - 5,5; Inzaghi - sv; Pato - 6.

Nota per gli addetti ai lavori

Tabaré Viudez, il giovanissimo talentino uruguagio comprato st'estate e di cui avevamo perso le tracce, è stato aggregato alla Primavera.

Milan - Chievo, Stadio Meazza, 16 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione per oggi pomeriggio:
Abbiati - Zambrotta, Bonera, Favalli, Jankulovski - Gattuso, Emerson, Seedorf - Kakà, Ronaldinho - Pato
Dida, Kaladze, Senderos, Flamini, Cardacio, Shevchenko, Inzaghi
In tribuna: Darmian
Indisponibili: Kalac, Nesta, Maldini, Antonini, Ambrosini, Pirlo, Borriello
Nota: e così, dopo una lunga settimana alquanto travagliata, eccoci all'appuntamento contro il Chievo. Negli ultimi giorni la nostra infermeria si è nuovamente affollata, causa infortuni di Antonini, Ambrosini, Borriello e acciacchi per Maldini e Pirlo, non ancora pronti a rientrare. Di tutti questi, il peggiore infortunio è stato quello capitato a Borriello, sia per ciò che riguarda l'entità dell'infortunio stesso, sia perché in questo momento una prima punta come il nostro mastino napoletano ci serviva quanto il pane. Anche Zambrotta ha un problemino al collo, ma dovrebbe farcela. A centrocampo ballottaggio Emerson - Flamini per un posto, così come in attacco, dove Ancelotti ha fatto capire di voler partire con Pato prima punta, sebbene Inzaghi sia sulla rampa di lancio.
Nota/2: il Chievo che affrontiamo è una squadra a pezzi. Lo dicono i risultati, le statistiche, il fatto che abbia vinto alla prima giornata contro la Reggina, e poi non abbia mai più vinto. Segna poco e subisce tantissimi goal, sebbene abbia giocatori (Langella, Esposito, Pellissier, Luciano) che dovrebbero metterla dentro e discreti difensori (Mantovani, Mandelli, D'Anna). Ad ogni modo, sfida delicata da vincere assolutamente per cacciare indietro Juventus e Napoli e tornare a meno uno dall'Inter, ieri vittoriosa a Palermo. Anche perché Domenica prossima c'é Inter-Juventus, e con una nostra vittoria contro il Torino possiamo mangiare qualche punto almeno ad una delle due.

lunedì 10 novembre 2008

Cose che non resteranno/11

Tanta, tanta amarezza. Ma anche tanta fiducia, consapevolezza, ottimismo. Sono questi i sentimenti rossoneri prevalenti al termine della sfida contro il Lecce, terminata ingiustamente per uno ad uno. Venti, venticinque tiri contro tre o quattro, possesso palla doppio rispetto al loro, goal sciupati in quantità industriale. Eppure, a due minuti dalla fine, ecco che una palla inattiva diventa un coccodrillo che sbrana due punti fondamentali nella lotta per il primo posto. Il Milan parte bene, domina un primo tempo noioso dove fioccano le occasioni - ricorderemo per mesi quelle due divorate da Borriello. Il secondo tempo è una fotocopia del primo, tranne che per un paio di azioni bellicose dei salentini e un goal a porta vuota sbagliato da Tiribocchi. Per il resto, solo Milan. A un quarto d'ora dalla fine, dopo averci provato in ogni modo, ecco il goal (l'ennesimo) di Ronaldinho, fino a quel momento un po' sottotono come Kakà. E poi, quando il primo posto sembrava sicuro, quando potevamo tornare a Milan lassù in vetta alla classifica, la punizione divina. Peccato, ci rifaremo contro il Chievo. Certo, più vedo giocare i ragazzi più mi convinco della nostra forza. E più li vedo giocare, più credo che i favoriti per lo scudetto siamo noi. A proposito, per una volta parlo di arbitraggio. Nelle ultime settimane hanno fatto scalpore un rigore assegnato al Milan contro la Sampdoria ed un altro assegnato contro il Napoli. Regolamento alla mano, c'erano entrambi. Invece, ieri il caro Bergonzi ha punito i rossoneri costantemente, negando un rigore, assegnando una punizione a due per il Lecce inesistente, fischiando sempre e comunque contro di noi. E soprattutto, come ha ricordato il caro Ancelotti, regalando un calcio di punizione ridicolo da cui è scaturito il goal del Lecce. Capisco l'equilibrio universale, ma non è possibile avere dei fischietti più capaci?
Ps Nel calcio bisogna saper vincere, perdere e pareggiare. Il Milan veniva da un filotto di sei partite vinte, pertanto un pareggio ogni tanto ci può stare. La cosa fondamentale è ripartire. Ora ci aspettano Chievo a San Siro, Torino fuori casa, Palermo fuori casa e Catania a San Siro. Non ci abbattiamo!

Le pagelle che non resteranno.
Abbiati: 6; Zambrotta: 6; Bonera: 6; Favalli: 5,5; Jankulovski 5,5; Gattuso: 7,5; Flamini: 6,5; Seedorf: 6,5; Kakà: 5,5; Ronaldinho: 6,5; Borriello: 6; Pato: 6,5; Inzaghi: sv; Emerson: sv.

domenica 9 novembre 2008

Brividi/2

Vittoria con la Reggina (ultima in classifica) al minuto novantatre, pareggio agguantato a pochi minuti dalla fine con l'Anorthosis (chi era costui), vittoria contro l'Udinese (senza Di Natale e i due centrali titolari) al minuto novantadue. Eccoli, i brividi di Moratti. Aspetto con trepidazione un commento di Franco Rossi.

sabato 8 novembre 2008

Lecce - Milan, Stadio Via Del Mare, 9 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione per il posticipo dell'undicesima giornata di domani sera:

Abbiati - Zambrotta, Bonera, Kaladze, Jankulovski - Flamini, Gattuso, Seedorf - Ronaldinho, Kakà - Borriello
Dida, Antonini, Favalli, Emerson, Cardacio, Pato, Inzaghi

In tribuna: Donnarumma, Shevchenko
Indisponibili: Kalac, Senderos, Nesta, Maldini, Ambrosini, Pirlo, Viudez

Nota: con l'entusiasmo al massimo, dopo la conquista del primo posto in campionato e in Coppa UEFA grazie a due magnifici goal di Ronaldinho, il Milan vola a Lecce con l'obiettivo di confermare quanto visto di buono finora. Squadra rimaneggiata, viste le assenze (pesanti) di Ambrosini e Maldini, oltre a quelle arcinote di Nesta e Pirlo, con l'aggiunta di Senderos, che ha ancora necessità di lavorare. Ad ogni modo, Flamini dovrebbe prendere il posto di Ambrosini, sempre che Ancelotti non menta. Per il resto, confermati gli undici che hanno battuto il Napoli, con l'inserimento di Kaladze al posto del professore Favalli. La partita è delicata, come ogni trasferta di questo campionato, ma ci sono due aspetti che possono favorirci: i) la nostra fame di successi e ii) la statistica - fino a questo momento il Lecce non ha mai perso in casa, potrebbe essere il momento di una debacle tra le mura amiche. Chissà.
Nota/2: i pugliesi, come da tradizione, giocano un calcio offensivo ma equilibrato. Segnano e subiscono pochi goal e sono capaci di infastidire qualunque squadra. Il basso numero di sconfitte (tre su dieci partite) sta lì a testimoniarlo. Castillo, Cacia, Giacomazzi e Tiribocchi sono un quartetto d'archi molto pericoloso, sfortunato fino ad oggi ma che può segnare valanghe di goal. Insomma, attenti a non farci sorprendere, ubriachi di felicità quali siamo. Riassumendo, il Milan può e deve vincere - magari per una volta facendo un po' di spettacolo.

venerdì 7 novembre 2008

Un futuro highlander: Daniele Maldini


Perché io mi commuovo quando vedo queste cose?

Debacle?

Franco Rossi l'ha vista così. Beato lui.

giovedì 6 novembre 2008

Cose che non resteranno/10

IBook sulle ginocchia, Marlboro in bocca e bicchiere di Moscato nei pressi, mi accingevo a bacchettare il Milan, capace di farmi annoiare per sessanta minuti più di quanto mi avesse annoiato l'Inter di Martedì. Poi, la figurina Ronaldinho (sempre più topscorer del Milan) decide che non gli basta aver deciso la sfida con il Napoli e lascia partire una cannonata da quasi trenta metri che sbatte sotto la traversa e si infila alle spalle del povero portiere del Braga, fino a quel momento quasi indisturbato. E così, come speravo, i rossoneri si sbarazzano di un'avversaria nella lotta verso il primo posto del girone, mantengono la porta inviolata e salgono a sei punti. Nel frattempo, l'Heerenveen ne prende cinque a Wolfsburg e probabilmente saluta la Coppa UEFA. La prossima giornata sarà fondamentale. Si giocheranno infatti Portsmouth - Milan e Braga - Wolfsburg. Il Milan si qualifica se vince o se pareggia, a patto che il Braga perda.
Riepilogo del girone:
Milan 6 (due partite)
Wolfsburg 3 (una partita)
Braga 3 (due partite)
Portsmouth 0 (una partita)
Heerenveen 0 (due partite)

Le pagelle che non resteranno.
Dida - 6,5: Baghera la pantera fa un paio di buoni interventi, qualche buona uscita e soprattutto una parata-capolavoro. Unica cazzatina della serata, quando decide di dribblare Alan solo davanti alla porta.
Antonini - 6,5: questo qui tra poco ruba il posto a Jankulovski. Corre su e giù per la fascia, difende coi denti su ogni pallone e fraseggia con le punte neanche fosse un'ala pura.
Senderos - 5: discreto in certi momenti, pessimo in altri, non sembra ancora al top. Ad ogni modo, uno con quel fisico può solo esserci utile. E' la sua prima partita, inoltre, e pertanto necessita di redenzione.
Kaladze - 5,5: partita discreta, senza sbavature particolari.
Jankulovski -5,5: parte bene, si spegne completamente per un'oretta, ricomincia a correre nel finale. Un po' discontinuo, ha bisogno di tornare ad essere quello di un tempo o il suo trono comincerà a vacillare.
Emerson - 5,5: partita opaca, senza infamia e senza lode.
Flamini - 6: in crescita, deve entrare maggiormente nei meccanismi della squadra. Sembra però ben disposto fisicamente e mentalmente.
Gattuso - 9: non è un voto esagerato. Uno che lotta su ogni singolo pallone, dal primo al novantesimo minuto, uno capace di far sembrare in qualunque occasione, qualunque partita, qualunque stadio, qualunque manifestazione che si stia assistendo ad una finale di Coppa del Mondo è da encomiare fino allo sfinimento. Con Ambrosini e Seedorf al massimo, costituisce uno dei tre perni del più forte centrocampo del mondo.
Pato - 5,5: il ragazzo ha bisogno di fiducia. Fa qualche dribbling interessante, qualche giocata spumantina, ma spesso si perde in un bicchier d'acqua. Il dato negativo è che è in costante involuzione. Il da me tanto vituperato prestito semestrale potrebbe non essere una così cattiva idea.
Shevchenko - 6: una settimana fa gli avevamo chiesto più coraggio, più cattiveria, più egoismo. Oggi esagera, andando al tiro in qualunque occasione. Parte alla grande e si spegne come gli altri nella ripresa. Il dribbling al minuto novantadue che porta al goal è però da applausi.
Inzaghi - 5,5: stasera gli arrivano pochi palloni buoni. Talvolta è sfortunato, talvolta l'arbitro fischia il fuorigioco. Si rifarà.
Ronaldinho - 7: il voto è per il goal, dato che fino a quel momento non aveva fatto granché. Però, se quando mancano dieci secondi alla fine di una partita scialba che sembra finire zero a zero uno prende e fa un goal del genere, come è possibile non dargli un bel voto?
Seedorf - 7: a me Clarence ha fatto arrabbiare. Sceglie la partita più inutile dell'anno per sfoderare una prestazione da fenomeno. Si inventa dribbling che scatenano anche i tifosi del Braga. Che si può dire su di lui? Caravaggesco.

mercoledì 5 novembre 2008

Milan - Braga, Stadio Meazza, 6 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione che scenderà in campo domani sera, in occasione della seconda partita del girone di Coppa UEFA:

Dida - Antonini, Senderos, Kaladze, Jankulovski - Flamini, Emerson, Seedorf - Ronaldinho - Shevchenko, Inzaghi
Kalac, Bonera, Darmian, Ruggeri, Gattuso, Pato, Borriello

In tribuna: Abbiati, Zambrotta, Pasini, Darmian, Maldini, Favalli, Ambrosini, Cardacio, Kakà
Indisponibili: Nesta, Pirlo, Viudez

Nota: eccoci così arrivati all'appuntamento con il Braga, secondo match di questo benedetto girone di UEFA. Il Milan si presenta all'appuntamento con tanto entusiasmo per il primo posto in campionato e con una certa amarezza per le notizie riguardanti Nesta. Il difensore è tornato a Miami a curarsi, dicono che dovrebbe tornare per il buen retiro di Dubai, ma nulla è certo. Voci maligne che ormai stanno spargendosi a macchia d'olio parlano addirittura di un possibile "appendere gli scarpini al chiodo" - e questo costituirebbe una perdita enorme per il Milan e per il calcio in generale. Ad ogni modo, domani sera farà il suo esordio Philippe Senderos, il gigante svizzero prelevato dall'Arsenal in Agosto, e dovrebbero rivedersi Dida, Antonini, Kaladze, Flamini, Shevchenko - insomma, un robusto turnover come la partita impone.
Nota/2: l'avversario modesto impone calma e serenità. I portoghesi hanno battuto il Portsmouth per tre a zero, ma in campionato stentano e a breve potrebbero perdere il loro allenatore, indirizzato verso la panchina del Porto. Insomma, miglior momento per affrontare il Braga non poteva esserci. Inoltre, una vittoria - magari contemporaneamente ad una vittoria del Wolfsburg sull'Heerenveen (un pareggio va ancora meglio), ci darebbero la sicurezza - non aritmetica, ma quasi - della qualificazione al prossimo turno.

Eccoli, i brividi di Moratti

L'Inter gioca contro la peggiore squadra europea, composta da ciprioti, albanesi, iracheni e chissà chi, riesce a farsi rimontare due volte a causa di mostruosità difensive, ad andare sotto e a recuperare solo a dieci minuti dal termine. Complimenti, questi sì che sono i brividi che il Milan non conosce.

martedì 4 novembre 2008

Là dove vivono gli "highlanders"

Dedicato ai nostri magnifici ed eterni - è proprio il caso di dirlo - ragazzi. Leggete qui.

lunedì 3 novembre 2008

Stanno tornando, eh?/2

Massimo Moratti, intervistato dal giornale rosa: "E il Milan l'anti-Inter? Mi aspettavo che il Milan facesse bene, hanno fatto vedere buone cose nelle ultime partite, non sapevo che fossero trascorsi così tanti anni dall'ultimo loro primato in campionato. Erano anni che non sentiva il brivido del primo posto". Ora, a parte che sono passate solo due (2) stagioni - dato che nel 2005-2006 abbiamo lottato per il campionato sino alla penultima giornata (e in quel caso l'Inter stava a meno quindici), ma inoltre, mi chiedo io, come fa uno che l'ultima coppa l'ha vinta quarantaquattro (44) anni fa a sparare certe sentenze? Eh, si vede che hanno la parte alta del lato A come quella bassa del lato B.

Note per i "tifosi" rossoneri

Giugno: "Zambrotta non è più quello di una volta, Maldini e Favalli sono pensionati bolliti, Emerson è un ex giocatore, Gattuso è finito, Inzaghi non ce la fa più".
Luglio: "Ronaldinho? Una figurina".
Agosto: "Ancelotti non ha più in mano la squadra, è meglio cambiare allenatore prima che sia troppo tardi".
Settembre: "Il Milan faticherà ad arrivare quarto, siamo incapaci di vincere".

Novembre: Milan primo in classifica, dieci vittorie su undici partite, miglior difesa del campionato. Ronaldinho top scorer, Emerson grandioso, Favalli e Maldini pilastri della difesa, Zambrotta terzino decisivo, Antonini bellissima scoperta, Gattuso gigante, Inzaghi il solito.

Cose che non resteranno/9

Nonostante quanto scritto dai più importanti quotidiani sportivi (che hanno parlato di un "grande Napoli"), il Milan distrugge i partenopei e vola da solo in testa alla classifica. Perché uso il termine schiantare? Sono i numeri a parlare, è semplice. Possesso palla, sessanta percento contro quaranta percento. Azioni pericolose, trenta contro dieci. Tiri in porta, quindici contro cinque. E poi, basta ricordare che il migliore in campo per il Napoli è stato Iezzo, autore di almeno quattro parate decisive - soprattutto sul rigore di Kakà, che ha pure colpito un legno clamoroso. Insomma, per ciò che mi riguarda, una pura festa rossonera. Peccato non averne fatti quattro-cinque come avremmo meritato, ma va bene così.

Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6,5: serata noiosa per Christian, che deve sporcarsi i guanti solo in un paio di occasioni per tempo. Certo però che quando c'é da uscire, parare e difendere, infonde una sicurezza nei compagni che al Milan mancava.
Zambrotta - 7: le sue folate continue danno fastidio alla retroguardia partenopea, bravo soprattutto nel cancellare Hamsik per lunghi tratti del match.
Bonera - 6: ordinaria amministrazione, fa anche un paio di sciocchezzuole ma nulla di grave.
Favalli - 7: il professore si rivela davvero un valore aggiunto per questa difesa. Dove c'é lui è difficile passare. Se questa sera in tanti si sono chiesti dove era finito quel Denis autore di una tripletta solo quattro giorni prima molto del merito va a Favalli.
Jankulovski - 6,5: anche per lui ordinaria amministrazione, anche per lui qualche sciocchezza. Mezzo punto in più per aver fatto espellere Maggio e per alcuni dai e vai molto pregevoli con Kakà, Seedorf e Dinho.
Gattuso - 8: come la canzone degli Abba. Mamma mia! Questo è il secondo momento d'oro della carriera di Rino. Senza sciorinare inutili commenti sulla sua maiuscola prestazione, ricordo solo l'intervento decisivo al novantaquattresimo su Lavezzi, con cui rimedia anche una rimessa laterale!
Ambrosini - 5,5: oggi al capitano è andato tutto male. Falloso, anche in maniera isterica, si becca un giallo per un fallo inutile e rischia più volte il rosso. Una partita sbagliata capita a tutti, si rifarà contro il Lecce.
Seedorf - 5,5: anche Clarence ieri sera non aveva tanta voglia di giocare. Perde vari palloni, sbaglia punizioni e calci d'angolo a ripetizione. Capisco che per il più grande centrocampista degli ultimi vent'anni la mancanza della Champions si faccia sentire.
Kakà - 6,5: parte sottotono, cresce nel corso del match, diventa decisivo nel secondo tempo. Un po' una routine, no? Il rigore sbagliato si perdona, soprattutto visti i numerosi conigli che tira fuori dal cilindro. E quel palo trema ancora.
Ronaldinho - 6,5: non è ancora al top - e si vede. Però Ronnie ci mette l'anima, cerca di aiutare la squadra, si propone a sinistra, al centro, a destra. Impegna Iezzo con due diagonali perfetti e segna il goal decisivo con la complicità di Denis.
Borriello - 6: che dire di Borriello? Si sacrifica tanto, ma gli arrivano pochi palloni. Un po' anonimo ieri sera.
Pato - 5,5: il ragazzino sbaglia un goal facilissimo, ma si vede che ha voglia. E' giovane, ha ancora tempo per crescere ed imparare. Per esempio, il velo di Inzaghi che lui non si aspetta. Tra un paio d'anni sarà più smaliziato e ne approfitterà.
Kaladze - sv: finalmente abbiamo recuperato un difensore.
Inzaghi - sv: personalmente mi sarebbe piaciuto vederlo in campo. Peccato, sarà per la Uefa.

sabato 1 novembre 2008

Milan - Napoli, Stadio Meazza, 2 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione per il supermatch di domani sera:

Abbiati - Zambrotta, Bonera, Favalli, Jankulovski - Gattuso, Ambrosini, Seedorf - Kakà, Ronaldinho - Borriello
Dida, Kaladze, Antonini, Emerson, Pato, Shevchenko, Inzaghi

In tribuna: Senderos, Flamini
Indisponibili: Maldini, Nesta, Pirlo

Nota: dopo più di due anni e mezzo, il Milan ha in mano un set point fondamentale. Una vittoria con il Napoli, preferibilmente accompagnata da un pareggio dell'Udinese in casa col Genoa, significherebbe primato solitario e ridimensionerebbe i partenopei, che comunque per me restano una squadra discreta, ma nulla più. Per questo non ho alcun tipo di timore in vista della partita di domani sera - se il Milan giocherà da Milan possiamo fargliene anche quattro. Del resto, gli azzurri di Reja sono stati portati in trionfo dai media per aver i) pareggiato con la Roma, ii) battuto la Fiorentina, iii) battuto la Juventus. Ora, evitando di entrare troppo nella polemica, vorrei ricordare che la Roma è cotta da due mesi, che i viola sono stati battuti nel loro peggior momento di forma e che la Juventus, nel periodo in cui perdeva con il Napoli, pareggiava con il Bate Borisov, il Catania e perdeva col Palermo a Torino. Insomma, tutta questa grandeur non la capisco, ma tant'è. Ad ogni modo, sfida delicata per il discorso classifica. Essere primi Domenica sera sarebbe fantastico, specialmente perché il Milan è atteso da un filotto di partite (Lecce, Chievo, Torino) piuttosto facili, grazie alle quali la forbice con il gruppone potrebbe ampliarsi. Per ciò che concerne la formazione, non si capisce se Borriello sia in grado di scendere in campo, causa botta alla coscia. Al suo posto, se non dovesse farcela, verrebbe schierato Inzaghi, strepitoso in questo periodo. Antonini e Jankulovski si giocano un posto, con il ceco favorito.
Nota/2: il Napoli si presenterà a San Siro con un 3-5-2 classico, con due ali pure e tre centrocampisti difensivi. La squadra di Reja è molto veloce dalla cintola in su, ma in difesa tende a scoprirsi. Per questo motivo Ancelotti potrebbe addirittura escludere Ronaldinho e giocare con un centrocampo a quattro, inserendo Emerson al posto del Gaucho. Soluzione difficile, visto che siamo un po' scoperti là in mezzo causa gli infortuni di Pirlo e Flamini, ma tutto può essere. Per una volta tanto, gli odiati lanci lunghi potrebbero risultare comodi visto che affrontiamo una difesa a tre, non troppo fisica ma neanche troppo veloce. Ad ogni modo, più di ogni altra volta occorrerà dominare il centrocampo, punto di forza dei napoletani.

Update/1: recuperati come d'incanto Kaladze, Senderos e Flamini. Maldini non ce la fa.