lunedì 30 giugno 2008
Titoloni dei giornali/1
martedì 24 giugno 2008
Tifoserie intelligenti/1
lunedì 23 giugno 2008
Era troppo bello per essere vero
mercoledì 18 giugno 2008
E vissero tutti felici e contenti?
Eye on the court
martedì 17 giugno 2008
Rassegna biscottata
lunedì 16 giugno 2008
Go, Jack, Go!
sabato 14 giugno 2008
Meridiano di sangue
martedì 10 giugno 2008
The Day After
lunedì 9 giugno 2008
Ma il treno dei desideri, nei miei pensieri all'incontrario va
giovedì 5 giugno 2008
Su il sipario, iniziano le danze (o come sopravvivere a Mourinho e alle fesserie che leggeremo nel giornale rosa che si trova sul bancone dei gelati)
Diversamente da ciò che si attendevano i più scettici (al massimo un paio di acquisti low cost e low profile più l'eventuale ritorno di Shevchenko), il mercato estivo si sta rivelando molto interessante per il Milan.
Innanzitutto è arrivato un ragazzo di ventiquattro anni, Flamini, che garantisce ricambio a centrocampo, dove il trio Gattuso-Pirlo-Ambrosini ha bisogno (ogni tanto) di rifiatare. A molti tifosi Flamini era piaciuto parecchio dopo averlo visto nella doppia sfida di coppa con l'Arsenal. A molti tifosi non era invece piaciuto il fatto che la Juventus fosse riuscita a strappare, prima di noi, un sì al giocatore. A molti tifosi, da quando invece si è accasato al Milan, in fondo Flamini non è più piaciuto poi così tanto. Antiche ruggini tra dirigenza e tifoseria. Esulando da considerazioni tecnico-tattico-strategiche, qualcosina la si può dire sul francese. Considerando che è stato preso a parametro zero e che le alternative, a quel prezzo, erano giocatori mediocri o sulla strada del ritiro, la dirigenza si è mossa bene. Del resto, nessuno si domanda perché la Juve stia arrivando quasi a vendere Trezeguet per buttarsi su Xabi Alonso? Perché Xabi Alonso costituisce il piano B bianconero. Avessero comprato, come tanto desideravano, Flamini, credete che starebbero preparando un assegno da venti milioni di euro per il basco del Liverpool?
Ad ogni modo, dopo aver concluso la trattativa con Flamini, il Milan si è poi mosso su diversi fronti. Almeno a detta di Galliani, servivano un portiere (Abbiati), un terzino (Zambrotta), un centrale (per ora ignoto), un'ala (per ora ignota), un paio di attaccanti (Borriello è il primo, l'altro per ora ignoto).
Capitolo portiere. Il rientro di Abbiati non deve essere visto così negativamente come alcuni suggeriscono. Christian ha disputato un'ottima stagione a Torino sponda Juve, una buona stagione a Torino sponda Toro e una buona stagione a Madrid sponda Atlètico. A trentun anni potrebbe essere finalmente giunto per lui il momento di confermarsi ad alti livelli. Kalac va benissimo come riserva, mentre Dida è un'incognita. Personalmente, sono per il rilancio di Nelson. Credo in lui, credo nel riscatto dell'essere umano, credo nelle seconde possibilità. Molti dicono "ma Dida ne ha già avute parecchie di possibilità". E' vero, ma non gli era mai capitato di essere tenuto in tribuna per sei mesi. Non scatterebbe in ognuno di noi un forte desiderio di rivalsa, se avessimo vissuto una situazione simile alla sua? Ad ogni modo, se Dida diventasse (come alcuni sostengono) il titolare in Coppa UEFA, avrebbe una grande occasione per rilanciarsi, non rischiando inoltre di incappare in figuracce dannose per la classifica. Anyway, per vincere un campionato Abbiati e Kalac sono più che sufficienti.Piccola postilla su Lloris. Nessuno l'ha mai visto giocare. Nessuno neanche lo conosceva, appena un mese fa. Nessun grande club ha mai offerto una lira al Nizza per lui. Eppure, appena il Lione (un club medio) ha sborsato dieci milioni di euro per accaparrarselo, è sceso giù un diluvio universale di critiche. Sono riuscito a vedere un brevissimo clip su di lui. E' un buon giovane portiere. Nulla per cui stracciarsi le vesti e i capelli. E questa tragedia greca messa su dalla tifoseria per un semisconosciuto transalpino rasenta il ridicolo. Il mio resoconto? Coupet ha lasciato il Lione. Serviva un portiere. I grossi nomi al Lione non ci volevano andare. Chi c'era di disponibile in Francia? Monsieur Lloris. Bene, ecco un assegno. Fine della storia.
Capitolo terzino. Zambrotta è uno dei migliori nel suo ruolo. Venerdì scorso, contro il Belgio, lo ha ricordato ai dubbiosi, che già mugugnavano quando si è saputo che avrebbe firmato a breve per noi. Dribbling, corsa, cross, tiri. Può giocare sia a destra che a sinistra. Con Oddo, Jankulovski e Maldini siamo coperti sulle fasce. E Bonera e Kaladze sono anch'essi jolly spendibili sui due lati della difesa.
Capitolo centrale. Alcuni dicono Darmian della Primavera. Altri parlano di Ferrari della Roma. Altri ancora di Canini, Materazzi, Gamberini. Insomma, una rosa variegata di nomi. Personalmente, non vedo grandi centrali in giro. Puyol e Marquez del Barcellona non sono male, così come Sergio Ramos, ma adattarsi al calcio italiano non è facile. Tutto dipende da quanto spendiamo per rinfoltire l'attacco. Dovesse arrivare un Eto'o, un Drogba o un Adebayor - e quindi spendessimo almeno trenta milioni in quel reparto, è probabile che il candidato più probabile per un posto da difensore sarà un parametro zero. Ferrari è il primo della lista dei graditi da Ancelotti. Qualcuno inevitabilmente dovrà arrivare, soprattutto in seguito alle dichiarazioni rilasciate ieri da Simic che ha invocato una cessione, con preferenza Glasgow sponda Celtic.
Capitolo ala. Serginho va rimpiazzato degnamente. I nomi che sono circolati maggiormente erano quelli di Robinho, di Mancini, di qualche brasiliano seminoto. Alcuni dicono che Jankulovski verrà spostato sulla fascia in un 4-4-2 con Kakà (o Pato) e una sola punta. Come idea non sarebbe male, ma quanto ci possiamo fidare del rendimento di Marek? E' notizia di questi giorni che il Milan vorrebbe riscattare Antonini dall'Empoli. Considerata l'età e il rendimento del giocatore, mi sembra un buon affare.Update dell'otto Giugno. Il Milan ha riscattato Antonini. Galliani ha detto che sarà proprio lui a dover raccogliere l'eredità di Serginho. Non lo conosco benissimo è italiano ed è un prodotto del vivaio. Insomma, rispetta le norme FIFA in toto, guardando al futuro. A questo punto mi domando - ma se davvero la FIFA rivoluzionerà le regole calcistiche in materia di giocatori nazionali, comunitari ed extracomunitari, cosa cavolo ne resterà dell'Inter?
Capitolo attaccanti. Borriello è rientrato alla base. C'è chi lo voleva disperatamente, convinto che la società avesse commesso un grave errore a venderlo, e chi invece lo ritiene un attaccante di categoria, di medio livello - insomma, da "unica punta in piccola squadra" (nella buona tradizione dei vari Tovalieri, Maniero, Protti, etc.). A me Borriello non ha mai fatto impazzire, ma staremo a vedere. Come quarto attaccante, dopo Pato, Inzaghi e il "grande acquisto" potrebbe anche andare bene. Il "grande acquisto" dovrebbe invece essere uno tra Eto'o e Drogba, con Adebayor, Gomez e Berbatov in seconda fila. A quanto sembra, uno dei primi due verrà da noi e l'altro andrà da Mourinho. Personalmente preferisco Eto'o, perché Drogba è più vecchio e perché nel Chelsea tiene molto il pallone. Da noi, con Pirlo-Seedorf-Kakà-Pato, l'ivoriano sarebbe un po' imbavagliato, dovendosi limitare a fare l'animale d'area. E in quel ruolo abbiamo il più grande calciatore della storia, ossia il signor Inzaghi Filippo da Piacenza. Inoltre, qualche mese fa il Milan aveva trattato Van Nistelrooy, che io comprerei immediatamente dati il costo e il numero impressionante di goal che fa ogni stagione. E poi gli olandesi sono abbastanza affidabili - Reiziger, Bogarde e Kluivert a parte. Infine, è di queste ore la notizia che la Juve voglia far cassa cedendo Trezeguet. Ecco, se lo si potesse portare a Milano, lo juventino sarebbe secondo me un grande colpo. Segna tanto, segna sempre, segna in modi diversi. E costa relativamente poco. E con i quattro artisti rossoneri citati in precedenza, si troverebbe decine di palloni invitanti. Perché non provarci?
Capitolo entrate (di denaro) ed uscite (di giocatori). Pochi hanno sottolineato la bravura della società in questo frangente. Abbiamo salutato con affetto Cafu, Serginho, Ronaldo, Fiori e Ba, ormai stanchi e desiderosi di smettere o di cambiare aria. Abbiamo liquidato (in senso economico) Oliveira e prestato Gourcuff al Bordeaux, così da dargli una chance. Abbiamo venduto Gilardino ad un prezzo pazzesco - anche se l'anno prossimo facesse ottanta goal, a Milano non avrebbe potuto fare di meglio. Prandelli lo rilancerà, gli darà fiducia incodizionata, e Alberto tornerà quello di Parma. Mezza tifoseria rossonera bacchetterà la dirigenza, come ovvio, ma la verità è che abbiamo fatto un affare. Infine, sono state risolte alcune comproprietà e prestiti, che hanno portato nelle casse societarie una discreta somma di denaro. Galliani parla di entrate pari a ventisei milioni di euro - più cinquanta percento rispetto alla scorsa stagione. Va inoltre ricordato, come è stato oggi fatto sul sito del Milan, che il settore giovanile della squadra è diventato una fonte di giocatori e di denaro da non sottovalutare. Fino a qualche anno fa i migliori prodotti del vivaio erano calciatori del calibro di Gasparetto, De Zerbi, Rabito. Insomma, nomi che non suscitavano tanta invidia e che sono quasi scomparsi dal panorama calcistico che conta. Invece, negli ultimi anni abbiamo lanciato, tra gli altri, Donadel, Borriello, Sammarco, Matri, Abate, Marzoratti, Antonini. Tutti più o meno titolari in serie A. E poi Paloschi, Di Gennaro, Darmian. Ragazzi pronti al grande salto. Insomma, il Milan del nuovo corso sembra aver colmato alcune lacune ed aver impostato una politica societaria più intelligente. Vent'anni fa gli assegni in bianco del Presidente bastavano per arricchire la rosa, ora si devono rispettare le norme FIFA in materia di italiani e di giovani.
Rebus sic stantibus, ritengo che la strada intrapresa sia quella giusta. Aspetto con fiducia le prossime settimane, convinto che arriveranno ancora un paio di giocatori e che il prossimo anno diremo la nostra. Come abbiamo sempre fatto.