venerdì 28 maggio 2010

Cosa abbiamo imparato quest'anno

Quando si tratta di speculare sul futuro e sul come vincere Campionati e Coppe, tutti hanno una diversa opinione. Chi pensa all'allenatore, chi ai giocatori, chi alla società, chi ai tifosi, eccetera. A mio avviso, la società viene al primo posto, società intesa come gruppo di persone capaci di assemblare un team vincente con una guida sapiente. Al secondo posto, il mister, fondamentale per dare un'identità ai suoi uomini. Al terzo posto i calciatori, che da soli non bastano, per quanto bravi, a portare al successo. I tifosi, per quel che mi riguarda, contano meno di zero.
Andiamo a vedere cosa abbiamo imparato.
i) Non bastano i giocatori per vincere. E' il caso del Real Madrid, che ha comprato Ronaldo, Kakà, Benzema e Alonso, solo per citarne quattro. Finisce la stagione con zero trofei e meno centinaia di milioni di euro in tasca.
ii) Non bastano gli allenatori per vincere. E' il caso del Manchester United, che ha rinnovato la squadra dopo la partenza di Ronaldo ma che ha convinto il grande Ferguson a restare. Finisce la stagione con zero trofei.
iii) Non bastano le società per vincere. Altrimenti il Milan non sarebbe crollato.
iv) Non basta la voglia per vincere. Altrimenti la Roma avrebbe uno scudetto in più.
Ultima cosa. Il culo. Come in tutte le cose della vita, eh. Non dimentichiamoci infatti che Bojan, al minuto novantadue, ha segnato il due a zero regolarissimo in semifinale di Champions League.

mercoledì 26 maggio 2010

martedì 25 maggio 2010

Ma l'Inter di Mancini non era truffata?

No, almeno non secondo lo stesso Mancini.

Idee

Se è vero che il Milan riceverà centottanta milioni di euro dalla Gazprom di Putin, e che il mercato sarà di quelli seri, butto lì una proposta per l'attacco.
Via Ronaldinho per ventidue milioni di euro. Via Borriello per diciotto milioni di euro. Dentro Ibrahimovic per quaranta milioni di euro. Dentro Dzeko per quaranta milioni di euro.
A quel punto il Milan schiererebbe davanti Pato-Ibrahimovic-Dzeko con Huntelaar come riserva del bosniaco ed Inzaghi da grande vecchio cui dedicare qualche apparizione in Champions per superare il record di Gerd Muller. Mancherebbe solo una seconda punta per far rifiatare uno tra Pato ed Ibrahimovic. Con Adiyiah troppo acerbo, Verdi troppo giovane e Di Gennaro troppo pippa, bisognerebbe guardare altrove. Per esempio Paulo Henrique "Ganso", stella nascente del calcio brasiliano e da molti considerato l'erede di Kakà.

Facchetti, quello onesto

Dedicare una Champions a quest'uomo è il minimo, eh.

Le follie dei giornali

Secondo Tuttosport, oggi vertice in Via Turati tra Marotta e Galliani per definire i seguenti scambi: Amauri per Borriello, Manninger per Storari e Zebina per Bonera. E Pato per Giovinco, perché no?

In Via Turati le cose van diversamente

Di nuovo Moratti, sempre più incazzato.

lunedì 24 maggio 2010

E dieci giocatori che venderei

1. Ignazio Abate. Ha disputato una buona stagione, servirebbe molto a squadre come Juventus e Roma, che necessitano di esterni di difesa e d'attacco.
2. Marco Storari. Potrebbe essere girato alla Sampdoria, all'esordio in Champions League e senza un portiere.
3. Marco Borriello. Il miglior campionato della sua carriera. Tanti goals, alcuni bellissimi. A ventotto anni, è giunto il momento di venderlo al miglior offerente. Se il Manchester dovesse veramente offrire venti milioni al Milan, lo impacchetterei di corsa.
4. Andrea Pirlo. Non ce la fa più. Non ha solo avuto un'annata negativa, è in costante declino da ormai quattro anni. Il Chelsea lo prenderebbe di corsa, così come altre grandi squadre.
5. Klaas Jan Huntelaar. A me piace da pazzi, ma o lo fai diventare il tuo attaccante titolare o è meglio venderlo ed investire su qualcun altro. Tenere in panchina uno che ha segnato quasi duecento goals in carriera è da scellerati.
6. Marek Jankulovski. Da vendere prima che sia troppo tardi, anche per lui come per Abate vale lo stesso discorso - tante squadre cercano esterni difensivi.
8. Massimo Oddo. Da mandare alla Lazio in cambio di un paio di Primavera di prospettiva.
9. Gianluca Zambrotta. Altro elemento che al Milan non ha mai sfondato, potrebbe portare esperienza in qualche squadra di medio livello.
10. Mathieu Flamini. A che serve tenere uno che ti costa sei milioni l'anno se poi gioca poco e quando gioca si fa espellere regolarmente? Venderlo finché ha mercato.

Va da sé che Kaladze, Onyewu, Dida e Favalli sono esclusi.

Dieci giocatori che comprerei

1. Michel Bastos del Lione. Terzino sinistro velocissimo che segna quasi quanto una punta. Specialista nei calci piazzati.
2. Mahmadou Sakho del PSG. Difensore centrale roccioso, capitano dell'under 21 francese.
3. Moussa Sissokho del Tolosa. Centrocampista dal fisico imponente, capace di lavorare sia in fase difensiva che in fase offensiva.
4. Paulo Henrique Ganso del Santos. Trequartista col senso del goal, eletto miglior giovane del Campionato Brasiliano.
5. Rafael Toloi del Goias. Difensore centrale non veloce ma dotato di una tecnica straordinaria.
6. Douglas Franco Texeira del Twente. Difensore centrale dal fisico imponente, ha tutto per sfondare.
7. Rick Ten Voorde del NEC Nijmegen. Attaccante completo, dal fisico possente. Di lui dicono che ricorda incredibilmente un certo Marco di Utrecht.
8. Leroy Fer del Feyenoord. Centrocampista difensivo imponente, è considerato un fenomeno.
9. Georginio Wijnaldum del Feyenoord. Ala destra piccola e velocissima, già osservato da mezza Europa.
10. Romelu Lukaku dell'Anderlecht. Sedici anni. Capocannoniere del campionato belga all'esordio. Fisicamente ricorda Drogba, ma forse in prospettiva è anche più bravo di lui tecnicamente.

La gioia dura poco a casa d'altri

Ecco le parole di Moratti, a meno di ventiquattro ore dalla vittoria.

domenica 23 maggio 2010

Ieri sera

Eto'o che si sacrifica a fare il terzino, secondo voi, è un segno di umiltà o uno schema che prevede difesa e contropiede?

Deliri post-sbronza/1

Ecco, poi arrivano quei giornalisti-tifosi che per una Coppa alzata dopo mezzo secolo, anziché gioire e basta, ricominciano con la storia che l'Inter è la squadra più forte perché non è mai stata in Serie B e che noi dovremmo gufare e rosicare. Non solo, aggiungo io, è la prima squadra che è diventata forte perché un suo ex vicepresidente ha cancellato le avversarie regalandole uno Scudetto in una stagione non oggetto di indagine.
Ps io ieri sera non solo non ho rosicato, ma a dire il vero penso che l'Inter abbia ampiamente meritato la Coppa. E sono sicuro che nessun milanista, date le proporzioni della sala trofei di Via Turati, possa indignarsi o rosicare perché i propri cugini ne alzano una ogni cinquant'anni. Insomma, sarebbe come se il Real Madrid si mangiasse il cappello perché l'Atletico trionfa in Europa League. Qualcuno ci crederebbe?

Teste di serie

Il Milan è al nono posto del ranking per club. Fortunatamente il Liverpool giocherà in Europa League, così saremo teste di serie per un'altra stagione. Poi? Dal 2011/2012 in poi dipenderà dalle sorti di altre squadre. Con Manchester United, Chelsea, almeno una tra Arsenal e Liverpool, Barcellona, Real Madrid, Inter e Bayern sicuramente in Champions, il Milan l'anno prossimo dovrà fare meglio di una tra Arsenal e Liverpool, Werder Brema, Siviglia e Lione. Altrimenti salutiamo la prima fascia e non so cosa potrà succedere a quel punto.

Sottili differenze/1

Il Milan vince la Champions, torna a San Siro e Ancelotti canta con la curva.
L'Inter vince la Champions, torna a San Siro e Mourinho resta a Madrid per incontrarsi con i dirigenti del Real Madrid.

Nero(azzurro) di rabbia

E così, quello che neanche il più asino in materia calcistica avrebbe potuto ritenere possibile soltanto quattro anni fa, si è verificato ieri sera: l'Internazionale Football Club si è portata a casa la Champions dopo una vita e mezza che non la vinceva. Il grande "disegno" di via Durini è giunto, quindi, al suo atto finale. Devo confessare che per la prima volta nella mia vita ho fatto una cosa che mai avrei immaginato di fare: a pochi secondi dalla fine della partita, quando i giochi erano ormai fatti, ho cambiato canale. Non ce l'ho fatta a vedere la premiazione. Mia moglie mi ha detto che non sono sportivo. No, mia cara: guardo calcio da più di trent'anni e credo di non essermi perso mezza partita di Coppa dei Campioni, Europei, Mondiali e coppe internazionali assortite. Ho assistito a tutte le premiazioni dell'universo, ho "rosicato" - perché no - anche quando a vincere erano gli odiati bianconeri, ma a tutto c'è un limite. Non si può essere "sportivi" con chi ha fatto dell'antisportività la propria bandiera, con chi è diventato un cane rabbioso disposto a tutto per le continue e strameritate legnate di sberleffo ricevute sul cranio. Dopo quindici anni che hanno reso loro la barzelletta per antonomasia del pianeta calcio, questi all'improvviso sono diventati dei geni. Un bel giorno di quattro anni fa, dopo aver speso il PIL di uno stato del Sudamerica per acquistare decine e decine di autentici bidoni, non essendo in grado di distinguere la lana dalla seta, gli stessi identici uomini, all'improvviso, sono diventati una società perfetta che ha azzeccato tutte le mosse. Cos'è, sono stati illuminati sulla via di Damasco? Che incredibile combinazione, vero? Naturalmente, nessuno e sottolineo nessuno degli straccioni che ahinoi si aggirano negli ambienti delle trasmissioni sportive di tutte le reti se lo ricorda e ha il coraggio di dichiararlo. Eccetto Moggi Luciano, of course, che guarda caso nessuna delle suddette trasmissioni ha il coraggio di invitare.
Per questo, I'm so sorry, ma i complimenti non riesco proprio a farglieli.

P.S. Piccolo aggiornamento, letto giusto pochi minuti fa: dopo Mourinho, pare che anche Milito lascerà i neroazzurri questa estate perché "ha un paio di offerte da club importanti e le sta valutando". Come si dice? Chi di bastardaggine ferisce, di bastardaggine perisce.

L'Inter

Vittoria strameritata per Mourinho, il più grande allenatore al mondo - far vincere una Champions all'Inter è qualcosa che riesce due volte in un secolo, tipo eclissi totale. Grandissimo Milito, uno che se l'avesse comprato una grande squadra quando aveva vent'anni sarebbe stato Pallone d'Oro più volte. Spettacolare Sneijder, cacciato in malo modo dal Real Madrid.
Le cose brutte? La partita, noiosa e bolsa. Il Bayern Monaco ha giocato, seppur lentamente, per novanta minuti. Ha costruito azioni, ha espresso calcio, ci ha provato. Julio Cesar migliore in campo con Milito, del resto. L'Inter, dal canto proprio, ha fatto ciò che meglio sa fare - il contropiede. Difesa serrata e ripartenze veloci con Eto'o incensato per aver fatto il terzino sia contro il Barcellona che ieri sera.
La cosa bella? I cinque anni nerazzurri stanno finendo. Benitez, Mihajlovic o Babbo Natale, gli strascichi di Calciopoli stanno svanendo. La squadra che ha vinto la Coppa è forte e l'ha meritata. Se vincerà qualcosa l'anno prossimo, non sarà per la decisione di qualcuno a tavolino. Pertanto, complimenti a questa Inter.

venerdì 21 maggio 2010

L'anno del cambiamento

Lo fu il 1991/1992, con l'insediamento di Capello e di tanti volti nuovi, lo è stato il 2001/2002, con l'arrivo di Ancelotti e di tanti volti nuovi, lo sarà anche il 2011/2012. Il motivo è chiaro, tanti contratti in scadenza che non verranno rinnovati. I nomi? Abbiati, Kaladze, Jankulovski, Zambrotta, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Ronaldinho. Pertanto, occhio a questo inverno, cruciale per capire chi rimarrà e chi se ne andrà.

Filippo

Inzaghi ha rinnovato di un anno il proprio contratto. Cercherà di superare il record di Gerd Muller in questa stagione e poi verrà sicuramente ceduto o forse deciderà di ritirarsi.

mercoledì 19 maggio 2010

Il 31 Agosto è lontano

E le parole del Presidente non sono così negative. Anzi.

martedì 18 maggio 2010

I suicidi piemontesi

Allora. Uno va in Serie B, chiama Deschamps che ti riporta in Serie A, in Champions e tu che fai? Lo cacci via, per prendere Ranieri, uno che non ha mai vinto nulla in carriera. Poi che fai, cacci Ranieri e prendi Ferrara, uno che non ha neanche mai allenato. Poi cacci Ferrara e prendi Zaccheroni, probabilmente l'allenatore più licenziato d'Europa. Poi cacci Zaccheroni e prendi Del Neri, l'unico allenatore al mondo che è capace di fare miracoli con le squadre medio-piccole e di rendersi ridicolo con quelle più grandi. Mah.

Milan 2010/2011 - Parte seconda

Galliani ha appena detto che Albertazzi, Strasser, Oduamadi e Verdi saranno aggregati alla prima squadra. Che Dida e Favalli non rinnoveranno. Di Albertazzi, classe 1991, abbiamo già detto tutto, potrebbe in un paio di anni prendere il posto di Nesta. Strasser, classe 1990, ha già giocato qualche volta con la prima squadra. Oduamadi è stato pescato dalla dirigenza rossonera solo un anno fa. In questa stagione, undici goals in Campionato e uno in Coppa Italia. Contro il Catania, nel ritorno degli ottavi di finale, ha tirato fuori una prestazione maiuscola. E poi Simone Verdi, classe 1992, dieci goals in Campionato e due in Coppa Italia, di cui uno bellissimo in finale.

lunedì 17 maggio 2010

Endorsement

Sono ridondante, ripetitivo e noioso, ma - io sto con la società. Oggi, come nel 1988-1989 quando era facile, nel 1989-1990 quando era facilissimo, nel quinquennio di Capello quando era scontato, nel biennio horribilis 1996-1998, quando era difficile, nel Zaccheroniano 1999 quando era impensabile, nel biennio 1999-2001, quando in pochi lo facevano, nel quinquennio 2002-2007, quando era scontato, facile ed ovvio, nel triennio 2007-2010, quando nessuno aveva più voglia di esserlo.
Ecco, io sto con la società. Quella società che ha comprato Kakà a sette milioni, lo ha rivenduto a sessantotto tenendosi Ronaldinho e ora nessuno farebbe a cambio. Quella società che l'estate scorsa ha regalato al Milan uno dei cinque migliori difensori centrali del mondo. Quella società che ha saputo credere in Borriello, giocatore rinato e splendido goleador. Quella società che ha aiutato Dida nei momenti difficili. Quella società che ha voluto far tornare Beckham, che doveva essere un colpo di marketing e che si è rivelato un grande centrocampista e uomo fino al suo infortunio. Quella società che ha dato fiducia ad un allenatore che non aveva mai allenato nulla. Quella società che mi aveva parlato di terzo posto e l'ha ottenuto. Quella società che nessuno ci credeva ad Agosto ma prima della partita contro il Napoli con lo stracazzo che i tifosi contestavano. Quella società che ha saputo aspettare Huntelaar, che poi ha comunque segnato un goal ogni centocinquanta minuti, molto meglio di Eto'o, Balotelli, Del Piero, Diego, Amauri, Trezeguet, Iaquinta. Quella società che ha investito moltissimo nel settore giovanile, con una Primavera che ha vinto la Coppa Italia, che si appresta a giocare la final eight e che sfornerà talenti per la prima squadra.
Perché? Perché sono del Milan. Non del Milan quando vince. Non del Milan quando batte la Steaua, il Benfica, il Barcellona, la Juventus, il Liverpool ad Atene. Io sono milanista contro l'Olympique nel 1991 e nel 1993, contro l'Ajax nel 1995, contro il Liverpool ad Istanbul nel 2005. Sono milanista quando si perde sei ad uno contro la Juventus a San Siro, quando perdo quattro a zero a La Coruna, quando perdo quattro zero a Manchester, quando perdo quattro a zero a Dortmund, quando vengo eliminato dal Galatasaray con due goals negli ultimi tre minuti, quando vengo eliminato dal Galatasaray un anno dopo perdendo due a zero, quando perdo due derby di fila senza segnare un goal.
Amo quei colori, amo quegli uomini, amo quello stadio, amo quella mentalità che è stata portata dalla più grande società calcistica della storia. E sì, anche oggi, quando si parla di Yepes io ci credo. Perché credo nelle persone che gestiscono il Milan, credo nell'amore di chi gestisce il Milan, nella competenza di chi gestisce il Milan.
Perché credo nel Milan.

Ciao, Nelson

Per quanto mi riguarda, il più forte portiere che ho visto giocare nel Milan negli ultimi trent'anni.

domenica 16 maggio 2010

Le pagelle di fine anno/2

Vediamo com'era la classifica a metà campionato
P
Team
Pld
W
D
L
GF
GA
GD
Pts
1Internazionale1914324117+2445
2Milan1912433320+1340
3Juventus1910363225+733
4Napoli199642924+533
5Roma199553024+632
6Fiorentina189372619+730
7Palermo198652421+330
8Parma198472426−228
9Cagliari188372823+527
10Bari187652217+527
11Genoa188373232027
12Sampdoria197572227−526
13Chievo197392021−124
14Livorno1963101324−1121
15Lazio194871518−320
16Udinese185492024−419
17Bologna1844101726−916
18Catania1936101728−1115
19Atalanta1834111528−1313
20Siena1933132137−1612
E ora la classifica finale.
Pos
Team
Pld
W
D
L
GF
GA
GD
Pts

1Internazionale (C)38241047534+4182
2Roma3824866841+2780
3Milan38201086039+2170
4Sampdoria38191094941+867
5Palermo38181195947+1265
6Napoli38151495043+759
7Juventus38167155556−155
8Parma381410144651−552
9Genoa38149155761−451
10Bari381311144949050
11Fiorentina38138174847+147
12Lazio381113143943−446
13Catania381015134445−145
14Chievo38128183742−544
15Udinese381111165459−544
16Cagliari381111165658−244
17Bologna381012164255−1342
18Atalanta (R)3898213753−1635
19Siena (R)38710214067−2731
20Livorno (R)3878232761−3429
Le pagelle e qualche considerazione.

Inter - 7,5. Campione d'Italia grazie al girone d'andata. Nelle ultime diciannove partite, pareggi contro Bari, Parma, Napoli, Sampdoria, Genoa, Palermo e Fiorentina e sconfitte contro Catania e Roma. Ad ogni modo, la società è stata bravissima con Thiago Motta e Sneijder, un po' meno con Pandev ed Eto'o, che in nerazzurro sono diventati le copie sbiadite dei giocatori che erano.
Roma - 8. Partita malissimo, con una rosa corta, senza panchina e falcidiata dagli infortuni fino a Gennaio, la squadra di Ranieri ha cominciato una rincorsa incredibile. Poi, come succede sempre alle squadre che non sanno vincere, ha mollato sul più bello.
Milan - 7. Si parlava di rischio Serie B ad Ottobre, si è parlato di Scudetto a Febbraio. Leonardo ha inventato un modulo fresco che ha rivitalizzato alcuni calciatori e ha fatto grandi cose con una squadra decimata dagli infortuni e priva di riserve di valore. Fino a poche giornate dalla fine ha lottato per il tricolore, il terzo posto è un buon risultato.
Sampdoria - 8. Una squadra fatta di nove giocatori discreti, uno buono e uno molto buono, con un allenatore discreto ma senza panchina o altro è riuscita a portare a casa un quarto posto storico. Giocando bene a calcio, vincendo contro la prima in classifica quando mancavano poche giornate alla fine del Campionato e tutto sembrava già scritto. L'anno prossimo sarà difficile, molto difficile, ma vivere un sogno estivo non è certo deprecabile.
Palermo - 8. Forse una delle massime espressioni di buon calcio in Italia, ha giocato anche con tre mezzepunte, ha tirato fuori alcuni giocatori da grandi squadre come Hernandez e Pastore, avrebbe meritato anch'esso il posto in Champions League. Sarà l'outsider della prossima stagione se Zamparini non distrugge tutto come al solito.
Napoli - 6,5. Un mercato sontuoso, delle premesse incredibili, alcune partite storiche... ma alla fine il Napoli è il Napoli, e i partenopei raggiungono il sesto posto più per incapacità altrui che per meriti propri.
Juventus - 4. La peggiore dirigenza del calcio mondiale è riuscita a spendere più di tutti gli altri e di suicidarsi calcisticamente. Forse la peggior stagione nella storia del club torinese. Quindici sconfitte, settimo attacco, addirittura sestultima difesa. Buffon, Chiellini e Del Piero gli unici che si salvano.
Parma - 7. A soli tre punti da un piazzamento in Europa League, la squadra di Guidolin ha disputato un campionato strepitoso, riuscendo a fermare Inter, Milan e Juventus. Bel calcio, tanti giovani, è una squadra che con pochi rinforzi potrebbe concorrere per qualcosa di più.
Genoa - 6. Un buon girone d'andata ed un crollo in quello di ritorno. La squadra spettacolare della passata stagione non c'è più, i sogni di gloria europei sono stati vanificati. Le partenze di Thiago Motta e Milito si sono fatte sentire.
Bari - 7. Che dire? Una delle migliori neopromosse della storia. Ammazzagrandi, gran bel calcio per almeno sei mesi, una vera sorpresa. Se non viene smantellata può restare in Serie A per diversi anni.
Fiorentina - 4,5. La grande delusione del Campionato, insieme alla Juventus. Senza Mutu e dopo l'eliminazione dalla Champions League, la squadra di Prandelli è letteralmente crollata.
Lazio - 5. Partita alla caccia dell'Europa, è stata a rischio retrocessione fino alla penultima giornata. Un po' poco per una squadra che ad Agosto batteva l'Inter a Pechino in finale di Supercoppa.
Catania - 7. Grandissimo girone di ritorno con Mihajlovic, che ha preso una squadra terzultima e l'ha salvata con comodità.
Chievo - 6,5. Buon girone d'andata, nel girone di ritorno si è limitata ad ottenere i punti-salvezza.
Udinese - 5,5. Con la rosa che ha, ci si aspettava molto di più. Anche lei salva per il rotto della cuffia.
Cagliari - 7. Ha mostrato gran calcio e gran cuore per quasi tutta la stagione. E ha diversi giocatori che meritano palcoscenici più importanti.
Bologna - 6. Doveva salvarsi è ci è riuscito, per il resto niente di cui stropicciarsi gli occhi.
Atalanta - 6. Forse meritava la salvezza, ma ha gettato troppi punti nel girone d'andata.
Siena - 6. Ha giocato bene quando non serviva (Inter, Roma, Milan) e male contro squadre della sua portata.
Livorno - 4,5. Quest'anno la Serie A non ha avuto una squadra materasso, ma il Livorno c'è andato vicino. Mai un filotto di risultati positivi, ha collezionato solo otto punti nel girone di ritorno. Credo sia un record negativo.