giovedì 30 aprile 2009

Cose che non capisco

Abbiamo il miglior allenatore in circolazione. Uno in grado di vincere due Champions League (2003, 2007) e mezzo (2005), quasi una quarta (2004, avessimo vinto a La Coruna...) e di aver disputato una semifinale e un ottavo (2006, 2008). Nonostante ciò, secondo molti addetti ai lavori, molti media, molti tifosi e molti opinionisti, dovremmo cacciarlo ed affidarci ad uno tra Allegri (quindici buone partite col Cagliari), Spalletti (uno capace di alzare solo trofei minori), Ballardini (dandogli dell'emergente, benché abbia solo pochi anni meno di Ancelotti), Van Basten (il più grande calciatore degli ultimi vent'anni con Maradona, ma un allenatore mediocre dati i risultati di Olanda ed Ajax).
Non capisco, davvero non capisco.

lunedì 27 aprile 2009

Sotto la pioggia

No, non sono impazzito e senza motivo sono andato a scavare una foto presa da "The Perfect Game", quel Milan-Manchester United della Champions 2007. Bensì, già ieri pomeriggio guardando la partita dei ragazzi contro il Palermo, per via delle condizioni atmosferiche la mente è subito corsa verso quella memorabile partita. Oggi, guardando una foto come questa, un brivido mi ha letteralmente percorso la schiena.
Allora, fu impresa. Ora, chissà... :-)

Perché non vinceremo lo Scudetto

i) Perché l'Inter deve affrontare Lazio in casa, Chievo fuori casa, Siena in casa, Cagliari fuori casa e Atalanta in casa. Il Milan, al contrario, se la vedrà col Catania fuori casa, con la Juventus in casa, con l'Udinese fuori casa, con la Roma in casa e infine con la Fiorentina fuori casa.
ii) Perché nessuno ha mai recuperato sette punti a cinque giornate dal termine.
iii) Perché il Milan sta giocando alla grande negli ultimi tempi, ma è difficile che possa tenere questo passo per un altro mese e mezzo.
iv) Perché l'Inter sta giocando male da quasi vent'anni, ma è difficile che non riesca ad ottenere nove punti in cinque giornate con squadrette.
v) Perché il Milan affronterà avversari motivatissimi, mentre l'Inter affronterà avversari che non hanno più nulla da chiedere al campionato.
vi) Perché i sogni non si tramutano quasi mai in realtà.
vii) Perché, per alcuni versi, non sarebbe uno scudetto meritatissimo; ok per gli infortuni e tutto il resto, ma il Milan ha pareggiato o perso partite da vincere - e nello sport, la meritocrazia dovrebbe essere la base dei successi.
viii) Perché qualche Guido Rossi di turno potrebbe dare una qualche spintarella per far vincere i nerazzurri.
ix) Perché l'Inter affronta la Lazio, con cui è gemellata; il Chievo, il Siena e il Cagliari, con cui sta facendo affari di mercato e l'Atalanta, nerazzurra come l'Inter e storica rivale del Milan.
x) Perché Mourinho è un vincente.

Ciononostante, io un pochino ci credo. In fondo, se l'Inter non batte Lazio e Chievo (che deve salvarsi) e il Milan supera Catania e Juventus, i punti di distacco diventerebbero tre a tre giornate dal termine. E si sa, quando gli avversari ti mordono il sedere, puoi perdere la testa e andare in bambola. Vedremo.

domenica 26 aprile 2009

Cose che succedono solo in Via Solferino

Meraviglioso, ieri, Fabio Monti sul Corriere della Sera. Circa la possibilità che Ibrahimovic possa andarsene, il caro editorialista nerazzurro scrive che "altre Inter avevano vinto prima di questa". Cosa, lo sanno solo in Via Durini.

sabato 25 aprile 2009

Cose che succedono solo in Via Durini/2

Sgub!, come direbbe il caro Biscardi - Ibrahimovic non se ne andrà dall'Inter. Nonostante la presunta intervista in cui il giocatore svedese dichiara di voler cambiare aria perché, dopo aver vinto tutto [tranne i trofei importanti, il che non è poco - nota mia], vuole provare nuove esperienze.
In questo preciso momento, milioni di tifosi interisti stanno sudando freddo, temendo di perdere il proprio asso, l'unico giocatore che negli ultimi vent'anni è riuscito a far vincere loro qualcosa. Ok, non c'era concorrenza e i vari Guido Rossi hanno fatto da burattinai, ma comunque l'Inter si è dimostrata superiore nelle recenti stagioni.
Detto questo, ora vi spiegherò le ragioni per cui Ibrahimovic resterà.
i) Negli ultimi cinque anni, nessuno ha mai fatto offerte per lui. Credete che all'estero sia popolare quanto Kakà, Messi o Cristiano Ronaldo? Risate. Fuori dalla tangenziale di Milano è popolare più o meno quanto Totti. Molto molto poco. La fama, all'estero, non te la crei segnando venti goals in campionato e mezzo in coppa. I suoi risultati al Pallone d'Oro, ormai un miraggio per lui, qualcosa la deve pur significare.
ii) Credete che ci sia qualche presidente disposto a pagarlo non meno di dodici milioni di euro l'anno? Risate. Con un paio di milioni in più paghi Messi e Cristiano Ronaldo. Insieme. Fate voi.
iii) Ibrahimovic non troverà mai una squadra come l'Inter, che se lo coccola e gli aumenta la paga ogni anno, nonostante lo svedese cicchi costantemente le partite importanti.
iv) Ibrahimovic non troverà mai una squadra come l'Inter, in cui sanno che senza di lui possono ambire al massimo ad un piazzamento in Champions. A meno che non vada a giocare nella Roma, nell'Arsenal, nello Schalke 04 o nel Valencia.
v) Moratti gli ritoccherà lo stipendio.
Tiriamo le somme. Questa è la solita lamentela primaverile di Ibrahimovic. Lo fa ogni anno questo teatrino, nel 2009 è già alla replica dello spettacolo. Ha capito che la prima è andata bene. A questo punto, nonostante nessuna squadra in Europa farà un'offerta all'Inter per il giocatore, la dirigenza di Via Durini capirà che non potrebbe più vincere neanche la Coppa Italia per un decennio qualora perdesse il suo faro. Cosa che comunque non succederebbe. Soluzione, aumento di stipendio e tanti bei sorrisi per la stampa.
E tra dodici mesi, se non prima, si torna in scena.
Ps Anche Franco Rossi, nonostante il suo incontrovertibile modus scribendi (ma perché un giornalista professionista come lui deve fare per forza tutti quegli errori? Non può comprarsi un bel Microsoft Word for Dummies? Mah), piazza una bella stoccata nelle parti basse di Via Durini.

venerdì 24 aprile 2009

Quando la stupidità supera il razzismo

Incredibile: la curva nerazzurra, in occasione di Inter-Sampdoria, non solo ha manifestato soldiarietà verso quella bianconera, ma ha anche esposto uno striscione contro il povero Zoro, che in Italia neanche gioca più. Finita qui? Macché. Quei geniali ultras interisti hanno anche avuto la brillante idea di accogliere con freddezza (notizia riportata dal Corriere della Sera) Mario Balotelli. Chissà cosa dirà Moratti.

mercoledì 22 aprile 2009

E' ufficiale: il Milan Football Hall ha poteri divinatori

I casi sono due: o questo blog viene letto e tenuto in considerazione dai piani alti dello staff rossonero (da Ancelotti in su), oppure il Milan Football Hall ha, appunto, poteri divinatori.
Non so se qualcuno se lo ricorderà, ma qualche settimana fa su queste pagine fu detto che Inzaghi avrebbe dovuto giocare da titolare fisso in coppia con Pato da lì fino alla fine della stagione. Detto fatto: da allora SuperPippo è diventato titolare inamovibile, segnando caterve di goal ogni domenica...
L'altro giorno, invece, nel discutere con Astoria sulla rosa rossonera della prossima stagione, in pratica si promuoveva in blocco quella attuale, con giusto qualche rientro dei nostri giovani come Abate e Paloschi ed un paio di "tagli", individuati in Kalac ed Emerson. Bene, non è passato un giorno e proprio ieri è arrivato il comunicato ufficiale secondo il quale Emerson ha deciso di risolvere il proprio contratto per motivi non meglio precisati legati alla propria famiglia...
Oddio, ci sarebbe anche una terza possibilità per spiegare tutto ciò ed è quella secondo la quale, come ci disse "qualcuno altrove", tra di noi si sarebbe infiltrato uno dei "figli di Galliani". Ma è meglio non approfondire, non credete? :-)

martedì 21 aprile 2009

Cambio di opinione repentino

"Se fossi stato allo stadio, a un certo punto avrei lasciato il mio posto in tribuna, sarei sceso in campo e avrei ritirato la squadra. Perché c'è un limite a tutto."
Massimo Moratti, 20 Aprile 2009, dopo i cori razzisti dei tifosi juventini indirizzati a Balotelli.

"In questo caso il razzismo non c'entra, è stata soltanto una manifestazione di stupidità da parte di un gruppo che pensa di essere stato ingiustamente danneggiato per quello che accadde nella gara di andata. Per questo motivo non temo assolutamente la squalifica del campo. Gli ultrà ce l'avevano con la persona."
Massimo Moratti, 2 Aprile 2006, dopo i cori razzisti dei tifosi interisti indirizzati a Zoro del Messina.

lunedì 20 aprile 2009

Invasione di campo


Peccato che dalla foto non si veda, ma ieri sera vicino a Kaka', Beckham, Inzaghi e Pato "c'erano a festeggiare anche le fate, gli gnomi e gli elfi, sempre pronti ad invadere il campo di fronte alla magnificenza rossonera".
[cit. Carlo Pellegatti]

domenica 19 aprile 2009

Sunday sunday

Migliore attacco (59), seconda miglior difesa (29), gioco pazzesco, prestazione stratosferica e secondo posto agguantato. Peccato per i tanti infortuni, ci staremmo contendendo lo scudetto con l'Inter. E vabbè.
Ah, e Inzaghi ha realizzato tredici goals in questa stagione. Di cui più della metà nelle ultime sei giornate. Indescrivibile.

sabato 18 aprile 2009

Per non parlare dei portieri

Vero che Abbiati non è Buffon, vero che Dida non è più Dida, vero che le papere si pagano e bla bla bla. Ma sta storia del portiere, che senza-un-fenomeno-non-si-vince, a me sembra la solita puttanata da bar sport.
Pensate al Manchester, che ha il nonnetto Van Der Sar - uno che dall'Italia fu cacciato in malo modo. O l'Arsenal, che con Almunia va sempre avanti, o il Liverpool - che con Dudek prima e Reina poi (il primo fa la riserva al Real Madrid, il secondo è il Carneade del Manzoni) riesce ad essere costantemente sul tetto d'Europa.

giovedì 16 aprile 2009

La storia della prima punta che non mi convince

Eto'o, Adebayor, Drogba, Dzeko, Trezeguet, Benzema... e altri mille nomi così. Quanti ne abbiamo sentiti? Quante volte, soprattutto, li abbiamo sentiti? Quella famosa "punta di peso" tanto desiderata da Ancelotti che servirebbe al Milan per fare il salto di qualità.
Piccola domanda - quand'è che compri una punta di peso da venti e rotti goals a stagione? Quando segni poco, evidentemente. Più in dettaglio, quando i tuoi attaccanti non segnano tanto. Hmmm. Ma siamo così sicuri che il problema del Milan sia l'attacco?
Escludiamo Shevchenko, Borriello e Viudez che hanno giocato pochi minuti nell'arco dell'intero campionato. Vediamo gli altri. Pato, quattordici goals. Kakà, undici. Ronaldinho, otto. Inzaghi, otto. Totale? Quarantuno. Diciamo che i nostri principali attaccanti segnano circa 1,4 goals a partita.
Passiamo alle nostre dirette rivali. L'Inter. Ibrahimovic, venti goals. Balotelli, cinque. Adriano, tre. Cruz, due. Fanno trenta goals totali. Poco meno di uno a partita. La Juventus, ora. Amauri, dodici goals. Del Piero, dieci. Iaquinta, otto. Trezeguet, zero. Fanno anche qui, trenta goals.
Se si fanno le pulci a Roma, Fiorentina, Genoa e soci la sostanza è la stessa. Non è l'attacco il problema del Milan. Con uno Shevchenko più in forma, un Borriello disponibile e meno infortuni a Kakà e Ronaldinho, probabilmente saremmo primi.

martedì 7 aprile 2009

Piccola analisi

Per puro svago ho controllato la classifica della serie A. E mi sono reso conto di alcuni fatti di cui mi ero completamente dimenticato.
Il Milan è la squadra con il miglior rendimento interno dell'intera Serie A. Dodici vittorie, due pareggi e una sola sconfitta per un totale di trentotto punti su quarantacinque.
In casa, peraltro, il Milan è la squadra che ha subito meno goals. Solo sette. Meno di uno ogni due partite.
Non solo, ma ha anche il terzo miglior attacco nelle partite casalinghe dopo Juventus e Palermo.
Purtroppo, in trasferta, il rendimento dei rossoneri è da squadra di media classifica. Cinque vittorie, cinque pareggi e cinque sconfitte. Secondo migliore attacco con venticinque goals, ma addirittura nona difesa del campionato con ben ventuno reti al passivo.
Perché, allora, siamo a meno quattordici dall'Inter e soprattutto perché questa stagione è considerata un fallimento?
Va bene i casi Ronaldinho-Dida-Kalac-Senderos-Mattioni e tutte le puttanate che sono state dette e ridette sulla squadra, l'allenatore e la società.
Però il Milan di quest'anno non fa schifo. In trasferta non va alla grande - è vero. Ma quanti infortuni, quante sfighe abbiamo avuto? Le partite contro il Lecce, il Torino, la Sampdoria, la Roma. Potrei citarne altre, ma mi fermo.
Personalmente credo che la politica "più giovani in squadra", tout court, significhi poco o nulla. Credo però in ciò che dicono Galliani e Ancelotti: senza tutti quegli infortuni e con un po' più di fortuna in più saremmo molto vicini all'Inter. Ritengo infatti che tante partite "gettate al vento" potessero essere vinte con i vari Nesta, Bonera, Gattuso, Kakà, Borriello.
Riassunto. L'anno scorso le vincevamo tutte in trasferta e facevamo ridere in casa. Quest'anno il trend si è invertito. Per l'anno prossimo, più che in Adebayor-Mexes-Keirrison-Neymar-Agger e altri nomi da Bar Sport, mi auguro semplicemente di vedere un Milan guarito e che riesca anche lontano da San Siro a dire la propria con maggiore costanza.
E senza vincere grazie ad un autogoal dopo aver subìto per settanta minuti da una squadra priva del proprio giocatore più forte.

lunedì 6 aprile 2009

Due parole sui cugini

Non avendo nulla di importante da fare, ho guardato la partita dell'Inter. Prepotentemente sovrastata dall'Udinese per settantacinque minuti, è riuscita comunque a portare a casa i tre punti. Con un autogoal. Quando il risultato più giusto sarebbe stata la vittoria dell'Udinese, al massimo il pareggio. E' però in questo modo che si vincono i campionati. In Italia. Dunque, giù il cappello davanti a una squadra che riesce - nonostante la totale mancanza di gioco, di qualità, di idee - a portare a casa i tre punti quasi in ogni occasione. Certo, appena escono dall'Italia si piange.

God giveth, God taketh

Come all'andata il Lecce ci aveva fregato nel recupero, così nel ritorno abbiamo ricambiato noi il favore.

giovedì 2 aprile 2009

Se lo dice lui

Ibrahimovic oggi: "baratterei lo Scudetto con la Champions League". E allora perché sta nell'Inter?