giovedì 25 dicembre 2008

Auguri e ringraziamenti di fine anno

Quale fondatore e CAPO - ci tengo a precisarlo - del Milan Football Hall, vorrei fare i miei migliori auguri di Natale a tutti voi, magnifici frequentatori di questo blog.
Anche se, naturalmente, SCHERZAVO sul "capo"! Ahahah...

Scherzi a parte, quindi, ci terrei particolarmente a ringraziare il supremo Astoria per come ha tenuto in questi mesi le redini della situazione, con passione, costanza, competenza e precisissima puntualità davvero non comuni.
Come probabilmente ricorderete, quando eravamo frequentatori di blog "altrove" e personalmente decisi di andare via da lì, ebbi subito l'idea di farne un nuovo ai miei occhi finalmente degno per chi con orgoglio si definisce "milanista".
Bene, fu in quel momento che nacque il Milan Football Hall e, parlandone appunto con Astoria, decidemmo di partire non senza difficoltà, abbracciando una sfida tra le più ardue di questi imbrutiti tempi: ritrovare quello spirito "alto" del vero e più profondo senso del verbo tifare.
Rossonero, naturellement.
Questo per dire che se non fosse stato per Astoria, nonostante tutte le migliori premesse dell'universo, con ogni probabilità il progetto sarebbe naufragato ben presto a causa della mia impossibilità di seguirlo come avrei voluto in questi mesi.
Grazie di cuore, quindi, carissimo.

Così come un altrettanto sentito ringraziamento va a IlPrigioniero, Mavalà e Cuorerossonero che hanno reso davvero "unico" un blog come questo con il loro inestimabile e costante contributo. Senza dimenticare naturalmente la valorosa Coccy che, pur non facendosi sentire spesso da queste parti, quando lo fa è sempre acutamente presente.

Siamo pochi, certo. Ma sapete una cosa? Non immaginate quante persone conosco che leggono puntualmente il Milan Football Hall ma non si sentono all'altezza di commentare per la profondità e la competenza dei contenuti. E non scherzo.

Con orgoglio, quindi, vi rinnovo ancora i miei migliori auguri, soprattutto per un nuovo anno che sia davvero foriero di ancora mille soddisfazioni personali e, naturalmente, rossonere.

Con affetto e gratitudine,
Vostro The Crow

mercoledì 24 dicembre 2008

Note di fine anno

Dopo diciassette giornate di campionato, sei di coppa UEFA e una partita di Coppa Italia si è chiuso, con un pantagruelico cinque a uno, il 2008 rossonero.
Il Milan è partito molto male d'estate. Sconfitte su sconfitte durante le amichevoli, infortuni continui (Nesta, Borriello) e zero punti nelle prime due giornate di campionato. Ahia. I primi mugugni. Qualcuno chiedeva già la testa di Ancelotti. Altri criticavano l'acquisto di Ronaldinho, definito figurina, ex-giocatore e simili. Altri ancora massacravano la squadra, rea secondo i suddetti di non avere più anima. Poi, la partita contro lo Zurigo. Tre a uno e qualificazione alla fase a gironi (quasi) archiviata. Ma il vero test arriva alla terza giornata di campionato contro la Lazio, in quel momento prima in classifica. I rossoneri distruggono i loro avversari con una prova corale d'altri tempi e si danno una scossa. Confermata dalla vittoria contro la Reggina, ottenuta grazie al duo Pato-Borriello che riescono a portare a casa tre punti in una sfida che si era messa male. Poi, il derby. Ronaldinho per Kakà, Kakà per Ronaldinho. Goal. Uno a zero. Tre punti. Pazzesco. La gioia è incontenibile, il Milan si è rimesso a correre e la testa della classifica è più vicina. Arriva però uno scialbo pareggio a Cagliari prima della sosta, e il Milan si mangia le mani per l'occasione sciupata. Intanto un goal di Shevchenko ha eliminato lo Zurigo e condotto i rossoneri alla fase a gironi di Coppa UEFA. Pausa. Si ricomincia con un filotto di sei partite in diciassette giorni. Arrivano le vittorie contro Sampdoria, Heerenveen, Atalanta, Siena, Napoli e Braga. Ronaldinho è sempre più decisivo. E' il miglior momento del Milan, coinciso con il raggiungimento del primo posto in solitaria in campionato e in Coppa UEFA. Le cose vanno molto bene, forse benissimo. Purtroppo, però, la dea bendata si volta di spalle e si iniziano così a infortunare, uno dopo l'altro, quasi tutti i titolari. Una serie di decisioni arbitrali ed erroracci difensivi, inoltre, iniziano a far scricchiolare il palazzo rossonero. Il pareggio di Lecce, la vittoria striminzita con il Chievo, il pareggio di Torino e di Portsmouth, la sconfitta a Palermo e con la Lazio in Coppa Italia, la vittoria striminzita con il Catania. Partite facili, contro le cosiddette "piccole", che il Milan avrebbe dovuto vincere tutte. Invece solo due vittorie, nove goal fatti, dieci subiti. Il primo posto, illusione di una sola Domenica, si allontana velocemente. Si arriva così alla sfida contro la Juventus. Il Milan domina il primo tempo, gioca meglio, corre di più, ma i bianconeri riescono a farne tre. Nella ripresa, Ambrosini riavvicina il Milan, ma la stanchezza e l'espulsione di Zambrotta sono letali per la squadra. E' il momento di maggior crisi per il Milan. Occorre battere il Wolfsburg per garantirsi il primo posto nel girone di Coppa UEFA. E l'Udinese per non far scappare anche la Juventus. Uno dei due risultati ottenuto, forse il più importante. Squadra non guarita (l'Udinese è imbarazzante), ma grande gioco, grande dinamismo, grande cuore - nonostante gli infiniti infortuni. Ora, tutti a Dubai per il ritiro invernale e poi si ricomincia, senza soste, fino a Pasqua.

Le pagelle di fine anno.
Abbiati - 6,5: se quest'anno si prendono meno goal è anche e soprattutto merito suo, con diversi salvataggi spettacolari equamente distribuiti lungo queste diciassette giornate.
Dida - 6: qualche cosa buona, qualche cosa meno buona. Si è visto troppe poche volte, del resto, per poterlo giudicare a fondo.
Zambrotta - 6: ha alternato (poche) grandi prestazioni a (tante) prestazioni appena sufficienti. Non è quello di Torino, e si vede, però va detto che si trova a lavorare in un reparto che spesso scricchiola vistosamente.
Bonera - 6,5: non sarà Maldini, ma pochissimi goal presi dalle sue parti e una costante abnegazione.
Maldini - 6: qualche erroruccio, ma il Capitano è sempre il Capitano e quando vuole lo fa sentire.
Kaladze - 5: ha sbagliato tanto, forse troppo; speriamo possa riscattarsi.
Favalli - 6,5: sempre perfetto quando Ancelotti lo ha schierato, è stato probabilmente il miglior difensore rossonero in quest'inizio di stagione.
Jankulovski - 5,5: un po' meglio di Kaladze, ma anche lui in difesa soffre; potrebbe beneficiare dello spostamento a centrocampo chiestogli dal mister.
Antonini - 6: ripaga il Milan che l'ha ripreso con delle buone prestazioni e uno spirito di sacrificio invidiabili.
Gattuso - 7,5: finché c'é è la colonna portante di questo Milan; campionato a livelli pazzeschi, speriamo guarisca presto.
Ambrosini - 7: anche lui è su livelli altissimi, contribuisce notevolmente ai successi rossoneri.
Pirlo - sv: tre mesi fuori, un mese per recuperare, un paio di partite discrete.
Seedorf - 6: se non sente la musichina della Champions, lui si annoia e non gioca come sa; come biasimarlo?
Flamini - 5,5: si deve ancora ambientare, può fare molto di più.
Emerson - 5,5: qualche partita molto buona, ma tante prestazioni sottotono.
Cardacio - sv: impiegato con il contagocce.
Kakà - 6: tre mesi di buio e qualche prestazione da campione, sembra però essere sulla strada del recupero.
Ronaldinho - 7: difende, recupera, crossa, segna, salta, corre; mai acquisto di ex Pallone d'Oro fu più azzeccato.
Pato - 6: partito in sordina, sta lentamente tornando il papero che ci aveva fatti innamorare un anno fa.
Borriello - 6: due infortuni e mezzo in quattro mesi, ma quando c'é stato il Milan ha beneficiato del suo talento.
Inzaghi - 6: schierato poco, ha però segnato i suoi soliti goal decisivi.
Shevchenko - 5,5: ha bisogno di fiducia e di tempo, ma per il momento è ancora lontano dallo Zar di Kiev che conoscevamo.

Buon Natale a tutti. E Forza Milan!

lunedì 22 dicembre 2008

Cose

Non ho presentato la partita (stavo lavorando), non l'ho vista (stavo lavorando), non posso che scrivere due righe alle cinque di mattina (sto andando a lavorare).
Però ho appena visto gli highlights. Capperi.
Il Milan mette anima e cuore, travolge, distrugge, ubriaca l'Udinese mostrando a Beckham e signora come si giuoca al football. Considerazioni sparse. Dida faticherà a levare il posto ad Abbiati, Favalli perfetto, Antonini in crescita, Jankulovski molto meglio a centrocampo, Ronaldinho ormai uno di noi, Kakà in grandissimo spolvero, Clarence finalmente l'ha messa, Pato mai visto un diciannovenne che fa cose simili. A parte i goal, i dribbling, la corsa, quell'assist di esterno dentro l'area per Kakà è da vedere e rivedere durante le vacanze.
Ora tutti a Dubai a prepararsi per il finale di stagione e per il girone di ritorno. Torneranno molti infortunati, ci saranno un paio di acquisti e la condizione atletica sarà un'altra. Io ci credo. Come al solito.

venerdì 19 dicembre 2008

Novità di mercato

Per sostituire Gattuso, sembra che il Milan abbia deciso di puntare tutto sullo svincolato Stephen Appiah.
Giovane (ha solo ventotto anni), grande conoscitore del calcio italiano, potrebbe arrivare via Chievo - è extracomunitario e quindi può essere solo acquistato da un'altra squadra di serie A. Cosa che mi fa domandare - ma perché non abbiamo fatto la stessa cosa con Thiago Silva?

Accoppiamenti/2

Ecco gli accoppiamenti di Coppa UEFA.

Sedicesimi di finale (18/19 e 26 Febbraio).

Psg - Wolfsburg
Copenaghen - Manchester City
Nec Nijmegen - Amburgo
Sampdoria - Metalist Kharkiv
Braga - Standard Liegi
Aston Villa - CSKA Mosca
Lech Poznan - Udinese
Olympiakos - St. Etienne
Fiorentina - Ajax
Aab Aalborg - Deportivo
Werder Brema - Milan
Bordeaux - Galatasaray
Dinamo Kiev - Valencia
Zenit - Stoccarda
Marsiglia - Twente
Shakhtar - Tottenham

Ottavi di finale (12 - 18/19 Marzo)

Werder Brema - Milan versus Olympiakos - St. Etienne
Aston Villa - CSKA versus Shakhtar - Tottenham
Lech Poznan - Udinese versus Zenit - Stoccarda
Psg - Wolfsburg versus Braga - Standard Liegi
Dinamo Kiev - Valencia versus Sampdoria - Metalist Kharkiv
Copenaghen - Manchester City versus Aab Aalborg - Deportivo
Marsiglia - Twente versus Fiorentina - Ajax
Nec Nijmegen - Amburgo versus Bordeaux - Galatasaray

Anche qui, criteri elaborati con scarsa lucidità hanno portato a sfide "pesanti" - quella tra Aston Villa e CSKA Mosca, Fiorentina e Ajax, Werder Brema e Milan, Bordeaux e Galatasaray, Zenit e Stoccarda, Dinamo Kiev e Valencia, Shakhtar e Tottenham. Se poi si guarda agli ottavi, ancora peggio. E vabbè, teniamoci questa competizione e guardiamo avanti. Sorteggio tosto per il Milan (e per la Fiorentina, buono per la Sampdoria, buonissimo per l'Udinese) che dovrà vedersela con una delle squadre più forti della Coppa UEFA, che hanno tra l'altro battuto l'Inter non più di dieci giorni fa. Se il Milan dovesse passare il turno, gli ottavi saranno più "morbidi", dovendo incontrare una tra Olympiakos e St. Etienne con l'andata in casa. I miei pronostici? Wolfsburg, Manchester City, Amburgo, Sampdoria, Standard Liegi, CSKA Mosca, Udinese, St. Etienne, Fiorentina, Deportivo, Milan, Bordeaux, Dinamo Kiev, Stoccarda, Marsiglia, Shakhtar. Nel turno successivo, Milan, CSKA, Stoccarda, Wolfsburg, Dinamo Kiev, Manchester City, Fiorentina, Amburgo.

Accoppiamenti

Accoppiamenti di Champions League.

Chelsea - Juventus
Villarreal - Panathinaikos
Sporting Lisbona - Bayern
Atletico Madrid - Porto
Lione - Barcellona
Real Madrid - Liverpool
Arsenal - Roma
Inter - Manchester United

Come al solito, il criterio "cretino" della Champions - teste di serie durante le qualificazioni e nella fase a gironi ma non dopo - ha ottenuto di eliminare dai quarti di finale una tra Chelsea e Juventus, Barcellona e Lione, Real Madrid e Liverpool, Inter e Manchester United. In compenso, ci potrebbero essere Panathinaikos, Sporting Lisbona, Porto e Roma. Mah. Ad ogni modo, sarà dura per la Roma, durissima per l'Inter, ai confini dell'impossibile per la Juventus. Le mie otto favorite? Chelsea, Villarreal, Bayern, Atl. Madrid, Barcellona, Real Madrid, Roma, Manchester United.

giovedì 18 dicembre 2008

Quello che ho visto io

Purtroppo ho potuto vedere la partita fino al goal di Ambrosini, ma poi ho dato una guardata agli highlights e ho letto i commenti e le analisi dell'allenatore, dei giocatori e dei principali giornali.
i) Altri tre infortunati - Senderos (grave), Pirlo (così così), Seedorf (una cazzatina).
ii) Pato sta tornando ai livelli dell'anno scorso.
iii) Shevchenko è più spento dei semafori di Roma in questi giorni di semi-alluvione.
iv) Dida va bene in Coppa Italia, in Coppa UEFA presto dovrà tornare Abbiati.
v) Kaladze ha giocato meglio Domenica che ieri.
vi) Jankulovski ha giocato meglio ieri che Domenica.
vii) Antonini merita più fiducia.
vii) Domani all'ora di pranzo c'é il sorteggio per i sedicesimi e gli ottavi.
viii) Pescheremo una tra Bordeaux, Werder Brema, Shakhtar Donetsk, Marsiglia, Aalborg, Dinamo Kiev e Zenit.
ix) Sabato presentiamo Beckham alla stampa.

mercoledì 17 dicembre 2008

Milan - Wolfsburg, Stadio Meazza, 17 Dicembre 2008

Ecco la probabile formazione per stasera:
Dida - Zambrotta, Senderos, Favalli, Antonini - Ambrosini, Pirlo, Seedorf - Ronaldinho - Shevchenko, Inzaghi
Kalac, Darmian, Kaladze, Jankulovski, Pedrocchi, Ruggeri, Pato
In tribuna: Fondrini
Indisponibili: Abbiati, Bonera, Nesta, Maldini, Gattuso, Flamini, Emerson, Cardacio, Kakà, Borriello
Nota: ultimo appuntamento con la Coppa UEFA prima della pausa invernale. Scelte obbligate per Ancelotti, che ha dovuto convocare tre primavera per sopperire all'assenza di ben dieci giocatori. In questo senso, le uniche incognite sono in difesa, dove a Darmian potrebbe essere concessa una chance, e in attacco, dove Pato potrebbe soffiare il posto ad un Ronaldinho che necessita di riposo dopo la partita estenuante di Torino.
Nota/2: affrontiamo una squadra tosta, prima nel girone, che scenderà in campo per dare il massimo, sapendo che il Milan ha bisogno di vincere per garantirsi il primo posto nel girone. I tedeschi segnano e subiscono parecchi goals, e hanno in Grafite, Misimovic e Dzeko i loro uomini d'oro. Inoltre, la presenza di Zaccardo e Barzagli farà sì che i lupi verdi scendano in campo con maggiore consapevolezza delle doti dell'avversario. Insomma, partita veramente dura. Scordiamoci i precedenti avversari, il Wolfsburg è la vera rivale nel nostro girone. Ad ogni modo, nessuna tragedia qualora dovessimo pareggiare o perdere. Sfideremmo una terza classificata in Champions League. Tra due mesi, quando molto probabilmente il Milan avrà ricominciato a carburare. E a quel punto, sfidare una terza di Champions o una terza di UEFA farà poca differenza. Però, per una questione di orgoglio, battiamo i tedeschi e poi liquidiamo l'Udinese. Sarà un Natale più sereno.

martedì 16 dicembre 2008

Let it be

Il post scritto post Juventus - Milan è uscito dalla mia mente e dalle mie mani mentre ero incazzato, livido, nero.
Avevo appena visto l'Inter battere con difficoltà un Chievo ultimo in classifica, e credevo che i rossoneri sarebbero scesi in campo determinati, rabbiosi, volitivi. E infatti è stato così. I bianconeri sono stati sottomessi, ubriacati, ipnotizzati dal gioco rossonero per trenta lunghissimi minuti, in cui il Milan, privo di alcune sue pedine fondamentali, era ciononostante stato in grado di far emergere tutte le lacune, le paure e le mancanze di una Juventus che nessuno, anche dopo la vittoria di Domenica sera, ritiene razionalmente l'anti-Inter. Insomma, perdevamo uno a zero, ma sentivo che il goal sarebbe stato nell'aria. Lo sapevo che sarebbe entrata. E infatti è entrata. La gioia è un sentimento che va gustato lentamente. Un sentimento che deve essere assaporato a lungo. Altrimenti la rabbia che si scatena è amplificata. E così è stato. Vedere Chiellini segnare in quel modo beffardo, quasi ingiusto rispetto ad un equilibrio universale che il calcio disconosce, dopo che il Milan si era dannato l'anima per riacciuffare la partita, mi ha letteralmente sommerso di tristezza. E il tre a uno di Amauri, subìto pochi minuti dopo, è stato come vedere un cacciatore che spara alla testa dell'animale ferito, sanguinante e ormai pronto a spegnersi. Senonché, dopo un inizio di ripresa dominato dalla Juventus, ecco ristabilito l'equilibrio di cui sopra. Goal brutto, con doppia deviazione, di Ambrosini. Ingiusto, immeritato, quasi sporco. Perfetto, quello che ci voleva. La fortuna gira anche per noi. E poi, quasi come a voler soffocare ogni velleità, ogni speranza, ecco la stupida espulsione di Zambrotta e la condanna a morte eseguita dal boia Amauri, con il governatore che non ha telefonato all'ultimo secondo per comunicare che il condannato a morte, in realtà, è stato scagionato e che merita di vivere.
Spenta la televisione, ho pensato e ripensato. Ho pensato ai Milan visti negli ultimi sette anni. La dinastia Ancelottiana. Ogni stagione, ogni anno ha avuto degli alti e dei bassi. La qualificazione in Champions del 2002, subito dopo l'umiliazione patita a Dortmund. La vittoria di Manchester del 2003, previa perdita dello scudetto. Il tricolore del 2004, giunto pochi giorni dopo la batosta di La Coruna. Il 2005 e il 2006, anni terribili, con le cocenti sconfitte in Champions e gli scudetti persi alla fine, dopo rincorse estenuanti. La Champions del 2007, incredibile cavalcata di un esercito di lottatori, affiancata ad un campionato non buono. Il 2008, con il trionfo di Montecarlo e di Yokohama, purtroppo seguiti da un pessimo finale di campionato. Arriviamo al 2009. Quest'anno. Due trofei, due storie diverse. Mi aspetto belle notizie da un fronte, accetto di buon grado cattive notizie dall'altro.
Il Milan ha vinto tanto, forse troppo, in questi ultimi ventidue anni. Ventisei trofei. Una volta l'anno, in media, si gioisce. Cose che non succedono neanche ai tifosi di quelle squadre dell'Est che vincono venti campionati di fila. Potremmo accontentarci. Invece no. No perché i nostri sono i calciatori più forti che ci siano. Guidati dal migliore allenatore in circolazione. Con alle spalle la migliore società calcistica della storia. E' vero. Non riesco a vedere il Milan sculacciato da una ridicola Juventus assemblata da un signore che è più incapace di Moratti. E non riesco a vedere il Milan che si fa riagguantare da Lecce e Torino in quel modo. E no, non riesco a vedere il Milan che scende a Palermo senza fame.
So che il Milan si rialzerà, come ha fatto ogni volta che è caduto. So che si riprenderà, più forte di prima, più forte delle ingiustizie, più forte di tutto e tutti. Sono fiducioso in quei colori. Non mi hanno mai tradito, non ci hanno mai tradito. Il Milan rinascerà. Molto molto presto. E quel giorno, quando nessuno ci crederà, noi saremo con la mente lì, a soffrire coi nostri eroi.
Perdonatemi per aver così aspramente criticato i ragazzi. E' che il mio amore per questa squadra è infinito.

lunedì 15 dicembre 2008

Cose che non resteranno/16

Male, male, male. Il Milan esce ampiamente ridimensionato dalla sfida contro la Juventus. Se Domenica scorsa lo scudetto mi sembrava lontanuccio, oggi penso che il terzo posto sarà da conquistare coi denti. Perché? Perché non ce lo meritiamo, almeno al momento. Abbiamo una difesa inguardabile. Il centrocampo, privo di Gattuso e con un Pirlo che sbaglia nove passaggi su dieci è molle come un budino. In attacco, senza Borriello e Kakà è davvero tutto più complicato.
Il Milan parte forte, schiacciando la Juventus nella propria area per quindici minuti. Poi, appena i bianconeri escono dalla tana per farsi due passi, Jankulovski ha la brillante idea di entrare in maniera rovinosa su Del Piero neanche troppo lanciato a rete. Rigore e uno a zero.
Il Milan ricomincia a macinare gioco, fa altri quindici minuti di calcio veloce e bello e raggiunge il pareggio con un duetto Ronaldinho-Pato. Passano tre minuti e la Juventus guadagna un calcio d'angolo. Chiellini, marcato da Ronaldinho, segna facilmente di testa. Passano altri dieci minuti e Pirlo sbaglia un passaggio, cross in mezzo dove Amauri, da solo in mezzo a Kaladze e Jankulovski, la mette dentro per il tre a uno.
Inizia la ripresa. Fuori Emerson, dentro Shevchenko. La Juventus capisce che i rossoneri sono in bambola e preme sull'acceleratore, dominando i primi quindici minuti. Poi, Ambrosini lascia partire un tiro fantozziano che, deviato da ben due bianconeri, si infila alle spalle di Manninger. Partita riaperta? Macché. Zambrotta si fa espellere per un inutile fallo su De Ceglie, che con meno di una spallata avrebbe perso la palla. E poi, il solito Kaladze decide di far duettare Amauri e Sissoko al limite dell'area, per poi accompagnare il brasiliano piano piano verso Abbiati, battuto con un tiro a dieci all'ora. A quel punto, la Juventus potrebbe segnarne altri tre-quattro, ma un palo e tanti errori (e forse un po' di pietà) consentono al Milan di tornare a casa con soli quattro goal al passivo.
A questo punto, se davvero la società vuole vincere lo scudetto, occorre intervenire con mano pesante sul mercato. Altro che Thiago Silva tra sei mesi, qui servono due difensori centrali e un centrocampista entro sei giorni. Non sono tipo da campagne personali, ma Kaladze e Jankulovski sono da ringraziare e salutare. Vi spiego anche perché. Quanti giocatori rossoneri sono entrati nei nostri cuori? Quasi tutti. Maldini, Nesta, Bonera, Gattuso, Pirlo, Ambrosini, Seedorf, Kakà, Pato, Ronaldinho, Shevchenko, Inzaghi. Curiosamente, di quelli appartenenti alla vecchia guardia, mancano proprio il gergiano e il ceco. E so che anche per voi è così. Non li odio (per carità, è solo calcio!), ma non sono mai entrati nel nostro cuore. Potete negarlo? Inoltre, nessuno dei due ha mai veramente giocato alla grande. Li metto sullo stesso piano di Gilardino. Due buoni giocatori, forse ottimi, ma non adatti al palcoscenico rossonero.
Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6: quattro goal al passivo, ma non ha mai colpe.
Zambrotta - 4: gioca male, corre poco e si fa anche espellere in modo sciocco.
Maldini - 5,5: se la nave non affonda del tutto, in questo momento è merito suo.
Kaladze - 3: non ho parole.
Jankulovski - 4: idem, un punto in più perché almeno corre.
Emerson - 5,5: non gioca male, ma è troppo falloso e Ancelotti lo deve sostituire.
Pirlo - 4,5: un passaggio azzeccato su dieci, un goal subito per un suo errore - poteva fare peggio?
Ambrosini - 6: lotta come una tigre a cui stanno portando via i cuccioli, ma da solo non può fare tanto.
Seedorf - 4,5: a questo punto sono due mesi che non sta giocando, mi auguro che Ancelotti lo frusti un po'.
Ronaldinho - 6,5: l'ultimo arrivato in casa Milan si danna, lotta, corre, difende il pallone che gli resta sempre incollato ai piedi e manda in goal Pato - un lumicino nella serata più nera di Dicembre.
Pato - 6: segna un goal, e va bene, ma spreca anche tanti palloni; non so, sembra che il talento dello scorso anno stia lentamente svanendo.
Shevchenko - 5: toccherà a malapena dieci palloni, di cui otto finiscono tra i piedi della difesa bianconera.
Antonini - sv
Inzaghi - sv

sabato 13 dicembre 2008

Juventus - Milan, Stadio Olimpico, 14 Dicembre 2008

Ecco i probabili undici per la sfida di cartello (un tempo le chiamavano così) di domani sera:

Abbiati - Zambrotta, Maldini, Kaladze, Jankulovski - Flamini, Ambrosini, Seedorf - Kakà, Ronaldinho - Inzaghi
Dida, Senderos, Favalli, Emerson, Pirlo, Shevchenko, Pato

In tribuna: Kalac, Antonini, Cardacio, Viudez
Indisponibili: Bonera, Nesta, Gattuso, Borriello

Nota: e così, dopo una settimana di strombazzate, titoloni ed analisi su chi-sarà-l'anti-Inter, finalmente siamo arrivati alla vigilia della più classica delle sfide calcistiche di questo paese. La squadra italiana più titolata di scudetti contro la squadra italiana più titolata del mondo. Partita strana, tra una compagine che è partita bene, ha continuato prima malissimo e poi benissimo, e un'altra che è partita malissimo, ha continuato prima benissimo e poi così così. Mai come domani, l'esito sarà incerto. Se poi si tiene conto del fatto che la Juventus è incerottatissima (mancheranno Buffon, Andrade, Zebina, Knezevic, Poulsen, Tiago, Camoranesi, Salihamdzic, Trezeguet) e che il Milan è incerottato, ne risulta ancora di più come sia virtualmente impossibile ipotizzare un favorito. Ad ogni modo, Ancelotti ha recuperato Seedorf e Ronaldinho, pronti sulla rampa di lancio. Flamini partirà titolare, così il terzo di centrocampo sarà quasi certamente Ambrosini. Più di tre uomini di qualità alla volta, contro un centrocampo robusto come quello bianconero non sono infatti ipotizzabili. L'unico vero ballottaggio dell'ultima ora riguarda l'attacco. Ancora non si è capito chi, tra Pato e Inzaghi, verrà schierato dal primo minuto. Le parole di Ancelotti, in tal senso, fanno pensare che Pippo dovrebbe essere il maggior indiziato, ma sembra un dubbio (pretattica?) che nessuno saprà sciogliere fino all'ultimo minuto.
Nota/2: la Juventus che incontriamo è una squadra, a mio avviso, sopravvalutata. Ha perso sfide importanti in campionato (Inter, Napoli) e in Champions è arrivata prima in un girone molto simile a quello dell'Inter. Il Real Madrid è in crisi profonda, lo Zenit pure, il Bate Borisov lasciamo stare. Insomma, secondo posto in classifica ma senza dare quel senso (poco) di compattezza e sicurezza che l'Inter riesce a dare. Per questo il Milan può tornare da Torino con tre punti. Il loro centrocampo, con Marchisio e Marchionni al posto di Camoranesi e Poulsen, non deve intimorirci - quindi niente palle alte e speriamo che il Milan riesca a tenere il pallino del gioco. Del Piero e Amauri sono in formissima, e non saranno concessi gli scivoloni difensivi della nostra retroguardia sui tiri da fuori e i colpi di testa (specialità di Miccoli e Cavani ma anche degli stessi Del Piero e Amauri). Comunque sia tanta fiducia, anche perché la storia che chi vince sarà l'anti-Inter è una cavolata inventata ad hoc per vendere più copie ai fessi. Domani si deve vincere per avere un'iniezione di fiducia maggiore in vista del girone di ritorno, ma è da sciocchi credere che tre punti domani significhino (almeno) secondo posto garantito.

Update/1: pare che Flamini sia in forte dubbio e che Kakà non si senta benissimo. In questo caso, è probabile che vedremo Emerson al posto del francese, con Cardacio in panchina, e Seedorf al posto di Ricky.
Update/2: Flamini out, Kakà al novanta percento neanche in panchina. Sembra che il Milan affronterà la Juventus con un 4-4-2, inserendo Emerson al posto di Flamini e Pirlo al posto di Kakà.

giovedì 11 dicembre 2008

Thiago Silva

Beh, se questo è davvero il prossimo difensore centrale del Milan, le cose promettono bene.

Scenari di Febbraio/2

Ecco le otto "retrocesse" dalla Champions League - Bordeaux, Werder Brema, Shakhtar Donetsk, Marsiglia, Aalborg, Fiorentina, Dinamo Kiev, Zenit. Avevo sbagliato solo sul Werder, pensando che con l'Inter avrebbe pareggiato. Invece.

Transazioni

Allora, ieri Galliani ha detto che il Milan dovrà necessariamente intervenire sul mercato a Gennaio. Sicuramente arriverà un difensore, quasi certamente un centrocampista. Intanto, sembra che Thiago Silva (nominato l'altro ieri miglior difensore centrale di destra dell'anno in Brasile) sia stato opzionato per Giugno - in questi sei mesi potrebbe restare alla Fluminense, o andare in prestito da qualche parte (Fiorentina?). Dicono che sia davvero forte.
Per ciò che riguarda il difensore da prendere a Gennaio, i nomi sono tanti: Mexes, Gallas, Agger, Skrtel, Tasci, Zapata, Felipe, Alex, Ivanovic, Miranda... Qualunque cosa succedesse, spero che il Milan investa su qualcuno che ritiene davvero all'altezza, e non su un semplice rincalzo.
A centrocampo, i dubbi sono maggiori. Gattuso si è infortunato da pochissimo, e la società sta pian piano sondando il panorama europeo in cerca di un rimpiazzo per Rino. Anche qui, tanti nomi. Obodo, Borowski, Makoun, Kuzmanovic. Il mio sogno, detto e ridetto fino alla noia, è un africano. Un bel bestione alla Desailly.
Piccola postilla. Se mai dovesse arrivare Mexes (improbabile, ma non si sa mai), ho paura che questo significhi che Nesta abbia deciso di smetterla con il calcio. Sai, non compri due come Thiago Silva e Mexes quando hai a disposizione uno come Nesta.

mercoledì 10 dicembre 2008

Appena superano Lugano

Ecco cosa succede loro.

martedì 9 dicembre 2008

Brutte notizie/1

Con Emerson e Ambrosini non al meglio, con Pirlo lontano dalla condizione e con un Flamini non ancora ben ambientato, questa non ci voleva.

lunedì 8 dicembre 2008

Bidone d'oro 2008

E così, dopo averlo facilmente strappato alla concorrenza nel 2006 e nel 2007, indovinate un po' in quale squadra gioca il Bidone d'oro 2008?
Incredibilmente, anche il giornale rosa ne parla, sebbene come quarta notizia. Chissà se quel premio fosse stato dato a Ronaldinho.

Also sprach Galliani

Uno di voi in particolare (oltre al sottoscritto) dovrebbe essere felice di ciò.

domenica 7 dicembre 2008

Cose che non resteranno/15

Abbiamo veramente vinto? No, perché ancora non me ne sono reso conto, tanto annoiato da una partita in cui le due squadre (una, in verità) hanno giocato per meno di trenta minuti totali. Venti tiri per il Milan, cinque per il Catania, due pali, grandi parate, ma se dovessi definire questa sfida con un aggettivo, userei il termine apatica. Già, perché il Milan fa tanto nei primi quindici e negli ultimi venti minuti, ma si addormenta per i restanti sessantacinque. Nonostante il Catania faccia poco o nulla per impensierirlo.
Le buone notizie sono il risveglio di Kakà e la prestazione di Abbiati. Per il resto, buchi difensivi a piovere, palle perse in numero esorbitante, tiri improponibili in continuazione. Insomma, nessun complimento per un Milan che doveva vincere (e l'ha fatto), ma che è stato graziato in parte dall'incapacità dell'avversario e in parte dalle parate del suo portiere. Sì, perché se questa sfida fosse terminata zero a zero, credo che in pochi avrebbero avuto da dire.
Ad ogni modo, voltiamo pagina, ricominciamo a correre e prepariamo la sfida contro la Juventus, che potrebbe (in caso di vittoria dell'una o dell'altra) rappresentare il cilindro da cui si estrae il coniglio che potrebbe fare da anti-Inter.
Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6,5: grandi parate, sebbene non dia quella sicurezza che dava dieci anni fa.
Zambrotta - 5,5: sottotono, si vede che non è ai suoi livelli.
Maldini - 6: grande prestazione del capitano, che si propone spesso anche in avanti; purtroppo commette degli errori difensivi che fanno rischiare molto al Milan.
Kaladze - 4,5: nuova prestazione poco confortante del georgiano, che sbaglia diverse volte, perde palloni a ripetizione, ma soprattutto rischia di far fischiare un rigore contro il Milan quando controlla un pallone inutilmente con il braccio, fortunatamente non facendosi beccare.
Jankulovski - 5,5: un paio di bei tiri, qualche incursione, ma anche lui spreca troppi palloni.
Gattuso - 6: partita di sacrificio, sa che non può essere troppo duro perché diffidato ma viene comunque ingiustamente ammonito (e sarà squalificato contro la Juventus).
Flamini - 6: sta migliorando, oggi prova anche a tirare un paio di volte.
Emerson - 6: si fa male dopo poco, però sta migliorando anche lui.
Kakà - 7: Ancelotti lo schiera dietro le punte e lui lo ripaga con la migliore prestazione dell'anno.
Shevchenko - 5,5: appannato, sbaglia un paio di goal facili e soprattutto un passaggio per Pato da solo davanti al portiere.
Pato - 6,5: il ragazzo ha coraggio, però la concorrenza lo blocca; ora che ha più chance, si vede che vuole dimostrare tutto il proprio valore.
Favalli - 4: tocca dieci palloni e li butta tutti e dieci; incredibile, speriamo sia stata solo la peggiore Domenica della sua vita.
Antonini - sv

E' la forza fisica, baby

Ieri sera, per la terza volta nell'ultimo mese, mi sono preso la briga di guardare la partita dell'Inter. Fischio dell'arbitro ed uno a zero. Poi, niente per quaranta lunghi ed interminabili minuti, in cui la Lazio ha fatto quello (poco, in realtà) che voleva e che poteva, dati i propri mezzi. Quando pensi che si vada al riposo così, ecco l'autogoal che ti porta sul due a zero. Nella ripresa, tanta noia e un tre a zero già scritto.
La maggior parte degli addetti ai lavori ha già sentenziato - e a dire il vero, almeno per ora è difficile darle torto, che l'Inter ha già il campionato in tasca. Che quel poco di resistenza rossonera si è sciolta come neve al sole nell'ultimo periodo, che la Juventus non ha mai disposto degli uomini necessari a dare filo da torcere ai nerazzurri.
Personalmente, credo che al momento gli addetti ai lavori abbiano ragione. L'Inter è già qualificata per gli ottavi di Champions League, ha un vantaggio solido sulle inseguitrici in campionato, ha un turno facile in Coppa Italia. Dal punto di vista atletico è oggettivamente una spanna sopra gli altri, e le lacune derivanti dalla bruttezza del suo gioco - palla a Ibrahimovic o Maicon e speriamo che ne esca qualcosa - è coperta abbondantemente dalla sua forza fisica e dai risultati. Per me è inconcepibile vedere la squadra campione d'Italia difendersi in otto contro la povera Lazio, raddoppiare sull'uomo anche a centrocampo, perseguire l'idea di un calcio falloso, duro, ruvido, quasi senza regole. Ieri sera Muntari poteva essere ammonito sei o sette volte, solo nel primo tempo. Così come Samuel, Cordoba, Stankovic. Eppure, nonostante tutto ciò, l'Inter sembra destinata ad attaccarsi sul petto un tricolore, a raggiungere il Milan a quota diciassette scudetti, e a pareggiare il record di Capello di tre campionati vinti di fila. Possiamo discutere per ore degli ultimi due scudetti-farsa, e di questo che se non è farsa è commedia, ma il dato di fatto resta.
Confido nella primavera, quando i nerazzurri saranno cotti e le fatiche della Champions League potrebbero drenare loro le energie necessarie per trionfare in campionato. Non so se allora il Milan sarà abbastanza vicino per riprenderli, non so se la società avrà puntellato la difesa con qualche nuovo innesto, non so neanche se l'Inter avrà effettivamente un calo. Come ogni tifoso, ci spero. Come un idealista assalito dalla realtà, per ora ne dubito.

sabato 6 dicembre 2008

Milan - Catania, Stadio Meazza, 7 Dicembre 2008

Ecco la probabile formazione per domani pomeriggio:

Abbiati - Zambrotta, Kaladze, Maldini, Jankulovski - Gattuso, Emerson, Flamini - Kakà - Pato, Shevchenko
Dida, Senderos, Favalli, Antonini, Pedrocchi, Cardacio, Viudez

In tribuna: De Vito
Indisponibili: Nesta, Bonera, Pirlo, Ambrosini, Seedorf, Ronaldinho, Inzaghi, Borriello

Nota: il Milan si presenta all'esame-Catania nel peggiore dei modi. Negli ultimi giorni il morale è basso, dopo l'eliminazione dalla (seppur snobbata) Coppa Italia, e l'infermeria si è nuovamente riempita, lasciando così ad Ancelotti pochissime scelte. In effetti, tranne in difesa, ai rossoneri mancheranno tre quarti del centrocampo titolare e le due prime punte di ruolo, oltre al fondamentale Ronaldinho. Shevchenko, pertanto, avrà la sua seconda occasione in quattro giorni per mettersi in mostra. Così come Cardacio, che potrebbe ritagliarsi qualche minuto.
Nota/2: il Catania che affronteremo è una squadra veloce, giovane, tecnica che rompe le scatole alle grandi. Ha un livello qualitativo medio, ma alcuni suoi uomini sono molto pericolosi - Mascara, Sardo, Plasmati, Sabato, Biagianti. Sa trovare il goal in diversi modi, e non verrà a San Siro a fare da vittima sacrificale. Insomma, la ripartenza dei rossoneri passerà attraverso una sfida che sarà dura dal primo all'ultimo minuto. Da qui a Natale ci aspettano tre sfide importanti, di cui due durissime (Juventus e Udinese). Nove punti sarebbero da spumante, sette sarebbero da Prosecco, cinque da acqua tonica, meno di cinque da acqua e cianuro. Soprattutto se l'Inter dovesse espugnare l'Olimpico stasera.

venerdì 5 dicembre 2008

Scenari di Febbraio

Ieri sera il Wolfsburg ha battuto il Portsmouth in rimonta, ed ora guida il girone a nove punti, due in più del Milan.
A questo punto, se i rossoneri dovessero battere i tedeschi a San Siro il 17 Dicembre, sarebbero qualificati automaticamente come primi. In caso di pareggio o di sconfitta, dovrebbero invece accontentarsi del secondo posto, in quanto il Braga non ha più modo di migliorare la sua terza posizione in classifica.
Ora, secondo il regolamento UEFA, le prime classificate di ogni girone sfidano le terze (ovviamente non potendo incontrare squadre della stessa federazione o dello stesso gruppo), mentre le seconde sfidano le terze classificate dei gironi di Champions League.
Vediamo le differenze.
Coppa UEFA. Terze classificate.
Girone A: una tra Schalke 04, Racing Santander, Paris Saint-Germain (tedeschi favoriti)
Girone B: una tra Olympiakos, Hertha Berlino e Benfica (greci favoriti)
Girone C: una tra Siviglia, Stoccarda e Sampdoria (tedeschi favoriti)
Girone D: una tra NEC Nijmegen e Spartak Mosca (olandesi favoriti)
Girone F: una tra Amburgo, Aston Villa ed Ajax (al 90% l'Aston Villa)
Girone G: una tra Valencia, Bruges e Copenaghen (al 95% il Bruges)
Girone H: una tra Deportivo, Nancy e Lech Poznan (al 70% il Nancy)
Riassumendo, a meno che non si verifichino (come succederà puntualmente) scossoni all'ultima giornata, qualora il Milan arrivasse primo nel proprio girone dovrebbe poi avere a che fare con una tra Schalke 04, Olympiakos, Stoccarda, NEC Nijmegen, Aston Villa, Bruges o Nancy.
Champions League. Terze classificate.
Girone A: una tra Roma, Chelsea e Bordeaux (al 95% il Bordeaux)
Girone B: una tra Panathinaikos, Anorthosis e Werder Brema (al 70% l'Anorthosis)
Girone C: Shakhtar Donetsk
Girone D: una tra Marsiglia e PSV (al 75% il Marsiglia)
Girone E: Aalborg
Girone F: una tra Fiorentina e Steaua (al 95% la Fiorentina)
Girone G: una tra Dinamo Kiev e Fenerbahce (al 60% la Dinamo Kiev)
Girone H: Zenit
Riassumendo, a meno che non si verifichino (come succederà puntualmente) scossoni all'ultima giornata, qualora il Milan arrivasse secondo nel proprio girone dovrebbe poi avere a che fare con una tra Bordeaux, Anorthosis, Shakhtar Donetsk, Marsiglia; Aalborg, Dinamo Kiev o Zenit.
Sembra proprio che si preannunci, in ogni caso, un Febbraio molto caldo.

giovedì 4 dicembre 2008

Mica è scemo il ragazzo

Fabregas dixit. Strano che il giornale rosa l'abbia pubblicato. Devono non essersene accorti.

Qualcuno rischia il posto

Oggi, sul sito del Milan, nella pagina del roster, compare il nome "Jeff Strasser". Peccato però che lo Strasser rossonero sia Rodney, e non Jeff, calciatore lussemburghese del Metz. Come si fa a non notare la differenza tra un diciannovenne della Sierra Leone e un trentaquattrenne lussemburghese? Coi tempi che corrono, la UEFA (a Platini queste cose piacciono) potrebbe multare il Milan e il Metz potrebbe fare causa alla dirigenza rossonera. Ma chi è il cretino che si occupa del sito dei rossoneri?

Update: alle cinque e mezza di pomeriggio il nome "Jeff Strasser" è sparito. Che leggano il MilanFootballHall?

Come l'ho vista io

Tradite le speranze di alcuni, il Milan esce dalla Coppa Italia.
Sfortunatamente ero a cena fuori, e sono rientrato giusto in tempo per vedere il goal di Pandev e il resto dei supplementari. Mi limiterò a commentare quelli, voi mi aiuterete col resto.
Le cose buone che ho visto:
i) Dida, buoni interventi;
ii) Shevchenko, goal pazzesco;
iii) Ronaldinho, cuore rossonero (come il nostro) e punizioni d'altri tempi;
iv) Cardacio, buona personalità e piedi niente male;
v) Senderos, finalmente meno impacciato e più sicuro.
Le cose cattive che ho visto:
i) Le continue proteste di Kakà, segno di un periodo mentale negativo per lui;
ii) Gli errori di Kaladze, sempre più in fase calante;
iii) Flamini, che non sembra certo quello della scorsa stagione;
iv) il fatto che la Lazio abbia preso i milanisti a calci per tutta la durata dei supplementari;
v) il fatto che il Milan non abbia risposto a quei calci per tutta la durata dei supplementari.
Per il resto, chissenefrega della Coppa Italia. E' un trofeo che non porta a nulla (almeno prima c'era la Coppa delle Coppe) se non ad un logorio fisico. Il Milan deve concentrarsi sul campionato e sulla Coppa UEFA, non può certo permettersi il lusso (almeno quest'anno) di avere una terza competizione da portare avanti. La Coppa Italia, del resto, è ormai relegata a laboratorio per l'utilizzo e la sperimentazione di giocatori e moduli diversi. Insomma, il palcoscenico delle riserve.

martedì 2 dicembre 2008

Milan - Lazio, Stadio Meazza, 3 Dicembre 2008

Ecco la probabile formazione per domani sera:

Dida - Antonini, Senderos, Kaladze, Favalli - Emerson, Flamini, Cardacio - Seedorf, Kakà - Shevchenko
Kalac, Zambrotta, Darmian, Maldini, Jankulovski, Strasser, Ronaldinho

In tribuna:
Indisponibili: Bonera, Nesta, Ambrosini, Pirlo, Gattuso, Borriello, Inzaghi, Pato

Nota: torna l'appuntamento con la Coppa Italia, che negli ultimi trent'anni è sempre stato il trofeo più snobbato dai rossoneri. Squadra rimaneggiatissima a centrocampo, dove mancheranno i tre titolari, e in attacco, dove mancheranno tutte e tre le nostre punte di ruolo. Giocherà pertanto Shevchenko come unica punta, con Kakà e presubilimente Seedorf a fargli da appoggio. Rientrerà il mio carissimo Antonini, al cui fianco giocheranno sicuramente (l'ha dichiarato Ancelotti) Senderos, Kaladze e Favalli. L'unico altro confermato dal mister è Emerson, ma visto i ruoli dei giocatori in panchina, è presumibile che là in mezzo le magliette vengano affidate a Flamini e a Cardacio.
Nota/2: partita secca, partita arcigna. La Lazio viene a San Siro per vincere, perché non vuole lasciare questo trofeo per strada. In campionato i biancocelesti stanno lentamente calando, e rischiare per la seconda stagione consecutiva di non partecipare alla Coppa UEFA. Pertanto prepariamoci a vedere la squadra di Delio Rossi correre su e giù per il campo, quasi come fosse una finale di Champions League. Insomma, se dovessimo uscire ai calci di rigore andrebbe bene, ma non facciamoci umiliare sul campo. Le sconfitte generano sconfitte - anche in Coppa Italia.

lunedì 1 dicembre 2008

Cose che non resteranno/14

Grandissima prova dei rossoneri che schiacciano il Palermo e vincono grazie ad un rigore trasformato da Ronaldinho dopo che lo stesso brasiliano era stato fermato fallosamente al termine di una sua serpentina ubriacante ai danni dei difensori rosanero.
Ok, questo è il racconto degli ultimi otto minuti di partita. Peccato ce ne siano stati altri ottantadue.
Il Milan viene distrutto dal Palermo, che ne mette in evidenza le maggiori lacune. Forma fisica, robustezza del centrocampo, capacità difensive. Ieri sera ne abbiamo presi tre. Le ragioni? Infinite, per quanto mi riguarda. La stanchezza dopo la trasferta di Portsmouth. La mancanza di Gattuso. La contemporanea presenza in campo dei due incerottati Pirlo ed Ambrosini. L'uscita prematura di Pato. Il rigore sbagliato da Ronaldinho. Le paratone di Amelia. La traversa di Ronaldinho. Il fatto che quando qualunque squadra affronti il Milan, decida di giocare la partita della vita.
No, queste sono le giustificazioni.
Le ragioni sono altre. Per esempio, la totale assenza di pressing. Loro correvano come matti su e già per il campo, cercando di non farci ragionare. Noi consentivamo a Miccoli e Cavani di fare un po' quello che volevano. Il primo e il secondo goal (veramente ridicoli per come sono stati subiti) sono stati figli di questa libertà concessa ai due attaccanti rosanero. Rosanero che sono scesi in campo affamati di vittoria. Altra cosa che ieri sera non si è vista nei nostri.
Difficile analizzare la partita di ieri. Quello che si può dire è che:
i) abbiamo perso meritatamente - a fine primo tempo, temevo ne avremmo subiti più di tre;
ii) Ronaldinho è il migliore dei nostri, ha avuto un coraggio bestiale a tirare quel secondo rigore;
iii) abbiamo subito sette goal in una settimana, dopo che ne avevamo subiti lo stesso numero in due mesi e mezzo;
iv) commettiamo errori difensivi imperdonabili;
v) non abbiamo ancora quella fame, quella cattiveria che hanno le squadre votate allo scudetto.
Per ora sono convinto che il Milan possa tranquillamente finire tra le prime tre, ma ad oggi - dopo aver visto Inter-Napoli e Palermo-Milan, non sono più sicuro che lo scudetto sia una cosa a due. Soprattutto pensando al fatto che i rossoneri devono affrontare, da qui a un mese e mezzo, Catania, Juventus, Udinese, Roma e Fiorentina. Continuiamo a tifare, ma non chiudiamo gli occhi di fronte all'evidenza: il Milan delle ultime settimane non è da scudetto. Occorre un cambiamento drastico. Che purtroppo, citando il solito Fabio Capello, potrebbe consistere nell'acquisto di un paio di giganti di difesa e centrocampo utili per affrontare partite come questa.
Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6,5; Zambrotta - 5,5; Bonera - 5,5; Maldini - 5; Jankulovski - 5; Flamini - 5; Pirlo - 4,5; Ambrosini - 5,5; Seedorf - 4,5; Ronaldinho - 6,5; Pato - 6; Inzaghi - sv; Shevchenko - 6; Emerson - 6.

sabato 29 novembre 2008

Palermo - Milan, Stadio Barbera, 30 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione per domani sera:

Abbiati - Zambrotta, Bonera, Kaladze, Jankulovski - Emerson, Pirlo, Ambrosini - Seedorf, Ronaldinho - Pato
Dida, Favalli, Kaladze, Cardacio, Flamini, Shevchenko, Inzaghi

In tribuna: Kalac, Senderos, Antonini
Indisponibili: Nesta, Gattuso, Kakà, Borriello

Nota: il Milan vola verso Palermo con qualche giocatore recuperato (Zambrotta, Ambrosini) e con due pilastri in meno (Gattuso, Kakà). La formazione, pertanto, sembra già fatta. Gli unici dubbi potrebbero riguardare la presenza di Kaladze ed Emerson - Maldini (o Favalli) e Flamini potrebbero infatti partire titolari al loro posto. Per il resto, l'ottima prestazione di Pato contro il Torino dovrebbe garantirgli un posto dal primo minuto, sebbene Inzaghi scalpiti - del resto, quando Pippo è in campo, nove volte su dieci la mette. Inoltre il Palermo è molto robusto in difesa, e la velocità del Signore d'Europa potrebbe tornare comoda ad Ancelotti. Chissà.
Nota/2: il Palermo sta vivendo una stagione tormentata. Ha vinto contro Juventus e Roma, seppur nei loro momenti peggiori, ed è riuscito a farsi fermare da Lecce, Bologna e Torino. Solo cinque vittorie fino a questo momento e un decimo posto in classifica che non rispecchia i valori di una rosa che, soprattutto dal centrocampo in su, è piena di bei giocatori. Statisticamente, come contro Lecce e Torino, affrontiamo una squadra che non ha mai pareggiato in casa. Per chi di voi fosse appassionato di scommesse, dev'essere un dato importante. Per me, invece, è la dimostrazione che il Palermo è bravo a chiudersi se va in vantaggio, ma è altrettanto non bravo a raddrizzare la partita quando va sotto. Casualmente, una nostra lacuna fino a questo momento. Cerchiamo di fare in modo di non consentir loro di imparare. La partita dell'anno scorso, sebbene largamente influenzata dalle decisioni arbitrali, è andata esattamente così. Voltiamo pagina.

venerdì 28 novembre 2008

Coerenza?

Fossi interista, comincerei a controllare le parti basse. Guardate cosa ha detto Ibrahimovic tre anni fa, e guardate che cosa ha detto oggi.

Autoreferenzialità/1

Delirio di onnipotenza. Leggete.

Dieci cose da raccontare

Ecco la top five di ieri sera:
i) Inzaghi. Sessantacinque goal in Europa, nuovamente staccato Raul. Stavolta da capitano. Dopo aver preso tre legni. Al minuto novantadue. Immenso.
ii) Ronaldinho. Ma che punizione ha tirato? Ed è la seconda in quattro giorni. E sono otto goal. In mille minuti, cioé circa undici partite intere, cioé poco meno di un goal a partita. Neanche i più ottimisti ci avrebbero creduto due mesi fa. Scommessa vinta.
iii) Emerson. Non giocava da tre settimane una partita intera. Sembra il Puma degli anni migliori, non sbaglia un passaggio, non perde un pallone. Rinato.
iv) Favalli. Questo quando gioca finisce sempre per essere il migliore del suo reparto. Sicuro che non convenga farlo firmare per un altro anno?
v) Zambrotta. Un po' sottotono nel primo tempo, ma il passaggio ad Inzaghi è da stropicciarsi gli occhi e darsi un pizzicotto.
Ecco la bottom five di ieri sera:
i) Senderos. Partitaccia per lui, peggio ancora che con il Braga. Certo, deve recuperare ed ambientarsi, ma coi tempi che corrono sarebbe meglio se si sbrigasse.
ii) Flamini. Ancora non si è visto il leone dell'Arsenal, per ora a Milanello abbiamo un agnellino. Lui sostiene di avere bisogno di tempo per ambientarsi, crediamogli.
iii) Kakà. Spento come se fosse ad un funerale. Cosa gli sta succedendo?
iv) Shevchenko. Conosce l'ambiente, conosce i compagni, conosce il modulo. Perché non riesce mai ad entrare in partita?
v) Dida. Sta via via involvendo rispetto alla buone prestazioni contro lo Zurigo. Kalac si scalda.
Riassumendo.
Il Milan si qualifica per i sedicesimi di finale di Coppa UEFA, raddrizzando nei dieci minuti finali una partita che si era messa sui binari sbagliati. Ora bisognerà attendere i risultati della quarta giornata, in cui i rossoneri riposeranno. Se il Wolfsburg dovesse vincere o pareggiare col Portsmouth, il Milan dovrà necessariamente ottenere tre punti contro i tedeschi all'ultima giornata per garantirsi il primo posto del girone (la differenza reti è a loro favore). Se invece il Wolfsburg dovesse perdere contro gli inglesi, ci basterebbe un pareggio.

giovedì 27 novembre 2008

Meno male che Mourinho c'è

Meno male che c'é Mourinho ad ammettere la realtà dei fatti, ché se fosse per i giornalisti alle vongole italici saremmo veramente messi male.

Ad ogni modo, dalle parole del tecnico portoghese si evince facilmente la differenza tra il Milan e l'Inter. L'Inter, appena superata Chiasso, appena la partita è delicata, appena si gioca in Europa, appena gli arbitri sono stranieri, viene regolarmente bastonata.
Update: anche Franco Rossi, sfoderando una saccenza ai limiti del ridicolo, ammette la realtà dei fatti.

mercoledì 26 novembre 2008

Eccoli, i brividi di Moratti/2

Inter - Panathinaikos 0 - 1.
Spiegate a Moratti che uno che non segna in Champions da esattamente un anno non può pensare di vincere il Pallone d'Oro.

Portsmouth - Milan, Fratton Park, 27 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione per domani sera:

Dida - Zambrotta, Senderos, Favalli, Antonini - Pirlo, Emerson, Flamini - Kakà - Shevchenko, Inzaghi
Abbiati, Bonera, Kaladze, Ambrosini, Seedorf, Ronaldinho, Pato

In tribuna: Kalac, Darmian, Gattuso
Indisponibili: Nesta, Maldini, Jankulovski, Cardacio, Borriello

Nota: eccoci arrivati al penultimo appuntamento della fase a gironi della Coppa UEFA. Il Milan vola in Inghilterra con tante incognite circa la formazione. Bonera dovrebbe riposare, mentre Senderos potrebbe essere schierato al posto di Kaladze o Favalli. A centrocampo, tuttavia, i dubbi maggiori. Pirlo potrebbe fare il suo esordio europeo, così da mettere minuti nelle gambe. Al suo fianco, le riserve Flamini ed Emerson potrebbero partire titolari, sebbene non sia da escludere l'ingresso di Ambrosini al posto di uno dei due. Con tutta probabilità, del resto, a Gattuso dovrebbe essere risparmiata la partita, visto il suo uso massiccio negli ultimi tempi. In attacco, invece, le uniche certezze con Kakà che partirà alle spalle del duo di Coppa Shevchenko-Inzaghi. Pippo è stato raggiunto ieri da Raul nella classifica dei marcatori europei, e potrebbe volersi staccare nuovamente.
Nota/2: partita semplice sulla carta, visto il rendimento in campionato (e in Coppa) degli avversari. Eppure è una di quelle partite da vincere, pure male, ma da vincere assolutamente. Se il Milan vincesse, infatti, si qualificherebbe matematicamente. Inoltre, se il Wolfsburg non dovesse battere il Braga fuori casa stasera, o se dovesse batterlo ma perdesse a San Siro tra venti giorni, i rossoneri avrebbero il primo posto garantito. Il che significherebbe sfidare una squadra arrivata terza nei sedicesimi di finale. Pertanto, la sfida di stasera è cruciale. Il nostro avversario ha dei buoni giocatori (James, Nugent, Diarra, Bouba Diop, Campell, Kanu, Traoré, Krancjar, Defoe, Crouch, Jenas) ma nell'ultimo mese e mezzo ha raccolto una sola vittoria in qualcosa come dieci partite. Facciamo in modo che non gli torni troppa fame domani sera.

martedì 25 novembre 2008

Disparità di trattamenti

27 Febbraio 2008.
Inter-Roma. Francesco Totti sull'espulsione di Mexes (peraltro inesistente) da parte dell'arbitro Rosetti, cui pochi minuti dopo è seguito il pareggio dell'Inter: "è stato un'aiutone".
Deferito.

23 Novembre 2008. Torino-Milan.
Kahaber Kaladze sul rigore (peraltro inesistente) concesso ai granata dall'arbitro Farina: "oggi è stato scarso proprio".
Deferito.

28 Settembre 2008. Milan-Inter.
Ibrahimovic sull'arbitro Morganti (la cui direzione di gara è stata giudicata molto buona più o meno da tutti): "la partita l'ha vinta l'arbitro, non il Milan".
Deferito.
No, scherzo! Ibra mica l'hanno deferito. Vi pare?

lunedì 24 novembre 2008

Cose che non resteranno/13

Il Milan di Fabio Capello, dalla stagione 1992/93 in poi, aveva una grandissima qualità - tra le infinite altre. Partiva in sordina, cresceva verso la metà del primo tempo, segnava un golletto o due e poi andava al riposo. Nella ripresa, i rossoneri addormentavano letteralmente la partita, rischiando pochissimo e creando rare occasioni da goal. Siamo sicuri non torni utile tale strategia?
Passiamo alla sfida di ieri sera. Il Milan raccoglie solo un misero punticino in una sfida che avrebbe potuto (e dovuto) vincere quattro o cinque a uno. L'ingiusto svantaggio, i due goal meravigliosi nello spazio di cinque minuti, le continue occasioni da goal. A fine primo tempo, mi sono immaginato Ancelotti frustare i ragazzi per non aver concretizzato maggiormente. Perché se è vero che le gemme di Pato e Ronaldinho sono da incorniciare, è altrettanto vero che vivere di soli colpi di tacco è improduttivo. Infatti, nella ripresa il Torino è sceso in campo con più fame di noi e ci ha iniziati a mettere all'angolino. Il Milan si è tirato nuovamente in piedi e ci ha provato con Ronaldinho - cui è stato misteriosamente negato un rigore gigantesco in piena area. Così il Torino ne ha approfittato, si è rimesso a correre ed è riuscito ad ottenere un rigore inesistente. Due a due e il Milan ha dovuto ricominciare a creare gioco. Troppo tardi, troppo stanchi.
Qualche nota sulla partita. Kaladze, ai microfoni di Mediaset, ha definito l'arbitro Farina "scarso, non capisce niente". Kala ha sbagliato, in un paese come l'Italia dove le caste sono intoccabili, e per questo verrà multato. Ma ha sostanzialmente ragione. E a questo punto, dopo le dinamiche del pareggio del Lecce (inventanto da Bergonzi) e di quello di ieri, mi domando dove sia la sudditanza psicologica nei nostri confronti.
Ad ogni modo, la colpa è solo nostra. Se l'avessimo messa dentro un paio di volte in più, non avremmo pareggiato. In questo senso, mi sono chiesto perché Ancelotti non abbia sostituito Kakà con Emerson (o Flamini) a inizio ripresa. Ricky era stanco e svogliato, la squadra aveva cinque fantasisti (Pirlo-Seedorf-Kakà-Ronaldinho-Pato) contemporaneamente in campo supportati dal solo Gattuso, il Torino sarebbe uscito dagli spogliatoi col coltello tra i denti. E vabbè, il campionato è lungo. Certo è che sono le partite di Lecce, di Cagliari e di ieri a fartelo vincere. Troviamo una soluzione al più presto. Ad oggi, tre punti dall'Inter sono una barzelletta. Dato che però dobbiamo ancora incontrare Palermo, Catania, Juventus, Udinese, Roma e Fiorentina, sarebbe il caso di riflettere.
Ps L'ammonizione di Farina a Kakà al minuto novantadue è stato uno dei momenti più infimi degli ultimi anni. E pensate che Collina ha voluto Farina per un altro anno, nonostante questo sarebbe dovuto andare in pensione.
Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6: incolpevole su entrambi i goal, attento nelle altre circostanze.
Bonera - 6: si dà da fare su quella fascia, non facendo rimpiangere Zambrotta.
Kaladze - 4: nell'ordine. Colpevole sul goal di Stellone, si fa bucare due-tre volte da Dzemaili rischiando di farci prendere goal e di lasciarci in dieci, apre le braccia come una danzatrice in occasione del rigore per il Torino. Non so più cosa dire di lui, sta diventando disastroso.
Maldini - 6: attento e diligente come al solito, il Toro attacca però più dall'altra parte.
Jankulovski - 6: fa il suo dovere, anche se oggi si propone poche volte in avanti.
Gattuso - 7: meno male che Ringhio c'é. Se nel secondo tempo non ne prendiamo tre-quattro è soprattutto merito suo.
Pirlo - 6: torna e si fa sentire. Peccato però che Dzemaili, il suo alter ego granata, giochi nettamente meglio.
Seedorf - 5,5: partita a volume basso, tocca pochi palloni e si fa vedere anche meno in uno stadio dove solitamente si scatena.
Kakà - 5: a questo punto saltare la gara di Palermo potrebbe fargli anche bene. E' in un periodo di involuzione preoccupante.
Ronaldinho - 7,5: a parte la punizione capolavoro, assist, corsa, recuperi, cross. E non è ancora al top. E ha già segnato sette goal. Ancora figurina?
Pato - 6,5: Ancelotti gli dà fiducia, lui lo ripaga con un bel goal e con tanto sudore. Il ragazzo corre per due, aiuta in difesa e per una sera sembra quello dell'anno scorso.
Emerson - sv
Shevchenko - sv

domenica 23 novembre 2008

Weekend con il torto

Se il Lunedì tocca a Moratti, il fine settimana ci riserva invece le perle di Franco Rossi.
Questa volta, in meno di dodici ore, è stato capace di contraddirsi una decina di volte, sbagliare una decina di pronostici circa la formazione e circa la partita, troncare frasi a metà e rendere incomprensibili alcuni concetti.

sabato 22 novembre 2008

Torino - Milan, Stadio Olimpico, 23 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione di domani sera, posticipo della tredicesima giornata:

Abbiati - Bonera, Kaladze, Maldini, Jankulovski - Flamini, Gattuso, Seedorf - Kakà, Ronaldinho - Pato
Dida, Favalli, Antonini, Pirlo, Emerson, Shevchenko, Inzaghi

In tribuna: Kalac, Senderos
Indisponibili: Zambrotta, Nesta, Ambrosini, Cardacio, Borriello

Nota: il Milan, come ormai d'abitudine in questa stagione, scende in campo di Domenica sera all'Olimpico di Torino per quella che si annuncia una sfida caldissima - per entrambe le squadre. Già, perché la tredicesima giornata sarà una giornata chiave per questo finale di girone d'andata, con una serie di sfide d'alto livello che potrebbero lasciare il segno sulla classifica. Fiorentina - Udinese, Inter - Juventus, Lazio - Genoa e ovviamente Torino - Milan. I rossoneri, in caso di vittoria, potrebbero mangiare punti ad almeno tre di queste squadre. Per ogni pareggio nei suddetti incontri poi, li rosicchierebbero ad una squadra in più. Forti di questa convinzione, si parte per Torino con un'infermeria sempre più vuota (Borriello verrà recuperato tra pochi giorni, Nesta - ahinoi - chissà) e con un'arma in più. Nella fattispecie, Andrea Pirlo, che quest'anno praticamente non si è ancora visto e che avrà il non facile compito di riprendere in mano le chiavi del gioco di una squadra che ormai si è un po' disabituata a giocare con lui. Il saggio Ancelotti saprà benissimo coniugare le esigenze della squadra con quelle del gioco, pertanto se Pirlo dovesse partire titolare sarà sicuramente una scelta pesata e ponderata. Le poche incognite per il mister sono in difesa, dove Zambrotta è ancora alle prese con un collo dolorante, e a centrocampo, dove uno tra Flamini e Gattuso potrebbe lasciare il posto ad uno tra Pirlo ed Emerson. In attacco, confermatissimo il tridente brasiliano Ka-Pa-Ro.
Nota/2: il Torino che andiamo ad affrontare è una squadra che sta attraversando un momento di forma pessimo. Due vittorie nelle ultime undici giornate, pochi goal fatti e tanti subiti. Incerottati più di noi, hanno però a disposizione una serie di attaccanti veloci, tecnici e di peso quali Rosina, Bianchi, Stellone, Abbruscato e Amoruso che possono rompere le scatole a qualunque difesa. Insomma, dovremo stare molto attenti, sebbene il bassissimo numero di goal subiti recentemente (due nelle ultime otto giornate) fanno ben sperare.

Update/1: Zambrotta ed Ambrosini non sono riusciti a recuperare. A questo punto, dovrebbe giocare Bonera come terzino destro.

lunedì 17 novembre 2008

E alla fine arriva il Lunedì

Puntuale come un'ispezione carceraria, ecco l'intervista d'inizio settimana fatta a Moratti, che come al solito le spara giganti.
i) [Rispetto a quella con il Milan...] "La rivalità con la Juventus è più antica, tradizionale e legata agli scudetti". A parte che Milan e Juve hanno più scudetti dell'Inter, nonché una storia più importante e più antica, ma non si ricorda il signor Moratti che due tricolori più uno li ha appesi in bacheca da poco?
ii) "Per vincere il Pallone d'Oro a Ibrahimovic probabilmente manca un appoggio notevole sia da parte della sua Federazione, quella svedese, sia di quella dove gioca, la Federcalcio italiana che, a questo punto, sarebbe simpatico lo appoggiasse un po' di più". A parte l'assurdità della richiesta (se proprio dovesse decidere la Federcalcio italiana, sarebbe più simpatico darlo a Del Piero, non a uno straniero), non sarebbe meglio se Ibrahimovic iniziasse a segnare anche nelle partite decisive (tipo col Valencia o col Liverpool) anziché solo contro Palermo e altre provinciali? Ad ogni modo, Moratti non riesce proprio a non mostrare le sue idee circa le conoscenze, i poteri forti e l'intreccio tra le due cose.
iii) "Auguro a Mancini di allenare il Real Madrid". Ora, a parte l'eventuale scelta suicida di Calderon, perché Moratti non ricorda a tutti che ogni anno, fino al 2013, pagherà 6,5 milioni di euro più bonus per gli eventuali trofei vinti (anche i Monty Python ne riderebbero) al signor Mancini? Così anche gli ignoranti capirebbero la felicità del presidente nerazzurro qualora il ciuffo di Jesi accettasse di sedersi su una qualunque panchina.

domenica 16 novembre 2008

Cose che non resteranno/12

La giornata odierna propone due scenari alternativi (il bene e il male), con un'incipit comune.
Abbiamo vinto; ci siamo riportati ad una sola distanza dall'Inter; Napoli, Udinese e Fiorentina hanno perso. Pertanto, il terzetto Inter-Milan-Juve può cominciare a pensare a una mini-fuga, sebbene lo scontro diretto tra nerazzurri e bianconeri di Domenica prossima potrebbe - in caso di pareggio, riaccorciare la classifica. E questo, dunque, è l'incipit.
Poi, le cose buone. Gattuso si conferma mastino, in formissima, sempre più capitano e trascinatore di questa squadra. Ronaldinho alterna belle giocate a splendidi recuperi difensivi. Seedorf, in una giornata sottotono dal punto di vista offensivo, copre anche lui gli spazi ottimamente. Il signor De Marco ci concede un rigore inesistente. Favalli è attualmente il miglior difensore del Milan (alla faccia di chi lo voleva cacciare). Bonera anche come terzino si sa dar da fare. Kaladze sta tornando. Jankulovski, finalmente, sta tornando anche lui.
Ora le cose cattive. Il Milan vince a fatica uno a zero contro uno spentissimo Chievo. Non soffre solamente perché la difesa si comporta bene, Abbiati fa un paio di paratoni, e perché sostanzialmente il Chievo decide di venire a San Siro per perdere. E poi, una buona dose di culo che ci era mancata contro il Lecce si ripresenta sotto forma di rigore generoso quanto Babbo Natale con un bambino cattivo. Partita noiosissima, con un'azione pericolosa ogni quindici minuti - che vuol dire trenta secondi di brividi per ogni tempo. Basti ricordare che Inzaghi avrà toccato tre-quattro palloni in un'ora piena. Sterilità pura, insomma. Però non si può sempre giocare bene, e personalmente ritengo questo un anno di transizione. Se il 2001-2002 era il primo anno di Ancelotti, questo è il primo anno della gestione Ancelotti/2. E i risultati, per ora, si vedono. Certo, non ci fosse stato quel rigore su Kakà temo che avremmo faticato non poco per sbloccare la partita. A proposito di Kakà - non gioca bene da un mese, non sarebbe il caso di farlo rifiatare ogni tanto e di dare spazio a Shevchenko?
Anyway, quest'anno girano tante cose che nelle passate stagioni non ne volevano proprio sapere di funzionare. La speranza è che da Gennaio in poi, quando recupereremo tanti giocatori, e quando la preparazione rossonera mostrerà i suoi frutti, si riesca anche a costruire di più. Del resto, ci mancano tanti titolari e molti dei giocatori che scendono in campo non sono al top (Kaladze, Jankulovski, Flamini, Ronaldinho) o devono rifiatare causa uso et abuso (Bonera, Seedorf, Kakà).

Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6,5; Bonera - 6,5; Kaladze - 6; Favalli - 7; Jankulovski - 6,5; Gattuso - 7,5; Flamini - 6; Seedorf - 6,5; Ronaldinho - 6,5; Kakà - 5,5; Inzaghi - sv; Pato - 6.

Nota per gli addetti ai lavori

Tabaré Viudez, il giovanissimo talentino uruguagio comprato st'estate e di cui avevamo perso le tracce, è stato aggregato alla Primavera.

Milan - Chievo, Stadio Meazza, 16 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione per oggi pomeriggio:
Abbiati - Zambrotta, Bonera, Favalli, Jankulovski - Gattuso, Emerson, Seedorf - Kakà, Ronaldinho - Pato
Dida, Kaladze, Senderos, Flamini, Cardacio, Shevchenko, Inzaghi
In tribuna: Darmian
Indisponibili: Kalac, Nesta, Maldini, Antonini, Ambrosini, Pirlo, Borriello
Nota: e così, dopo una lunga settimana alquanto travagliata, eccoci all'appuntamento contro il Chievo. Negli ultimi giorni la nostra infermeria si è nuovamente affollata, causa infortuni di Antonini, Ambrosini, Borriello e acciacchi per Maldini e Pirlo, non ancora pronti a rientrare. Di tutti questi, il peggiore infortunio è stato quello capitato a Borriello, sia per ciò che riguarda l'entità dell'infortunio stesso, sia perché in questo momento una prima punta come il nostro mastino napoletano ci serviva quanto il pane. Anche Zambrotta ha un problemino al collo, ma dovrebbe farcela. A centrocampo ballottaggio Emerson - Flamini per un posto, così come in attacco, dove Ancelotti ha fatto capire di voler partire con Pato prima punta, sebbene Inzaghi sia sulla rampa di lancio.
Nota/2: il Chievo che affrontiamo è una squadra a pezzi. Lo dicono i risultati, le statistiche, il fatto che abbia vinto alla prima giornata contro la Reggina, e poi non abbia mai più vinto. Segna poco e subisce tantissimi goal, sebbene abbia giocatori (Langella, Esposito, Pellissier, Luciano) che dovrebbero metterla dentro e discreti difensori (Mantovani, Mandelli, D'Anna). Ad ogni modo, sfida delicata da vincere assolutamente per cacciare indietro Juventus e Napoli e tornare a meno uno dall'Inter, ieri vittoriosa a Palermo. Anche perché Domenica prossima c'é Inter-Juventus, e con una nostra vittoria contro il Torino possiamo mangiare qualche punto almeno ad una delle due.

lunedì 10 novembre 2008

Cose che non resteranno/11

Tanta, tanta amarezza. Ma anche tanta fiducia, consapevolezza, ottimismo. Sono questi i sentimenti rossoneri prevalenti al termine della sfida contro il Lecce, terminata ingiustamente per uno ad uno. Venti, venticinque tiri contro tre o quattro, possesso palla doppio rispetto al loro, goal sciupati in quantità industriale. Eppure, a due minuti dalla fine, ecco che una palla inattiva diventa un coccodrillo che sbrana due punti fondamentali nella lotta per il primo posto. Il Milan parte bene, domina un primo tempo noioso dove fioccano le occasioni - ricorderemo per mesi quelle due divorate da Borriello. Il secondo tempo è una fotocopia del primo, tranne che per un paio di azioni bellicose dei salentini e un goal a porta vuota sbagliato da Tiribocchi. Per il resto, solo Milan. A un quarto d'ora dalla fine, dopo averci provato in ogni modo, ecco il goal (l'ennesimo) di Ronaldinho, fino a quel momento un po' sottotono come Kakà. E poi, quando il primo posto sembrava sicuro, quando potevamo tornare a Milan lassù in vetta alla classifica, la punizione divina. Peccato, ci rifaremo contro il Chievo. Certo, più vedo giocare i ragazzi più mi convinco della nostra forza. E più li vedo giocare, più credo che i favoriti per lo scudetto siamo noi. A proposito, per una volta parlo di arbitraggio. Nelle ultime settimane hanno fatto scalpore un rigore assegnato al Milan contro la Sampdoria ed un altro assegnato contro il Napoli. Regolamento alla mano, c'erano entrambi. Invece, ieri il caro Bergonzi ha punito i rossoneri costantemente, negando un rigore, assegnando una punizione a due per il Lecce inesistente, fischiando sempre e comunque contro di noi. E soprattutto, come ha ricordato il caro Ancelotti, regalando un calcio di punizione ridicolo da cui è scaturito il goal del Lecce. Capisco l'equilibrio universale, ma non è possibile avere dei fischietti più capaci?
Ps Nel calcio bisogna saper vincere, perdere e pareggiare. Il Milan veniva da un filotto di sei partite vinte, pertanto un pareggio ogni tanto ci può stare. La cosa fondamentale è ripartire. Ora ci aspettano Chievo a San Siro, Torino fuori casa, Palermo fuori casa e Catania a San Siro. Non ci abbattiamo!

Le pagelle che non resteranno.
Abbiati: 6; Zambrotta: 6; Bonera: 6; Favalli: 5,5; Jankulovski 5,5; Gattuso: 7,5; Flamini: 6,5; Seedorf: 6,5; Kakà: 5,5; Ronaldinho: 6,5; Borriello: 6; Pato: 6,5; Inzaghi: sv; Emerson: sv.

domenica 9 novembre 2008

Brividi/2

Vittoria con la Reggina (ultima in classifica) al minuto novantatre, pareggio agguantato a pochi minuti dalla fine con l'Anorthosis (chi era costui), vittoria contro l'Udinese (senza Di Natale e i due centrali titolari) al minuto novantadue. Eccoli, i brividi di Moratti. Aspetto con trepidazione un commento di Franco Rossi.

sabato 8 novembre 2008

Lecce - Milan, Stadio Via Del Mare, 9 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione per il posticipo dell'undicesima giornata di domani sera:

Abbiati - Zambrotta, Bonera, Kaladze, Jankulovski - Flamini, Gattuso, Seedorf - Ronaldinho, Kakà - Borriello
Dida, Antonini, Favalli, Emerson, Cardacio, Pato, Inzaghi

In tribuna: Donnarumma, Shevchenko
Indisponibili: Kalac, Senderos, Nesta, Maldini, Ambrosini, Pirlo, Viudez

Nota: con l'entusiasmo al massimo, dopo la conquista del primo posto in campionato e in Coppa UEFA grazie a due magnifici goal di Ronaldinho, il Milan vola a Lecce con l'obiettivo di confermare quanto visto di buono finora. Squadra rimaneggiata, viste le assenze (pesanti) di Ambrosini e Maldini, oltre a quelle arcinote di Nesta e Pirlo, con l'aggiunta di Senderos, che ha ancora necessità di lavorare. Ad ogni modo, Flamini dovrebbe prendere il posto di Ambrosini, sempre che Ancelotti non menta. Per il resto, confermati gli undici che hanno battuto il Napoli, con l'inserimento di Kaladze al posto del professore Favalli. La partita è delicata, come ogni trasferta di questo campionato, ma ci sono due aspetti che possono favorirci: i) la nostra fame di successi e ii) la statistica - fino a questo momento il Lecce non ha mai perso in casa, potrebbe essere il momento di una debacle tra le mura amiche. Chissà.
Nota/2: i pugliesi, come da tradizione, giocano un calcio offensivo ma equilibrato. Segnano e subiscono pochi goal e sono capaci di infastidire qualunque squadra. Il basso numero di sconfitte (tre su dieci partite) sta lì a testimoniarlo. Castillo, Cacia, Giacomazzi e Tiribocchi sono un quartetto d'archi molto pericoloso, sfortunato fino ad oggi ma che può segnare valanghe di goal. Insomma, attenti a non farci sorprendere, ubriachi di felicità quali siamo. Riassumendo, il Milan può e deve vincere - magari per una volta facendo un po' di spettacolo.

venerdì 7 novembre 2008

Un futuro highlander: Daniele Maldini


Perché io mi commuovo quando vedo queste cose?

Debacle?

Franco Rossi l'ha vista così. Beato lui.

giovedì 6 novembre 2008

Cose che non resteranno/10

IBook sulle ginocchia, Marlboro in bocca e bicchiere di Moscato nei pressi, mi accingevo a bacchettare il Milan, capace di farmi annoiare per sessanta minuti più di quanto mi avesse annoiato l'Inter di Martedì. Poi, la figurina Ronaldinho (sempre più topscorer del Milan) decide che non gli basta aver deciso la sfida con il Napoli e lascia partire una cannonata da quasi trenta metri che sbatte sotto la traversa e si infila alle spalle del povero portiere del Braga, fino a quel momento quasi indisturbato. E così, come speravo, i rossoneri si sbarazzano di un'avversaria nella lotta verso il primo posto del girone, mantengono la porta inviolata e salgono a sei punti. Nel frattempo, l'Heerenveen ne prende cinque a Wolfsburg e probabilmente saluta la Coppa UEFA. La prossima giornata sarà fondamentale. Si giocheranno infatti Portsmouth - Milan e Braga - Wolfsburg. Il Milan si qualifica se vince o se pareggia, a patto che il Braga perda.
Riepilogo del girone:
Milan 6 (due partite)
Wolfsburg 3 (una partita)
Braga 3 (due partite)
Portsmouth 0 (una partita)
Heerenveen 0 (due partite)

Le pagelle che non resteranno.
Dida - 6,5: Baghera la pantera fa un paio di buoni interventi, qualche buona uscita e soprattutto una parata-capolavoro. Unica cazzatina della serata, quando decide di dribblare Alan solo davanti alla porta.
Antonini - 6,5: questo qui tra poco ruba il posto a Jankulovski. Corre su e giù per la fascia, difende coi denti su ogni pallone e fraseggia con le punte neanche fosse un'ala pura.
Senderos - 5: discreto in certi momenti, pessimo in altri, non sembra ancora al top. Ad ogni modo, uno con quel fisico può solo esserci utile. E' la sua prima partita, inoltre, e pertanto necessita di redenzione.
Kaladze - 5,5: partita discreta, senza sbavature particolari.
Jankulovski -5,5: parte bene, si spegne completamente per un'oretta, ricomincia a correre nel finale. Un po' discontinuo, ha bisogno di tornare ad essere quello di un tempo o il suo trono comincerà a vacillare.
Emerson - 5,5: partita opaca, senza infamia e senza lode.
Flamini - 6: in crescita, deve entrare maggiormente nei meccanismi della squadra. Sembra però ben disposto fisicamente e mentalmente.
Gattuso - 9: non è un voto esagerato. Uno che lotta su ogni singolo pallone, dal primo al novantesimo minuto, uno capace di far sembrare in qualunque occasione, qualunque partita, qualunque stadio, qualunque manifestazione che si stia assistendo ad una finale di Coppa del Mondo è da encomiare fino allo sfinimento. Con Ambrosini e Seedorf al massimo, costituisce uno dei tre perni del più forte centrocampo del mondo.
Pato - 5,5: il ragazzo ha bisogno di fiducia. Fa qualche dribbling interessante, qualche giocata spumantina, ma spesso si perde in un bicchier d'acqua. Il dato negativo è che è in costante involuzione. Il da me tanto vituperato prestito semestrale potrebbe non essere una così cattiva idea.
Shevchenko - 6: una settimana fa gli avevamo chiesto più coraggio, più cattiveria, più egoismo. Oggi esagera, andando al tiro in qualunque occasione. Parte alla grande e si spegne come gli altri nella ripresa. Il dribbling al minuto novantadue che porta al goal è però da applausi.
Inzaghi - 5,5: stasera gli arrivano pochi palloni buoni. Talvolta è sfortunato, talvolta l'arbitro fischia il fuorigioco. Si rifarà.
Ronaldinho - 7: il voto è per il goal, dato che fino a quel momento non aveva fatto granché. Però, se quando mancano dieci secondi alla fine di una partita scialba che sembra finire zero a zero uno prende e fa un goal del genere, come è possibile non dargli un bel voto?
Seedorf - 7: a me Clarence ha fatto arrabbiare. Sceglie la partita più inutile dell'anno per sfoderare una prestazione da fenomeno. Si inventa dribbling che scatenano anche i tifosi del Braga. Che si può dire su di lui? Caravaggesco.

mercoledì 5 novembre 2008

Milan - Braga, Stadio Meazza, 6 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione che scenderà in campo domani sera, in occasione della seconda partita del girone di Coppa UEFA:

Dida - Antonini, Senderos, Kaladze, Jankulovski - Flamini, Emerson, Seedorf - Ronaldinho - Shevchenko, Inzaghi
Kalac, Bonera, Darmian, Ruggeri, Gattuso, Pato, Borriello

In tribuna: Abbiati, Zambrotta, Pasini, Darmian, Maldini, Favalli, Ambrosini, Cardacio, Kakà
Indisponibili: Nesta, Pirlo, Viudez

Nota: eccoci così arrivati all'appuntamento con il Braga, secondo match di questo benedetto girone di UEFA. Il Milan si presenta all'appuntamento con tanto entusiasmo per il primo posto in campionato e con una certa amarezza per le notizie riguardanti Nesta. Il difensore è tornato a Miami a curarsi, dicono che dovrebbe tornare per il buen retiro di Dubai, ma nulla è certo. Voci maligne che ormai stanno spargendosi a macchia d'olio parlano addirittura di un possibile "appendere gli scarpini al chiodo" - e questo costituirebbe una perdita enorme per il Milan e per il calcio in generale. Ad ogni modo, domani sera farà il suo esordio Philippe Senderos, il gigante svizzero prelevato dall'Arsenal in Agosto, e dovrebbero rivedersi Dida, Antonini, Kaladze, Flamini, Shevchenko - insomma, un robusto turnover come la partita impone.
Nota/2: l'avversario modesto impone calma e serenità. I portoghesi hanno battuto il Portsmouth per tre a zero, ma in campionato stentano e a breve potrebbero perdere il loro allenatore, indirizzato verso la panchina del Porto. Insomma, miglior momento per affrontare il Braga non poteva esserci. Inoltre, una vittoria - magari contemporaneamente ad una vittoria del Wolfsburg sull'Heerenveen (un pareggio va ancora meglio), ci darebbero la sicurezza - non aritmetica, ma quasi - della qualificazione al prossimo turno.

Eccoli, i brividi di Moratti

L'Inter gioca contro la peggiore squadra europea, composta da ciprioti, albanesi, iracheni e chissà chi, riesce a farsi rimontare due volte a causa di mostruosità difensive, ad andare sotto e a recuperare solo a dieci minuti dal termine. Complimenti, questi sì che sono i brividi che il Milan non conosce.

martedì 4 novembre 2008

Là dove vivono gli "highlanders"

Dedicato ai nostri magnifici ed eterni - è proprio il caso di dirlo - ragazzi. Leggete qui.

lunedì 3 novembre 2008

Stanno tornando, eh?/2

Massimo Moratti, intervistato dal giornale rosa: "E il Milan l'anti-Inter? Mi aspettavo che il Milan facesse bene, hanno fatto vedere buone cose nelle ultime partite, non sapevo che fossero trascorsi così tanti anni dall'ultimo loro primato in campionato. Erano anni che non sentiva il brivido del primo posto". Ora, a parte che sono passate solo due (2) stagioni - dato che nel 2005-2006 abbiamo lottato per il campionato sino alla penultima giornata (e in quel caso l'Inter stava a meno quindici), ma inoltre, mi chiedo io, come fa uno che l'ultima coppa l'ha vinta quarantaquattro (44) anni fa a sparare certe sentenze? Eh, si vede che hanno la parte alta del lato A come quella bassa del lato B.

Note per i "tifosi" rossoneri

Giugno: "Zambrotta non è più quello di una volta, Maldini e Favalli sono pensionati bolliti, Emerson è un ex giocatore, Gattuso è finito, Inzaghi non ce la fa più".
Luglio: "Ronaldinho? Una figurina".
Agosto: "Ancelotti non ha più in mano la squadra, è meglio cambiare allenatore prima che sia troppo tardi".
Settembre: "Il Milan faticherà ad arrivare quarto, siamo incapaci di vincere".

Novembre: Milan primo in classifica, dieci vittorie su undici partite, miglior difesa del campionato. Ronaldinho top scorer, Emerson grandioso, Favalli e Maldini pilastri della difesa, Zambrotta terzino decisivo, Antonini bellissima scoperta, Gattuso gigante, Inzaghi il solito.

Cose che non resteranno/9

Nonostante quanto scritto dai più importanti quotidiani sportivi (che hanno parlato di un "grande Napoli"), il Milan distrugge i partenopei e vola da solo in testa alla classifica. Perché uso il termine schiantare? Sono i numeri a parlare, è semplice. Possesso palla, sessanta percento contro quaranta percento. Azioni pericolose, trenta contro dieci. Tiri in porta, quindici contro cinque. E poi, basta ricordare che il migliore in campo per il Napoli è stato Iezzo, autore di almeno quattro parate decisive - soprattutto sul rigore di Kakà, che ha pure colpito un legno clamoroso. Insomma, per ciò che mi riguarda, una pura festa rossonera. Peccato non averne fatti quattro-cinque come avremmo meritato, ma va bene così.

Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6,5: serata noiosa per Christian, che deve sporcarsi i guanti solo in un paio di occasioni per tempo. Certo però che quando c'é da uscire, parare e difendere, infonde una sicurezza nei compagni che al Milan mancava.
Zambrotta - 7: le sue folate continue danno fastidio alla retroguardia partenopea, bravo soprattutto nel cancellare Hamsik per lunghi tratti del match.
Bonera - 6: ordinaria amministrazione, fa anche un paio di sciocchezzuole ma nulla di grave.
Favalli - 7: il professore si rivela davvero un valore aggiunto per questa difesa. Dove c'é lui è difficile passare. Se questa sera in tanti si sono chiesti dove era finito quel Denis autore di una tripletta solo quattro giorni prima molto del merito va a Favalli.
Jankulovski - 6,5: anche per lui ordinaria amministrazione, anche per lui qualche sciocchezza. Mezzo punto in più per aver fatto espellere Maggio e per alcuni dai e vai molto pregevoli con Kakà, Seedorf e Dinho.
Gattuso - 8: come la canzone degli Abba. Mamma mia! Questo è il secondo momento d'oro della carriera di Rino. Senza sciorinare inutili commenti sulla sua maiuscola prestazione, ricordo solo l'intervento decisivo al novantaquattresimo su Lavezzi, con cui rimedia anche una rimessa laterale!
Ambrosini - 5,5: oggi al capitano è andato tutto male. Falloso, anche in maniera isterica, si becca un giallo per un fallo inutile e rischia più volte il rosso. Una partita sbagliata capita a tutti, si rifarà contro il Lecce.
Seedorf - 5,5: anche Clarence ieri sera non aveva tanta voglia di giocare. Perde vari palloni, sbaglia punizioni e calci d'angolo a ripetizione. Capisco che per il più grande centrocampista degli ultimi vent'anni la mancanza della Champions si faccia sentire.
Kakà - 6,5: parte sottotono, cresce nel corso del match, diventa decisivo nel secondo tempo. Un po' una routine, no? Il rigore sbagliato si perdona, soprattutto visti i numerosi conigli che tira fuori dal cilindro. E quel palo trema ancora.
Ronaldinho - 6,5: non è ancora al top - e si vede. Però Ronnie ci mette l'anima, cerca di aiutare la squadra, si propone a sinistra, al centro, a destra. Impegna Iezzo con due diagonali perfetti e segna il goal decisivo con la complicità di Denis.
Borriello - 6: che dire di Borriello? Si sacrifica tanto, ma gli arrivano pochi palloni. Un po' anonimo ieri sera.
Pato - 5,5: il ragazzino sbaglia un goal facilissimo, ma si vede che ha voglia. E' giovane, ha ancora tempo per crescere ed imparare. Per esempio, il velo di Inzaghi che lui non si aspetta. Tra un paio d'anni sarà più smaliziato e ne approfitterà.
Kaladze - sv: finalmente abbiamo recuperato un difensore.
Inzaghi - sv: personalmente mi sarebbe piaciuto vederlo in campo. Peccato, sarà per la Uefa.

sabato 1 novembre 2008

Milan - Napoli, Stadio Meazza, 2 Novembre 2008

Ecco la probabile formazione per il supermatch di domani sera:

Abbiati - Zambrotta, Bonera, Favalli, Jankulovski - Gattuso, Ambrosini, Seedorf - Kakà, Ronaldinho - Borriello
Dida, Kaladze, Antonini, Emerson, Pato, Shevchenko, Inzaghi

In tribuna: Senderos, Flamini
Indisponibili: Maldini, Nesta, Pirlo

Nota: dopo più di due anni e mezzo, il Milan ha in mano un set point fondamentale. Una vittoria con il Napoli, preferibilmente accompagnata da un pareggio dell'Udinese in casa col Genoa, significherebbe primato solitario e ridimensionerebbe i partenopei, che comunque per me restano una squadra discreta, ma nulla più. Per questo non ho alcun tipo di timore in vista della partita di domani sera - se il Milan giocherà da Milan possiamo fargliene anche quattro. Del resto, gli azzurri di Reja sono stati portati in trionfo dai media per aver i) pareggiato con la Roma, ii) battuto la Fiorentina, iii) battuto la Juventus. Ora, evitando di entrare troppo nella polemica, vorrei ricordare che la Roma è cotta da due mesi, che i viola sono stati battuti nel loro peggior momento di forma e che la Juventus, nel periodo in cui perdeva con il Napoli, pareggiava con il Bate Borisov, il Catania e perdeva col Palermo a Torino. Insomma, tutta questa grandeur non la capisco, ma tant'è. Ad ogni modo, sfida delicata per il discorso classifica. Essere primi Domenica sera sarebbe fantastico, specialmente perché il Milan è atteso da un filotto di partite (Lecce, Chievo, Torino) piuttosto facili, grazie alle quali la forbice con il gruppone potrebbe ampliarsi. Per ciò che concerne la formazione, non si capisce se Borriello sia in grado di scendere in campo, causa botta alla coscia. Al suo posto, se non dovesse farcela, verrebbe schierato Inzaghi, strepitoso in questo periodo. Antonini e Jankulovski si giocano un posto, con il ceco favorito.
Nota/2: il Napoli si presenterà a San Siro con un 3-5-2 classico, con due ali pure e tre centrocampisti difensivi. La squadra di Reja è molto veloce dalla cintola in su, ma in difesa tende a scoprirsi. Per questo motivo Ancelotti potrebbe addirittura escludere Ronaldinho e giocare con un centrocampo a quattro, inserendo Emerson al posto del Gaucho. Soluzione difficile, visto che siamo un po' scoperti là in mezzo causa gli infortuni di Pirlo e Flamini, ma tutto può essere. Per una volta tanto, gli odiati lanci lunghi potrebbero risultare comodi visto che affrontiamo una difesa a tre, non troppo fisica ma neanche troppo veloce. Ad ogni modo, più di ogni altra volta occorrerà dominare il centrocampo, punto di forza dei napoletani.

Update/1: recuperati come d'incanto Kaladze, Senderos e Flamini. Maldini non ce la fa.