venerdì 31 dicembre 2010

Gattuso dixit

Il Dio denaro fa miracoli ed altre chicche di un uomo che dice sempre come stanno le cose.

martedì 28 dicembre 2010

Ultimi pensieri sulla questione Leonardo

Passato il Natale, è giunto il momento di fare qualche riflessione più seria sul nuovo allenatore degli indossatori.
Innanzitutto, un po' di incazzatura mi è passata. Ripensandoci, non stiamo parlando di un milanista doc. Almeno sul campo. Baresi, Maldini, Van Basten, eccetera. Stiamo parlando di un buon giocatore, nulla più. Uno che nel Milan ha giocato quattro anni, un centinaio di partite ed una ventina di goals. Tutto qui. Quello che l'ha reso milanista doc è stata la sua permanenza nella società, il suo lavoro con la Fondazione Milan, il suo scoprire talenti in Sudamerica, il suo modo di fare cortese, elegante e mai sopra le righe.
Sul suo passaggio all'Inter. Nulla da eccepire. Leonardo è un professionista che ha scelto di andare ad allenare una squadra di calcio. Il suo nuovo mestiere, in fondo. Avrebbe potuto aspettare qualche anno prima di allenare proprio l'Inter, neanche fosse il suo sogno nel cassetto, ma tant'è. Chiaro, questo significa che il suo orgoglio e il suo risentimento sono superiori alla sua classe ed al suo aplomb tanto decantato. Un vero signore avrebbe rifiutato l'Inter a voce bassa, ma evidentemente ci siamo sbagliati su di lui. Pertanto, due gli scenari. O è un mercenario disposto a tutto pur di guadagnare e senza cuore - il che andrebbe bene, oppure è un uomo normale, non di certo un santo, che ha approfittato della prima occasione per vendicarsi della sua vecchia fiamma che lo aveva tradito. Poi, tradito. Galliani era con lui, Braida era con lui, i giocatori più o meno erano con lui, i tifosi erano con lui. L'unico che non lo supportasse era Berlusconi, per cui credo che la scelta di Leonardo sia proprio stata dettata da un palese odio viscerale che lui nutre per il suo ex Presidente. E allora mi domando perché abbia lavorato per sei anni come dirigente del Milan. Forse non conosceva il temperamento del Presidente? O forse dobbiamo pensare che ad un ex buon giocatore come lui un'occasione come quella offertagli da Berlusconi non sarebbe mai più capitata?
Oggi il livore è passato, in fondo Leonardo è stato il Milan solo durante l'anno da allenatore. Da dirigente, lo si vedeva pochissimo. Da calciatore, onestamente, non sono tanti a ricordarne le prodezze. Quindi va bene, in fondo. Che accetti l'Inter. Accetti però anche il fatto che, qualora fallisse e venisse licenziato (anche se a quanto pare sta già puntando alla dirigenza nerazzurra), quindici milioni di italiani (o quanti siamo noi rossoneri) godano. Accetti però anche il fatto che ogni Domenica in cui la sua Inter pareggi o perda, noi stiamo lì a sbeffeggiarlo. Accetti però anche il fatto che se dovesse perdere il derby, venga umiliato nel peggiore dei modi, magari con dei cori sfottò a fine partita.
Tanto lo so già, tra qualche settimana ci saremo dimenticati di Leonardo e di tutta questa storia e l'Inter tornerà ad essere l'Inter, con o senza brasiliani dai nomi di inventori.

lunedì 27 dicembre 2010

Gianni dixit

A dodici anni, ha già capito come funziona il mondo.

http://www.youtube.com/watch?v=M8PWKL6aCR0&feature=aso

venerdì 24 dicembre 2010

Meglio Narciso che Giuda

E' ufficiale. Da dieci minuti, Leonardo è il nuovo allenatore dell'Inter. La peggior scelta che un uomo come lui potesse fare. Del resto, in una famosa intervista al giornale rosa rilasciata a Settembre aveva detto, riguardo alla possibilità di allenare l'Inter, "mai dire mai".
Ecco il suo regalo di Natale ad una società che l'ha preso e l'ha fatto diventare qualcuno. Ma tanto lo sappiamo, i cattivi ridono e vincono all'inizio. Poi vengono puniti.
A Leonardo, con sincerità, i miei auguri di un fallimento su tutti i fronti. Campionato, Coppa Italia e Champions League. Non ho mai amato l'Inter, soprattutto dopo Calciopoli, ma adesso spero che perda per vedere il livore e la rabbia sulla faccia di Giuda.

giovedì 23 dicembre 2010

Leonardo

Si parla tanto in questi giorni di Leonardo all'Inter. Personalmente, non riesco a crederci più di troppo. A parte il fatto che il tecnico brasiliano ha dichiarato, non più di tre mesi fa, di voler "studiare" calcio prima di ricominciare ad allenare. Ma poi un uomo della sua classe, un uomo della sua stazza morale, un uomo così sofisticato non può andare ad allenare l'Inter, dopo aver passato quasi quindici anni nel Milan. Non ha senso, non è nell'ordine delle cose, non lo merita lui e non lo meritiamo noi milanisti. Dovesse succedere, però, tutte le chiacchiere leonardiane sulla classe, sullo stile, e bla bla bla diventerebbero puttanate. E il piccolo grande uomo che doveva insegnare lo stile si trasformerebbe in una macchietta.

domenica 19 dicembre 2010

Chiusura dell'anno

Oltre alla sconfitta condita da pessima prestazione contro la Roma, da segnare l'ennesimo infortunio capitato a Pirlo, che ne avrà per un mese, e la squalifica di Ibrahimovic contro il Cagliari. La pausa di due settimane e mezzo può essere benefica se la squadra recupera uomini e fiducia. Del resto, una partita tra tre giorni sarebbe stata un toccasana per dimenticare la sconfitta con i giallorossi. Ora ci aspettano Cagliari ed Udinese. Attenzione, perché c'è il rischio concreto di ottenere due soli punti. A Cagliari, dove saremo praticamente senza attacco - a meno che non torni Pato. A San Siro contro i friulani, che dopo aver perso tante partite fuori casa cercheranno di dire la loro.
Ad ogni modo, il Milan dovrà affrontare Cagliari, Udinese, Lecce, Cesena, Catania, Lazio, Genoa e Parma da qui a metà Febbraio, quando ritornerà la Champions League. Inutile dirlo, con l'Inter che prima o poi si riprenderà, con la Roma fiduciosa, con una Juventus guerriera, con una Lazio che non molla di un centimetro, beh, con tutto questo in mente serviranno almeno venti punti su ventiquattro nelle prossime otto. A quel punto mancherebbero tredici partite, di cui la metà dure (Napoli, Juventus, Palermo, Inter, Fiorentina, Roma) e la metà più semplici (Chievo, Bari, Sampdoria, Brescia, Bologna, Cagliari, Udinese). Con sette vittorie, tre pareggi e tre sconfitte si arriverebbe così ad ottanta punti.

sabato 18 dicembre 2010

Ancelotti/Leonardo?

Stasera hanno giocato l'ultimo Milan di Ancelotti e quello di Leonardo. Tiri imprecisi, palle perse, giocate inutili. Davanti, una squadra che ha pensato di chiudersi per novanta minuti e che ha trovato un goal, anche meritato, con un contropiede fulmineo. Tre punti gettati alle ortiche, peccato perché avevamo trovato una quadratura del cerchio. E al rientro contro il Cagliari mancherà pure Ibrahimovic, che si è fatto ammonire scioccamente al termine dell'incontro. Ad ogni modo, complimenti alla Roma, anche se spero che i rossoneri non giochino mai come i giallorossi stasera - chiusi, compatti, contropiedisti, tutti dietro al pallone e speriamo in un errore altrui. Non è fare gioco, è ottenere i tre punti. In Italia, ancora paga.

Perché anche stasera è meglio essere milanisti

Perché Rafa Benitez, al termine della partita, ha dichiarato che pretende maggior rispetto, tre acquisti e il controllo della squadra, minacciando di rivolgersi al proprio agente qualora ciò non fosse possibile. Peccato che il suo Presidente, pochi minuti dopo, gli neghi quel supporto.
Perchè vinci tre a zero con il Mazembe e il capitano della tua squadra dichiara che in Italia non esiste un club che valga il tuo. Peccato che ce ne sia uno che ha vinto più del doppio in ambito internazionale.
Perché uno dei tuoi giocatori dichiara che quando la partita è importante, l'Inter non fallisce l'occasione. Da raccontare ai tifosi che hanno chiuso le vacanze in anticipo per andare a Montecarlo a vedere la finale di Supercoppa Europea.

venerdì 17 dicembre 2010

Sorteggi

Appena terminati i sorteggi per gli ottavi di finale. Eccoli qui.
Roma - Shakhtar
Milan - Tottenham
Valencia - Schalke 04
Bayern - Inter
Lione - Real Madrid
Arsenal - Barcellona
Marsiglia - Manchester United
Copenaghen - Chelsea
Cosa dire? A parte Bayern-Inter ed Arsenal-Barcellona, gli altri non possono di certo definirsi big matches, per cui probabilmente agli ottavi vedremo almeno cinque squadre forti.
Analisi delle partite.
Roma - Shakhtar è una sfida delicata, all'apparenza semplice per i giallorossi. Ma non è così. Seguo lo Shakhtar da un paio di anni, è allenato da quel furbone di Lucescu ed ha tirato su una colonia di brasiliani bravissimi - Jadson, Fernandinho, Douglas Costa, Luiz Adriano, William, Texeira. Il capitano è Dario Srna, maestro nelle punizioni. Ha vinto un girone sconfiggendo anche l'Arsenal, per cui sarà un osso duro. Se la Roma non arriva concentratissima, gli ucraini possono vincere. Unico svantaggio per questi ultimi, lo stop del loro campionato fino agli inizi di Marzo. Pronostico: Roma.
Milan - Tottenham è una partita strana, tra due squadre che sono partite maluccio e che poi sono notevolmente cresciute. Di altra pasta il Milan, chiaramente, ma gli inglesi in casa ne hanno vinte tre su tre segnando valanghe di goals. Hanno Bale, Crouch, Defoe, Pavlyuchenko, Krancjar, Van Der Vaart, Sandro, Lennon. Cioè un centrocampo ed un attacco che spaventano. Dietro, invece, sono perforabili, come testimoniano i tanti goals subiti. In trasferta il rendimento dei londinesi crolla, servirà giocare una gara d'andata perfetta. Pronostico: Milan.
Valencia - Schalke 04 è una sfida tra due compagini che stanno vivendo momenti opposti. Il Valencia va bene in campionato e ha disputato una buona fase a gironi, lo Schalke 04 è in zona retrocessione in Bundesliga ma ha disputato un'eccellente fase a gironi. Sulla carta gli spagnoli sono favoriti, ma lo Schalke ha molte risorse e quel duo Raul-Huntelaar che raramente stecca. Bisognerà vedere se a Febbraio i tedeschi saranno ancora impelagati nelle zone pericolose del proprio campionato, nel qual caso probabilmente dedicheranno meno energie alla Champions League. Pronostico: Valencia.
Inter - Bayern è un replay della finale dello scorso anno, sebbene in pochi mesi le cose siano notevolmente cambiate. Il Bayern è lontano dalla vetta ma ha disputato un buon campionato, l'Inter è lontana dalla vetta ma sta disputando un campionato mediocre. In Champions i loro percorsi sono stati differenti, con il Bayern che ha dominato il proprio girone e con l'Inter che si è salvata alla penultima giornata. Anche in questo caso sarà molto importante la posizione in classifica nei rispettivi campionati di entrambe le squadre, anche se credo che i bavaresi giocheranno con il coltello tra i denti e che l'Inter dovrà più che altro cercare di riagguantare almeno il quarto posto. Pronostico: Bayern.
Lione - Real Madrid è una sfida già chiusa sulla carta e per una volta seguirò la carta. Enorme differenza tra le due squadre, con i francesi che non sono neanche più quelli di un tempo. Ok, hanno Bastos, Gomis, Lisandro Lopez, Gourcuff, Pjanic e qualche altro buon giocatore. Ma il Real Madrid ha Mourinho, quindi fine della storia. Pronostico: Real Madrid.
Arsenal - Barcellona è un vero peccato, perché l'Arsenal avrebbe meritato i quarti di finale ed invece, a meno che non succeda un miracolo, le prenderà all'andata e al ritorno. In una stagione non meravigliosa per gli inglesi, il capolinea dell'Europa arriva prestissimo. Pronostico: Barcellona.
Marsiglia - Manchester United è un'altra sfida già scritta, sebbene il Marsiglia sia in netta ripresa e stia giocando davvero bene, mentre gli inglesi quest'anno non hanno combinato granché. Qui la sorpresa potrebbe starci, ma le percentuali sono bassissime. Pronostico: Manchester United.
Copenaghen - Chelsea è una sfida bellissima, una riedizione di Davide contro Golia che potrebbe veder vincere Davide senza neanche troppi sforzi. No, non ho bevuto, tranquilli. Ma quest'anno il Copenaghen è fortissimo. Ha un grande portiere (Wiland), un grandissimo terzino che segna tanto (Pospech), un centrocampo pieno di giocatori che si inseriscono e la buttano dentro (Claudemir, Vingaard, Bolanos, Kvist), un attacco prolifico e ben assortito (N'Doye, Santin, Gronkjaer). I danesi sono primi in classifica nel proprio campionato avendo vinto sedici partite su diciannove, non avendo mai perso, con ben cinquanta goals fatti e solo quindici subiti. In Champions League hanno impattato in casa con il Barcellona e al Camp Nou hanno perso solo per un episodio ma è stata durissima per i blaugrana. Il Chelsea è in crisi nera. Non vince da un mese, segna poco, subisce tanto, Ancelotti ha perso la fiducia di Abramovich dopo neanche un anno e mezzo che è lì. I giocatori sono con il tecnico ma non affrontano più le sfide con cattiveria. In due mesi potrebbe cambiare tutto, inoltre il Copenaghen sarà fuori allenamento visto che il campionato danese ricomincia a Marzo, ma penso che non sarà una sfida dall'esito scontato. Pronostico: Chelsea.

giovedì 16 dicembre 2010

E Cassano fu?

A quanto pare, Cassano ha già l'accordo con il Milan. A questo punto, tanti saluti a Ronaldinho.

mercoledì 15 dicembre 2010

Opinioni pulite/2

4-2 al Boca Juniors ed è Coppa dell'Amicizia, 3-0 a un gruppo di sudcoreani sconosciuti ed è finale Mondiale. Vabbé, ad ogni modo forza Africa.

Su Cassano

In questi giorni il tam tam mediatico su Cassano si fa sempre più forte. L'Inter sarebbe uscita dalla corsa, la Juve non ci sarebbe mai entrata, Palermo e Firenze sarebbero destinazioni non gradite. Il Milan, invece, sarebbe in pole position.
Qualche considerazione. Da un punto di vista del mero talento, Cassano è il miglior giocatore italiano dopo Baggio. Meglio di Del Piero e Totti. Non avesse avuto quel carattere, oggi sarebbe potuto essere tra i primi cinque-dieci al mondo. Sappiamo come è andata.
I motivi per cui acquistarlo. L'età. A ventotto anni, ha ancora quattro-cinque anni di carriera al top. Non ha mai subìto infortuni seri, la qualità delle sue prestazioni nel bene e nel male è costante, sa essere dirompente. Ormai non voluto da metà delle squadre del pianeta, accetterebbe di buon grado di non essere titolare.
I motivi per cui non acquistarlo. La testa. Ora, Garrone può essere simpatico o antipatico, ma sicuramente non è un cretino. Ha rinforzato la Sampdoria portandola in Champions League e poi si è privato del suo miglior campione. Questo significa che Cassano porta ancora dentro quel quid di Bari Vecchia che gli ha rovinato gran parte della carriera.
Personalmente preferisco i giocatori posati alle teste calde, che a Via Durini sono sempre state accolte di buon grado nonostante non portassero un solo trofeo. Per Cassano, però potrei fare un'eccezione. Credo che lui si sia reso conto del fatto che non gli rimane più molto da dire e da dare al calcio, pertanto sa che la prossima potrebbe essere la sua ultima squadra. Quindi ritengo che starebbe molto attento ai propri comportamenti, anche perché il Milan è il Milan e non puoi fare lo stronzo senza essere poi punito. Cassano poi resta un talento, uno di quelli che può entrare a venti minuti dalla fine e sbloccarti una partita, cosa da non sottovalutare. Può giocare dietro alle punte, da seconda punta, da ala, da attaccante puro. Se non è masochista, ha voglia di cambiare e dimostrare a se stesso e al mondo che è un campione. Unico neo, non potrebbe giocare la Champions League, avendo disputato i preliminari con la Sampdoria.
E quest'ultima è proprio la ragione per cui credo che non arriverà. A meno che Berlusconi non voglia farsi un regalo ed investire su un giocatore sul quale nessuno crede più. Nella speranza che Milanello lo trasformi. Vedremo.
Intanto, resto dell'idea che Edin Dzeko sia un opzione migliore. E' più giovane, è una prima punta, è forte e tecnico, completerebbe un reparto. E' vero, costa tre volte più di Cassano, ma con un contratto quinquennale la spesa sarebbe quasi identica. Infine, bisogna capire cosa sarà di Ronaldinho. Se dovesse restare al Milan fino a Giugno, è probabile che la società punti su una prima punta più anziana fino all'estate, quando verrebbero acquistati una prima punta seria ed un fantasista giovane per sostituire il Gaucho. Se Dinho corresse via già da adesso, cosa probabile visto che a Giugno andrebbe via gratuitamente, si potrebbe puntare già da ora su un giovane sudamericano o su una prima punta seria. Insomma, tutto dipende da Dinho.

lunedì 13 dicembre 2010

E venne la fine

Dell'anno solare, non vi preoccupate. Allora. Milan a più sei sul terzetto Juventus-Lazio-Napoli, a più dieci sul duo Roma-Palermo, a più tredici sull'Inter che però deve recuperare una gara.
E Sabato sera c'è Milan-Roma. Poche veloci considerazioni. Innanzitutto, il Milan di quest'anno non è l'Inter dello scorso anno. I nerazzurri non giocavano bene, non dominavano le partite, erano con la testa alla Champions League, vera maledizione da mezzo secolo. Per questo si sono fatti recuperare quattordici punti dai giallorossi. Il Milan invece gioca bene, domina le partite, sa migliorare e crescere dopo le sconfitte. Soprattutto, nessuno si lamenterebbe per uno Scudetto ed un quarto di finale di Champions League. Allegri lo sa, nessuno ha vinto la Champions al primo tentativo - a parte Ancelotti ma aveva già lavorato otto mesi con la squadra. E poi prima si vince il campionato, poi ci si rinforza e ci si conferma e quindi si tenta l'assalto alla coppa. E nessuno in Via Turati vuol rischiare il diciottesimo scudetto nella speranza di vincere la Champions League. La cosa è ben chiara a tutti.
Detto ciò, una vittoria contro la Roma sarebbe di importanza fondamentale. A parte i tre punti, vi sono ulteriori considerazioni. Primo. Se il Milan batte la Roma Sabato sera va a più nove e le sue rivali, che giocano la Domenica pomeriggio, avranno maggior fiato sul collo. E' probabile che tutte vincano (Bari-Palermo, Chievo-Juventus, Lazio-Udinese, Napoli-Lecce), ma la sorpresa potrebbe scapparci. In particolare occhio a Palermo e Lazio che non affrontano, seppur per motivi diversi, avversari facili. Secondo. Chiudere l'anno a più sei e non a più tre significa molto, moltissimo. Vuol dire che contro Cagliari ed Udinese, alla ripresa del campionato, puoi permetterti il lusso di fare quattro punti su sei senza grandi rischi. Terzo. Psicologicamente, una vittoria prima delle vacanze tiene alto il morale. Una sconfitta è rovinosa, anche perché non hai il modo di dimenticarla per quasi tre settimane. Quarto. Una vittoria significherebbe, con grande probabilità, l'eliminazione della Roma dal gruppo delle pretendenti, in cui resterebbero Juventus, Lazio e Napoli. Escluse le ultime due per ovvi motivi, ci sarebbe da duellare con i bianconeri fino a Maggio. E i bianconeri, per quanto robusti e tonici, non hanno la rosa necessaria per vincere. Se non segnano Quagliarella e Krasic è notte fonda - Pepe, Aquilani, Del Piero e Iaquinta non valgono di certo Seedorf, Pirlo, Boateng e Robinho. Quinto. Il Milan quest'anno ha perso punti contro Cesena (3), Catania (2), Lazio (2), Juventus (3), Sampdoria (2). Sono tre pareggi e due sconfitte che, giocati oggi, garantirebbero non meno di dieci punti. Pertanto occorre recuperare ciò che si è perso per strada, senza sperare nelle cadute degli avversari che, nella stagione del crollo interista, si ammazzeranno pur di vincere lo Scudetto.
Quest'anno, mi sembra chiaro, lo Scudetto lo si vince con ottantuno punti. E' un campionato equilibrato senza, Milan a parte, squadre nettamente superiori alle altre. Con ancora ventidue giornate da disputare, ci sono al massimo sessantasei punti in ballo. Pertanto le nostre avversarie possono al massimo arrivare a novantasei punti. Consideriamo che su ventidue partite le altri rivali ne pareggeranno almeno cinque e ne perderanno almeno due. Fanno sedici punti, se le cose vanno bene. Dunque bisogna arrivare ad ottantuno. Ce ne mancano quarantacinque. Tredici vittorie, sei pareggi, tre sconfitte. E poi partiremo alla caccia dello Scudetto diciannove. Poi nel 2012-2013, se tutto andrà bene, la seconda stella sulla maglia. E al massimo entro dieci anni gradirei la decima Champions League. 2012, 2015, 2019. A quel punto posso morire felice.

domenica 12 dicembre 2010

Metà partita

Qualche considerazione.
i) Il Milan in questo momento gioca meglio di tutte le squadre europee, Barcellona escluso. Ma è solo questione di tempo e di qualche innesto mirato. Ad ogni modo, Manchester United, Chelsea, Real Madrid, Bayern Monaco ed Arsenal si sognano tanta qualità e quantità.
ii) Boateng è un fenomeno. Secondo goal in due partite, bellissimo.
iii) Robinho è un grande attaccante, al di là dei goals è uno che torna, difende, copre, riparte, morde, passa, corre, salta. Borriello e Huntelaar, per quanto bravi, non erano in grado di ciò. Erano due prime punte classiche à la Bierhoff, Toni, Vieri eccetera.
iv) La difesa è impenetrabile, il pressing soffocante, tutti quanti si muovono all'unisono. Meraviglioso spettacolo.
v) Se continua così, Allegri in due-tre anni raggiunge Sacchi, Capello ed Ancelotti.

sabato 11 dicembre 2010

Cambio di prospettive?

Come giustamente sottolinea il bravo Suma, non erano proprio loro a dire che la coppetta invernale è il torneo dell'amicizia?

mercoledì 8 dicembre 2010

Sui sorteggi di Champions League

Più o meno definita la griglia degli ottavi di Champions League.
Prime classificate sono Tottenham, Schalke 04, Manchester United, Barcellona, Bayern, Chelsea, Real Madrid e verosimilmente Shakhtar Donetsk. Come seconde Inter, Lione, Valencia, Copenaghen, Roma, Marsiglia, Milan e verosimilmente Arsenal.
Da quello che oggi dicono i campionati europei, il Barcellona è chiaramente l'avversario più duro. Segue il Manchester United, che sta disputando un buon campionato (ma non ottimo). Poi Bayern e Chelsea, in crisi di risultati e di gioco. Tottenham, Schalke 04 e Shakhtar Donetsk sono tre incognite. Gli inglesi segnano tanto, subiscono tanto, alternano vittorie e sconfitte. I tedeschi sono in piena zona retrocessione in campionato ma in coppa si trasformano. Gli ucraini sono pieni di brasiliani dai piedi buoni, conoscono ormai bene il calcio europeo e sono guidati da quel Lucescu che è un vecchio volpone. Personalmente tifo per una sfida contro Manchester United, Bayern o Chelsea, vorrei come ho già detto subito "tastare" le qualità del Milan quando il gioco si fa duro. Se invece ci toccasse una delle tre squadre "piccole", punterei decisamente sullo Schalke 04. Ha sì vinto il proprio girone ma gli avversari non erano granché, ha due o tre buoni giocatori (Raul, Huntelaar, Farfan) ma il resto della squadra a mio avviso non vale Fiorentina o Genoa.
Ad ogni modo, eccovi le mie previsioni.
Manchester United - Inter
Chelsea - Valencia
Schalke 04 - Roma
Shakhtar - Copenaghen
Bayern - Milan
Real Madrid - Arsenal
Barcellona - Marsiglia
Tottenham - Lione
Per ora, le uniche che vedo per la vittoria finale sono, in ordine: Barcellona, Real Madrid, Milan, Chelsea, Manchester United. Anche se qualcosa mi dice che il derby di Spagna lo vedremo prima di Maggio. La vendetta di Mourinho. E attenzione a Valencia e Copenaghen, sono mine vaganti e possono infastidire tutti tranne Barcellona e Real Madrid.

domenica 5 dicembre 2010

Sulla fuga

Allegri ha torto, e tutti noi lo sappiamo come lo sa lui, quando parla di fuga del Milan sostenendo che il Milan non debba fuggire da nessuno. Giusto da dire, falso nei fatti. Il Milan è in fuga. Ha tre punti su una Lazio seconda in classifica ma che difficilmente lotterà per lo Scudetto. Ne ha nove sulla Juventus, che deve ancora giocare, ma che non sembra attrezzata per essere una valida concorrente. Ne ha dieci su Roma ed Inter, le vere rivali fin da inizio stagione. Ora, siamo solo alla quindicesima giornata e si dovrà aspettare almeno Febbraio per capirci qualcosa di più. L'Inter ritroverà tanti giocatori e ricomincerà a vincere, la Roma senza gli impegni di coppa si farà forza, la Juventus seppur zeppa di mezzi campioni tenterà di dire la propria. Però siamo in fuga. E se non perdiamo con la Roma tra due settimane, le cose cominciano a farsi davvero interessanti.

Pallone d'Oro?

Si è appena saputo che Wesley Sneijder non riceverà il Pallone d'Oro, addirittura non sarà neanche tra i primi tre. In Italia tutti scandalizzati, ma a mio avviso sarebbe stato uno dei Palloni d'Oro meno meritati dai tempi di Sammer. Oddio, non che Michael Owen e Fabio Cannavaro lo meritassero (se non sono stati premiati Baresi e Maldini quei due lì non li capisco), ma Sneijder proprio non lo merita.
Vediamo il perché. Innanzitutto Sneijder ha giocato una grande stagione su nove da quanto è professionista. Un po' poco, se pensiamo a gente come Cristiano Ronaldo, Messi, Eto'o, Ibrahimovic. Non solo, ma l'anno scorso - la sua stagione migliore - ha segnato sette goals tra campionato e coppa. Un po' pochini, se pensiamo che Kakà ne fece diciotto nell'anno in cui vinse il trofeo, tra l'altro essendo molto più determinante dell'olandese nella conquista della Champions League. Poi ci sarebbe il Mondiale. Beh, Sneijder ha giocato bene, molto bene. Anche qui, però, di giocatori che hanno disputato un grande Mondiale ce ne sono altri quali Villa, Muller, Forlan. Insomma, una grandissima stagione ma mai superiore a tutti gli altri. E poi, per vincere il Pallone d'Oro, devi confermarti. In tal senso Sneijder è tornato quello di Madrid. Un discreto centrocampista e nulla più. Sono quattro mesi che non disputa una buona partita e tre mesi che non segna, mentre i tre finalisti Iniesta, Xavi e Messi continuano a trionfare ovunque. L'Inter è crollata, il Barcellona vince e convince. Come dare torto a quelli di France Football?

sabato 4 dicembre 2010

Strapazzati

Belli, forti, tecnici, veloci, esplosivi, eleganti. Il Milan visto contro il Brescia è il migliore della stagione, ed il fatto di ripetere un tale concetto ogni fine settimana significa che la squadra è in crescendo. Boateng pazzesco, Robinho definito un brocco ad inizio campionato è un attaccante mostruoso, Ibrahimovic fa segnare un bel goal e poi ne segna uno che lascia tutti a bocca aperta. Nel secondo tempo la squadra controlla, non subisce, domina senza correre pericoli come la società desiderava.
La squadra ha preso un goal in cinque partite ed ora la attendono quattro partite per chiudere il girone d'andata, se possibile, a non meno di quaranta punti, il che vuol dire due vittorie, un pareggio ed una sconfitta, anche se credo che se ne possano fare tranquillamente una decina. La trasferta di Bologna, se lo sciopero persiste, dovrebbe essere rinviata al ventidue Dicembre. Altrimenti Bologna, Roma (partita chiave), Cagliari (non facile), Udinese (pericolosa).
Piccola nota personale. Questa è la vittoria della società, che ha liquidato Leonardo, ottima persona ma allenatore con poche palle, sostituendolo con Allegri, un Sacchi postmoderno simpatico ma duro, vero trascinatore, scommessa del Presidente e di Galliani che sta ripagando ampiamente le aspettative. Certo, c'è Ibrahimovic. Ma Ibrahimovic da solo non vince un cazzo. E se Abbiati, Abate, Zambrotta, Gattuso, Pirlo, Flamini, Ambrosini, Seedorf sono tornati quelli di un tempo di qualcuno il merito dovrà pur essere.

Sull'Europa League

Questo post è dedicato a Prigioniero, che lo esplicitamente richiesto.
Che dire, dell'Europa League. Un tempo, quando si chiamava Coppa UEFA e vi partecipavano le grandi d'Europa, tutti si facevano un mazzo così per vincerla e per poi disputare la Supercoppa Europa. Oggi, con la Champions League di massa e la rivoluzione calcistica che ha portato le squadre ucraine, russe, svizzere e di altri paesi un tempo dimenticati da Dio ad essere imbottite di brasiliani, argentini e fenomeni vari, l'Europa League è diventata una sorta di palestra in cui conoscere i prossimi campioni e in cui dare spazio anche a squadre che nel tempio delle grandi sfigurerebbero.
Le squadre italiane, che si fanno tanto il culo per arrivarci, una volta che vi partecipano nicchiano, mandano in campo le riserve e perdono vergognosamente contro avversari che pochi anni fa si sarebbero mangiati. La Juventus dice di volersi concentrare sul campionato, ma avrebbe invece avuto un gran bisogno di andare fino in fondo alla coppa, quantomeno per salvare una stagione dove probabilmente dovrà accontentarsi di un quarto o quinto posto. Il Palermo, tanto bello in Italia, avrebbe potuto mostrare i propri capolavori anche al di fuori dei confini, ma non succede mai. La Sampdoria si è fatta battere dal Metalist Kharkiv, squadra ucraina di media classifica. Il Napoli, unico ancora in corsa, dovrà faticare per superare il turno in un girone che io considero facile se si pensa alla rosa degli azzurri e alle parole dei suoi giocatori.
Insomma, quella che un tempo era la coppa che vincevano le italiane oggi è diventata proprietà dI Zenit, Cska Mosca, Shakhtar Donetsk, Siviglia, Getafe, Bayer Leverkusen, Stoccarda, Borussia Dortmund e di altre piccole realtà europee con nomi impronunciabili. Più democratico, a mio avviso, ma sicuramente meno interessante dal punto di vista degli spettatori. Io tornerei alla vecchia Champions League, alla Coppa delle Coppe e alla Coppa UEFA, ma girerebbero meno soldi e nessuno è intenzionato a far girare meno soldi. E intanto noi italiani stiamo per perdere un posto nella Champions League 2012/2013, il che vorrà dire che se non ci rimboccheremo le maniche saranno dolori per tutti.

giovedì 2 dicembre 2010

Sullo sciopero

Siccome viviamo in un paese ipocrita e bigotto, e siccome la gente in Italia senza calcio sta male, questa storia dello sciopero dei calciatori è diventata un'altra buona scusa per fare del sano campanilismo e per sparare puttanate nell'etere. E come al solito, da buon paese non liberale, sono uscite fuori delle teorie che definire medievali - in senso giurisprudenziale - sarebbe cortese.
Ora. Tutti, ma proprio tutti - in particolare quelli che richiamano la legge e la Costituzione ad ogni piè sospinto - dovrebbero proprio sapere che in ogni aula di Tribunale c'è scritta una frase, semplice semplice: "La legge è uguale per tutti". Non solo, ma il processo di creazione di una norma avviene sempre tenendo conto del fatto che essa deve essere erga omnes, ossia rivolta a tutti, e non solo ad una particolare persona o gruppo di persone - a meno che non sia una legge specificatamente rivolta ad una delle due categorie suddette.
Detto questo, i calciatori sono esseri umani. Ok, più volgari, più alla moda e probabilmente più ignoranti della media, ma restano esseri umani. Guadagnano miliardi, è vero. Ma non è colpa loro. Se la gente cominciasse, che so, a guardare la pallavolo, il baseball e l'hockey su prato Messi guadagnerebbe quanto un medico, Cristiano Ronaldo quanto un avvocato e così via. Siccome la gente ama il calcio, vive per il calcio e talvolta uccide anche per il calcio, i nostri campioncini in maglie colorate e scarpini chiodati continueranno a percepire tali stipendi. Pertanto, sarà pure scandaloso lo stipendio di Ibrahimovic rispetto a quello di un operaio, ma quando milioni di persone accenderanno lo schermo per vedere la produzione dei bulloni di Mirafiori, comincerete a vedere Mino Raiola dalle parti di Torino.
E' la solita storia italiana, sempre pronti a difendere (giustamente) i diritti dei più deboli (anche se da noi si fa solo retorica ché poi d'estate tutti in Sardegna o in America e i poveretti del Sudan cazzi loro) ma sempre pronti a storcere il naso quando si tratta di difendere i diritti dei ricchi, come se questi fossero brutti, sporchi e cattivi. Invece no, di solito sono belli, puliti, vestiti kitsch, pettinati male ma soprattutto generalmente scopano donne sulle quali "il popolo che si indigna" si masturba con una certa cadenza.
Insomma, anche se Kakà guadagna molto più di me, a me non viene da scandalizzarmi. Meglio dare tanti soldi ai calciatori che ad alcuni soggetti che si occupano di mandare avanti la baracca. E se poi il popolo è davvero indignato, che spenga le televisioni e non vada allo stadio per un anno. Vedrete come scendono i salari dei campioni. E già che ci siamo, per solidarietà, che smetta di comprare i giornali sportivi per un mese. Chissà se la Gazzetta lo propone. Ad ogni modo questo, nel paese delle rivoluzioni al tegamino, nessuno lo farebbe. Quindi? Come la risolviamo? Forse accettando il fatto che in Italia, dove c'è uno sciopero al giorno, si lasci scioperare anche chi è ricco, visto che i suoi diritti non possono essere meno importanti di quelli di un povero. E poi, rendendosi conto del fatto che in fondo i calciatori hanno ragione sulla questione. Pensate al povero Marchetti. Non avrebbe il diritto di ricominciare a giocare? O Cassano. O mille altri di cui ci siamo dimenticati troppo in fretta.
Come andrà a finire? Che i giornali nostrani continueranno a scandalizzarsi per la fame nel mondo, per la povertà in questo o quell'altro staterello africano, per i terremoti gli uragani i monsoni i tornado e le piene del Po per cui faranno iniziative speciali, ma poi appena potranno attaccare qualcuno con tanti soldi in tasca e una bella figa al fianco lo faranno. Del resto, non siamo un paese che almeno ufficialmente continua a considerare il denaro come lo sterco del diavolo ma dove tutti cercano di fottere?

lunedì 29 novembre 2010

Ci dimentichiamo sempre di lui

Sette goals in campionato e quattro in Champions League. Per un totale di undici in diciassette partite. Quattro assists decisivi.
Forse non ce ne siamo accorti, ma abbiamo acquistato il giocatore più decisivo del mondo. Messi è più bravo palla al piede, Cristiano Ronaldo è più veloce e più potente, ma Ibrahimovic è come Michael Jordan - nelle statistiche individuali non è mai primo, ma nelle prime posizioni su ognuna di esse, mentre gli altri eccellono in alcune categorie e poi scadono in altre.
Ventinove anni appena compiuti, nessun grave infortunio, tanta voglia di vincere. Forse il più importante acquisto della società dai tempi di Weah. Shevchenko e Kakà erano due fenomeni, ma nessuno di loro aveva un simile impatto sul gioco. Semplicemente devastante.
Ibrahimovic, per ventiquattro milioni di euro poi, è il colpo di mercato dei prossimi cinque anni.

sabato 27 novembre 2010

Un grande Milan

Quello che ho visto stasera. Ok il pareggio, ok Ibrahimovic un po' meno in forma del solito, ok le disattenzioni sotto porta in occasione del pareggio.
Ma.
Primo. Il Milan ha dominato la partita per settantacinque minuti, concedendo solo le briciole alla Sampdoria ed ottenendo comunque un pareggio dopo ben nove giornate che avevano fruttato la bellezza di venticinque punti (otto vittorie ed una sconfitta con la Juventus). Insomma, il segno x poteva anche starci, se consideriamo le statistiche.
Secondo. Robinho, da ex calciatore e semi brocco quale l'avevano dipinto metà degli addetti ai lavori, si sta dimostrando un formidabile attaccante. Segna, aiuta, crossa, difende, rilancia. Gioca nella posizione di Shevchenko ma si trasforma in Gattuso quando serve. Ottimo.
Terzo. Clarence. Sembra quello di sette anni fa.
Quarto. Abbiati. Sembra il Dida di sette anni fa.
Quinto. Allegri. Gestisce la squadra che lo segue come si segue un generale. Ognuno fa il proprio compito. La squadra crede in se stessa, entra in campo affamata e non sembra mai aver timore dell'avversario, che anzi si preoccupa più di contenere che di segnare. Qualcosa che non vedevamo dal 2004, anno dell'ultimo scudetto rossonero.
Sesto. Questo pareggio porterà due vittorie contro Brescia e Bologna. Poi c'è la Roma a San Siro, probabilmente la partita più importante del girone d'andata. Una vittoria significherebbe andare in vacanza con non meno di otto punti di vantaggio sui giallorossi - i quali, come scrissi ad Agosto, mi sembrano gli unici che possono sfidare il Milan, a patto che non subiscano infortuni e che Borriello e Vucinic facciano i miracoli come stanno facendo finora.
Settimo. La rabbia. Il pareggio di oggi è palesemente ingiusto, è chiaro a tutti. La Sampdoria è scesa in campo per lo zero a zero, ha attaccato dieci minuti per trovare il pareggio e poi Di Carlo ha iniziato ad inserire difensori a pioggia. Eppure, queste sono le partite giuste da pareggiare. Così poi quando si gioca contro Brescia e Bologna si ha la necessaria cattiveria per chiudere le partite in fretta e per annichilire l'avversario.
Ottavo. Galliani ha dichiarato di essere felice e di aver sentito il Presidente il quale si sarebbe anche lui detto felice. Non solo dei risultati, ma del modo in cui gioca questo Milan. Quanti anni è che non lo sentivamo?

giovedì 25 novembre 2010

Ottavi di Champions

Come previsto, sono bastate cinque giornate per consegnare quasi tutti i responsi circa i gironi di Champions League.

Nel Gruppo A, Tottenham ed Inter sono già qualificate, bisognerà capire chi si acchiapperà il primo posto, sebbene i loro prossimi avversari (Twente e Werder Brema) già conoscono l'esito della propria campagna europea - Twente in Europa League, Werder Brema a casa.
Nel Gruppo B, la situazione è simile, con Schalke 04 e Lione distanziati da un punto e pronti a tutto per ottenere il primo posto, sebbene in questo caso affronteranno due avversari diversi (Benfica fuori casa ed Hapoel Tel Aviv in casa) ma con le stesse motivazioni - un posto in Europa League. Personalmente, credo che lo Schalke possa vincere in Portogallo, qualora i lusitani ricevano notizie confortanti da Lione, che presumibilmente arriveranno.
Nel Gruppo C, Manchester United e Valencia qualificate. Entrambe si giocheranno il primo posto all'ultima giornata proprio in Inghilterra, anche se è presumibile che esso sia appannaggio dei Red Devils.
Nel Gruppo D, Barcellona qualificato come primo. Il Copenaghen al novantanove punto nove percento è secondo, giacché affronterà in casa un Panathinaikos escluso da qualunque competizione internazionale.
Nel Gruppo E il Bayern è già primo, anche qui alla Roma basterà non perdere con il Cluj, o perderci a patto che il Basilea non vinca con i tedeschi, per passare come seconda.
Nel Gruppo F Chelsea primo e Marsiglia secondo, come altamente pronosticabile.
Nel Gruppo G Real Madrid primo e Milan secondo.
Nel Gruppo H le cose sono più divertenti. Lo Shakhtar ha dodici punti e giocherà l'ultima partita in casa contro un Braga avvelenato a nove. L'Arsenal, anch'esso a nove punti, non dovrebbe avere però problemi, visto che gli basterà battere il fanalino di coda Partizan per qualificarsi, o anche un pareggio qualora il Braga non vinca in Ucraina.

Riassumendo. Molto probabilmente andrà nel seguente modo.
Tottenham, Schalke 04, Manchester United, Barcellona, Bayern, Chelsea, Real Madrid e Shakhtar classificati come primi.
Inter, Lione, Valencia, Copenaghen, Roma, Marsiglia, Milan ed Arsenal classificati come secondi.

Il Milan può incontrare tutte tranne il Real Madrid. Spero in un ottavo di finale cazzuto, tipo Bayern o Manchester United, così da capire il nostro reale valore.

giovedì 18 novembre 2010

Il senso delle cose

Questo post è dedicato a tutti quanti i lettori e commentatori di questo blog. Sono passati quasi tre anni dalla sua fondazione e credo sia ora di trarre un bilancio serio del punto in cui siamo arrivati.

Il MilanFootballHall è un blog meraviglioso, farne parte è un privilegio ed un piacere. Però, ad oggi, si è svuotato. Niente di male, ma il fatto resta. Forse non piace più, forse chi lo legge non ha più tempo o voglia di seguirlo, forse ci sono altre ragioni. Ma il fatto resta.
Ho controllato. Nel mese di Novembre, solo sei commenti (in parte miei) a quattordici posts. Ad Ottobre, la storia si è ripetuta. Così a Settembre, Agosto, Luglio e, tornando indietro, fino a non ricordo più neanch'io quando.

Ora, dedicare del tempo ad una cosa che si ama è un lusso che pochi possono permettersi. Allo stesso tempo, dedicare del tempo ad una cosa che si ama, ma che per definizione necessità di partecipazione affinché essa abbia un senso, non ha più senso se vengono a mancare i presupposti. Cosa che credo sia verissima per il Milan Football Hall. Prigioniero, KaneBRM, Mavalà, Coccy e cuorerossonero hanno aiutato me e Crow nel costruire e far crescere una creatura meravigliosa. Per ragioni che non conosco, tuttavia, oggi non lo fanno più. E sinceramente, trovo piuttosto autoreferenziale e sciocco portare avanti un blog che nessuno frequenta più. Non amo leggere ciò che scrivo sul Milan se non posso confrontarmi con voi.

Pertanto, credo che il 18 Novembre 2010 sia giusto chiudere questa meravigliosa esperienza.

A chi ha postato uno, dieci o cento commenti vanno i miei ringraziamenti. Avete elevato la discussione, avete fatto ragionare gli altri e avete permesso a tutti di formarsi un'opinione più ricca e sfaccettata. Abbiamo riso, scherzato, gioito, pianto e riflettuto insieme sul nostro Milan. Certe volte siamo stati in disaccordo, altre no. Ma ci siamo sempre confrontati in modo civile. E anche per questo non posso che dirvi grazie. Il Milan Football Hall è stata l'America dei blog per un gruppo di persone che cercavano di fuggire dall'Inghilterra buia che erano altri siti, o forse solo lo squallore delle opinioni banali che si sentivano in giro. Siamo stati, e sappiate che per me è la maggior soddisfazione, il punto di incontro di un gruppo di persone che non volevano lo status quo e che non volevano discussioni da Bar Sport. Grazie davvero.

A Crow. Sei stato l'anima nonché l'artefice pratico di questo blog. Non ti potrò mai ringraziare abbastanza, hai dato a me e ad altri uno spazio dove condividere in modo liberale, onesto, pulito ed ironico un argomento quale il calcio, spesso analizzato in modo incivile e becero. Sei stato un grande compagno di avventura ed essendo un uomo intelligente, so che condividerai a pieno le righe che ho appena scritto. Anche tu, del resto, stai cominciando a frequentare con minore assiduità il blog. Non conosco le ragioni ma so che sono validissime.

Con un po' di tristezza ci si lascia.

Grazie ancora a tutti.

astoriarecords

martedì 16 novembre 2010

Power Rankings

Eccoci di nuovo qui ad analizzare, a modo nostro, la Serie A. E' un campionato più mediocre, dove - mini fuga di Milan e Lazio a parte - troviamo tutte le squadre molto vicine tra esse. Molte squadre alternano vittorie e sconfitte, non si segna tanto, gli zero a zero crescono ad ogni giornata e i pareggi sono numerosi. Partiamo come al solito dalla classifica.
Pos
Team
Pld
W
D
L
GF
GA
GD
Pts
1Milan128222111+1026
2Lazio12813159+625
3Napoli126331813+521
4Juventus125522313+1020
5Internazionale12552137+620
6Roma125431515019
7Palermo125252017+317
8Udinese125251312+117
9Genoa125251011−117
10Sampdoria12372119+216
11Chievo124441110+116
12Fiorentina124351313015
13Catania123541011−114
14Parma12354810−214
15Bologna123541115−414
16Lecce12336822−1412
17Cagliari122551111011
18Brescia123271015−511
19Cesena12327815−711
20Bari12237919−109
Cominciamo con l'analisi per blocchi, cercando di capire cosa sia successo nelle ultime sei giornate.
Partiamo dal blocco delle pretendenti allo Scudetto e alla Champions League. Il Milan ha ottenuto 15 punti (prima 11) frutto di 5 vittorie, 0 pareggi ed 1 sconfitta (prima 3-2-1), segnando 13 goals (prima 8) e subendone 7 (prima 4). La Lazio ha ottenuto 12 punti (prima 13) frutto di 4 vittorie, 0 pareggi e 2 sconfitte (prima 4-1-1), segnando 7 goals (prima 8) e subendone 4 (prima 5). Il Napoli ha ottenuto 10 punti (prima 11) frutto di 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte (prima 3-2-1), segnando 6 goals (prima 12) e subendone 5 (prima 8). La Juventus ha ottenuto 12 punti (prima 8) frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 0 sconfitte (prima 2-2-2), segnando 11 goals (prima 12) e subendone 4 (prima 9). L'Inter ha ottenuto 9 punti (prima 11), frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta (prima 3-2-1-), segnando 5 goals (prima 8) e subendone 4 (prima 3). La Roma ha ottenuto 14 punti (prima 5) frutto di 4 vittorie, 2 pareggi e 0 sconfitte (prima 1-2-3), segnando 10 goals (prima 5) e subendone 4 (prima 11).
Passiamo al blocco delle pretendenti all'Europa League e alla salvezza tranquilla. Il Palermo ha ottenuto 9 punti (prima 8) frutto di 3 vittorie, 0 pareggi e 3 sconfitte (prima 2-2-2), segnando 10 goals (prima 10) e subendone 8 (prima 9). L'Udinese ha ottenuto 13 punti (prima 4) frutto di 4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta (prima 1-1-4), segnando 10 goals (prima 3) e subendone 3 (prima 9). Il Genoa ha ottenuto 9 punti (prima 8) frutto di 3 vittorie, 0 pareggi e 3 sconfitte (prima 2-2-2), segnando 4 goals (prima 6) e subendone 4 (prima 7). La Sampdoria ha ottenuto 9 punti (prima 7) frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta (prima 1-4-1), segnando 4 goals (prima 7) e subendone 3 (prima 6). Il Chievo ha ottenuto 6 punti (prima 10) frutto di 1 vittoria, 3 pareggi e 2 sconfitte (prima 3-1-2), segnando 3 goals (prima 8) e subendone 5 (prima 5). La Fiorentina ha ottenuto 10 punti (prima 5) frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta (prima 1-2-3), segnando 7 goals (prima 6) e subendone 6 (prima 7).
Passiamo al blocco delle squadre in lotta per la salvezza. Il Catania ha ottenuto 6 punti (prima 8) frutto di 1 vittoria, 3 pareggi e 2 sconfitte (prima 2-2-2), segnando 3 goals (prima 7) e subendone 5 (prima 6). Il Parma ha ottenuto 9 punti (prima 5) frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta (prima 1-2-3), segnando 3 goals (prima 5) e subendone 3 (prima 7). Il Bologna ha ottenuto 7 punti (prima 7) frutto di 2 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte (prima 1-4-1), segnando 4 goals (prima 7) e subendone 7 (prima 8). Il Lecce ha ottenuto 4 punti (prima 8) frutto di 1 vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte (prima 2-2-2), segnando 3 goals (prima 5) e subendone 14 (prima 8). Il Cagliari ha ottenuto 4 punti (prima 7) frutto di 1 vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte (prima 1-4-1), segnando 4 goals (prima 7) e subendone 6 (prima 5). Il Brescia ha ottenuto 2 punti (prima 9) frutto di 0 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte (prima 3-0-3), segnando 3 goals (prima 7) e subendone 7 (prima 8). Il Cesena ha ottenuto 4 punti (prima 7) frutto di 1 vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte (prima 2-1-3), segnando 4 goals (prima 4) e subendone 8 (prima 7). Il Bari ha ottenuto 1 punto (prima 8) frutto di 0 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte (prima 2-2-2), segnando 3 goals (prima 6) e subendone 10 (prima 9).

Analizziamo le diverse possibili classifiche rispetto al primo blocco di sei partite. In tal senso, si dovrà considerare sia la classifica relativa (punti ottenuti nelle ultime sei giornate) che quella assoluta (punti totali conquistati). Iniziamo da un paragone rispetto al primo blocco.
Milan (+4 punti, +5 goals fatti, +3 goals subiti)
Lazio (-1 punti, - 1 goals fatti, - 1 goals subiti)
Napoli (-1 punti, -6 goals fatti, -3 goals subiti)
Juventus (+4 punti, -1 goals fatti, -4 goals subiti)
Inter (-2 punti, -1 goals fatti, +3 goals subiti)
Roma (+9 punti +5 goals fatti, -7 goals subiti)
Palermo (+1 punti, +0 goals fatti, -1 goals subiti)
Udinese (+9 punti, + 7 goals fatti, -6 goals subiti)
Genoa (+1 punti, -2 goals fatti, -3 goals subiti)
Sampdoria (+2 punti, -3 goals fatti, -3 goals subiti)
Chievo (-4 punti, -5 goals fatti, -0 goals subiti)
Fiorentina (+5 punti, +1 goals fatti, -1 goals subiti)
Catania (-2 punti, -4 goals fatti, -1 goals subiti)
Parma (+4 punti, -2 goals fatti, -4 goals subiti)
Bologna (+0 punti, -3 goals fatti, -1 goals subiti)
Lecce (-4 punti, -2 goals fatti, -6 goals subiti)
Cagliari (-3 punti, -3 goals fatti, +1 goals subiti)
Brescia (-7 punti, -4 goals fatti, +1 goals subiti)
Cesena (-3 punti, +0 goals fatti, +1 goals subiti)
Bari (-7 punti, -3 goals fatti, +1 goals subiti)

A questo punto è più semplice ottenere tre cose. La prima è il rendimento totale di una squadra, la seconda il rendimento di una squadra durante il secondo blocco di partite, la terza il paragone tra la variazione nel rendimento di una squadra durante il primo e durante il secondo blocco. Partiamo da quest'ultima statistica, sommando tra loro i punti fatti e i goals segnati e sottraendo i goals subiti (tenendo conto del segno meno).
Udinese +22
Roma +21
Fiorentina +7
Juventus +7
Milan +6
Parma +6
Genoa +2
Palermo +2
Sampdoria +2
Lecce 0
Lazio -1
Bologna -2
Cesena -4
Napoli -4
Catania -5
Inter -6
Cagliari -7
Chievo -9
Bari -11
Brescia -12

Ricordiamo che questa rappresenta una possibile classifica del solo secondo blocco di partite rispetto al primo. Se invece guardiamo al secondo blocco di partite rispetto alla classifica generale, le cose vanno diversamente.
Milan (15 punti, 13 goals fatti, 7 goals subiti)
Lazio (12 punti, 7 goals fatti, 4 goals subiti)
Napoli (10 punti, 6 goals fatti, 5 goals subiti)
Juventus (12 punti, 11 goals fatti, 4 goals subiti)
Inter (9 punti, 5 goals fatti, 4 goals subiti)
Roma (14 punti 10 goals fatti, 4 goals subiti)
Palermo (9 punti, 10 goals fatti, 8 goals subiti)
Udinese (13 punti, 10 goals fatti, 3 goals subiti)
Genoa (9 punti, 4 goals fatti, 4 goals subiti)
Sampdoria (9 punti, 4 goals fatti, 3 goals subiti)
Chievo (6 punti, 3 goals fatti, 5 goals subiti)
Fiorentina (10 punti, 7 goals fatti, 6 goals subiti)
Catania (6 punti, 3 goals fatti, 5 goals subiti)
Parma (9 punti, 3 goals fatti, 3 goals subiti)
Bologna (7 punti, 4 goals fatti, 7 goals subiti)
Lecce (4 punti, 3 goals fatti, 14 goals subiti)
Cagliari (4 punti, 4 goals fatti, 6 goals subiti)
Brescia (2 punti, 3 goals fatti, 7 goals subiti)
Cesena (4 punti, 4 goals fatti, 8 goals subiti)
Bari (1 punti, 3 goals fatti, 10 goals subiti)

Riordinando secondo il processo matematico usato in precedenza, otteremo la seguente classifica. Ricordiamo che questa classifica tiene conto del rendimento assoluto fatto registrare nel secondo blocco di partite e non rispetto a quello fatto registrare durante il primo blocco.
Milan +21
Roma +20
Udinese +20
Juventus +19
Lazio +15
Fiorentina +11
Napoli +11
Palermo +11
Inter +10
Sampdoria +10
Parma +9
Genoa +9
Bologna +4
Catania +4
Chievo +4
Cagliari +2
Cesena 0
Brescia -2
Bari -6
Lecce -7

Per finire, sommiamo ai punteggi ottenuti in quest'ultima classifica quelli ottenuti da ogni squadra durante il primo blocco di sei partite e quella che otterremo sarà una classifica che terrà conto sia del rendimento assoluto di ogni squadra che della variazione in esso fatta registrare durante il secondo blocco di partite. Una classifica simile permette di valutare le squadre, pertanto, sotto ogni aspetto - il rendimento durante il primo blocco, il rendimento durante il secondo blocco, la variazione nei due rendimenti e il rendimento assoluto.
Milan 49
Lazio 40
Juventus 39
Roma 39
Udinese 37
Napoli 32
Inter 30
Palermo 28
Fiorentina 26
Sampdoria 26
Genoa 25
Parma 23
Chievo 20
Bologna 18
Catania 18
Cagliari 13
Cesena 11
Brescia 9
Lecce 5
Bari 3