Ampia digressione prima della partita, perché sono due settimane che leggo papiri su papiri contenenti tante sciocchezze. Allora, partiamo dalla pietra dello scandalo. Le bestemmie in campo. Dopo che le televisioni hanno beccato Buffon che bestemmiava, si è aperto un vasetto di Pandora, proprio un vasetto, tipo quello dello yogurt, perché il vaso vero nessuno ha le palle di aprirlo. Insomma, dopo la bestemmia incriminata è arrivata la proposta molto bipartisan di censurare chi bestemmia con una bella squalifica.
Mettendo da parte le posizioni politiche, la religiosità e le opinioni personali, occorre dire qualche parola in merito alla questione.
Primo. Vietare le bestemmie è da Medioevo. E' come vietare le parolacce, il sesso, il sesso orale, la masturbazione (e allora hai voglia a costruire galere), l'uso del preservativo, l'uso della pillola, il divorzio, i capelli lunghi, la musica rock e tutto quello che ha portato la società puritana degli anni cinquanta a fare un bel salto culturale. Poi tutte queste cose sono state manipolate, e oggi viviamo in una società di deficienti che vivono di Facebook, gruppi musicali che durano un disco, droghe per cavalli e tagli di capelli da imbecilli. Ma questa è un'altra storia.
Secondo. La bestemmia è un atto soggettivo. E' personale. Se a qualcuno desse fastidio l'uso della parola, che so "freccia", nessuno si sognerebbe di censurarne l'uso e tutti riderebbero di colui il quale considera blasfemo l'uso di tale vocabolo. Eppure, seguendo l'esempio di Buffon, se noi quattro gatti oggi fondassimo una religione il cui dio si chiama "Freccia" che tra duemila anni raccogliesse un miliardo di credenti potremmo magari chiamare la federazione di tiro con l'arco per vietare l'uso della parola "freccia".
Terzo. L'Italia è un paese laico. E non lo dico da mangiapreti, da bestemmiatore, da anarchico, da senzafede eccetera. E' solo una constatazione, una banale realtà che tutti conoscono. Se vogliono togliere i crocifissi dalle aule, mi sembra poi ridicolo punire chi bestemmia in campo. Neanche venisse sentito dal Papa in persona. In Italia ormai c'è un'esaltazione del sesso, dell'uso di droghe, dell'uso dell'alcool, vogliono pure alzare il limite di velocità in autostrada a centocinquanta... ma una bestemmia è illegale.
Quarto. Perché un calciatore che tira cocaina, va a puttane o trans, si fa beccare trenta volte dall'antidoping, falsifica il proprio passaporto, va a duecento all'ora in autostrada rischiando di fare male agli altri, ecc. ecc. è un fottuto figliol prodigo che ha solo bisogno di amore, coccole e un po' di affetto mentre un povero calciatore con un cognome qualunque tipo Benetti, Merini o Fasani che magari è sposato, ha un figlio, non fa nulla di male ma tira una bestemmia è un cattivo esempio?
Cinque. Sui cattivi esempi. Questa storia dei calciatori-educatori fa ridere i polli. Nessuno in Italia prende esempio dai calciatori, né li invidia, se non per il fatto che scopano donne mediamente più affascinanti di quelle che puoi incontrare dietro casa tua, che girano con macchine grosse e rumorose e che guadagnano tanto più di te. Stop. Per il resto, i calciatori sono visti come dei minus quam dalla maggioranza delle persone. Poi, la storia dei cattivi esempi fa acqua da tutte, ma proprio tutte le parti. Nella mia vita ho frequentato alcolizzati, tossici, teppisti e altra gente che non inviteresti alla prima del Lago dei Cigni. A dire il vero, non li inviteresti neanche in una rissa tra gang. Ad ogni modo. Sono stato in posti moralmente deprecabili, ho frequentato donnacce, ascoltato musica suonata da gente piena di piercing e tatuaggi, capelli colorati e pantaloni larghi. Morale della favola? Non bevo, non mi drogo, cedo il posto alle vecchine sull'autobus e faccio la raccolta differenziata. Non ho piercing, non ho tatuaggi, non ho la cresta da Mohicano. Ascolto Mozart, Beethoven, Rachmaninoff, Chopin. Al contrario, parecchi dei miei compagni di scuola che frequentavano assiduamente la chiesa e l'oratorio ora si fanno di ecstacy, ketamina, LSD, acidi, trip, funghi allucinogeni, cocaina, bevono anche il Martedì sera (la serata più sfigata della settimana, probabilmente) e rimbalzano da uno psicologo all'altro. Non che vi sia una connessione diretta, ma chi di noi sta meglio?