martedì 29 giugno 2010

Sui Mondiali

Poco da dire, come sospettavamo. L'Italia, dopo aver vinto un Mondiale immeritatamente e senza avversarie (Brasile, Argentina, Olanda, Inghilterra), si è palesata per ciò che vale realmente. E non sono i Cassano, i Balotelli, i Miccoli, i Del Piero, i Totti ad essere mancati. Così ragionano in Via Durini. Credete veramente che una squadra incapace di battere Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia possa diventare uno squadrone con tre-quattro elementi in più? Come se il problema fossero i giocatori, e non la mentalità italiota dell'uno a zero e difendersi e ripartire in contropiede e io-speriamo-che-me-la-cavo perché Trezeguet sbaglia un rigore, mica perché sono stato più bravo.
Passiamo alle altre. Resto dell'idea che la Germania sia la squadra più in forma, la più pronta a vincere il titolo. E' giovane ma non troppo, ha un nucleo di giocatori che conoscono a memoria tattiche, schemi e soprattutto ha una voglia pazzesca di vincere. L'Argentina ha diverse individualità, ma non è un collettivo. Il Brasile è il Brasile, ma dovrà sfidare l'Olanda, che non è da sottovalutare. La Spagna, infine, non mi sembra nulla di speciale. Anzi, penso che perda contro il Portogallo. E occhio al Ghana, squadra che non si arrende mai e che, dovesse battere l'Uruguay, farà di tutto per arrivare in finale.

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