mercoledì 4 marzo 2009

Stile Inter/2

Giusto ieri sera, un mio amico mi ha raccontato che è andato a San Siro a vedere Inter-Roma. Non essendo tifoso di nessuna delle due squadre - e nemmeno milanista, per intenderci - ha trovato posto nella Nord, lì dove come è noto si assiepano i supporter neroazzurri. Orbene, mi ha detto che mai si è divertito tanto in vita sua, con questi che non erano in grado di "tenere" mezzo coro a favore della propria squadra, scoordinati ed ognuno per i fatti suoi.
Su Balotelli, invece, pare che per tutta la partita gliene abbiano dette di tutti i colori, per poi idolatrarlo quando ha segnato il primo goal. Poi, di nuovo ad insultarlo, fino ad esultare ancora in occasione del suo secondo goal...
Stile Inter, appunto.

5 commenti:

AstoriaRecords ha detto...

Più che stile-Inter io parlerei di stile-Italia. Purtroppo qualunque curva fischia i propri beniamini quando si perde e li idolatra quando si vince. Pensa a Seedorf. Che ci vuoi fare?

mavalà ha detto...

Entro nel secondo "stile inter" ma mi riferisco a entrambi:

1- Il problema non è, in questo caso, il fatto che il campo ha sempre ragione, fatto su cui siamod'accordo.
Il problema è che chi ha un vantaggio arbitrale, nel momento in cui usufruisce legittimamente del vantaggio arbitrale, non può lamentarsi degli arbitri.
Come ha detto argutamente Spalletti, dove c'è un furbo c'è anche un bischero.
Mouriho ci crede tutti bischeri, è questo che non va.
Lui conosce la mentalità italiana, essendo di origine latina, e ci sguazza, dando lezione di furbizia (tentando di darla) a chi della furbizia ha fatto uno stile di vita.

2- Le curve per me non fanno testo.

The Crow ha detto...

Ma sapete che questa volta non sono d'accordo con voi? Che cosa vuol dire che "il campo ha sempre ragione"? E' una frase fatta e, perdonatemi, io per le frasi fatti ho sempre avuto una discreta allergia. E' un po' come dire "la palla è rotonda", "non ci sono più le mezze stagioni" e "una volta qui era tutta campagna"...
Per quanto mi riguarda, il campo NON ha sempre ragione. Il calcio è uno sport dove non sempre il più forte prevale o chi merita di più nell'arco di una partita vince. In un ambito come questo, quindi, come ben sapete spesso sono i singoli episodi a determinare l'esito di una gara, indipendentemente dai valori espressi sul campo. Prendete l'ultimo derby: l'Inter ha complessivamente giocato meglio, probabilmente ha meritato più di noi la vittoria e, addirittura, ha sfiorato più volte di portarsi sul 3 a 0. Eppure, come è finita? 2 a 1 per loro. Ecco, allora, come l'errore arbitrale nel giudicare regolare il goal di Adriano ha avuto un indubbio peso sullo svolgimento della gara, a maggior ragione per il fatto che quel goal ha sbloccato il risultato fino ad allora inchiodato sullo 0 a 0. Siamo così sicuri che l'Inter quel derby l'avrebbe vinto comunque? Siamo così sicuri che l'altra sera, in ogni caso, anche senza il rigore regalato a Balotelli, l'Inter avrebbe pareggiato con la Roma? Io non lo penso affatto.
Piuttosto, come ha detto Mavalà, Mourinho ha voluto fare il furbo con chi (noi italiani) della furbizia ha fatto (ahinoi) un'arte. Vedi la partita di questa sera a Genova ed i tre sonori ceffoni presi in pieno volto dalla Sampdoria, questi sono alla canna del gas e lui furbescamente, appunto, vedendo la sua squadra in caduta libera ha tentato di spostare l'attenzione su di lui, così come ha fatto notare stasera un giornalista di Repubblica - perdonatemi, non ricordo il nome - intervistato al TG1. Guardate, pensate quello che volete, ma la sua strategia fino ad ora ha funzionato e, senza pensare ad alcun tipo di "nuove cupole" o stupidaggini del genere, in questo periodo l'Inter è stata aiutata, eccome. Sicuramente senza intenzione, probabilmente inconsciamente, ma senza ombra di dubbio a causa del clima creato "furbescamente" dallo specialone.

Quanto alle curve, so bene della loro "labilità", caro Astoria, specialmente della nostra che sai quante volte ho criticato. In questo caso, però, mi ha divertito particolarmente la "disorganizzazione" nei cori da parte di quella neroazzurra. Tutto qui.

OK, chiudo qui: torno al Chiambretti Night.

mavalà ha detto...

Carissimo The Crow, chiedo scusa, ma la frase "il campo ha sempre ragione", non è un dogma, ci mancherebbe, ma un semplice modo di intendere lo sport.
Il senso è che chi vince ha ragione (altra frase fatta, chiedo di nuovo scusa), e che i risultati, una volta finita la partita, vanno accettati.
Ovvio poi che non sempre vince chi lo merita, ma questa è l'altra faccia della stessa medaglia (evvai coi luoghi comuni...).

Non so se l'inter è alla canna del gas e il suo allenatore, consapevole di ciò, sta attirando l'attenzione su di se per distoglierla dalla squadra, a me sembra più un modo furbo di utilizzare i giornali, di sfruttare la pochezza della stampa nostrana, in modo, appunto, furbo, anzi furbesco.
E il motivo probabilmente riguarda una volontà, una richiesta di attenzione, da parte degli arbitri, per la sua squadra, composta per lo più da picchiatori, in ogni reparto.

The Crow ha detto...

Ciao, carissimo, non devi scusarti, ci mancherebbe!
In effetti, capisco ora il senso che tu ed Astoria volevate dare a "il campo ha sempre ragione" e ovviamente lo condivido. Ma una cosa è accettare comunque il risultato che viene dal campo con la consapevolezza di tutto il suo bagaglio di se e di ma che si porta dietro proprio per la natura del gioco come dicevo (e di conseguenza non fare polemiche o adombrare sciocchi sospetti di cospirazioni assortite), una cosa è pensare che questo sia sempre giusto.
E' un po' come la fantomatica "legge di compensazione" citata da alcuni, secondo la quale alla fine del campionato i torti ed i favori si compensano. Mai creduto ad una sciocchezza del genere. Neanche se la si volesse applicare scientificamente, ci si riuscirebbe, figuriamoci.
Quanto alla squadra di randellatori, infine, non posso che concordare.