giovedì 23 luglio 2009

Avanti così

Premesso che sono un cretino, perché ho scoperto solo oggi pomeriggio che l'amichevole con il Club America si era già giocata la notte scorsa e NON questa notta così come pensavo (del resto, l'una di giovedì NON è l'una di venerdì), ho potuto comunque guardare la replica trasmessa da Premium poche ore fa.
Partiamo dalla fine: per quel che può contare, non inganni il risultato di 2 a 1, dal momento che il Milan avrebbe potuto andare a segno almeno in cinque altre occasioni. Anzi, il goal del loro 1 a 0 è arrivato nel momento, forse, di maggiore incisività da parte dei nostri ragazzi. Per intenderci, giusto pochi attimi dopo che Zigoni, su splendido corner di Ronaldinho, aveva ottimamente impattato di testa, trovando però il pieno palo a negargli la gioia del suo primo goal in rossonero.
Ma non solo. Per tutto il primo tempo, la squadra ha mostrato già di essere in costante miglioramento rispetto alle prime uscite e l'agonismo messo in campo dai messicani ha dato alla partita tratti tutt'altro che "amichevoli".
Così come provato nel secondo tempo contro i Galaxy, Leonardo è partito facendo accentrare da subito Ronaldinho dietro alle due punte Inzaghi e Zigoni, coperto a centrocampo da Flamini, Gattuso e Seedorf spostato sul centro-sinistra. In difesa, Antonini, Nesta, Favalli e Jankulovski nella classica linea "a quattro" davanti a Storari in porta. Il Club America si è dimostrato avversario rognoso, con buona proprietà di palleggio e, naturalmente, più avanti di noi nella preparazione, cosa che ci ha fatto un po' ballare durante alcune concitate fasi di gioco.
In ogni caso, davvero ottima la prova di Dinho, il quale, liberato dalla sua abituale posizione defilata sulla sinistra, ha potuto spaziare a piacimento sulla trequarti, regalando magnifici assist in attacco e rientrando spesso e volentieri a dare una mano al centrocampo. Buon segnale. Sua una punizione da oltre trenta metri nel primo tempo, stampatasi giusto sull'incrocio dei pali, così tanto per dare un ulteriore indizio di come la fortuna non ci sia stata proprio amica. Ma, come dicevo, sono stati gli assist ad Antonini nel primo tempo (sparato alto solo davanti al portiere, con Inzaghi ad imprecare per non aver ricevuto palla in posizione nettamente più centrale) e quello davvero magnifico a Seedorf nei primi minuti del secondo ad illuminare la serata e a dare sempre più coraggio in prospettiva futura.
Discorso a parte, invece, lo merita come al solito Inzaghi. Ragazzi, ma quanti anni ha questo bambino? Sì, perché trattatisi di ragazzino che corre, si arrabbia, combatte, esulta come potrebbe fare solo in una finale di Champions. Non so se avete visto o meno il suo goal del nostro momentaneo pareggio, ma sul lancio di Flamini ha letteralmente tagliato in due i centrali difensivi avversari e, in corsa, ha messo di esterno la palla nell'angolino alla sinistra del portiere. Roba da rimanere a bocca aperta.
Purtroppo, però, a pochi minuti dalla fine, su di un traversone nella nostra area la difesa si è fatta trovare un po' impreparata e Zambrotta subentrato al posto di Antonini si è fatto superare di testa per il definitivo 2 a 1. Poco male. Nel complesso la prestazione della squadra devo dire che mi è piaciuta non poco per il piglio e la volontà di corsa. Benino anche l'esordio nel secondo tempo del mastodontico Onyewu, il primo statunitense della storia rossonera, nonostante l'incertezza sul loro primo goal dove ha un po' perso di vista l'attaccante messicano.
Negli ultimi minuti, alla ricerca del "disperato" pareggio (per modo di dire, ovvio) è stato schierato anche come centravanti-boa e a pochi secondi dalla fine ha pure messo di testa un ottimo assist a Zigoni che però non è riuscito a concretizzare. Pazienza.
Adesso ci aspetta il Chelsea del nostro "amico" Ancelotti, che ha appena rifilato due ceffoni all'Inter, surclassandola - come dicono - sia sul piano del gioco, sia su quello della corsa.
Ma con un Inzaghi ed un Ronaldinho così nulla ci è precluso.
Let's go, Milan.

9 commenti:

AstoriaRecords ha detto...

Vedo che la fiducia comincia a rialeggiare anche da queste parti. Bene.

The Crow ha detto...

Piano. La mia fiducia in questa squadra non è mai venuta meno ed il mio entusiasmo per queste prime amichevoli - soprattutto quella di ieri - è testimonianza di come questi vecchi leoni, mettendosi umilmente a completa disposizione dei nuovi schemi di Leonardo, meritino davvero tutta la stima di questo mondo. E non è certo una novità.
Il "problema", però, rimane sempre lo stesso e cioè che, ai miei occhi, l'undici titolare manchi di valide alternative in più di un ruolo o, per essere più precisi, desti più di un dubbio sulla capacità di affrontare la nuova stagione sui due impegnativi fronti di campionato e Champions.
Rosa alla mano, cerco di spiegare meglio quanto penso.
L'anno scorso, tanto per intenderci e, in più, senza la Champions da giocare, il tridente offensivo era composto, almeno in partenza, da Kaka', Borriello e Ronaldinho, con Pato, Inzaghi e Seedorf alle loro spalle e, in più, come ulteriore alternativa più o meno duttile sia come seconda punta, sia come prima, c'era pure il ritorno del "figliol prodigo" Sheva. Adesso, in questo preciso momento, partito Kaka' e rimandato a casa Sheva, abbiamo gli stessi uomini dell'anno scorso. E questo vuol dire che i conti non tornano, perché è chiaro che su sei posti da occupare, sono solo cinque gli uomini a disposizione. A meno che non si considerino già pronti per il grande salto il ventunenne Di Gennaro sulla trequarti, il diciottenne Zigoni come prima punta e, addirittura, il diciassettenne Beretta come seconda. Oddio, ci sarebbe anche Viudez (20 anni) già con noi l'anno scorso (e non so quanti se ne siano accorti), ma finora in queste prime amichevoli io non l'ho ancora visto: che fine ha fatto?
Insomma, tutto questo per dire, ancora una volta, come il problema si ponga non tanto sulla prima punta, dove pure Borriello è comunque un azzardo e Inzaghi ha gli anni che ha, ma sulla possibilità di dare un valido vice a Pato, se non anche a Ronaldinho. In questo senso, davvero non capisco le strategie societarie nel cercare, almeno apparentemente, un prima punta come principale obiettivo di mercato, quando invece sarebbe il caso di puntare su di una seconda, magari anche un po' stagionata, ma in grado di starsene buono in panchina e far respirare Pato all'occorrenza. Un nome? Mah, tanto per dire una sciocchezza, uno come il trentaduenne Di Natale potrebbe rispondere bene ai requisiti esposti. Quanto costerebbe uno così? Non credo più o molto di più dei soldi che il Milan ha intenzione di sborsare per la tanto agognata prima punta.

The Crow ha detto...

Quanto al centrocampo, la situazione è un po' più delineata e, in qualche modo, rassicurante. Fatta eccezione, naturalmente, per l'incognita Pirlo, per la quale fino a quando non vedrò il regista bresciano in rossonero il primo di settembre non dormirò sonni tranquilli. Ma anche qui, l'anno scorso a dare fiato al trittico titolare Gattuso-Pirlo-Ambrosini, oltre a Flamini c'era, seppur in teoria, Emerson. Bene, ora che è partito anche "il puma", in compenso è arrivato... Abate, che per quanto sia un giovane valido e con buona corsa sulla fascia, non mi sembra abbia molto a che fare con il traffico nel centro del campo. OK, c'è Strasser, come provato anche con buoni risultati da Leonardo in queste prime amichevoli, ma ha 19 anni: non è oggettivamente un po' pochino?
Infine, il capitolo difesa. La coppia o, meglio, le coppie centrali sono quelle che sinceramente mi danno meno preoccupazioni. Nonostante la perdita incalcolabile di Paolo Maldini, infatti, Nesta sembrerebbe davvero aver superato i suoi annosi guai fisici e Thiago Silva è un acquisto di quelli da "vero Milan". In più ci sono i più che affidabili Bonera e Kaladze come seconde linee, è arrivato il gigante Onyewu e, se proprio dovesse esserci un'epidemia, c'è il sempre valido Peppiniello Favalli a dare una mano. I dubbi, però, arrivano dagli esterni difensivi. Anzi, "il" dubbio a dire il vero.
Domanda: se la società aveva ritenuto opportuno investire tanti, tanti soldi (anzi, a dirla tutta, uno sproposito) per Cissokho, indipendentemente da come siano andate o meno le visite mediche e tutto il resto, mi spiegate perché sfumato l'acquisto del giovane senegalese non si è provveduto ad acquistare un altro terzino? Cos'è, prima ci serviva un terzino sinistro ed ora non ci serve più? Mah...
Teoricamente, saremmo anche coperti, con la coppia titolare Zambrotta-Jankulovski ed i sostituti Oddo-Antonini, anche se quest'ultimo è più terzino destro che sinistro. Ergo, il terzino sinistro ci serviva, eccome, soprattutto tenendo presente che Leonardo vuole che i difensori di fascia spingano come dannati e il fatto che Zambro e Janku hanno 32 anni e Oddo addirittura 33. Pasquale dell'Udinese non poteva andare bene? Pasqual della Fiorentina? Il "nostro" Grimi ceduto allo Sporting Lisbona era così da scartare?

The Crow ha detto...

Come si vede, quindi, secondo il mio parere strettamente personale, non era o non sarebbe necessario un mercato folle da parte nostra, ma semplicemente due-tre ritocchi per dare solidità alla rosa.
OK, i tempi in cui Galliani diceva che una squadra come il Milan doveva avere due campioni in ogni ruolo sono belli che andati, ma almeno non avere ruoli scoperti, senza riserve, mi sembra almeno il minimo. O no?

ilPrigioni3ro ha detto...

Eh mio caro Crow, la tua analisi è lucidissima e ho ben poco da aggiungere.
A mio parere a questa squadra mancano senz'altro un forte terzino sinistro di spinta, 2 centrocampisti (eh si perchè ritengo Andrea da Brescia già a Londra) e un centravanti per poter competere al vertice in campionato e fare strada in coppa.
D'altronde Leonardo è stato chiaro su come vuol giocare e visto che a tutt'oggi il mercato langue ha dovuto ripiegare sul modulo della scorsa stagione.
Io rimango ancora in attesa fiduciosa anche se quando ripenso a Kakà......

ciao ragazzi!

The Crow ha detto...

Ciao, carissimo!

La vediamo alla stessa maniera, tranne, forse, su Kaka', dal momento che l'ho sempre pensato prima, ma ora, ogni giorno che passa, sono sempre più convinto che sia stato lui a volersene andare e la società, anche con tutte le bugie di questo mondo che ci ha raccontato, bene ha fatto a cederlo.
E tanti saluti.

Rimango, comunque, fiducioso anch'io e chissà che davvero la tattica attendista adottata da Galliani e Braida non porti alla fine i frutti sperati.

ilPrigioni3ro ha detto...

In questi giorni mi è balenato un questo pensiero.
Siccome non posso pensare che non ci sia danaro (anche poco) da spendere e siccome non credo che siano tutti rincitrulliti:
non è che Silvio ha dato mandato di temporeggiare sul mercato in particolare per prendersi una piccola vendetta e lasciare rosolare a fuoco lento coloro che lo hanno contestato durante Milan Roma?
Secondo voi?
Certo che cosi facendo però snerva anche il resto dei cuori rossoneri....

The Crow ha detto...

Beh, che la contestazione subìta in quella partita abbia colpito a fondo il nostro presidente, non credo che lasci spazio a dubbi. Ma allo stesso tempo è difficile pensare che la "vendetta" pensata sia così autolesionistica.
Certo è che c'è da temere che episodi come quelli da te citati, se ripetuti nel tempo, possano alla lunga disaffezionare il presidente e questo, in un'ottica futura, potrebbe anche portare alla ventilata ma poi smentita cessione della società.
A quanto si legge, molti tifosi milanisti si auspicherebbero pure che ciò avvenga, ma per quanto mi riguarda sarebbe l'evento più luttuoso degli ultimi venticinque anni.
Altro che la cessione di Kaka'.

AstoriaRecords ha detto...

Verranno inseriti in rosa altri quattro giocatori. In difesa, Michelangelo Albertazzi, possibile nuovo Franco Baresi e un terzino, che prima della fine di Agosto arriverà. Col gioco che vuole Leonardo e che Berlusconi domanda, Oddo e Antonini c'entrano poco. A centrocampo arriverà un sostituto di Emerson e a breve tornerà Beckham. In attacco, un nuovo faccione sbucherà presto nella sala di Milanello.