lunedì 20 luglio 2009

Galaxy, we have a problem

Infatti, rivogliamo SUBITO David Beckham! :-)
Probabilmente stimolato (anche) dai fischi che gli sono piovuti addosso dagli spalti dai tifosi che lo tacciano di "tradimento", il "galattico" ha sfoderato una prestazione maiuscola nell'amichevole di questa notte, giostrando a piacimento a centrocampo e, in più di un'occasione, mandando letteralmente in tilt la nostra retroguardia, con lanci di 40, 50 metri precisi al millimentro.
Insomma, il Beckham che abbiamo avuto modo di conoscere da vicino in maglia rossonera e che ha fatto ricredere anche i milanisti più scettici.
Dal canto suo, David anche in questi giorni - polemica con Donovan a parte - non ha fatto mistero di aver lasciato il suo cuore a Milano e che il suo sogno rimane comunque quello di tornare a Milanello a novembre. Ma la situazione di malcontento creatasi a Los Angeles attorno alla sua decisione di terminare la scorsa stagione con il Milan e di non ritornare con i Galaxy nei termini stabiliti, potrebbe addirittura anticipare il ritorno in rossonero di David già ad agosto, così come ipotizzato da più parti. E, nonostante la volontà di rinverdire la rosa da me stesso condivisa, Beckham tornerebbe utile, eccome, nei nuovi schemi voluti da Leonardo: il ruolo di centrocampista di centro-destra, quello che per intenderci è attualmente coperto da Gattuso e Flamini, gli starebbe addosso perfettamente come cucito in una delle celebri sartorie di Savile Row [cit. Carlo Pellegatti]. Già immagino i suoi lanci a far involare alla velocità della luce Pato a destra, o a ribaltare completamente il fronte d'attacco servendo sull'altra sponda Ronaldinho...
Dite quello che volete, ma un vecchio romantico come me penserà sempre che un passaggio smarcante ricamato al millimetro vale più di ogni altra cosa nel giuoco del calcio. Anche più dello stesso segnare. Ecco perché, pochi attimi dopo il fischio di inizio dell'amichevole di questa notte, quando ho visto Seedorf, spalle alla porta, stoppare la palla sulla trequarti e, quasi con un passaggio "no look", tagliare in due la difesa avversaria con un lancio rasoterra sulla destra per Di Gennaro, beh, mi sono alzato in piedi di fronte al televisore.
In ogni caso, il Milan ha proseguito la preparazione fornendo una buona prestazione, in cui sicuramente le cose migliori si sono viste dal centrocampo in su, mentre è ancora da oliare qualche meccanismo difensivo, soprattutto nell'intesa tra Nesta e Thiago Silva.
In più, nel secondo tempo si è visto anche un modulo a due punte (quasi) centrali, con Ronaldinho provato con più che buoni risultati alle loro spalle, piuttosto che sul suo abituale centro-sinistra. Con questa disposizione, si è rivisto Abate a dare sostanza sulla destra, mentre ancora positive sono state le prove di Flamini al centro, l'unico a rimanere in campo 90', e di Jankulovski sulla sinistra. Bene i ragazzi provati ancora da Leonardo nel secondo tempo, come Strasser, Albertazzi e Zigoni, mentre ho visto probabilmente per motivi diversi un po' sottotono Oddo e Borriello: il primo, infatti, m'è sembrato svagato come se non si sentisse parte del progetto al 100%, in attesa di conoscere la sua nuova destinazione (Juventus?); il secondo, invece, ha forse sentito il peso delle possibilità che si gioca come punta centrale titolare anche in amichevoli come questa e per non sbagliare ha giocato alquanto contratto almeno nella prima parte della gara.
Bello, infine, il goal dell'1 a 0 messo a segno da Thiago Silva di testa (da dividere, però, almeno al 50% con la splendida punizione calciata con taglio in area da parte di Di Gennaro), mentre il secondo goal rossonero è stato realizzato nella ripresa da (indovinate un po'?) PippoMio Inzaghi. Ma questo, come direbbe il mio amico Astoria, il va sans dire.

2 commenti:

mavalà ha detto...

Non ho visto la partita, quindi ti ringrazio per l'affidabile resoconto.

Riguardo a Beckham: uno così fa sempre piacere averlo in squadra.
Non solo per la qualità, indiscutibile.
Anche e soprattutto per la voglia che ci mette, l'umiltà, il buon esempio.
Uno come lui, straricco, strafamoso, che in fondo gioca a calcio solo perché gli piace, quando potrebbe benissimo farne a meno, vederlo correre, rincorrere, divertirsi come un bambino, essere felice quando segna, è stata la miglior sorpresa l'anno scorso. Più dei suoi, come giustamente fai notare tu, lanci perfetti, che comunque conoscevamo già.

Una cosa sul nuovo corso: io ho una speranza, e sebbene sappia benissimo come si dice muoia chi vive sperando, la dico lo stesso.
Spero che i nostri vecchi leoni, feriti e qualche volta derisi, abbiano uno scatto d'orgoglio (di quello che io chiamo l'orgoglio dei campioni).
Perché, diciamocelo: non ho visto negli ultimi 10 anni un difensore come Nesta; un regista come Pirlo; un centrocampista come Seedorf; un fantasista come Ronaldinho; un bomber come Inzaghi.
Vi pare poco?

Io dico che se questi stanno bene, qualche cartuccia da sparare l'hanno ancora.
E se prendono la mira giusta...

p.s. io so qual è la mira giusta da prendere, ma non la dico.

Per voi, amici, qual è?

The Crow ha detto...

Di nulla, caro.
Del resto, è per me un vero piacere (uno dei pochi che mi rimangono) scrivere del nostro Milan. Altrimenti, non sarei stato così pazzo dallo stare in piedi alle quattro del mattino per guardare un'amichevole di precampionato...

Quanto a Beckham, la vedo esattamente come te, anche se già oggi Galliani ha raffreddato un po' gli entusiasmi dicendo che è praticamente impossibile che torni al Milan ad agosto.

Sul nuovo corso, beh, come già scritto nei giorni precedenti, non nascondo un mio personale scetticismo. Intendiamoci, anch'io penso che giocatori come i nostri siano unici al mondo e non li cambierei con nessuno. Ma dal terremoto Kaka' in poi, sono troppe a mio avviso le incognite che aleggiano sulla nostra attuale squadra.
Prendiamo uno come Ronaldinho, ad esempio: io AMO questo giocatore, l'ho sempre amato, l'ho sognato in rossonero per anni e, la dirò tutta fino in fondo, ho sempre pensato che fosse il giocatore più "bello" da vedere quanto a tecnica e a talento. Più dello stesso Kaka', tanto per intenderci. E questo, naturalmente, non è un aggiornamento della volpe e dell'uva, fatto ora che Ricky non è più con noi, ma sotto sotto l'ho sempre pensato.
Tanto per fare un parallelo del passato, penso che ai miei occhi la differenza che intercorra tra i due sia la stessa che intercorse tra Gullit e Savicevic: magari Ruud è stato in assoluto il più forte, il più determinante e probabilmente il più rappresentativo per la storia dei nostri colori, ma io gli ho sempre preferito il Genio, le sue giocate, la sua lucida follia che gli permetteva di involarsi in dribbling "impossibili" o di pensare reti fantascientifiche come quella nella finale di Atene del 1994 contro il Barcellona.
Detto questo, però, bisogna essere sinceri fino in fondo e, onestamente, vedere oggi Ronaldinho dà un po' i brividi, soprattutto in prospettiva sulla lunga distanza. Certo, siamo in piena preparazione, i carichi di lavoro sono quelli che sono, ma il pensare che un giocatore oggi completamente o quasi da recuperare come lui sarà l'asse portante della nostra futura squadra, beh, mi lascia eufemisticamente perplesso. E il bello è, come dicevo nell'altro post, è che non c'è nel momento in cui scrivo un suo "vice", qualcuno che possa non solo dargli fiato nel corso del campionato, ma che ne rappresenti anche una valida alternativa.

Naturalmente, spero di essere seccamente smentito dai fatti: ne sarei il primo ad essere felice. Spero che Dinho torni quello di un tempo e ci faccia sognare palla al piede dribblando mezza squadra avversaria con palla infine messa all'incrocio della porta. E che, soprattutto, sia così per tutto l'anno.

Qual è la mira giusta da prendere? La so anch'io, ovvio, ma sono troppo scaramantico per dirlo... Ahahah!