lunedì 15 novembre 2010

La musica è cambiata

Fatevi venire un bel sorriso perché ieri sera è cambiato il calcio italiano. Ma non corriamo, andiamo per piccoli steps.

Il Milan vince il derby in maniera trionfale. No, non quattro zero con due mezze rovesciate e due colpi di tacco, lo vince in maniera migliore. Uno a zero su rigore, poi un paio di grosse occasioni e poi addormenta la partita per settantacinque minuti, durante i quali l'Inter non riesce a fare un solo tiro in porta. Geniale l'idea di Allegri di partire con il rombo come il primo Milan ancelottiano, idea che lo ripaga ben presto vista la supremazia sulle fasce e al centro. Alla prima occasione vera, Materazzi stende Ibrahimovic. Rigore, goal, petto gonfiato sotto la Curva Nord. L'Inter si fa timidamente avanti, ma è il Milan a comandare le danze e a vanificare altre due-tre palle goals. Poi, sul finire del primo tempo, una punizione di Sneijder che lambisce il palo. E poi basta. Nel secondo tempo, a dire il vero noioso, l'Inter non ci prova, il Milan amministra con cautela, si vede poco o nulla. Abate si fa espellere, ma questa Inter non segnerebbe neanche se il Milan giocasse in tre. La difesa è tornata monumentale, anche i terzini sembrano diversi. Gattuso, Ambrosini e Flamini sono incontenibili, Seedorf quello di un tempo, Ibrahimovic supremo e Robinho corre come un folletto per aiutare la squadra.

Finisce così il primo derby della nuova Serie A, quella che rimette a posto tante cose che un ex vicepresidente dell'Inter aveva scardinato nella gloriosa estate del 2006. Il Milan è primo, in coabitazione con la Lazio che però non durerà, a cinque punti dal Napoli che non ci interessa ma soprattutto a sei e sette punti da Inter, Juventus e Roma.

Quello di ieri non è solo un derby vinto. Non dimentichiamocelo.

2 commenti:

The Crow ha detto...

Ho solo un piccolissimo appunto da fare ai ragazzi di ieri sera: visto l'approccio alla gara dei neroazzurri, "molle", quasi "timoroso" come non si vedeva dal pre-2006 (e il cerchio si è finalmente chiuso, come avevamo detto già ad agosto), nella prima mezz'ora dovevamo seppellirli, asfaltarli, annichilirli. Roba tipo 4/5 a 0 alla fine del primo tempo. Del resto, le occasioni ci sono state tutte, specialmente nei primi minuti, ma così come abbiamo più volte constatato in questo periodo, il limite della squadra di Allegri (il solo?) è la cattiveria sotto porta. Detto questo, però, come hai sottolineato giustamente tu, forse è stato meglio così, facendo acquistare alla vittoria nel derby un sapore epico, da impresa eroica ad opera di un manipolo di uomini davvero straordinari. Non ce lo dimenticheremo.

AstoriaRecords ha detto...

In effetti hai ragione, anche se non dimentichiamoci del fatto che le occasioni ci sono state e che probabilmente se al posto di Robinho ci fosse stato Inzaghi, avremmo vinto con uno scarto maggiore. Detto questo, la cattiveria sotto porta arriverà, come arriveranno bel gioco e spettacolo. Intanto godiamoci il primato solitario che potrebbe aumentare se riuscissimo a prendere non meno di undici punti nelle prossime cinque partite contro Fiorentina, Sampdoria, Brescia, Bologna e Roma. Poi Cagliari ed Udinese. Se chiudiamo il girone d'andata a quaranta punti, vista la partenza un po' negativa (Cesena, Catania e Lazio), non posso che dirmi soddisfatto.