lunedì 29 novembre 2010

Ci dimentichiamo sempre di lui

Sette goals in campionato e quattro in Champions League. Per un totale di undici in diciassette partite. Quattro assists decisivi.
Forse non ce ne siamo accorti, ma abbiamo acquistato il giocatore più decisivo del mondo. Messi è più bravo palla al piede, Cristiano Ronaldo è più veloce e più potente, ma Ibrahimovic è come Michael Jordan - nelle statistiche individuali non è mai primo, ma nelle prime posizioni su ognuna di esse, mentre gli altri eccellono in alcune categorie e poi scadono in altre.
Ventinove anni appena compiuti, nessun grave infortunio, tanta voglia di vincere. Forse il più importante acquisto della società dai tempi di Weah. Shevchenko e Kakà erano due fenomeni, ma nessuno di loro aveva un simile impatto sul gioco. Semplicemente devastante.
Ibrahimovic, per ventiquattro milioni di euro poi, è il colpo di mercato dei prossimi cinque anni.

3 commenti:

mavalà ha detto...

Se il calcio fosse un gioco individuale betterebbe chiuque.
Parole sue.
Concordo.
E dico che è anche più uomo squadra degli altri due da te citati.

Non so se è il più forte, ma sicuramente un campione che dà l'esempio al Milan ci voleva.

Ho avuto l'impressione che i gregari si fossero stancati di correre anche per gli altri.
Ora non è più così, si corre tutti.

Bene, siamo una squadra vera.

ilPrigioni3ro ha detto...

Era un colpo che avevamo veramente bisogno di fare.
Anche se io in questo momento non lo vedo sulla linea dei grandissimi della storia del Milan.
Ma è appena arrivato, diamogli tempo di giocare, segnare e vincere.

The Crow ha detto...

Ibra è semplicemente fuori parametro.
Per una volta non sono d'accordo con ilPrigioniero: sì, vero, diamogli ancora un po' di tempo, però, io uno così lo vedo già sul podio dei tre attaccanti più forti visti in rossonero negli ultimi venticinque anni. A parte SuperPippo - altro giocatore fuori parametro per le sue caratteristiche uniche - Ibra ha la prestanza fisica di un Bierhoff con (quasi) la tecnica di Marco, con in più una potenza di fuoco pari a quella di George Weah, se non forse addirittura di più (vedasi lo stratosferico goal messo a segno proprio contro il Brescia).
Che Dio ce lo preservi.