lunedì 8 novembre 2010

Sull'onestà intellettuale

Ho riascoltato per la terza volta l'intervista post-derby di Ranieri. Accusato di aver vinto grazie ad un rigore per la Lazio - che neanche c'era - si è giustamente difeso dicendo che non ci si può attaccare al fumo della pipa per cercare una cospirazione dietro ogni cosa.
Bene, bravo, sette più.
Però. Il moralismo Ranieriano e romanista in generale mi fa ridere. Stiamo parlando di un allenatore e di una tifoseria che si è contraddistinta negli ultimi settantatre anni per la quantità di lamenti. E la Juve e Moggi e il Milan e Galliani e l'Inter e Moratti e la Lazio e gli arbitri e la politica e il povero Totti eccetera eccetera.
Va bene, la Roma ieri ha meritato di vincere. Che i romanisti si indignino per le recriminazioni laziali, no, ché poi saranno i primi, magari tra due soli giorni, a lamentarsi perché al primo minuto del match la Fiorentina ha ricevuto una rimessa laterale che sarebbe toccata alla Roma.
Un motivo in più per tifare contro, in effetti.

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