mercoledì 3 novembre 2010

Il Derby d'Europa

Stasera è tosta, tostissima. Giochiamo contro la squadra che per me è la favorita alla conquista della Champions League, che sta vivendo un momento di forma meraviglioso e che ha un condottiero pronto ad espugnare San Siro ad ogni costo. Per la classifica e per il morale serve una vittoria, chiaro e banale, ma a dire il vero preferirei una grande prestazione - certo, condita almeno da un pareggio. Già, perché se il Milan vince ma gioca male poi a Bari si perde. Se il Milan pareggia ma fa la voce grossa, poi a Bari si vince. E a noi, quest'anno, serve più vincere a Bari che contro il Real Madrid.
Update a fine primo tempo. Il Milan non gioca male, ma il Real Madrid gioca davvero bene. Merito dei suoi tanti campioni e di quel campione che è Mourinho. Credo che ci sia poco da fare, a questa squadra servono parecchi innesti per tornare quella del quinquennio 2002-2007.
Update al minuto sessanta. Il Milan non fa niente. Gli attaccanti sono inesistenti. Gioca Gattuso, per fortuna, sennò staremmo perdendo quattro a zero. Speriamo entri Filippo.
Update al minuto sessantotto. Filippooooooooooooooooooooooooooooooooo. E' il più forte attaccante della storia, guardate che cavolo di goal ha fatto stasera. Fenomenale. Mitico.
Update al minuto ottantacinque. Filippo. Non ho parole. E la gente che si gasa per le cazzate che fa Cristiano Ronaldo, per i dribbling di Messi, per le perle di Sneijder. Non scherziamo, Inzaghi è il calcio.

1 commento:

The Crow ha detto...

No ho parole per descrivere l'emozione che ho provato quando Inzaghi è entrato in campo. Già, ancor prima che toccasse anche un solo pallone, è bastato guardare il suo sguardo, la sua concentrazione, la sua 'fame'. Persino imbarazzante azzardare un paragone con il poco più che ventenne Pato: è sembrato che si fossero addirittura invertiti i ruoli, con il brasiliano spento a fare la parte del giocatore 'vecchio' e sul viale del tramonto e l'eterno SuperPippo a mangiarsi letteralmente avversari e terreno di giuoco come un ragazzino voglioso di mettersi in mostra.
Santo subito.