domenica 6 febbraio 2011

Hmmm...

Male, malissimo. Il Milan pareggia la quarta partita su sei, la seconda consecutiva, perdendo così la possibilità di una nuova mini-fuga su Inter e/o Roma. I rossoneri giocano un buon primo tempo, sprecando un po' troppo, poi nella ripresa la squadra diventa molle, prevedibile e il Genoa rischia addirittura di ottenere i tre punti. Pato migliorato ma non ancora al top, Cassano molto indietro, Ibrahimovic bisognoso di tirare il fiato. Per fortuna da Domenica prossima tornano Pirlo, Seedorf e forse Boateng. Se l'infermeria si svuota, credo che le cose possano cambiare.
Una piccola bacchettata ad Allegri che spero non accada più. Finché siamo noi tifosi a parlare di soglia ad ottanta punti è ok, ma un allenatore non può pubblicamente dire che la squadra necessita di altre undici vittorie. Altrimenti i giocatori non sentono il pepe sotto al culo e la festa finisce lì.
Ad ogni modo questo potrebbe essere un periodo fortunato. L'Inter giocherà contro la Roma, poi andrà a Torino dove secondo me la Juventus morirà pur di strappare almeno un pareggio, poi recupererà Mercoledì sedici la partita con la Fiorentina che deve salvarsi e non si farà piegare facilmente, poi il Cagliari in casa, poi tre giorni dopo l'andata di Champions League contro il Bayern, poi la Sampdoria fuori casa. La Roma avrà Napoli, poi la partita con lo Shakhtar il sedici Febbraio, poi Genoa in casa, il recupero con il Bologna il ventitre e poi il Parma.
Insomma, campionato apertissimo e sfide delicate per tutte quante. Febbraio dirà poco o nulla, sembra che nessuna voglia staccare le altre o crollare definitivamente.

11 commenti:

The Crow ha detto...

Ecco, appunto sono sempre stato estremamente allergico alle tabelle e dall'esperienza passata è m-a-t-e-m-a-t-i-c-o che oltre a non essere MAI rispettate, portano anche un discreto carico di sfiga. Allegri ha commesso un grave errore con la stupidaggine degli ottanta punti e delle undici vittorie che ci separano dallo Scudetto: era necessario uscirsene adesso con una dichiarazione del genere che non fa altro che mettere pressione alla squadra? E adesso che abbiamo pareggiato le prime due, che significa, che abbiamo già perso il campionato, visto che è impossibile vincerle tutte da qui alla fine? Per non parlare dei suoi errori di impostazione della squadra - un 4-3-3 che non sta né in cielo, né in terra - delle scelte tecniche - Pato, nonostante il goal di oggi, è un problema rapportato ad Ibra e andava/va/andrebbe gestito meglio - fino alla lettura delle partite e a ritardi eonici circa la sostituzione delle pedine in campo. E' bene che si ci si svegli al più presto e si faccia quadrare la squadra con un ritorno all'abituale 4-3-1-2 con Pirlo, Seedorf, Boateng o anche Merkel dietro le due punte, ma assolutamente NON Robinho o Cassano. Altrimenti, lo Scudetto lo perdiamo per davvero.

AstoriaRecords ha detto...

Odio fare l'allenatore ma condivido. Da quando siamo passati al quattrotretre, giochiamo male, perdiamo palloni, sprechiamo occasioni, rischiamo tantissimo. Servirà un cambio di marcia immediato per evitare il crollo.

Coccy ha detto...

Scusate, senza offesa, ma le tabelle secondo me, portano sfiga su tutti i fronti. Sia quelle fatte dagli allenatori, sia quelle fatte in questo blog.
Invoco il rientro di Bateng e di Pirlo.
Matri non sarà un giocatore da Milan, ma intanto sta segnando. Non so se Pazzini abbia segnato ieri sera, ma intanto segna.
Forse è meglio finirla con questa puzza sotto il naso per i giocatori che non hanno il marchio Milan.., la forma non sempre è sostanza, mi sa.

AstoriaRecords ha detto...

Alla sfiga non credo, anzi ci credo quanto credo nei fantasmi, nei vampiri e negli alieni. La sfiga non esiste, o meglio esiste quando prendi un doppio palo. Ma se tiri due sole volte in porta in tutta la ripresa, ci sta che prendi il palo. E le tabelle servono solamente per sottolineare delle statistiche che possono essere utili.
Su Matri. "Sta segnando" mi sembra una parola gigantesca. Ha fatto due goals contro il Cagliari. Anche Loria però ieri sera ha segnato. Quindi? Vendiamo Pato per comprare Matri? Dai...

The Crow ha detto...

No, infatti, non è questione di fare gli allenatori o meno, è semplicemente l'evidenza dei fatti: come ha sottolineato anche tu, il 4-3-3 non è sostenibile da questa squadra. Per attuarlo, ci vogliono giocatori come i due esterni alti vicini alla punta centrale che corrono come matti e tornano all'unisono a coprire a centrocampo, cosa che né Pato, né tanto meno Cassano sono in grado di fare. Ecco perché a Genova - al di lù di tutto - abbiamo sofferto come cani nel secondo tempo, rimando sempre in inferiorità numerica a centrocampo.
La dico tutta? OK, Cassano è stato un acquisto sbagliato. Ovviamente, non per il giocatore di per sé - puro fenomeno - ma nell'ottica dell'economia di questa rosa. A noi serviva una prima punta per far rifiatare Ibra e, magari, giocare anche al suo fianco, dal momento che allo svedesone spesso e volentieri piace svariare e giocare da rifinitore (vedi goal di ieri). Invece, dopo Pato e Robinho, ci ritroviamo con la TERZA seconda punta, in attesa di SuperPippo, se e quando ritornerà...
Matri a me piace. Non è un fuoriclasse, ovvio, ma è uno che bene o male la butta dentro. E contro le "piccole" e rognosissime squadre delle quali è disseminato il nostro campionato, serve sempre di più un goal "ignorante" (ma neanche tanto) di un Matri della situazione, piuttosto che uno svolazzo in area di Robinho - che adoro, eh? - con palla messa puntualmente a lato...
P.S. La sfiga esiste. Eccome.

AstoriaRecords ha detto...

Matri segna finché è l'unica punta. A Cagliari tutti giocavano per lui. A Torino tutti giocano per lui. Al Milan?
E comunque, Pato è una prima punta. I suoi numeri e il tipo di gioco parlano chiaro, è più simile ad Ibrahimovic che a Cassano o Robinho. Poi secondo me cambiare centrocampo ogni Domenica non aiuta, quando potremo giocare con Gattuso, Van Bommel, Pirlo e Boateng le cose cambieranno.
E la sfiga non esiste. Esiste vendere Seedorf e Pirlo e comprare Guly e Coco e poi dover mettere il proprio vicepresidente a decidere le sorti della Serie A.

Coccy ha detto...

Astoria, il calcio per moltissimi aspetti, è lo specchio della vita.
Allora vorrei dirti, ma questo ha poco a che fare con il discorso calcistico, che non è vero che la sfiga non esiste. La sfiga esiste eccome. Soprattutto quella che fa sì che non ci si trovi "in quel determinato posto in quel determinato momento" oppure che non si possa incontrare "la persona giusta al momento giusto". Chi dice che la sfortuna non esiste e che è un'invenzione dei poveri (cito "Le conseguenze dell'amore") è un individuo estremamente fortunato, oppure poco ambizioso, oppure nato con la camicia. Ci sono individui talentuosi che rimangono nell'anonimato proprio perché non sufficientemente baciati dalla fortuna, quella degli incontri e delle situazioni che si mettono al meglio per concorrere al successo di chi lo merita.
Ora non voglio dire che i calciatori siano degli sfigati, ma vale anche nel calcio, a mio parere, l'elemento fortuna o sfiga per riprendere il
tema.
Se non credi ai fantasmi Astoria, fai molto, mooolto maleeeee. :-)

AstoriaRecords ha detto...

Preferisco citare un detto americano che fa più o meno così - la fortuna è il residuo della preparazione.
Sei sei preparato, organizzato, se hai studiato novantanove volte su cento ce la fai. Una volta ti può andare male, ma certo la maggior parte delle volte ti andrà bene.
E' come all'università. Quelli bravi chissà perché non sono mai sfortunati. Quelli che non fanno un cazzo invece sono sempre perseguitati dalla sfiga.
Cara coccy, la fortuna uno se la costruisce. Poi esistono fattori esogeni che possono condizionare le proprie scelte.
Certo se uno parte per un posto e poi lì c'è uno tsunami e crepa, beh è sfortuna. Ma questo è un altro discorso rispetto al calcio, rispetto al lavoro, rispetto allo studio. E' chiaro che ci sono eventi che non si possono controllare. Quello che dico è che a mio avviso contano più farsi trovare pronti. Poi ci vuole fortuna, ma se non sbaglio "aiutati che il ciel t'aiuta".

Coccy ha detto...

Beh, è chiaro che l'esempio dello studente universitario che si nasconde dietro alla sfiga ponendola ad alibi per schermare la il suo essere "fainéant", non fa una piega. Però chiediamoci anche quanti laureati modello preparati e magari anche geniali, non occupano le posizioni che spetterebbero loro perché scalzati da colleghi fortunati e magari pure brocchi. La differenza in questo caso la fa proprio la fortuna.
Allora per il tuo discorso vale che l'Inter si sia meritata tutto, sia uno squadrone, esprima un bel gioco, sia fatta di uomini prima che di giocatori. Leonardo è un signore, Moratti pure, Materazzi anche. Il Milan non si fa trovare pronto. Il doppio palo di Zlatan dipende dal fatto che non ha calciato bene la palla. Anzi anche il goal di Sheva in quella partita con il Barcellona era da annullare. La qualificazione della Francia a scapito dell'Irlanda è cosa giusta perché il goal di mano l'ha fatto un giocatore francese che si era fatto trovare pronto a farlo. Perché il fine giustifica i mezzi.
La fortuna aiuta gli audaci. Aiutati che il ciel ti aiuta.
Se fosse davvero così tre quarti dei problemi esistenziali degli uomini sarebbero risolti.

AstoriaRecords ha detto...

Si chiamano raccomandazioni. Non sfiga, non altro. Raccomandazioni, clientelismi, impicci.
L'Inter ha avuto meno di quanto ci si aspettasse per sei mesi, ora sta avendo più di quanto ci si aspettasse. Però pensare che una squadra che fa giocare Julio Cesar, Maicon, Samuel, Lucio, Zanetti, Cambiasso, Stankovic,Thiago Motta, Sneijder, Eto'o, Milito non sia in grado di vincere è ridicolo. Poi per esempio come tu sai bene io sostengo che l'Inter non abbia un gioco. Gioca in contropiede come il Bisceglie, e a me fa schifo. Questo non significa che meriti la Serie B. E che Leonardo sia una persona disonesta c'entra poco. E che Moratti abbia orchestrato Calciopoli rovinando il calcio è un dato di fatto che io per primo ho evidenziato all'epoca, difendendo la Juventus. Ma non c'entra con la qualità della squadra.
Che io adori Machiavelli, credo lo sappiate tutti. Lo si evince dalle mie parole. Il fine giustifica i mezzi, nel rispetto dei diritti e della libertà altrui.
E comunque sì, il Milan a Barcellona ha avuto una botta di sfiga. Poi l'ha avuta il Barcellona sei mesi fa con l'Inter. Poi l'avrà qualcun altro. Ma il goal di Inzaghi con l'Ajax del 2003 che ci permise di andare in semifinale? Tu lo sai che Tomasson l'ha toccata ed era in fuorigioco. Non mi sembra che qui dentro qualcuno abbia mai protestato. E' la vita. La ruota gira. Se ti fai trovare preparato è meglio.

Coccy ha detto...

"The man who said "I'd rather be lucky than good" saw deeply into life. People are afraid to face how great a part of life is dependent on luck. It's scary to think so much is out of one's control. There are moments in a match when the ball hits the top of the net, and for a split second, it can either go forward or fall back. With a little luck, it goes forward, and you win. Or maybe it doesn't, and you lose".