lunedì 11 maggio 2009

E sono due

Dopo l'accesso alla Champions buttato alle ortiche l'anno scorso con la sciagurata prestazione in quel di Napoli, se c'era un uno per mille di possibilità di agganciare i neroazzurri in vetta quest'anno è stato allo stesso modo buttato con la prestazione di ieri sera contro la Juventus.
Non so perché, ma io vedo delle inquietanti analogie.

OK, il campionato di quest'anno non è stato - fortunatamente - quello dell'anno scorso, specialmente grazie allo strepitoso finale al quale abbiamo assistito nell'ultime partite.
A differenza della stagione passata, siamo in una invidiabile posizione di classifica con quattro punti di vantaggio sulla terza - la stessa Juventus - a tre giornate dal termine.
La Juventus vista ieri, così come avevo purtroppo previsto qui, non è stata neanche lontana parente della squadra dell'ultimo mese che ha delapidato il suo vantaggio proprio nei nostri confronti, anzi. Ranieri ha messo in campo una squadra tosta e accortissima tatticamente, che ci ha letteralmente chiuso ogni spazio (e tagliato le gambe), contando sull'orgoglio di gente come Camoranesi che, quando gioca contro di noi, dà sempre il 200%.
Onore, quindi, a questa squadra prima di ogni altra cosa.

Eppure, sarà che io non ci sto a perdere neanche le amichevoli come ben sa chi mi conosce e con tutte le attenuanti/osservazioni appena esposte, a me il Milan ieri non è piaciuto per niente.
Dovevamo aggredirli, aggirarli sulle fasce, far leva sulla nostra indiscutibile superiorità tecnica,  nonché del nostro favorevole momento psicologico e invece nulla di tutto questo. Soprattutto dal centrocampo in su non ne abbiamo azzeccata una e poco ci è mancato che nel primo tempo andassimo addirittura sotto. Spiace dirlo, ma Ricky è stato inguardabile. Clarence, idem. Pirlo non è riuscito a mettere una-palla-una dove voleva/doveva. Beckham sotto tono e, et voilà, fatta la frittata. Andati in vantaggio, poi, in maniera del tutto immeritata - e lo sottolineo - nel secondo tempo, non siamo stati capaci di tenere l'1 a 0 per più di tre minuti.

Insomma, io allo scudetto ci credevo come posso credere alle teorie di Peter Kolosimo, però a far sentire almeno la punta del nostro forcone nel culo dei nostri cuginastri ci tenevo, eccome.
Pazienza: ancora un'altra occasione buttata come l'anno scorso, appunto.

Dell'arbitro di ieri sera non parlo: è meglio.

6 commenti:

mavalà ha detto...

Sì, però il milan non ha i giocatori adatti per allargare il gioco, alzare il ritmo e sfruttare i cross.

La juve, ieri sera, è stata molto compatta, chiudendo ogni spazio centrale e lasciandoci le fasce, appunto, sapendo delle nostre caratteristiche.

Kaka gode di bonus infiniti, e non verrà mai fischiato, anche se gioca peggio di Seedorf (che invece viene fischiato dai bischeri che hanno sempre bisogno di un capo espiatorio).

Avessero invertito le prestazioni, l'olandese avrebbe, per i bischeri di cui sopra, meritato la pena di morte, mentre il brasiliano sarebbe stato elogiato per il goal.

Parlo io dell'arbitro: a parti invertite, nel goal del pareggio, se Flamini avesse sovrastato Iaquinta, in anticipo, travolgendolo, sarebbe stato rigore?

No perché gli attaccanti vanno tutelati, ed è una mia fissa, ma non ritengo giusto che in nome di un' assurda pretesa fantasiosa preferenza per l'attacco, in nome di non so quale spettacolo, si stravolgono le banali regole sportive, e cioè che lo stesso gesto è falloso o meno a seconda che lo faccia un difensore o un attaccante.

Lo stesso dicasi per i casi in cui, sempre l'ottimo Iaquinta di ieri sera, su palla lunga di un compagno a scavalcare la difesa per lanciarlo a rete, strattona Maldini, furbescamente, per trarre vantaggio.
Se lo fa Maldini rischia il rosso, prendendosi minimo un giallo; se lo fa l'attaccante, in questo caso bianconero, è semplice fallo.

Non sto rosicando, ché il risultato ieri era ininfluente, ma questo calcio non mi piace; regolamenti cervellotici applicati da arbitri mediocri stanno rovinando questo sport.
Aggiungete le moviole, che occupano la maggior parte delle discussioni televisive e non, e guardarsi una partita di calcio è sempre meno divertente, in Italia.

p.s.: Pato deve giocare, nonostante la sua naturale discontinuità.
Se Kaka vuol fare la seconda punta si giochi il posto col connazionale; e si dimostri più decisivo, se ci riesce; altrimenti torni a fare quello che è il suo ruolo, e cioè il trequartista.
Al massimo si giochi senza prima punta...ma il papero ha troppo talento e troppa voglia di emergere per sedersi in panca.

AstoriaRecords ha detto...

Io l'ho vista diversamente.
La Juventus si è presentata a San Siro per raccogliere un punto al fine di mantenere una certa distanza dalla Fiorentina, avvicinatasi pericolosamente nelle ultime settimane.
Il Milan ha giochicchiato, più male che bene, ma più per una difesa stile provinciale in visita che in stile Juventus. Insomma, quando giochi con otto-nove giocatori dietro la linea della palla, qualcosa vorrà pur dire.
Poi il pareggio è stato sostanzialmente il risultato più giusto, viste anche le occasioni dei bianconeri. Però, se io fossi juventino, vedere i miei che si lamentano per il troppo recupero e che cercano di addormentare il gioco al minuto novanta ed uno mi farebbe un po' pena.

mavalà ha detto...

Tutte le squadre affrontano così il milan.

Solo il Barcellona lo affronterebbe in maniera diversa.

Il problema è che troppe volte, così facendo, ottengono risultati.

AstoriaRecords ha detto...

Concordo con mavalà, insistendo sul fatto che un Milan che ha collezionato tante vittorie, pochissimi pareggi e nessuna sconfitta negli ultimi tre mesi possa aver avuto una giornata di flessione. Peccato che l'avversario fosse la Juve, comunque di un livello superiore rispetto a Lecce, Chievo o Torino. Eppoi se la Juve decide di giocare per portare a casa il pareggio e tu non fai nulla per segnare, è difficile che si vada oltre ad uno zero a zero. O ad un uno ad uno, botta e risposta, come è stato.

AstoriaRecords ha detto...

Errata corrige. Una sconfitta negli ultimi tre mesi (Sampdoria), due sconfitte negli ultimi cinque mesi (Sampdoria e Inter). Per il resto, dalla prima settimana di Dicembre, solo vittorie e pareggi.

The Crow ha detto...

Dunque, cerco di fare un po' di ordine tra gli innumerevoli e, come sempre, interessantissimi spunti emersi dai vostri commenti.

Innanzi tutto, parto dalla prima considerazione di Mavalà sulla mancanza di uomini "di fascia" nella nostra rosa: vero, ma mi permetto di dire che lo è fino ad un certo punto. Mi spiego.
Da attenti osservatori quali siete, vi sarete accorti che almeno in tre/quattro situazioni contro la Juventus c'era Beckham a destra COMPLETAMENTE smarcato con tanto di braccia aperte ad invocare palla e, mai dico mai, è stato servito. Questo per dire che se già hai solo mezzo uomo di fascia poi non lo servi neanche, beh, allora...
Non solo. Il Milan ha iniziato ad infilare risultati su risultati nelle ultime partite tornando al vecchio amato "albero", con Clarence e Ricky dietro a Pippo. Orbene, e qui ha pienamente ragione Astoria, la Juventus "in crisi" arrivata a Milano ha badato unicamente a non prenderle, basandosi proprio sulla volontà di bloccare l'albero, intasando gli spazi centrali. Mi domando retoricamente: era così difficile cambiare modulo "al volo" con tanto di effetto sorpresa servito ai bianconeri? Come? Beh, non dico subito dal primo minuto, ma il tanto vituperato Jankulovski terzino, non poteva entrare come quarto di centrocampo a sinistra e così, allo stesso tempo, rimpolpare il centrocampo ed allargare appunto il gioco? Schieramento: Beckham e Janku esterni di centrocampo, Pirlo ed Ambro centrali con Ricky dietro a Pippo (o Pato) in attacco. Secondo me, qualcosina in più si sarebbe vista.

Discorso Pato. Anche qui pienamente d'accordo con Mavalà: uno così dovrebbe giocare sempre. E siccome io insisto sul fatto che sia una seconda punta, non vedo perché lo si debba mettere in alternativa a Pippo, quando c'è lo stesso Sheva abbandonato in panchina. Questo per dire che se l'amato albero risulta comunque il modulo più affidabile degli ultimi anni, allo stesso tempo devi comunque poi "adattarti" agli uomini che hai a disposizione. E qui entrano in gioco le scelte di mercato della società, peraltro da me più che condivise. Che senso ha, infatti, avere in rosa quattro attaccanti puri come Inzaghi, Pato, Sheva e mettiamoci pure Borriello, due trequartisti che sono più attaccanti che centrocampisti come Kaka' e Ronaldinho, per poi giocare sempre con una unica punta più Ricky e Seedorf? Io che ovviamente non sono nessuno, visto poi il fior fiore della colonia brasiliana che abbiamo a disposizione, giocherei appunto "alla brasiliana", con due punte (Pato e Inzaghi), due trequartisti (Kaka' e Dinho o Clarence) e due centrali di centrocampo (Pirlo ed un mastino a scelta tra Ambro, Flamini o il rientrante Ringhio). E chissenefrega di tutto il resto: siamo il Milan o no?

Quanto alle osservazioni sull'arbitraggio di domenica sera, figuriamoci se possa avere qualcosa da dire: tutto dannatamente vero. E aggiungo una cosa secondo me emblematica di come l'arbitro non ci abbia capito nulla fin dal calcio di inizio.
Dopo neanche due minuti di gioco, Molinaro è entrato durissimo su Beckham. L'arbitro fischia ma non ammonisce lo juventino. OK, benissimo: stasera si gioca all'inglese. David, che nessuno più di lui sa come si fa, dopo un minuto entra nello stesso identico modo su Marchionni: risultato? Immediata ammonizione del nostro giocatore.
Beh, ma allora che cacchio significa?
Bisogna dirlo a chiare lettere: oggi più che mai, l'intera questione arbitrale è un grosso problema.
Molto, molto serio.