giovedì 14 maggio 2009

Meno male che Silvio c'è

No, non fraintendetemi, nessuno spot politico.
Solo per dire che - ancora una volta - è dovuto intervenire il nostro presidente per smentire categoricamente l'ennesima panzana su Ancelotti, che vedeva in nostro tecnico "scaricato" pubblicamente da Berlusconi in persona un paio di giorni fa.
Ora io voglio dire solo una cosa: va bene la solita storia secondo la quale i giornali devono pur "inventarsi" qualcosa per andare avanti; va bene lo storpiare le mezze dichiarazioni a proprio uso e consumo; va bene tutto. Ma i giornalisti non si rompono le palle a scrivere/dire sempre le stesse idiozie?
Ma secondo voi, vi sembra minimamente plausibile che il presidente spari così a zero su di uno che si accinge a diventare l'allenatore con più panchine in assoluto nell'intera storia del Milan, battendo addrittura il record dell'indimenticato paròn Rocco? Ma l'opinione che hanno dell'intelligenza dei loro lettori è così infinitamente bassa?
Sono settimane, mesi che seguo ogni domenica le interviste dei dopo-partita e, sia sulla RAI, sia su Mediaset Premium, ogni sacrosanta volta rivolgono ad Ancelotti la stessa, identica domanda: "Sarà ancora il tecnico del Milan l'anno prossimo?". E lui ogni volta abbozza un sorriso, smentisce e dice: "Tanto è tutto inutile che io smentisca: la settimana prossima me lo chiederete di nuovo...". Cosa che, manco a dirlo, puntualmente si verifica la domenica successiva.
Ma si può andare avanti così?

1 commento:

AstoriaRecords ha detto...

La verità è che i cosiddetti rumors, ossia le speculazioni, le notizie provenienti dal sottobosco, le indiscrezioni - insomma, le chiacchiere - hanno un ruolo gigantesco nel panorama mediatico italiano. E non parlo dei grandi botti di mercato. Da noi la gente si masturba pensando al futuro di Kalac, Mattioni e Viudez. Neanche fossero Kakà, Pato e Ronaldinho.
Stesso discorso vale per Ancelotti. Imputargli la colpa di un secondo posto, quando siamo stati senza mezza rosa per più di metà stagione, sarebbe ridicolo. Pertanto, finché il povero Carletto non verrà defenestrato, io alle stronzate dei giornali continuerò a non crederci.