domenica 24 maggio 2009

Orgoglioso di non essere uno della Curva Sud

In realtà, di istinto, questo post volevo intitolarlo "Mi vergogno di essere milanista", dopo quanto è successo oggi a San Siro. Ma oltre ad essere una affermazione che mal mi avrebbe rappresentato - perché io da "milanista" in ogni caso ci arriverò fino alla fine dei miei giorni - avrebbe anche dato un'informazione scorretta, perché di certo "milanisti" non possono definirsi quelle quattro bestie della Curva Sud che hanno contestato Paolo Maldini nel giorno del suo addio al calcio.
E' un'onda lunga quella alla quale abbiamo assistito, un'onda fatta di imbarbarimento, di valori saltati in aria, di teatro dell'assurdo elevato a regola. Diciamoci le cose in faccia: di fronte a tutto questo, non c'è più ritorno. Perché se nello stesso giorno si arriva a contestare prima il presidente che più di ogni altro al mondo ha vinto - e ci ha fatto vincere - durante la sua gestione e poi il calciatore più forte di tutti i tempi della nostra ultracentenaria storia, beh, vuol dire che è davvero la fine del mondo.
Paolo Maldini entra dritto dritto nell'Olimpo dei giocatori più forti e vincenti della storia del calcio, di tutti i tempi e di ogni latitudine, vicino ai Pelé, ai Maradona, ai Beckenbauer, ai Cruijff, ai Rivera e, sì, vicino anche ai Franco Baresi che quelle quattro bestie della curva hanno ritenuto opportuno inneggiare a lui oggi "a dispetto" di Maldini.
E non c'è neanche bisogno che lo ricordi a voi, cari frequentatori del Milan Football Hall, dato che sapete benissimo che aria tiri da altre parti di blog sedicenti milanisti, ma quella della contestazione è ormai una pratica ampiamente diffusa da parte del popolo rossonero, che ha visto malumori addirittura il giorno della conquista della Champions nel 2007 e che oggi ha probabilmente conosciuto la pagina più nera che la mia vecchia memoria ricordi.
Io non so se questa dei contestatori sia solo una piccola frangia o la maggior parte dei tifosi, ma una cosa è certa, come lo stesso Paolo Maldini ha detto oggi amareggiato alla fine del suo giro di campo: "Sono orgoglioso di non essere uno di loro".

P.S. Della partita contro la Roma non parlo e, probabilmente, non è neanche necessario farlo. Così come non è più necessario parlare degli arbitraggi, dopo che oggi, al di là dei nostri eventuali demeriti, ci sono stati negati non uno, non due, ma TRE rigori, di cui almeno DUE CLAMOROSI. Ormai si è capito come funzionano le cose nel calcio italiano e, soprattutto, chi comanda.

5 commenti:

AstoriaRecords ha detto...

Senza parole. Soprattutto perché Maldini era l'ultima bandiera nel mondo di un calcio che non c'é più. Sì, anche Del Piero e Totti sono bandiere. Ma fuori dall'Italia, non hanno l'appeal di Paolo - né il palmares. Doveva essere una storica giornata per il calcio in generale. E' stata un'italianata come poche altre. Fossi il Milan, perderei con la Fiorentina e venderei tutti quanti. Poi cederei la società a Zamparini o Cellino. Che imbarazzo.
Sulla partita. Vero che due rigori erano netti, vero anche che il Milan da tre settimane scende in campo senza voglia, senza idee, senza forza alcuna.

ilPrigioni3ro ha detto...

Che tristezza. A prescindere dall'andamento della partita ieri si sarebbe dovuto omaggiare sia quel monumento che è Maldini sia l'altro monumento che è Carletto nostro.
Invece è andata come sappiamo: è una pagina nera che resterà per sempre nella nostra storia.
E adesso che sia terzo o quarto posto per me non ha più importanza.
Tra una settimana esulteranno quei gonzi che volevano sia che Paolino smettesse sia che Ancelotti (e altri) partissero.
Io mi auguro di no, ma tra qualche mese ho paura che sentiremo molto la loro mancanza, temo che chiunque sarà nominato allenatore in questa situazione magmatica rischia di bruciarsi ben presto.
E lasciamo stare l'arbitro perchè altrimenti partono invettive pesanti verso i nuovi padroni del vapore.

ilPrigioni3ro ha detto...

Scusate il nuovo commento ma mi devo sfogare con qualcuno: e basta col "barone" che pontifica in TV e radio!!! E tutti zerbinati....

AstoriaRecords ha detto...

La cosa divertente, in tutto questo, è che Maldini non ha ancora parlato.

The Crow ha detto...

Io il "barone" l'ho sentito intervenire telefonicamente a Controcampo: beh, sono rimasto anch'io senza parole...
Secondo il suo punto di vista, abbiamo appurato che, in realtà, Maldini non ha ricevuto alcuna offesa, ma è successo solo che i "ragazzi" gli hanno voluto ricordare alcune sue dichiarazioni passate. Che poi questo sia avvenuto nel giorno del suo addio al calcio, nel suo stadio e sotto gli occhi del mondo intero, beh, è un dettaglio decisamente trascurabile...

L'ottica da curva, da ultrà, da "uno del branco", non mi è mai appartenuta, pur riconoscendo ed apprezzando, ovviamente, gli aspetti di colore del tifo organizzato. E' un discorso complesso, naturalmente, ma comunque si vedano le cose, una è la certezza: non si possono lasciare in mano a questi individui le sorti del nostro sport preferito.
Sì, perché qui non si sta parlando della sopravvivenza del Milan, ma di quella del Calcio.