giovedì 29 aprile 2010

La lega dei campioni

Difendersi per novantasei minuti, schierando Milito ed Eto'o terzini, finendo con Muntari come giocatore più avanzato, zero tiri in porta, zero occasioni create, tre rigori a favore del Barcellona, un goal regolare annullato al Barcellona, una sola punizione di Chivu in novanta minuti, schierarsi con il 7-2-0, assomigliare al Livorno quando affronta il Real Madrid fuori casa.
Se è così che vogliono essere ricordati, preferisco il terzo posto e l'uscita a Manchester. Il Milan, in Champions League, non ha mai cercato di difendere il risultato. Il Milan ha imposto il proprio gioco. Barcellona, Real Madrid, Manchester United, Liverpool, Bayern, Ajax. Qualunque sia l'avversario, il Milan gioca per vincere e per dare spettacolo.
Che vadano in finale, che la vincano questa agognata coppa. Tanto nessuno li ricorderà, nessuno racconterà le loro gesta.

Se vinci difendendoti, alla fine vinci. Ma non entri nella storia. Non la scrivi, la storia. E allora, la tua vittoria sarà presto eclissata dalla vittoria di qualcun altro.

1 commento:

The Crow ha detto...

Ieri sera, guardando la partita, mi veniva da ridere.
Amaramente, certo, ma non ci si poteva non trovarsi un sorriso beffardo stampato sul volto di fronte ad uno spettacolo osceno come quello offerto dai neroazzurri. E non mi si venga a dire che sono stati "costretti" a giocare così per via dell'uomo in meno, perché mi gioco tutto quello che volete che sarebbe stata così anche in undici.
E questa sarebbe la squadra che andrà a Madrid a giocarsi la finale? E questo sarebbe lo "squadrone" che rischia di vincere lo Scudetto?
Sono d'accordo con te su tutta la linea: dieci, cento, mille volte non vincere nulla, ma conservare almeno un briciolo di dignità. Del resto, questi da calciopoli in poi hanno ampiamente dimostrato di non averne alcuna.