mercoledì 21 aprile 2010

Inter - Barcellona

Un applauso sincero e sentito all'Inter. Sono il primo a riconoscerlo, Mourinho è riuscito in pochi mesi a trasformare una squadra che in Europa collezionava figuracce da più di quarant'anni in una squadra bella da vedere, veloce, aggressiva, sicura di sé, che ha vinto cinque partite consecutive contro Chelsea, Cska Mosca e Barcellona. Se le prime due partite contro i londinesi sono state giocate in difesa, le seconde due contro i russi sono state giocate con prudenza ma coraggio. Ieri, infine, una partita giocata all'attacco, costruita con lo scopo di fare male ai ragazzi di Guardiola.
E l'Inter, finalmente, ce l'ha fatta. Non è più la squadra materasso che tutti sperano di incontrare sul proprio cammino, ma una corazzata che impone il proprio gioco e cerca di vincere. Davvero bravi, anche se il merito principale è di Mourinho e non dei suoi giocatori, quasi tutti gli stessi degli ultimi anni, i quali facevano ridere i polli non appena varcavano il confine con la Svizzera.
Certo, va detto che il Barcellona di ieri non è esattamente sceso in campo con tanta voglia di vincere, e va anche detto che il goal di Milito era in fuorigioco, e va detto che c'era un rigore grande quanto una casa per il Barcellona, e va detto che c'era un altro rigore molto probabile per il Barcellona, e va detto che negli ultimi venti minuti sembrava di assistere a Barcellona-Cremonese. Però alla fine la Champions League è fatta di episodi. L'anno scorso, come giustamente ha ricordato Mourinho, i blaugrana sono andati in finale per delle scelte discutibili di Ovrebo.
Detto questo, mi aspetto un Camp Nou agguerrito, pieno e caldo come l'inferno. L'Inter non sarà facilitata fuori casa e non è da escludere un rovesciamento del risultato a favore del Barcellona. Eppure, sono convinto che quest'anno i nerazzurri possano arrivare in finale. Anche se la mia favorita da Dicembre è il Bayern Monaco. Non so perché, non so per come, ma sono cinque mesi che continuo a ripetermi che saranno i bavaresi ad alzare la coppa.
Anche perché, a dire il vero, l'Inter che perde in finale dà più gusto dell'Inter che perde in semifinale.
Ps la cosa buona di questa stagione? Che la Roma, se dovesse vincere il Campionato, non lo rivincerà per altri dieci anni. E che l'Inter, se dovesse vincere la Champions League, non la rivincerà per altri vent'anni.

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