lunedì 3 novembre 2008

Cose che non resteranno/9

Nonostante quanto scritto dai più importanti quotidiani sportivi (che hanno parlato di un "grande Napoli"), il Milan distrugge i partenopei e vola da solo in testa alla classifica. Perché uso il termine schiantare? Sono i numeri a parlare, è semplice. Possesso palla, sessanta percento contro quaranta percento. Azioni pericolose, trenta contro dieci. Tiri in porta, quindici contro cinque. E poi, basta ricordare che il migliore in campo per il Napoli è stato Iezzo, autore di almeno quattro parate decisive - soprattutto sul rigore di Kakà, che ha pure colpito un legno clamoroso. Insomma, per ciò che mi riguarda, una pura festa rossonera. Peccato non averne fatti quattro-cinque come avremmo meritato, ma va bene così.

Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6,5: serata noiosa per Christian, che deve sporcarsi i guanti solo in un paio di occasioni per tempo. Certo però che quando c'é da uscire, parare e difendere, infonde una sicurezza nei compagni che al Milan mancava.
Zambrotta - 7: le sue folate continue danno fastidio alla retroguardia partenopea, bravo soprattutto nel cancellare Hamsik per lunghi tratti del match.
Bonera - 6: ordinaria amministrazione, fa anche un paio di sciocchezzuole ma nulla di grave.
Favalli - 7: il professore si rivela davvero un valore aggiunto per questa difesa. Dove c'é lui è difficile passare. Se questa sera in tanti si sono chiesti dove era finito quel Denis autore di una tripletta solo quattro giorni prima molto del merito va a Favalli.
Jankulovski - 6,5: anche per lui ordinaria amministrazione, anche per lui qualche sciocchezza. Mezzo punto in più per aver fatto espellere Maggio e per alcuni dai e vai molto pregevoli con Kakà, Seedorf e Dinho.
Gattuso - 8: come la canzone degli Abba. Mamma mia! Questo è il secondo momento d'oro della carriera di Rino. Senza sciorinare inutili commenti sulla sua maiuscola prestazione, ricordo solo l'intervento decisivo al novantaquattresimo su Lavezzi, con cui rimedia anche una rimessa laterale!
Ambrosini - 5,5: oggi al capitano è andato tutto male. Falloso, anche in maniera isterica, si becca un giallo per un fallo inutile e rischia più volte il rosso. Una partita sbagliata capita a tutti, si rifarà contro il Lecce.
Seedorf - 5,5: anche Clarence ieri sera non aveva tanta voglia di giocare. Perde vari palloni, sbaglia punizioni e calci d'angolo a ripetizione. Capisco che per il più grande centrocampista degli ultimi vent'anni la mancanza della Champions si faccia sentire.
Kakà - 6,5: parte sottotono, cresce nel corso del match, diventa decisivo nel secondo tempo. Un po' una routine, no? Il rigore sbagliato si perdona, soprattutto visti i numerosi conigli che tira fuori dal cilindro. E quel palo trema ancora.
Ronaldinho - 6,5: non è ancora al top - e si vede. Però Ronnie ci mette l'anima, cerca di aiutare la squadra, si propone a sinistra, al centro, a destra. Impegna Iezzo con due diagonali perfetti e segna il goal decisivo con la complicità di Denis.
Borriello - 6: che dire di Borriello? Si sacrifica tanto, ma gli arrivano pochi palloni. Un po' anonimo ieri sera.
Pato - 5,5: il ragazzino sbaglia un goal facilissimo, ma si vede che ha voglia. E' giovane, ha ancora tempo per crescere ed imparare. Per esempio, il velo di Inzaghi che lui non si aspetta. Tra un paio d'anni sarà più smaliziato e ne approfitterà.
Kaladze - sv: finalmente abbiamo recuperato un difensore.
Inzaghi - sv: personalmente mi sarebbe piaciuto vederlo in campo. Peccato, sarà per la Uefa.

2 commenti:

ilPrigioni3ro ha detto...

Gran bella vittoria ieri.
Dico che sono d'accordo con te, se non che il buon Clarenzio solo per l'azione che ha creato e il fallo procurato dopo solo un minuto dal rigore sbagliato merita almeno la sufficienza.
Ora il calendario ci consente anche di allungare in classifica.
E per restare con gli Abba, è stata una "Waterloo" a coloro che volevano il buon Rino emigrante in Germania

AstoriaRecords ha detto...

Non hai tutti i torti, ma il buon Clarenzio deve capire che le partite durano novanta minuti e che gli saremmo grati se ci degnasse anche contro il Napoli e le piccole squadre di un po' di quel suo calcio magico.