lunedì 1 dicembre 2008

Cose che non resteranno/14

Grandissima prova dei rossoneri che schiacciano il Palermo e vincono grazie ad un rigore trasformato da Ronaldinho dopo che lo stesso brasiliano era stato fermato fallosamente al termine di una sua serpentina ubriacante ai danni dei difensori rosanero.
Ok, questo è il racconto degli ultimi otto minuti di partita. Peccato ce ne siano stati altri ottantadue.
Il Milan viene distrutto dal Palermo, che ne mette in evidenza le maggiori lacune. Forma fisica, robustezza del centrocampo, capacità difensive. Ieri sera ne abbiamo presi tre. Le ragioni? Infinite, per quanto mi riguarda. La stanchezza dopo la trasferta di Portsmouth. La mancanza di Gattuso. La contemporanea presenza in campo dei due incerottati Pirlo ed Ambrosini. L'uscita prematura di Pato. Il rigore sbagliato da Ronaldinho. Le paratone di Amelia. La traversa di Ronaldinho. Il fatto che quando qualunque squadra affronti il Milan, decida di giocare la partita della vita.
No, queste sono le giustificazioni.
Le ragioni sono altre. Per esempio, la totale assenza di pressing. Loro correvano come matti su e già per il campo, cercando di non farci ragionare. Noi consentivamo a Miccoli e Cavani di fare un po' quello che volevano. Il primo e il secondo goal (veramente ridicoli per come sono stati subiti) sono stati figli di questa libertà concessa ai due attaccanti rosanero. Rosanero che sono scesi in campo affamati di vittoria. Altra cosa che ieri sera non si è vista nei nostri.
Difficile analizzare la partita di ieri. Quello che si può dire è che:
i) abbiamo perso meritatamente - a fine primo tempo, temevo ne avremmo subiti più di tre;
ii) Ronaldinho è il migliore dei nostri, ha avuto un coraggio bestiale a tirare quel secondo rigore;
iii) abbiamo subito sette goal in una settimana, dopo che ne avevamo subiti lo stesso numero in due mesi e mezzo;
iv) commettiamo errori difensivi imperdonabili;
v) non abbiamo ancora quella fame, quella cattiveria che hanno le squadre votate allo scudetto.
Per ora sono convinto che il Milan possa tranquillamente finire tra le prime tre, ma ad oggi - dopo aver visto Inter-Napoli e Palermo-Milan, non sono più sicuro che lo scudetto sia una cosa a due. Soprattutto pensando al fatto che i rossoneri devono affrontare, da qui a un mese e mezzo, Catania, Juventus, Udinese, Roma e Fiorentina. Continuiamo a tifare, ma non chiudiamo gli occhi di fronte all'evidenza: il Milan delle ultime settimane non è da scudetto. Occorre un cambiamento drastico. Che purtroppo, citando il solito Fabio Capello, potrebbe consistere nell'acquisto di un paio di giganti di difesa e centrocampo utili per affrontare partite come questa.
Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6,5; Zambrotta - 5,5; Bonera - 5,5; Maldini - 5; Jankulovski - 5; Flamini - 5; Pirlo - 4,5; Ambrosini - 5,5; Seedorf - 4,5; Ronaldinho - 6,5; Pato - 6; Inzaghi - sv; Shevchenko - 6; Emerson - 6.

16 commenti:

mavalà ha detto...

Tutto giusto, senza nulla da aggiundere.

Faccio solo una domanda: è un caso, secondo voi, che le cose siano peggiorate, anzi, precipitate, dal rientro di Andrea Pirlo.
Io adoro quel giocatore, e non sono certo tipo da cercare capri espiatori, ma la domanda me la faccio.

Tra l'altro, della sconfitta di ieri, ritengo che grossa responsabilità sia da imputare all'allenatore, incapace di leggere la partita: dopo una mezz'ora iniziale in cui il Palermo ci stava massacrando, cambiare disposizione in campo degli uomini, in particolar modo dei centrocampisti, era reato?
Mettere uno tra Ambro e Flamini al centro, decentrando Pirlo, è vietato da qualche legge vigente solo a Milanello? Il primo goal vede Miccoli puntare uno contro uno Zambrotta, accentrandosi per andare al tiro, e il mediano che deve raddoppiare, Pirlo, guardare il tutto come uno spettatore. Se non comandi il gioco Andrea non deve stare davanti alla difesa.

E poi: visto che in 20 minuti, grazie alla velocità di Pato, avevamo creato 2 palle goal e ci eravamo procurati un rigore, la sostituzione del papero con il giocatore in rosa che più gli assomiglia, non era la cosa più logica?

Se dobbiamo vincere il campionato i bonus, da parte mia, sono finiti.
Se invece ci dicono che dobbiamo ridimensionare le aspettative, allora andiamo avanti così.

The Crow ha detto...

Credo di non aver visto giocare così male i rossoneri dai tempi della partita a Napoli della stagione scorsa che ci compromise definitivamente la rincorsa al posto in Champions. Il precedente, quindi, non è di poco tempo fa, ma non è neanche lontanissimo, cosa che onestamente mi preoccupa.

Odio dire "l'avevo detto", ma il brutto segnale del pareggio di Lecce di qualche settimana fa mi aveva fatto scorgere sinistre nubi all'orizzonte, nubi che puntualmente si sono man mano avvicinate, fino a ritrovarcele sopra la testa e a scaricarci il diluvio di ieri sera. Personalmente, darei un bel sette abbondante al solo Ronaldinho, più che altro per gli attributi che ha tirato fuori nel finale di partita, purtroppo quando ormai era troppo tardi. Se avesse potuto e la condizione fisica gliel'avesse permesso, Dinho si sarebbe mangiato da solo l'intero Palermo, vedi l'azione in cui si è procurato il secondo rigore a nostro favore. Ha provato anche subito dopo a ripetere lo stesso numero, partendo dalla trequarti palla al piede, ma incocciando sul terzo avversario di fila che stava per scartare si è arreso anche lui.

Certo, la coincidenza del rientro di Pirlo con le ultime due prove negative della squadra è inquietante, ma non credo proprio che si debba addebitare al nostro genio del centrocampo ogni colpa. E' l'intera squadra che è sbandata clamorosamente, collassando infine quando più era necessario (rin)correre.

Ora nulla è perduto, per carità. Ma sarà necessario che tutti si rimbocchino le maniche al più presto, per non dover salutare molto prematuramente ogni sogno di gloria tricolore.

P.S. Caro Astoria, come al solito, sono d'accordo con te con quasi tutto quello che scrivi, fatta eccezione - se ho capito bene - la considerazione su Inter-Napoli. Io la partita l'ho solo intravista, ma al di là dei due (bellissimi) goal nella prima metà del primo tempo, i neroazzurri per i restanti tre quarti della partita sono stati letteralmente DOMINATI dal Napoli, chiudendosi in difesa come la peggior provinciale. Per questo mi rode il culo vederli lassù, perché se realmente mostrassero di valerlo quel primo posto, sarei il primo a togliermi il cappello. Ma così non è.

AstoriaRecords ha detto...

Crow, prima di parlare di Milan, ti dico che il Napoli a Milano ha fatto poco o nulla. Certo, l'Inter di ieri non sembrava quella vista contro la Juve, ma nei primi trenta minuti i partenopei non ci hanno capito nulla, i nerazzurri hanno segnato due meravigliosi goal e poi Lavezzi ha fatto quel numero da circo. Nella ripresa ti aspetti che la squadra di Reja ci provi fino alla morte. Invece no, con gli azzurri che gestiscono il risultato come se fossero loro in vantaggio per due a uno. Sai che non voglio contraddirti, però sarei disonesto ad affermare che il Napoli non meritasse di perdere.
Sul Milan. Dire che il rientro di Pirlo coincida con il mini-declino rossonero è esatto. Non perché Pirlo sia diventato un brocco - per carità. E' solo che quando hai Seedorf-Kakà-Ronaldinho-Pato là davanti, non puoi giocare con un uomo di fantasia a centrocampo. I risultati positivi sono arrivati infatti proprio quando lì in mezzo Gattuso e Ambrosini facevano da diga, consentendo ai nostri artisti di proporsi pericolosamente in avanti. Non sono diventato un amante del non-gioco che caratterizza tutte le squadre italiane eccetto il Milan. Però, so che se vuoi vincere lo scudetto non puoi giocare con quegli uomini lì. Anzi, puoi vincerlo. Se in difesa hai due centrali rocciosi e due terzini che fanno ubriacare le difese avversarie. Zambrotta a parte, che purtroppo non vale il Cafu del 2003/2004, non possiamo certo paragonare Bonera al Nesta di quell'anno. Così come Maldini, di cinque primavere più vecchio. Così come Jankulovski, da me tanto vituperato, che però è solo la brutta copia del Serginho di quella magica stagione.
Non lo dico mai, pertanto mi stupisco da solo, ma credo sia il momento che il Milan intervenga sul mercato. Abbiamo solo cinque centrocampisti (Cardacio non lo considero neanche) e in difesa, con Nesta ai box, siamo messi veramente male. A questa squadra non serve una rivoluzione, come tanti pseudo-tifosi desiderano, ma bastano un paio di innesti che ne elevino il reparto arretrato. E magari un bestione africano a centrocampo - quanto mi manca Marcel. Il Milan spettacolare di Sacchi aveva la difesa più forte del pianeta. Al momento non possiamo pensare di vincere qualcosa in uno scenario dove le grandi storiche sono sempre competitive (Manchester, Liverpool, Arsenal, Real Madrid, Barcellona, Bayern, Inter, Juventus) e dove sono apparse nuove realtà che stanno scalando i vertici del football europeo (Lione, Siviglia, Atletico Madrid, Chelsea).

cuorerossonero ha detto...

Credo che circa ad inizio campionato, avessi espresso il mio personale parere su uno dei più brandi problemi del Milan, ovvero la difesa.
Avere quel popò di attacco e difendere con Maldini e Favalli non mi sembrava una grande idea... e così è.
Il grande capitano deve fermarsi e lasciare andare avanti i giovani. La società deve intervenire e sostituirlo con qualcuno che si faccia rispettare di più in area.
Il problema è tutto qui... se poi ci mettete la stanchezza della partita di giovedì, allora ecco spiegata la debacle di domenica sera (altri 6 euro buttati).

Leggo da altre parti di critiche pesanti ad Ancelotti, che quando vinciamo è un grande stratega e quando perdiamo una grande pippa...

Il gioco del Milan c'è ed è quello che tutti conosciamo.
In campo invece, lui non può correre e se prendiamo bastonate, la colpa non è certo sua.

Trovo stucchevole tutto questo chiacchiericcio da 4 soldi di presunti geni del calcio, sport che a volte è difficile interpretare per chi è del mestiere, figuriamoci da persone che nella vita fanno altro.
Come sempre le critiche di quando perdiamo diventano poi elogi quando vinciamo.

Il calcio è fatto di episodi, e come tale se Pato e Ronnie avessero segnato adesso tutti i chiacchieroni starebbero a parlare d'altro.

Abbiamo perso, ci abbiamo messo poca voglia e il Palermo ha giocato meglio. Credo che vinceremo lo scudetto e credo che Miccoli quando gioca con noi si gasa perché vuoi o non vuoi, siamo il Milan, e quando scendiamo in campo noi, tutti si impegnano il triplo per batterci.

AstoriaRecords ha detto...

Cuore, mi prendo la responsabilità (credo anche a nome di Crow e di altri) di risponderti punto per punto.
i) La difesa del Milan non è da buttare. Favalli quest'anno è il migliore del suo reparto ogni volta che scende in campo. Maldini non pretende di giocare titolare, ma se Nesta è rotto, Kaladze non è ancora al cento percento e Senderos è un ufo, chi dovrebbe giocare accanto a Bonera - Favalli a parte? Darmian? Se poi vogliamo dire che la società dovrebbe investire su nuovi difensori, allora siamo tutti d'accordo. Ma non credo sia il Capitano a fare pressing perché la società non spenda sul mercato. Il vero problema, secondo me, sono le continue prestazioni da cinque e mezzo di Kaladze e Jankulovski, ossia dei due titolari di sinistra. Se proprio dovessi fare una critica, quella sarebbe basata sul mancato uso di Antonini, uno che quando gioca lo fa bene mettendoci il cuore, e di Favalli, che per quanto vecchio è uno dei pochi a dare garanzie.
ii) Io di grandi critiche ad Ancelotti non ne ho viste, Mavalà a parte. Personalmente non sono troppo d'accordo con lui, giacché credo che le partite le vincano i giocatori, non gli allenatori. Il quattro a zero al Barcellona ad Atene non fu figlio di una particolare disposizione tattica, bensì di una nostra voglia di vincere superiore a quella dei blaugrana, che si sentivano già campioni. E se il Palermo ci ha sconfitti nettamente, non è perché Ballardini sia un genio. Uno che vince una partita su sette non può certo essere un grandissimo stratega. La verità è che i rosanero sono scesi in campo col coltello tra i denti. A Palermo fa più notizia (come è giusto che sia) una vittoria contro il Milan che dieci contro Atalanta, Genoa, Reggina e squadre simili. Certo va anche dato credito a Mavalà, perché a fine primo tempo - quando la squadra stava soffrendo, un cambio non sarebbe stato una bestemmia. Ma Ancelotti ne sa più di noi, si prende le responsabilità della squadra e dei suoi risultati (non siamo noi a rischio esonero), pertanto mi fido del suo giudizio. Una cosa però è vera. A differenza di Sacchi e Capello, gli altri due grandi allenatori dell'era berlusconiana, Ancelotti non ama fare cambi in corsa: ricorre alle sostituzioni quando si sta perdendo, ma altrimenti è difficile vedere un cambio nei primi sessanta-settanta minuti delle partite del Milan. E questo è un dato inconfutabile. Da me non sentirai mai critiche ad un allenatore, perché non faccio e non so fare il suo mestiere e perché soprattutto non conosco le realtà interne di una squadra. E a dirla tutta, amo Ancelotti e lo confermerei anche se dovessimo finire in serie B. Così come credo lo amino Crow, Mavalà, Prigioniero e Coccy.
iii) Mi dispiace che tu abbia parlato di "critiche da quattro soldi da geni del calcio". Abbiamo aperto questo blog proprio per evitare discussioni da tifosi beceri da bar sport. Personalmente a me sembra che nessuno qui dentro si arroghi il diritto di massacrare la società, la dirigenza, l'allenatore o i giocatori. Io per primo ti dico la verità - se non fossi milanista, non sarei tifoso. A me il gioco del calcio piace, ma sono i valori, gli uomini e le storie legate al nostro Milan che mi fanno comprare le partite o andare allo stadio. Poi mi conosci, sono il tipo che si è inimicato mezzo MilanBlogClub perché difendeva l'operato rossonero quando eravamo veramente messi male in classifica. Su questo punto ritengo tu debba ricrederti.
iv) Anche qui non capisco, ma chi è che ha criticato Pato e Ronaldinho? Li adoriamo entrambi, io poi avrei baciato Dinho quando si è incaricato di battere il secondo rigore. Un coraggio e una personalità pazzesca. Cazzo, scrivo ogni giorno che non è una figurina ma che è un fenomeno, come fai a dire che lo si massacri?
v) Su Miccoli e il Palermo hai pienamente ragione, mentre sullo scudetto attenderei qualche mese per fare calcoli e considerazioni. Penso che il posto nei gironi di Champions (quest'anno ci vanno dirette le prime tre in campionato) sia abbastanza agevole, soprattutto viste le contemporanee difficoltà di Roma e Fiorentina.

cuorerossonero ha detto...

Astoriaaaaaaa...
non parlavo di voi/noi,
ma ho scritto: "leggo da altre parti"...

quindi non mi riferivo assolutamente a voi/noi.

Mi sa che non mi sono spiegato.

AstoriaRecords ha detto...

Beh, l'importante è essersi chiariti. Scusami per il lungo sermone cui ti ho sottoposto, ma se rileggi le tue righe, sembrava che ti riferissi a questa comunità. Pace fatta, ora pensiamo a battere la Lazio domani e ad alzare la Coppa Italia.

mavalà ha detto...

Per la cronaca, neanche io ritengo che siano gli allenatori a vincere le partite. Ma ciò non toglie che di errori ne commettano anche loro.
L'immobilismo di Ancelotti è riconosciuto anche tra i suoi più strenui difensori (categoria in cui mi inserisco anche io).
Io, come detto, non amo individuare colpevoli o capri espiatori, ma, sempre come ho fatto notare, ho elencato un paio di mosse di Ancelotti, a Palermo, e prima a Torino, che a me sembravano logiche, motivandole.
Non pretendo di insegnare niente a nessuno, ma mi piace analizzare le partite ed esprimere il mio punto di vista.

Adesso mi aspetto una reazione d'orgoglio della squadra nelle prossime partite (plurale d'obbligo), e dal primo minuto.
Se ci sarà questo cambio di mentalità nell'affrontare anche le piccole squadre col coltello tra i denti, con la consapevolezza di dover correre perlomeno quanto gli avversari, chiunque essi siano, niente è perduto.

The Crow ha detto...

Sono d'accordo con te, Mavalà.

Come più volte detto da queste parti, sono anch'io uno strenuo difensore di Ancelotti e, anzi, lo reputo il migliore allenatore in circolazione, uno degli ultimi - se non l'ultimo - a saper ancora "insegnare" calcio.

Ma dato che la perfezione non è di questo mondo, i difetti ce li ha pure lui, vedi appunto un certo immobilismo.

A Palermo, ad esempio, ero assolutamente convinto prima della partita come lo sono tuttora che il nostro attacco fosse decisamente "leggerino": Pato come prima punta è ancora un azzardo o, perlomeno, non è ancora maturo per prendersi il peso di quel ruolo. E dico questo quando ha alle spalle due come Ronaldinho e Kakà. Figuriamoci, quindi, quando al posto di Ricky c'è Clarence che attaccante decisamente non è.

Poi, però, ripenso alla partita e Pato, praticamente da solo in attacco nel primo tempo, si è creato l'azione in cui ha sparato addosso ad Amelia, il colpo di testa di poco a lato e l'azione del rigore.
Se solo una di queste di occasioni si fosse tramutata in goal, adesso staremmo parlando di un'altra partita, ne sono certo, senza nulla aggiungere alla serata comunque negativa dei ragazzi.

Chi ha ragione, quindi? Una volta si sarebbe detto "è il bello del calcio".

Quanto all'Inter, Astoria, mi spiace, ma continuo a non essere d'accordo: magari sarà anche vero che il Napoli non ha fatto chissà cosa per raggiungere il pareggio nel secondo tempo (cosa che è comunque discutibile), ma rimane il fatto che l'Inter se è uscita dalla propria metà campo quattro volte è un arrotondamento per eccesso.
Se questi sono "forti" o, peggio ancora, "meritano" il primo posto in classifica come mi tocca sentire in giro, allora alzo le mani ed incomincerò a dedicarmi alla freccette.

Purtroppo, al contrario, vedo una non-concorrenza, a causa delle nostre altalenanti prestazioni quando invece dovremmo tenere forte premuto sull'acceleratore, della Juventus che ancora non si è ripresa dalla sua crisi di identità di "grande del passato" e della Roma che sta ancora raccogliendo i cocci di una gestione disastrosa in estate.

So riconoscere la superiorità di un avversario, anche se questo dovesse chiamarsi Inter, ma ripeto io di superiore in questi vedo solo la cattiveria.
Sbaglierò.

AstoriaRecords ha detto...

Crow, la nostra Weltanschauung su quella benedetta partita tra Inter e Napoli diverge palesemente. Non voglio polemizzare con te, quindi avviciniamoci l'un l'altro dicendo che entrambe le squadre hanno giocato male!
Per ciò che concerne Ancelotti, quello che mi fa incazzare è che il Milan, come a Portsmouth, si è messo a giocare all'ottantesimo. Solo che in Inghilterra è stato bravo e fortunato, a Palermo no. E recuperare tre goal è ben diverso da recuperarne due. Insomma, Ancelotti può cambiare quanto vuole, ma se il Milan perde è generalmente colpa della svogliatezza degli uomini in campo. Mi dispiace dirlo, perché sono i nostri beniamini, ma quando i nostri hanno fame non ce n'é per nessuno. Il problema è che spesso sembra che di fame non ne abbiano affatto. Motivo per cui gettiamo alle ortiche i primi tempi di quasi ogni partita. Solo che ogni tanto ti va bene e vai in vantaggio nella ripresa. Altre volte, come Domenica sera, ne prendi tre. Prima di criticare le scelte dell'allenatore, o gli uomini in campo, ricordiamoci tutti che le partite vengono vinte con il cuore, coi polmoni e con il cervello. Tutti elementi di cui il Palermo, per restare nel caso speciifico, disponeva maggiormente.

cuorerossonero ha detto...

Astoria... e quello tu lo chiami sermone?
M'hai ammazzato... ;)

E comunque stasera mi vedo la partita fianco a fianco ad un laziale.
L'ultima volta mi ha portato bene...
molto bene.

The Crow ha detto...

Cuore, LOL.

Ma Astoria è così, dall'ardente passione quando si parla di Milan o presuma che lo si attacchi. Un guerriero di altri tempi.

Una delle persone dal cuore più puro che conosca.

AstoriaRecords ha detto...

Grazie Crow per le belle parole, ma vi giuro che non volevo "ammazzare" nessuno, assolutamente. E' il mio spirito guerriero, devo avere qualche trisavolo scozzese o irlandese.

cuorerossonero ha detto...

Astoria... praticamente un Highlander...
come il capitano...
Adesso capisco perché lo difende!!!

ilPrigioni3ro ha detto...

Ciao amici!
Grande Astoria, soprattutto quando dici "...se non fossi milanista, non sarei tifoso. A me il gioco del calcio piace, ma sono i valori, gli uomini e le storie legate al nostro Milan che mi fanno comprare le partite o andare allo stadio."
beh, permettimi di dirti che la penso al 1000% anch'io così.

AstoriaRecords ha detto...

Grazie a entrambi, ma io davvero la penso così. E probabilmente, il giorno in cui l'attuale dirigenza mollerà, dovesse subentrarne un'altra con diversa mentalità, abbandonerei definitivamente il calcio.