lunedì 15 dicembre 2008

Cose che non resteranno/16

Male, male, male. Il Milan esce ampiamente ridimensionato dalla sfida contro la Juventus. Se Domenica scorsa lo scudetto mi sembrava lontanuccio, oggi penso che il terzo posto sarà da conquistare coi denti. Perché? Perché non ce lo meritiamo, almeno al momento. Abbiamo una difesa inguardabile. Il centrocampo, privo di Gattuso e con un Pirlo che sbaglia nove passaggi su dieci è molle come un budino. In attacco, senza Borriello e Kakà è davvero tutto più complicato.
Il Milan parte forte, schiacciando la Juventus nella propria area per quindici minuti. Poi, appena i bianconeri escono dalla tana per farsi due passi, Jankulovski ha la brillante idea di entrare in maniera rovinosa su Del Piero neanche troppo lanciato a rete. Rigore e uno a zero.
Il Milan ricomincia a macinare gioco, fa altri quindici minuti di calcio veloce e bello e raggiunge il pareggio con un duetto Ronaldinho-Pato. Passano tre minuti e la Juventus guadagna un calcio d'angolo. Chiellini, marcato da Ronaldinho, segna facilmente di testa. Passano altri dieci minuti e Pirlo sbaglia un passaggio, cross in mezzo dove Amauri, da solo in mezzo a Kaladze e Jankulovski, la mette dentro per il tre a uno.
Inizia la ripresa. Fuori Emerson, dentro Shevchenko. La Juventus capisce che i rossoneri sono in bambola e preme sull'acceleratore, dominando i primi quindici minuti. Poi, Ambrosini lascia partire un tiro fantozziano che, deviato da ben due bianconeri, si infila alle spalle di Manninger. Partita riaperta? Macché. Zambrotta si fa espellere per un inutile fallo su De Ceglie, che con meno di una spallata avrebbe perso la palla. E poi, il solito Kaladze decide di far duettare Amauri e Sissoko al limite dell'area, per poi accompagnare il brasiliano piano piano verso Abbiati, battuto con un tiro a dieci all'ora. A quel punto, la Juventus potrebbe segnarne altri tre-quattro, ma un palo e tanti errori (e forse un po' di pietà) consentono al Milan di tornare a casa con soli quattro goal al passivo.
A questo punto, se davvero la società vuole vincere lo scudetto, occorre intervenire con mano pesante sul mercato. Altro che Thiago Silva tra sei mesi, qui servono due difensori centrali e un centrocampista entro sei giorni. Non sono tipo da campagne personali, ma Kaladze e Jankulovski sono da ringraziare e salutare. Vi spiego anche perché. Quanti giocatori rossoneri sono entrati nei nostri cuori? Quasi tutti. Maldini, Nesta, Bonera, Gattuso, Pirlo, Ambrosini, Seedorf, Kakà, Pato, Ronaldinho, Shevchenko, Inzaghi. Curiosamente, di quelli appartenenti alla vecchia guardia, mancano proprio il gergiano e il ceco. E so che anche per voi è così. Non li odio (per carità, è solo calcio!), ma non sono mai entrati nel nostro cuore. Potete negarlo? Inoltre, nessuno dei due ha mai veramente giocato alla grande. Li metto sullo stesso piano di Gilardino. Due buoni giocatori, forse ottimi, ma non adatti al palcoscenico rossonero.
Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6: quattro goal al passivo, ma non ha mai colpe.
Zambrotta - 4: gioca male, corre poco e si fa anche espellere in modo sciocco.
Maldini - 5,5: se la nave non affonda del tutto, in questo momento è merito suo.
Kaladze - 3: non ho parole.
Jankulovski - 4: idem, un punto in più perché almeno corre.
Emerson - 5,5: non gioca male, ma è troppo falloso e Ancelotti lo deve sostituire.
Pirlo - 4,5: un passaggio azzeccato su dieci, un goal subito per un suo errore - poteva fare peggio?
Ambrosini - 6: lotta come una tigre a cui stanno portando via i cuccioli, ma da solo non può fare tanto.
Seedorf - 4,5: a questo punto sono due mesi che non sta giocando, mi auguro che Ancelotti lo frusti un po'.
Ronaldinho - 6,5: l'ultimo arrivato in casa Milan si danna, lotta, corre, difende il pallone che gli resta sempre incollato ai piedi e manda in goal Pato - un lumicino nella serata più nera di Dicembre.
Pato - 6: segna un goal, e va bene, ma spreca anche tanti palloni; non so, sembra che il talento dello scorso anno stia lentamente svanendo.
Shevchenko - 5: toccherà a malapena dieci palloni, di cui otto finiscono tra i piedi della difesa bianconera.
Antonini - sv
Inzaghi - sv

7 commenti:

cuorerossonero ha detto...

Ahimé, concordo con te su tutto tranne in due cose:
la prima è che Jankuloski lo ritengo un valido giocatore (il fallaccio di ieri sera è viziato da un fuorigioco di Del Piero non visto, il che ha provocato un ritardo nel suo intervento che per la foga è stato disastroso). In geberale è un giocatore che mi piace e soffre per il pietoso stato della nostra difesa.
La seconda è che lo scudetto non è ancora del tutto perso e il bel gioco che ho intravisto ieri sera mi da una speranza per il futuro.
Sempre che si mettano le pezze alla retroguardia.
Il capitano non salta nemmeno più... è ora di cambiare...

AstoriaRecords ha detto...

Caro Cuore, se rileggi attentamente il mio post, puoi facilmente notare che non ho mai definito Jankulovski un brocco (ho addirittura scritto "buono, forse ottimo"), ma che, lontano da Milano, come tanti ex rossoneri (Gilardino in primis), sia secondo me maggiormente in grado di esprimere il proprio potenziale. E' la sindrome dei giocatori dell'Udinese - Helveg, Bierhoff ad esempio. Se in provincia facevano numeri da capogiro, una volta entrati a Milanello hanno perso quel quid di magico che aveva consentito loro di approdare al Milan.
Sul secondo punto, ossia sullo scudetto, se rileggi attentamente il mio post, puoi facilmente notare che ho scritto "per il momento non ce lo meritiamo". Il che è ben diverso dal ritenere che non sia alla nostra portata tout court. Mancano ventidue giornate, un'infinità. Però, che il Milan visto nell'ultimo mese (otto punti in sei partite) possa essere ritenuto un valido contender per il tricolore, mi sembra abbastanza ridicolo. Al momento, come ho scritto. E credo che ciò sia un dato innegabile. Meritarsi lo scudetto vuol dire non prendere goal a Lecce all'ultimo secondo. Vuol dire non regalare il secondo tempo al Torino. Vuol dire non scendere in campo a Palermo svogliati. Vuol dire sfidare la Juventus con maggiore aggressività.
Postilla sul mercato. Sapete che detesto parlare di mercato - nessuno di noi lavora al Milan, nessuno di noi fa l'allenatore, il talent scout o il manager, quindi lasciamo stare queste cose. Una cosa però la voglio dire. Tutti i Milan scudettati (a parte quello del '99, ma quell'anno il livello della serie A era infimo) poggiavano su una grande difesa. Tassotti, Panucci, Costacurta, Galli, Baresi, Maldini, Nesta, Cafu, Serginho. Al momento, con Nesta out, Zambrotta non al top e Bonera bravino ma non troppo, non possiamo pensare di competere. Non cambierei mai stile di gioco, ma i goal presi ieri sono ridicoli. Soprattutto il terzo e il quarto. Ridicoli. Se avessimo perso cinque a zero ma avessimo difeso bene non mi lamenterei. E' l'assenza della difesa che mi fa incazzare. E così in ogni sport. Per chi non ne capisse tanto di basket, vi ricordo che Michael Jordan (il più grande sportivo di sempre) segnava trenta, quaranta, cinquanta punti a partita. Ma era soprattutto il miglior difensore della storia dell'NBA. E quei Chicago Bulls hanno vinto tanto perché chiudevano il canestro quando lo ritenevano necessario o quando erano sterili in attacco. Le squadre offensive, ma che non curano la difesa (Phoenix su tutte) non hanno mai vinto nulla. Perché? Perché quando ti capita una giornata storta - e ti capita, eccome se ti capita, se sai difendere può essere che la vittoria la porti a casa, ma altrimenti stai sicuro che vieni bastonato anche dalla peggiore squadra del campionato.

mavalà ha detto...

Lo dico io: Jankulovsky è un brocco, perlomeno come terzino.
Sbaglia spesso i fuorigioco, arriva in ritardo sulle diagonali (nel quarto goal della juve era lui che "contrastava" Amauri, non Kaladze), va in panico quando pressato.
E' un centrocampista, ha corsa e fisico, ma non sa difendere, da sempre. Negli ultimi 3 anni il 90% dei goal li abbiamo presi su azioni provenienti dalla sua parte.
I terzini devono essere prima di tutto difensori. Poi imparano anche ad attaccare e proporsi al cross (Tassotti era considerato uno dai piedi pessimi, prima che arrivasse Sacchi, ma sapeva già difendere benissimo; Cafù ha imparato a difendere in fretta, che era un vero terzino; di Maldini terzino non parlo neanche; il primo milan di Ancelotti giocava con Simic e Kaladze terzini, e io rimpiango quella squadra, che concedeva agli avversari pochissimi cross).
Kaladze invece lo ritengo un buon difensore, perlomeno fino all'anno scorso. Senza un compagno che gli da sicurezza si perde, e inizia a commettere errori incomprensibili, come sul terzo goal di ieri. Ma io ricordo sue ottime prove, soprattutto in Champions.

Ieri Ancelotti ha commesso errori simili a Torino e Palermo: Emerson al posto di Gattuso è un insulto al buon senso. Pirlo non è in grado di giocare (quarta sconfitta consecutiva con lui in campo o sbaglio?) Se anche Ambro non è in forma mi spiegate il senso di quel centrocampo?
Un centrale basso in condizioni pietose (Pirlo); un interno destro che non ha il passo per coprire quel ruoli (Emerson); un interno sinistro reduce da un infortunio (Ambrosini). Questi dovevano coprire una difesa in bambola, priva dei suoi centrali migliori, e supportare un attacco leggero, contro una squadra fisica come poche?
La juve non ha fatto una grande partita, ha solo giocato sui nostri errori, personali e di impostazione tattica.
Contro l'inter giocammo con due mediani, alle spalle di un regista, e la cosa funzionò.
Ripetere l'esperimento era vietato?

Chiudo con una considerazione: la squadra mi sembra sazia, e questo lo comprendo, ma mi fa rabbia comunque.

AstoriaRecords ha detto...

E' vero, era Jankulovski (e non Kaladze, come ho scritto) a "contrastare" Amauri. Mio errore, pardon.

The Crow ha detto...

Ohoh, ragazzi, e che cos'è questo funerale?

OK, la sconfitta è stata brutta, è bruciata e brucia ancora, su questo non si discute. Ma ci si dimentica di un paio di piccoli dettagli che mi permetto di ricordare qui.

Il primo è che la squadra non sta bene, è evidente. Se prendiamo solo in esame la situazione del centrocampo emerge questo dato senza possibilità di equivoco alcuno. Con fuori Ringhio ed uno dei suoi più naturali sostituti come Flamini, era ovvio che a destra ballassimo. Emerson, poveraccio, ha fatto quello che ha potuto da quelle parti, ma come da voi sottolineato non ha né il passo, né l'età per coprire quel ruolo. Cosa si sarebbe potuto inventare Carletto, allora? Difficile dirlo. Magari, si poteva azzardare Cardacio? Giocarsi subito Antonini in posizione avanzata, oppure tenerlo sempre a destra sulla linea della difesa ed avanzare Zambrotta? Non saprei. Ma converrete anche voi che tutte le soluzioni esposte non erano meno "sperimentali" di quella di Emerson a destra.
Quanto a Pirlo, beh, bisogna ricordarsi di una cosa. In quel ruolo, quando sta bene, è il più forte giocatore al mondo e questo lo sappiamo tutti. Ma anche quando sta bene, ha bisogno comunque di uno o addirittura due mastini al fianco per avere la giusta copertura. Andrea, infatti, in questi anni è migliorato tantissimo anche come incontrista, ma un conto è un superbo fiorettista che all'occorrenza sa anche sguainare la sciabola, un conto è obbligarlo tout court a dover giocare di randello in assenza di Ringhio. Figuriamoci, quindi, quello che è potuto accadere domenica sera quando al suo non stare al 100% grazie ad un infortunio durato mesi si è affiancata pure la sciagura dell'assenza del nostro mastino preferito.
Lo stesso Ambro, a causa di infortuni ed acciacchi assortiti, non è certamente quello della pur sciagurata stagione scorsa. Vi sembra "sostenibile", quindi, una situazione del genere per un settore cruciale come il centrocampo? Direi proprio di no.
E mi auguro che nessuno qui venga a parlare di mercato in tal senso, perché quando ti manca il titolare, il sostituto e, magari, anche il sostituto del sostituto, beh, non puoi intervenire sul mercato ogni due giorni.
Un jolly poteva essere Clarence, ma - mi stupisco della tua critica, caro Astoria - ci si è dimenticato che Seedorf abbia iniziato ad allenarsi soltanto da giovedì. Non ha retto i novanta minuti in posizione "libera" da avanzato trequartista (pur con l'arretramento come centrale nel finale), come avrebbe potuto farlo sputando sangue sulla mediana?
Non meno rosea la situazione in attacco, dove alla scontatissima considerazione sull'assenza di Ricky (e scusate se è poco), bisogna aggiungere che lo stesso Dinho come Clarence si è potuto allenare giusto due giorni prima della partita. Contro i nerboruti difensori bianconeri ci sarebbe servito come il pane Borriello, ma, toh, è infortunato pure lui. Pato almeno nella prima parte se l'è cavata più che bene, ma alla fine è andato in confusione pure lui, così come Sheva che proprio non era il più adatto, ora come si trova ora in pieno recupero mentale più che fisico, per affrontare una partita tostissima come quella. L'ingresso di Sua Maestà Inzaghi, infine, è stata la carta della disperazione, a partita ormai compromessa, eppure quasi la metteva dentro negli ultimi minuti con quella girata di testa, ahimé, troppo centrale.
Detto di centrocampo ed attacco, vedo non senza rammarico, che monta anche da queste parti un certo accanimento nei confronti della nostra difesa, soprattutto per quanto riguarda Kaladze e Jankulovski. Premesso che quando si parla di difesa, bisognerebbe sempre considerare la "fase" difensiva nel suo complesso a cui dovrebbe partecipare anche il centrocampo se non anche l'attacco, sinceramente non capisco le critiche. Vediamo i goal presi.
Il primo, come sapete, è venuto su rigore, causato da un intervento magari precipitoso di Marek su Del Piero, ma con questi che su un passaggio filtrante s'era ritrovato da solo al centro dell'area. Il ceco ha cercato coraggiosamente l'anticipo, ha rischiato, certo, a maggior ragione con il terreno reso infame e scivoloso dal diluvio, ma non mi sembra che abbia commesso un peccato mortale. Voglio dire, non è stato perfetto, ma è stata una decisione la sua presa sul filo del rasoio e l'errore ci può stare.
Il secondo è venuto su calcio d'angolo, con Chiellini lasciato solo in mezzo all'area. Chi doveva marcarlo? Un difensore? Non credo. Oppure, magari, volevamo far marcare Amauri da un centrocampista per dedicare un difensore a Chiellini? Ha sbagliato l'intera squadra nel lasciarselo sfuggire ed è stato bravo lui nello smarcarsi. Che c'entra la difesa?
Il terzo goal. Ancora una volta, troppo facile prendersela con Jankulovski per la "diagonale" sbagliata o, peggio ancora, con Kaladze, ma anche qui ci si dimentica come De Ceglie abbia praticamente fatto quello che ha voluto sulla sua fascia, lasciando partire traversoni che avrebbe abbattuto anche la difesa degli immortali. Provate a chiedere a Filippo Galli, a Costacurta o a Franco Baresi cosa accadeva quando i Colombo, gli Evani o chiunque sulla fascia permettesse all'avversario di crossare. SE LO SBRANAVANO. Figuriamoci se poi il cross arriva in velocità supersonica dopo una ripartenza per una palla persa dal nostro centrocampo...
Sul quarto goal, infine, era appena stato espulso Zambrotta. La difesa si stava assestando, con un azzardatissimo trittico che vedeva Paolo a destra, Kakha al centro e Marek a sinistra. Eravamo sotto, c'era lo spiraglio del pareggio dopo il goal di Ambro, che facevamo, ci coprivamo ulteriormente per mantenere il 2 a 3? E' stato un azzardo, ovvio, dettato dalla necessità dell'istante, ma è stata brava e fortunata la Juventus ad approfittarsene immediatamente, con un letale uno-due ed il povero Kaladze preso in mezzo. Credetemi, da solo, neanche Franz avrebbe potuto farci niente in quella occasione. Poi, Kaladze avrà anche i suoi difetti, rilancerà l'azione a volte con passaggi puntualmente recapitati sui piedi degli avversari, ma non perdiamo l'equilibrio del giudizio, please.

Quale il secondo dettaglio, allora? Che siamo il Milan. Che nonostante il diluvio in tutti sensi - metereologico e degli infortuni - fin quando le gambe e la condizione fisica ce l'hanno permesso, abbiamo giocato da Milan, in casa loro, sulle loro facce. Per mezz'ora abbondante, dite quello che volete, abbiamo dominato.
Bisogna ripartire da qui. Certo, ora dobbiamo subire per cause di forza maggiore, ma voglio la Juventus a San Siro nella gara di ritorno. Voglio vederli in faccia questi pretendenti al titolo, giocandomela alla pari, però.
Forza Milan.

P.S. Ma si sta facendo ammazzare! Non reagisce?
No, si sta arrabbiando.

Coccy ha detto...

Concordo in toto con l'analisi di Crow. La sconfitta brucia, eccome se brucia, ma non permettiamo che le ustioni facciano venir meno quello che contraddistingue la filosofia di questo blog! Ciò non significa difendere a tutti i costi il nostro Milan e non riconoscere gli errori dei ragazzi, bene inteso. Occorre però, soprattutto in questi frangenti, mantenere la lucidità nei giudizi considerando tutti gli aspetti della partita, così come ha fatto, appunto Crow. In tal senso mi stupisce Astoria, e non me ne voglia, per carità, ma assicuro che scorrendo il suo post mi sono sorpresa a verificare più di una volta che l'avesse scritto proprio lui. Mi riferisco al contenuto, la sua forma è sempre squisita e delicata. Ci ho letto una delusione troppo marcata e un senso di vertigine che potrebbe portarci direttamente in quelle terre rosa che titolavano che la Juventus è l'anti Inter. Orrore! Allora vogliamo fare come Massimo - e non mi riferisco a Russell Crowe- e prendiamo a collezionare giocatori appena se ne rompe uno? o peggio ancora per una malata fame di avere, avere avere? No, grazie.
Ricordo, qualche anno fa una rimonta del Milan che stava a meno 14.
Scateniamo l'inferno! (siamo diavoli o no?)

AstoriaRecords ha detto...

Quante cose da dire.
i) Condivido totalmente il discorso riguardante il centrocampo. Troppi infortunati, troppi acciaccati, qualunque soluzione sarebbe stata improvvisata e probabilmente sbagliata. Il povero mister non ha colpe, si ritrova spesso a dover gestire una rosa dimezzata più del Visconte.
ii) Seedorf. Essendo il mio giocatore preferito, prima di criticarlo ci ho riflettuto bene. Beh, è vero che si è potuto allenare solo da Giovedì, ma se Ancelotti lo ha schierato, vuol dire che evidentemente stava bene. Altrimenti avremmo giocato con Inzaghi davanti a Ronaldinho e Pato. O con Shevchenko. E comunque, sono più di due mesi che Clarence gioca maluccio. Per quanto mi riguarda, potrebbe giocare male fino al 2014, tanto lo perdonerei per tutte le sue maiuscole prestazioni del passato. Però se gioca male lo noto. Lo dico. Lo scrivo. Soprattutto perché è il mio giocatore preferito.
iii) Alla fase difensiva devono partecipare anche centrocampo e attacco, in linea di massima quello che dici è vero. Ma questo Milan non è stato concepito in tal modo. Altrimenti, al posto di Pirlo giocherebbe Vieira, al posto di Seedorf Stankovic e al posto di Ronaldinho Cruz. Dunque, la difesa rossonera deve cavarsela un po' più da sola se vogliamo vedere tutti quegli artisti in campo. Comunque sia, analizziamo tutti i goal. Sul primo, peraltro in fuorigioco, Jankulovski non è da mandare sulla sedia elettrica, ma data la posizione di Del Piero, una spallata sarebbe stata meglio. Nesta e Maldini non sarebbero infatti entrati così sul bianconero. Il secondo goal. Chiellini, ahimé, doveva essere marcato da un difensore. Come tutti sanno, oltre ad essere tra i migliori difensori italiani attualmente in circolazione, è anche un grande colpitore di testa. E se rivedi le immagini, sembra che i nostri difensori si preoccupino più di marcare Del Piero, Marchisio e Marchionni (tradizionalmente non grandi colpitori di testa) più che Chiellini. E poi, scusa, ma quando incontri una squadra che ha un difensore abile a segnare di testa, non lo fai marcare dai tuoi difensori? Per quanto ne sappia, è sempre stato così. Sul terzo goal, la colpa è da dividere tra Pirlo (passaggio sbagliato) e i due difensori tanto bacchettati. Certo, subire un goal di testa quando si è cinque contro uno in difesa è piuttosto ridicolo. Sarebbe bastato restare incollati ad Amauri e si sarebbe andati al riposo sul due a uno. Il quarto goal mi ha fatto ridere, invece. Jankulovski letteralmente accompagna Amauri verso la porta. Tipo scorta presidenziale. Il brasiliano infatti segna tirando una ciabattata a due all'ora. Insomma, non mi sembra che i difensori abbiano fatto il loro dovere in pieno. Sarà un caso, ma con Bonera e Favalli si prendevano meno goal. Riassumendo, non penso di aver perduto l'equilibrio nel giudizio. Sai bene quanto difenda il Milan, ma quando prendi qualcosa come venti goal in otto partite, qualcosa andrà pur detta. Giustificando il neoarrivato Zambrotta e Maldini, spesso incolpevole, restano Kaladze e Jankulovski. E in effetti, dalle loro parti di pere ne prendiamo in abbondanza. Ripeto, non li odio. Non voglio far passare una linea per cui essi debbano essere ritenuti due pippe. Però, che non siano entrati nei nostri cuori è vero. E che forse, altrove, potrebbero fare meglio è probabile.
iv) Che il Milan abbia dominato nella prima mezz'ora è fuori discussione. Li abbiamo umiliati, pensavo avremmo potuto vincere con due-tre goals di scarto. E' che ogni volta che ci riavvicinavamo, venivamo puniti in modo sciocco.

Il Milan di quest'anno ha giocato molto bene, è vero, finché il numero degli infortunati non ha superato quello dei giocatori sani. Va però detto che nell'ultimo mese abbiamo subito una flessione. Nessun "funerale", nessuna tragedia, nessuna disperazione. Però occorre voltare pagina. In fretta.