lunedì 9 febbraio 2009

Countdown -6

Credo ancora nello Scudetto, ma soprattutto credo che questo sia una anno di transizione.

Pensate a quanto sia migliorato il Milan in campionato rispetto alle stagioni passate. Abbiamo quarantatre punti, molti in più di quanti non ne avessimo negli ultimi due campionati a questo punto. Se la stagione 2006/2007 è stata caratterizzata dall'ingresso in un tunnel (quarto posto), la stagione 2007/2008 ha rappresentato invece l'attraversamento del tunnel (quinto posto). Finalmente abbiamo visto la luce. Stiamo uscendo dal tunnel. Potremmo farlo a breve o più lentamente, ma la cosa importante è che questa squadra abbia ritrovato alcuni elementi-chiave che mancavano e una filosofia di gioco ben precisa.
Figure che mancavano.
i) Un portiere. Sapete tutti quanto io abbia difeso e quanto continui a difendere il povero Dida. Va però detto che Abbiati sta facendo una stagione pazzesca, e che ci ha aiutato a portare a casa molte vittorie.
ii) Un centrocampista che crossi. Sembrava impensabile rimpiazzare quel Concorde di Serginho. Invece è arrivato Beckham, che oltrettutto corre come un pazzo, recupera palloni, difende come Gattuso.
iii) Una seconda punta. Anche qui, dopo l'addio di Shevchenko sembrava difficilissimo trovare un suo equivalente. Invece abbiamo scoperto Pato. Più di venti goals nel suo primo anno al Milan, a soli diciotto-diciannove anni. Numeri che non ricordo in altri calciatori a quell'età. Questo qui fra due-tre anni vincerà il suo primo Pallone d'Oro. Altri ne seguiranno. Un mostro. Veloce, furbo, intelligente, ha una maturità calcistica superiore a tanti attaccanti più esperti ed anziani di lui.
Figure che mancano.
iv) Due difensori centrali. Il Capitano abbandonerà. Favalli seguirà. Senderos non ce l'ha fatta, per ora. Il fisico di Nesta non dà garanzie. Restano Bonera e Kaladze. Troppo poco per una squadra che gioca un calcio offensivo e spettacolare. Per supportare un gioco quale il nostro, servirebbero Baresi, Costacurta e Filippo Galli. Speriamo che Thiago Silva (e chi con lui) riporti in auge un reparto difensivo che è stato, a suo tempo, il migliore della storia di questo sport.

La filosofia di gioco.
Da quant'è che non vedevamo il Milan dominare in campionato - seppur solamente in alcune partite - come quest'anno? Personalmente, dalla stagione 2003/2004. Davvero, sembra che quello spirito, quella grinta, quel desiderio di vincere le partite giocando bene sia tornato. Non corrughiamoci per i pareggi con Torino, Lecce, Genoa e Reggina. Sono otto punti in meno, ma è come se non ci fossero. Sono pura sfortuna. Per me sono partite vinte. Anche perché con il Torino il rigore per loro non c'era, ma ce n'era un per noi; con il Lecce, altro rigore per noi e la punizione in occasione del loro goal non c'era, con il Genoa, pareggio immeritato; infine, con la Reggina sappiamo tutti come è andata.

Insomma, state tranquilli. La fine del tunnel è vicina. E la cosa più emozionante è che non sappiamo cosa ci aspetti fuori. Ma con un pizzico di fortuna in più, sarà sicuramente qualcosa di molto piacevole.

2 commenti:

The Crow ha detto...

D'accordo pressoché su tutto. Mi lascia solo dubbioso l'anno di transizione, nel senso che, detto da uno che non ci sta a perdere nemmeno le amichevoli, vorrei che non ci lasciassimo andare al pensiero di mollare questo campionato perché tanto è, appunto, di transizione. Ma la tua logica è ferrea e non posso che condividerla.

AstoriaRecords ha detto...

Anno di transizione ovvero simile al 2002/2003. Si veniva da un triennio negativo, serviva un cambiamento. Quell'anno il Milan vinse Champions e Coppa Italia ma arrivò quarto, se non sbaglio, in campionato. Se quest'anno i rossoneri alzassero la Coppa UEFA, riguadagnerebbero fiducia e inizierebbero la prossima stagione con una marcia in più.
Poi che io voglia il tricolore è risaputo. Purtroppo, però, quando la sfortuna ti tempesta (Napoleone docet), non puoi farci nulla. Ma questa stagione, per me, sarà comunque meravigliosa.