lunedì 16 febbraio 2009

Cose che non resteranno/22

Non nascondiamoci dietro a un dito.
E' vero che il primo goal di Adriano era irregolare, ma neppure Maldini e Kaladze che si trovavano lì se ne sono accorti. E' vero che c'erano due rigori (di cui uno solare su Inzaghi) per il Milan, ma il Milan non può riporre le proprie speranze di vittoria nei rigori. E' vero che abbiamo giocato alla pari e che avremmo meritato il pari, ma è anche vero che nei primi venti minuti del secondo tempo un po' di culo e un po' di Abbiati ci hanno risparmiato una goleada che sembrava quasi inevitabile. Insomma, non facciamo i piangina. Nel profondo dei nostri cuori, sappiamo di non aver visto il miglior Milan. Il Milan che demolisce le grandi squadre. Il Milan che insegna calcio in tutto il mondo.
De-fence, de-fence, de-fence.
La superiorità dell'Inter fino ad oggi e ieri sera? La difesa. E non pensate che quella nerazzurra sia una retroguardia degna di un dieci e lode, anzi. Il Milan ha avuto numerose occasioni di andare in vantaggio prima e di pareggiare poi. Eppure, la nostra difesa riesce ad essere peggiore di quella dei cugini. Punto. E gli otto punti lasciati contro Torino, Lecce, Genoa, Reggina sono unicamente frutto di una retroguardia che non vale più quanto cinque-sei anni fa. I famosi cicli di cui ho già parlato in altre sedi. Se poi ieri sera l'unico a raggiungere (a detta di tutti) la sufficienza è stato il quarantunenne Maldini, qualche domanda bisognerà pur porsela. Zambrotta non è quello di un tempo, Jankulovski a Milano non è mai esploso, il povero Kaladze è garanzia di errore. E chissenefrega se poi contro il Cagliari non prendiamo goal e i due terzini galoppano per novanta minuti. La verità è che il Milan ha sempre costruito le proprie vittorie sulla difesa. Ai bei tempi del Tassotti-Costacurta-Baresi-Maldini, gli avversari vedevano la porta una volta ad incontro. E certo non rinunciavamo al bel gioco, ai piedi buoni, alla qualità. Anzi. Gullit, Van Basten, Donadoni, Lentini, Papin, Massaro, Savicevic, Raducioiu, Virdis erano sinonimo di esportazione del cosiddetto calcio champagne.
Cosa resterà.
Undici punti sono tanti, ma non troppi. La Roma dell'anno scorso li recuperò. Abbiamo una squadra eccellente, nulla è precluso. E ora concentriamoci sulla partita di Mercoledì sera a Brema. Possiamo alzarla questa Coppa!

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