venerdì 20 agosto 2010

Power Rankings

Ad una settimana dall'inizio del Campionato, è ora di tracciare qualche bilancio ed ipotizzare i possibili scenari della prossima Serie A. Innanzitutto, va detto che la differenza tra le grandi (Inter-Milan-Roma-Juventus) e le medie (Sampdoria-Napoli-Palermo-Genoa-Fiorentina-Lazio) va lentamente dissolvendosi, pertanto attendiamoci sorprese.
Partiamo dall'Inter. Mercato low profile, nuovo allenatore che non si vede e non si sente (qualcuno ricorda Benitez?), pochi innesti. Dentro Coutinho, Biabany e Castellazzi, fuori Toldo, Quaresma e Balotelli. Alla squadra Campione d'Italia e d'Europa, in fondo, serviva ringiovanire un gruppo e mettere qualche soldino in tasca. L'ha fatto e parte indubbiamente favorita, sebbene Benitez sia altamente difensivo e non favorisca le qualità di molti nerazzurri.
Un gradino sotto l'Inter, per ora tutte e tre nella stessa situazione, Milan, Roma e Juventus. Per diversi motivi. Il Milan ha il miglior giovane allenatore italiano, ha comprato poco ma in fondo l'anno scorso è stato al passo dell'Inter per tre quarti di campionato, quando gli infortuni hanno decimato la squadra. Dovesse arrivare Ibrahimovic, il gap con l'Inter sarebbe quasi sparito. La Roma è la Roma. Ha perso qualche giocatore, ha preso Adriano e Simplicio, ma per ora non sembra la corazzata di un anno fa. Tutti sono più vecchi, qualcuno mugugna, altri non riusciranno a ripetersi. Se però Ranieri dovesse ripetere il miracolo, e se Adriano esplodesse, allora i giallorossi potrebbero scucire lo scudetto dalla maglia dei nerazzurri. Infine la Juventus. Confusionaria sul mercato. Sono usciti trenta nomi, alla fine di buono è arrivato il solo Krasic. Poi Storari, Bonucci, Pepe, Lanzafame, Martinez, Motta. A parte Bonucci, tutti giocatori non da Juventus. Gigi Del Neri non ha mai guidato una big. Diego doveva essere venduto ed è rimasto. Amauri idem. Anche Trezeguet. Per una squadra che stentava in attacco, nulla di buono.
Un gradino sotto le quattro sorelle metto Genoa, Palermo e Napoli. Tutte allo stesso livello, tutte per diverse ragioni. Il Genoa ha una squadra stellare per non essere una big. Toni garantisce venti goals, Rafinha corre, Ranocchia difende, Veloso e Zuculini sono due buoni centrocampisti. Se Gasperini saprà farli giocare, i rossoblu si infileranno con facilità nella lotta per il quarto posto. Palermo e Napoli sono cantieri aperti. Attacchi poderosi, uno con Lavezzi, Hamsik, Quagliarella e Cavani, l'altro con Miccoli, Hernandez, Pastore e Maccarone.
Un gradino sotto le tre sorelline metto Sampdoria, Lazio, Udinese e Fiorentina. Sampdoria con buoni giocatori ma allenatore mediocre, Lazio con buoni innesti ma senza difensori ed allenatore, Udinese con allenatore ma con pochi giocatori, Fiorentina con tanto talento ma anche tanta sfortuna (vedi i casi Jovetic e Mutu).
Nella fascia della tranquillità, almeno sulla carta, vedo Cagliari, Catania e Parma. Il Cagliari ha tenuto i propri gioielli, aggiunto Acquafresca e ingaggiato un ottimo giovane allenatore, l'ex di turno Bisoli. Il Parma ha speso tanto, sebbene il nuovo allenatore Marino l'anno scorso abbia fatto molto male con l'Udinese. Il Catania ha sostituito Mihajlovic con Giampaolo e ha speso abbastanza, garantendo una buona rosa.
Chi rischia, a mio avviso, saranno Bari, Bologna, Brescia, Cesena, Chievo, Lecce. Il Bari non potrà più contare sull'effetto-sorpresa e sui due suoi gioielli, Bonucci e Ranocchia. Il Bologna ha una rosa ristretta, quasi ridicola, e un allenatore, Colomba, che non ha mai ottenuto nulla. Il Brescia ha cinque giocatori di spessore (Eder, Caracciolo, Possanzini, Sereni, Martinez) e tanti ignoti. Il Cesena non sale in Serie A da vent'anni, ha qualche giocatore discreto (Antonioli, Appiah, Schelotto, Caserta, Bogdani) ma sembra al momento la favorita per l'ultimo posto. Il Chievo ha cambiato allenatore, scegliendo Pioli - giovane e bravo - ma non si è rinforzato. Il Lecce, infine, è la migliore delle neopromosse ma è una di quelle che ha speso troppo poco in questa campagna estiva.

Update/1. La Juventus, dopo Krasic, sembra aver preso anche Alberto Aquilani. Se i due si confermeranno per ciò che hanno dimostrato in passato, non c'è dubbio sul fatto che, almeno sulla carta, i bianconeri abbiano il miglior centrocampo d'Italia con quei due, Marchisio, Sissoko, Lanzafame, Pepe, Martinez, Melo, Salihamidzic e Camoranesi.

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