mercoledì 18 giugno 2008

Eye on the court

Ventidue lunghissimi anni. Tanto è passato dall'ultimo titolo NBA dei Boston Celtics, che finalmente ieri sera sono riusciti nell'impresa di diventare la 'squadra più forte del mondo' per la diciassettesima volta. Kevin Garnett, Paul Pierce (mvp delle finali), Ray Allen. Questo il trio delle meraviglie, assemblato ad inizio stagione, per riportare nel Massachussetts quel trofeo che sembrava diventato una maledizione, un po' come per i Red Sox con la loro Curse of the Bambino (dopo che vendettero Babe Ruth nel 1919 agli Yankees, non hanno vinto un titolo per quasi novant'anni).
Da Lunedì inizierà la nuova stagione, con un occhio puntato sul draft (Michael Beasley e Derrick Rose sono le due promesse) e con un altro sull'ex arbitro Tim Donaghy, coinvolto in un giro di scommesse (e poi multato) nel 2007. A distanza di un anno, Donaghy ha iniziato a fare rivelazioni sulla sporcizia che permea la Lega. David Stern e i suoi uomini si difendono, ma sono tante le partite sotto accusa. E in effetti, soprattutto ad Ovest, molto spesso gli arbitraggi hanno influito su alcuni risultati, evitando alle 'grandi' di uscire prematuramente dal torneo. Spettacolo, soldi, televisioni. C'è un po' di tutto. Staremo a vedere. Per ora, la punta dell'iceberg è una sfida tra Lakers e Kings del 2002, in cui i gialloviola sarebbero stati 'helped' in modo palese.
Per ora, complimenti ai ragazzi col trifoglio sulla maglia. Finalmente, dopo quasi un quarto di secolo, hanno riportato Boston sul trono del basket. E hanno dato nuovamente lustro alla Eastern Conference, troppo spesso vituperata e considerata una dozzina di gradini sotto alla sua gemella dell'Ovest - a tal punto che si era pensato, pochi anni fa, di sostituire le due metà con una Northern e una Southern Conference. Non se ne fece più nulla, ma uno squilibrio (almeno percepito) persiste. Le prime due scelte del draft di giovedì prossimo, in mano ai Bulls e agli Heat, potrebbero riportare un po' di quell'equilibrio perduto. E attendo con curiosità le sorti di Danilo Gallinari, giovanissimo fenomeno dell'Armani Milano, che seguirà la strada tracciata da Esposito e Rusconi (con poca fortuna) più di dieci anni fa, e poi ripassata da Bargnani (con media fortuna) e Belinelli (con nessuna fortuna) negli ultimi due anni.

6 commenti:

The Crow ha detto...

Ho appreso la notizia della sconfitta dei Lakers a pranzo e non nascondo che in parte mi sia andato di traverso. In più, è stata una vera e propria débâcle, con i gialloviola in partita a malapena nel primo quarto, grazie a Kobe Bryant. Dopodiché, sparito lui, i Lakers sono letteralmente affondati, subendo un umiliante passivo di quasi quaranta punti finali.
Va beh, onore ai Celtics.
Comunque, ottimo, ottimo - come sempre - Astoria.

ilPrigioni3ro ha detto...

Complimenti caro Astoria per la tua grande competenza!
Ne approfitto per farti una domanda: come pensi si presenterà la nazionale USA di basket alle Olimpiadi e come si piazzeranno? E la ns. Nazionale? Non ricordo se ci saremo anche noi. Grazie

AstoriaRecords ha detto...

Basket alle Olimpiadi di Pechino.
Il format del torneo è semplice. Due gironi da sei squadre, le migliori quattro approdano ai quarti di finale. Delle dodici squadre dei gironi, tre devono ancora ottenere il pass per Pechino. Per questo motivo ci sarà un torneo di qualificazione, ad Atene, dal 14 al 20 Luglio.
Nella squadra americana, guidata da coach Mike Krzyzewski, ci saranno sicuramente Kobe Bryant, Dwayne Wade, LeBron James, mentre hanno scelto di non partecipare Kevin Garnett e Tim Duncan. Allen Iverson, infine, non è stato invitato alle Olimpiadi. Tra le sorprese di Pechino, i nomi più interessanti sono quelli di Dwight Howard, Deron Williams, Michael Redd, Chris Paul, Mike Miller, Tyson Chandler, Joe Johnson, Kevin Durant, Carlos Boozer ed Antawn Jamison.
Infine, la Nazionale italiana non si è qualificata per le Olimpiadi, a causa del pessimo Campionato Europeo disputato in Spagna l'anno scorso, proprio valevole per le qualificazioni olimpiche.
Siti interessanti.
Torneo olimpico di basket -
http://www.olympicbasketball.fiba.com/
Qualificazioni alle olimpiadi -
http://www.athens2008.fiba.com/
Nazionale americana di basket -
http://www.usabasketball.com/men_team.php?page=msnt

AstoriaRecords ha detto...

Prima che la tolgano, vi consiglio di ascoltare il bellissimo pezzo di Carly Comando, "Everyday". E' diventata la musica ufficiale dell'NBA, e se aprite www.nba.com ve lo potete sentire gratuitamente.
Un pezzo di musica classica d'altri tempi. Davvero fantastico.

The Crow ha detto...

Bellissima. Non vorrei sbagliarmi, ma credo che sia la stessa canzone che ho sentito in questi giorni (o, meglio, notti) su Sportitalia in innumerevoli spot della campagna dell'NBA per aiutare la ricerca contro l'AIDS.

AstoriaRecords ha detto...

Non avendo SportItalia, non lo so. Però indagherò. Ad ogni modo, la canzone ha avuto successo grazie ad un video. O meglio, ad un montage realizzato da Noah Kalina, un fotografo newyorkese che si è scattato la stessa identica foto, in posti diversi ma con la stessa espressione del volto per sei lunghissimi anni.