mercoledì 18 giugno 2008

E vissero tutti felici e contenti?

Pur essendo accadute un bel po' di cose nella giornata dell'Europeo di ieri che ci vedeva direttamente coinvolti, in realtà non c'è molto da dire al riguardo.
Ci è toccato sentire negli scorsi giorni che precedevano la partita con la Francia la frignante e nauseante storia del temuto "biscotto" che potevano servirci gli olandesi (già qualificati) e i rumeni (alla ricerca della vittoria-qualificazione), dolcetto avvelenato che avrebbe condannato a morte la nostra Nazionale, indipendentemente dal risultato della nostra partita. Ma senza fare una piega, il nostro Marco Van Basten, CT dei tulipani arancio, ha zittito tutti mandando in squadra sei undicesimi della formazione titolare e completandola con riserve altrettanto affamate. Risultato 2 a 0 per l'Olanda e i discendenti di Vlad Tepes mandati a casa.
Abituati alle miserrime "pastette" italiche, verrebbe spontaneo togliersi il cappello di fronte ad uno come Marco, ma in realtà ha fatto solo il suo dovere e, come ha giustamente dichiarato il nostro CT Donadoni - nonché suo grande amico - sarebbe stato folle il solo dubitarlo.

Quanto alla nostra partita contro i galletti francesi, spicciole considerazioni sparse.
Miglior in campo, senza se e senza ma, Andrea Pirlo: da solo avrà messo 167 volte Toni in porta e, per altre 167 volte, il neo-teutonico è riuscito nell'impresa di sbagliare l'impossibile, rigore procurato compreso. Sì, perché sarò un folle visionario, ma se non lo avesse buttato giù sciaguratamente (per loro, ovvio) Abidal, secondo me si era già allungato troppo la palla ed il portiere gli aveva già chiuso lo specchio. Chissenefrega, direte voi. Ed io non posso che associarmi. Ma se mi si consente di mettere in mostra come al solito la mia faziosità rossonera, ora come ora - a maggior ragione che non stiamo qui a piangere per l'eliminazione - posso dire ancora una volta che se là davanti ci fosse stato Sua Maestà Inzaghi, avremmo vinto come minimo 12 a 0, rigore o non rigore, espulsione o non espulsione.
Per il resto, finalmente una buona e volenterosa Italia e, cosa che non guasta mai, anzi, anche fortunata, vedi il raddoppio sulla punizione di De Rossi, con Henry a deviare alle spalle del suo portiere soltanto per aver deciso all'ultimo momento di aprire il suo piedone.
Va bene così. Ora, però, ci aspetta la Spagna: a differenza di ieri sera che "temevo" l'incontro con la Francia, sarò un pazzo, ma gli iberici non mi fanno paura, nonostante la covata di giovani "talenti" di cui tutti si riempiono la bocca. Naturalmente, visto come è andata ieri, penso tra me e me che dopo questa mia affermazione, non supereremo i quarti: quando imparerò a stare zitto?
In più, saremo senza Ringhio e Trilli Campanellino che, come ama sempre ripetere Carlo Pellegatti, possiede la più grande qualità che si possa trovare in un uomo: la fantasia.
Staremo a vedere.

10 commenti:

AstoriaRecords ha detto...

Da scolpire nel marmo.

ilPrigioni3ro ha detto...

Su Toni, nell'azione del rigore è la stessa cosa che ho pensato io.
:-))

Sono contento di aver sbagliato pronostico, e adesso dico che anche se penso faremo poca strada ;-) (certo che non avere Pirlo....)
con l'eliminazione diretta asisteremo ad un altro torneo e vedremo se i valori espressi dai gironi si confermeranno.

Comunque grazie MARCO !

mavalà ha detto...

La Francia non è stato obiettivamente avversario tosto, ma l'Italia mi è sembrata in crescita.
Toni ha il vantaggio di essere l'unica punta centrale della compagine italiana ad avere caratura internazionale (Boriello sarà anche bravo, ma non ha nessuna speranza di partire titolare, giustamente); Inzaghi servirebbe come il pane...(se poi consideriamo che in crucchia c'è andato anche Quagliarella...)
Pirlo stratosferico, che coppia con De Rossi.
Gattuso in crescita, soprattutto nel secondo tempo, che nel primo ha corso molto a vuoto.
Bene Zambro e Ambro.
Cassano si conferma fuoriclasse, ieri essenziale nelle giocate ma, calcisticamente, intelligente.
Faccio ammenda a quanto detto dopo Italia Romania: un altro fuoriclasse italiano c'è, e gioca in porta (semplicemente incredibile).
Infine citazione per due grandi mister, competenti, educati, lavoratori seri e persone per bene: Roberto e Marco (grazie ma soprattutto complimenti), milanisti dentro.

ilPrigioni3ro ha detto...

Già, menzione particolare ieri anche per Cassano.
Buffon è stratosferico. Per me sin da adesso è il più forte portiere della storia del calcio Italiano, quando finirà la carriera penso che potremo valutare se lo sarà stato nella storia di tutto il mondo.

The Crow ha detto...

Mi metto in coda anche io nella piccola processione che avete giustamente messo su per ringraziare e venerare San Buffon. Se è il più forte portiere di tutti i tempi? Beh, sinceramente non saprei dirlo, ma il leggendario Yashin permettendo, in ogni caso credo che ci sia molto vicino.
Mi piace, però, qui ricordare qualcosa che probabilmente risulterà indigesto alla stragrande maggioranza dei cosiddetti "tifosi" rossoneri senza memoria di oggi e cioè che per almeno un biennio (dal 2002 al 2004) il nostro Nelson Dida mise seriamente in pericolo il primato di Gigi come miglior portiere al mondo e, anzi, per quanto mi riguarda, riuscì anche nell'impossibile impresa di strappargli lo scettro, grazie ad una serie di prestazioni "inumane".
Poi il petardo nel derby in Champions ha segnato in negativo la svolta di Nelson e, da allora, non è stato più lui, fino ad arrivare alla "crisi di nervi" dell'infausta serata di Glasgow dell'anno scorso che lo ha portato dritto dritto alla crocifissione.
Dite quello che volete, ma lo ripeto qui come l'ho scritto nel post sul calciomercato di Astoria, io Nelson lo voglio titolare. Subito.

AstoriaRecords ha detto...

Sottoscrivo.

ilPrigioni3ro ha detto...

Perdonatemi se per una volta vado controcorrente ma qui tocchiamo un nervo scoperto.
Nelson Dida: è stato un grandissimo, e nessuno lo discute. Fai bene caro Crow a ricordare quelle annate stupende in cui se la giocava con Buffon.
Ma oggi non penso che possa più dare nulla alla causa rossonera. Succede, le storie nascono, si sviluppano, a volte ahimè non c'è il lieto fine anche se la storia è stata importante ma quando dopo un po di tempo guarderemo indietro ci emozioneremo di nuovo a rivederla. Vuole restare e smentirmi? Possiamo parlarne: penso che anzitutto per dare un segnale di buona volontà alla società e a noi tifosi debba come prima cosa sedersi a un tavolo e parzialmente ridiscutere l'importante ingaggio che ha strappato l'anno scorso. Allora forse potrei cominciare a ricredermi.

mavalà ha detto...

Dida ha avuto due/tre stagioni grandiose. Buffon sono dieci anni (circa) che è il migliore del mondo. E dieci anni che si susseguono i pretendenti al suo primato (ne conto quattro/ cinque).
Dida è quello che si è più avvicinato, ma il declino credo che sia, purtroppo, inesorabile.
E Glascow faccio fatica a dimenticarla...

The Crow ha detto...

Ragazzi, comprendo i vostri ragionamenti su Dida e non sarò certo io qui a cercare di farvi cambiare opinione, ci mancherebbe. Quello che intendo dire è semplicemente che la sua parabola discendente come professionista ha una sua precisa origine (il petardo nel derby) ed è culminata in una delle più infauste serate per noi dai tempi del blackout di Marsiglia. E, tanto per intenderci, caro Mavalà, anch'io faccio fatica a dimenticare Glasgow.
Allo stesso tempo, però, come scriveva Astoria nel suo post non si può non credere nel sentimento di riscatto che alberga in ogni uomo e, aggiungevo io, è perlomeno singolare che nel Paese di Cesare Beccaria non si dia una possibilità di "redenzione" a chi ha sbagliato. Ecco, a me pare, invece, che la stampa tanto per cambiare non aspettasse altro per farne carne da porco (l'importante è vendere le copie, baby), mentre i tifosi - e non mi riferisco certo a voi - hanno colto la ghiotta occasione per trovare un capro espiatorio come valvola di sfogo per smaltire la sconfitta di quella sera. Vogliamo dirla tutta? Se a Glasgow si fosse vinto, che so, per 1 a 0 con rigore al 90° dato per un clamoroso "tuffo" di Gilardino in area mal valutato dall'arbitro (cosa, tra l'altro, per lui non del tutto inusuale), i tifosi si sarebbero allo stesso modo "indignati" come hanno fatto con la sceneggiata di Nelson? Non credo proprio. Il problema è che il portiere brasiliano aveva già mostrato qualche insicurezza che ci aveva penalizzato nel recente passato e ai tifosi non è parsa "vera" l'occasione del fattaccio di Glasgow per poterselo sbranare e, così, in un sol colpo fargliele pagare tutte.
Quanto alla storia del contratto, caro Prigioniero, personalmente non ho mai ritenuto fosse affar mio andare a fare i conti in tasca alla società o vedere quanto percepisse Tizio e quanto Caio. Anche qui, i giornalisti scrivono sempre quello che vogliono e siamo proprio sicuri che le cose siano andate così come ci hanno raccontato? A me non risulta che il Milan Associazione Calcio SPA abbia mai messo in piazza gli stipendi dei propri giocatori, ma piuttosto che sia stata costretta più volte a smentire le cifre iperboliche che - guarda caso - mettevano in giro "ad arte" quei simpaticoni (e più che simpatizzanti) neroazzurri del giornale rosa che si trova sui banconi dei gelati. Piuttosto, a me pare che questa storia dello stipendio faccia il paio con altre due "storie" e precisamente la voce circolata insistentemente qualche tempo fa che Dida si era praticamente già "trasferito" al Barcellona (ricordo come se fosse ieri lo strillone e dettagliato articolo a corredo de, nientepopodimenoché, il Corriere della Sera) e dell'altra voce altrettanto insistente secondo la quale Buffon un paio di stagioni fa era praticamente nostro, cosa poi naturalmente rivelatasi assolutamente infondata. I tifosi che, non si capisce il perché, debbono sempre prendersela con qualcuno, hanno visto come un inammissibile TRADIMENTO la storia del Barça e come l'ennesima (secondo loro, ovvio) dimostrazione di DABBENAGGINE della nostra società nell'"affare" Buffon, come se Dida, ammettendo che fosse stato vero, non avesse avuto il diritto di cercare una sistemazione più remunerativa in un Paese come la Spagna dove ben sappiamo c'è un regime fiscale notevolmente più vantaggioso del nostro, e come se la società avesse dovuto portare a casa a tutti i costi il Gigi nazionale, a costo anche di andarselo a rubare notte tempo direttamente nella sede della Juventus. Chissenefrega se poi Buffon ha dimostrato di essere attaccatissimo alla sua squadra seguendola addirittura in serie B.
Quindi, in conclusione, se volete possiamo parlare benissimo delle sue attuali capacità di rendimento come portiere e se, magari, a 35 anni compiuti possa considerarsi finito. Per quanto mi riguarda, non la vedo così, anzi: non si sarebbe potuto considerare "vecchio" all'epoca di uno come Dino Zoff, figuriamoci ora che la scienza medica ha fatto progressi da gigante. In più, vedo tuttora in giro cariatidi del calibro di Van Der Sar e Lehmann (sì, lo so, quando lo sento nominare, un brivido percorre anche me nel suo ricordo rossonero) che se la cavano più che egregiamente, vedi la ultima Champions conquistata dall'olandese con il ManUTD e la paratona che ha sfoderato giusto ieri sera il tedesco su Cristiano Ronaldo.
Ergo, per tutto questo, io in Nelson continuo a crederci.
In ogni caso, sinceramente felice di poterne discutere anche con chi non la vede alla stessa maniera come due persone intelligenti come voi.

mavalà ha detto...

Dal punto di vista tecnico Dida mi sembra in calo, in quanto sembra aver perso, probabilmente causa età, lo smalto dei tempi migliori. Non mi è mai sembrato, dal punto di vista della pura tecnica, un fuoriclasse, ma uno che sopperiva grazie a doti fisiche fuori dall'ordinario.
Inoltre ha perso sicurezza, e non so se vale la pena aspettare che la recuperi, anche perchè San Siro è bastardo, e lui emotivamente non mi sembra una sfinge.
Riguardo al (per lui) maledetto derby, sono d'accordo; ma a dirla tutta anche in quel caso non sono convinto che l'"incidente" fosse tale da sdraiarlo. Un fumogeno pesa 1 grammo, e probabilmente il fastidio di Nelson era dovuto all'ustione, che comunque non fu grave.
Non è mia intenzione comunque fare processi, soprattutto a un milanista, e ancor di meno a un evento datato e passato.
Ferma restando la mia opinione che quella partita andava sospesa, infortunio o meno di Dida, ovvio.