lunedì 22 febbraio 2010

Il vittimismo storico

Primi in classifica da, praticamente, centofottutetrentanove giornate, ritornano - non che fossero sparite, ma venivano tenute nascoste - tutte le caratteristiche dell'Inter morattiana. Al terzo pareggio consecutivo, con la Roma a meno cinque e il Milan potenzialmente a meno quattro, quel senso di sicurezza, di ho-rubato-le-caramelle-e-non-mi-sono-fatto-scoprire comincia a vacillare.
Già, perché un passo falso dei nerazzurri contro l'Udinese Domenica prossima potrebbe significare giallorossi e rossoneri vicini, molto vicini. E se per un caso assurdo una delle due avversarie dovesse scucire il tricolore dalle maglie degli indossatori, e se per caso gli indossatori dovessero uscire prematuramente dalla Champions League, finirebbero la stagione con le mani vuote. O forse vincerebbero la Coppa Italia e Mourinho direbbe che è l'unico trofeo che gli mancava e che ci teneva particolarmente.
Resta il fatto che quel senso di dominio assoluto sta scomparendo, e al suo posto stanno emergendo nuovamente quelle mezze frasi, quegli accenni, quei sassi tirati nascondendo la mano che sono stati una fenomenologia tipica degli ultimi quindici anni della società di Via Durini. Gli arbitri contro di noi, il sistema calcio contro di noi, tutti contro di noi ma noi meriteremmo di vincere. E non importa se voi avete Del Piero, Ibrahimovic e Trezeguet o Kakà, Shevchenko e Inzaghi. Noi abbiamo Martins, Recoba e Adriano, è chiaro che siamo superiori. Siete voi i furbetti del quartierino.
Insomma, la solita fanfara di cazzate volte a ricevere una manina, un aiutino, una spintarella. Il problema è che l'Inter di spintarelle ne ha già ricevute parecchie, e questo atteggiamento - le manette di Mourinho in Inghilterra gli sarebbero costate il licenziamento, ve lo dico io - da vittime arroganti sta pian piano trasformandosi in un pericoloso boomerang. Espulsioni, nervosismo, un solo goal in tre partite, Eto'o che ha segnato quanto Pato ma meno di Ronaldinho e Borriello, e l'hanno pagato profumatamente, eccetera.
Del resto, il sito ufficiale dell'Inter - cosa mai vista nella mia vita - ha analizzato le decisioni dell'arbitro Tagliavento durante il match contro la Sampdoria. Beh, fatevi due risate perché vengono tratte le seguenti conclusioni:
i) l'espulsione di Samuel era ingiusta (nonostante la gomitata da ultimo uomo a Pozzi lanciato a rete, eh)
ii) l'espulsione di Cordoba era ingiusta (nonostante il fallo, non certo veniale)
iii) l'espulsione di Pazzini era giusta (beh, anche qui, cosa aggiungere?)
Come i bambini viziati. Se la cosa mi conviene è giusta, altrimenti è scandalosa. Davvero, viene da ridere. Mi aspetto settimane infuocate. Soprattutto se l'Inter dovesse perdere qualcosa contro Udinese e Genoa e il Milan battesse la Roma nello scontro diretto dell'Olimpico tra due settimane.
Ad ogni modo, parliamo anche un po' di Milan. Grande partita, ottimi tutti. Abbiati superlativo. Bonera terzino sinistro azzeccatissimo. Bei goals, grande Ronaldinho, superbo Ambrosini, difesa a tenuta stagna. Bello vedere Inzaghi che dice a Leonardo di posticipare il proprio ingresso perché la sua squadra sta soffrendo e ha bisogno di Borriello in quel momento. Epico, unico l'affetto della squadra per il proprio allenatore. Sembra che lo spirito giusto stia tornando. Non so, ma qualcosa mi dice che a Manchester ci potrebbe essere una sorpresa. Ma intanto pensiamo alla sfida contro la Fiorentina. Consapevole di essere fuori dai giochi per la corsa Champions, vorrà fare di tutto per ottenere quantomeno un piazzamento UEFA. Sarebbe stato meglio incontrarla tre giorni prima del ritorno con il Bayern ma tant'è.
Ps qui le parole dei nerazzurri e la replica dell'Aia.

2 commenti:

ilPrigioni3ro ha detto...

Sono contento dei ragazzi, ottima partita.

E dei frignoni preferirei non parlare, a me già sta venendo la nausea al pensiero di quello che ci toccherà vedere e sentire dai morattiani da qui a maggio. Anche se il pensiero che possano restare a bocca asciutta mi fa quasi orgasmare......

The Crow ha detto...

Forse m'illudo, ma dopo la puntata di Controcampo di ieri sera, qualcosa mi dice che finalmente il "Regno di Ladronia" dei neroazzurri sta volgendo al termine. Erano tutti contro di loro e perfino Riccardo Ferri, al di là di qualche imbarazzata giustificazione di parte, non ha potuto fare a meno di condannare l'isterico comportamento degli interisti contro la Sampdoria. I nodi stanno venendo al pettine e, forse, tra qualche tempo si potrà tornare a respirare un clima di "normalità" e di giustizia nel nostro calcio, rubato letteralmente più di tre anni fa da Guido Rossi e compagni.
Intanto, notizia di pochi minuti fa, sono state date tre giornate di squalifica e 40 mila euro di multa a Mourinho; due a Cambiasso per aver tentato di colpire un doriano negli spogliatoi e due a Muntari per aver insultato l'arbitro mentre stava uscendo dal campo al momento della sua sostituzione; una giornata, infine, a Samuel e a Cordoba. Anche Oriali non è stato risparmiato per le (solite) turbolenze della panchina neroazzurra durante la partita di sabato. Naturalmente, la società ha già annunciato che farà ricorso verso la maxi stangata che si è vista infliggere. Sono senza vergogna.