lunedì 13 dicembre 2010

E venne la fine

Dell'anno solare, non vi preoccupate. Allora. Milan a più sei sul terzetto Juventus-Lazio-Napoli, a più dieci sul duo Roma-Palermo, a più tredici sull'Inter che però deve recuperare una gara.
E Sabato sera c'è Milan-Roma. Poche veloci considerazioni. Innanzitutto, il Milan di quest'anno non è l'Inter dello scorso anno. I nerazzurri non giocavano bene, non dominavano le partite, erano con la testa alla Champions League, vera maledizione da mezzo secolo. Per questo si sono fatti recuperare quattordici punti dai giallorossi. Il Milan invece gioca bene, domina le partite, sa migliorare e crescere dopo le sconfitte. Soprattutto, nessuno si lamenterebbe per uno Scudetto ed un quarto di finale di Champions League. Allegri lo sa, nessuno ha vinto la Champions al primo tentativo - a parte Ancelotti ma aveva già lavorato otto mesi con la squadra. E poi prima si vince il campionato, poi ci si rinforza e ci si conferma e quindi si tenta l'assalto alla coppa. E nessuno in Via Turati vuol rischiare il diciottesimo scudetto nella speranza di vincere la Champions League. La cosa è ben chiara a tutti.
Detto ciò, una vittoria contro la Roma sarebbe di importanza fondamentale. A parte i tre punti, vi sono ulteriori considerazioni. Primo. Se il Milan batte la Roma Sabato sera va a più nove e le sue rivali, che giocano la Domenica pomeriggio, avranno maggior fiato sul collo. E' probabile che tutte vincano (Bari-Palermo, Chievo-Juventus, Lazio-Udinese, Napoli-Lecce), ma la sorpresa potrebbe scapparci. In particolare occhio a Palermo e Lazio che non affrontano, seppur per motivi diversi, avversari facili. Secondo. Chiudere l'anno a più sei e non a più tre significa molto, moltissimo. Vuol dire che contro Cagliari ed Udinese, alla ripresa del campionato, puoi permetterti il lusso di fare quattro punti su sei senza grandi rischi. Terzo. Psicologicamente, una vittoria prima delle vacanze tiene alto il morale. Una sconfitta è rovinosa, anche perché non hai il modo di dimenticarla per quasi tre settimane. Quarto. Una vittoria significherebbe, con grande probabilità, l'eliminazione della Roma dal gruppo delle pretendenti, in cui resterebbero Juventus, Lazio e Napoli. Escluse le ultime due per ovvi motivi, ci sarebbe da duellare con i bianconeri fino a Maggio. E i bianconeri, per quanto robusti e tonici, non hanno la rosa necessaria per vincere. Se non segnano Quagliarella e Krasic è notte fonda - Pepe, Aquilani, Del Piero e Iaquinta non valgono di certo Seedorf, Pirlo, Boateng e Robinho. Quinto. Il Milan quest'anno ha perso punti contro Cesena (3), Catania (2), Lazio (2), Juventus (3), Sampdoria (2). Sono tre pareggi e due sconfitte che, giocati oggi, garantirebbero non meno di dieci punti. Pertanto occorre recuperare ciò che si è perso per strada, senza sperare nelle cadute degli avversari che, nella stagione del crollo interista, si ammazzeranno pur di vincere lo Scudetto.
Quest'anno, mi sembra chiaro, lo Scudetto lo si vince con ottantuno punti. E' un campionato equilibrato senza, Milan a parte, squadre nettamente superiori alle altre. Con ancora ventidue giornate da disputare, ci sono al massimo sessantasei punti in ballo. Pertanto le nostre avversarie possono al massimo arrivare a novantasei punti. Consideriamo che su ventidue partite le altri rivali ne pareggeranno almeno cinque e ne perderanno almeno due. Fanno sedici punti, se le cose vanno bene. Dunque bisogna arrivare ad ottantuno. Ce ne mancano quarantacinque. Tredici vittorie, sei pareggi, tre sconfitte. E poi partiremo alla caccia dello Scudetto diciannove. Poi nel 2012-2013, se tutto andrà bene, la seconda stella sulla maglia. E al massimo entro dieci anni gradirei la decima Champions League. 2012, 2015, 2019. A quel punto posso morire felice.

6 commenti:

Coccy ha detto...

Andasse tutto come scrivi tu, Astoria, potrei morire felice anche io.
Ma voglio fermarmi al Milan dell'oggi. Una squadra che sicuramente ha un giocatore fondamentale, Ibra, ma che soprattutto è squadra compatta e coesa. Alla Champions di quest'anno non penso, anche se ricordo che nel 2007 nessuno avrebbe scommesso sul Milan. La storia dice il contrario rispetto a quella non scommessa.
Detto questo vorrei spendere due parole sul nostro portiere titolare. Lo ammetto è un mio tarlo, forse un'ossessione, pertanto chiedo perdono per la mia pesantezza.
Abbiati, dunque. Se non avesse parato quel rigore ( ed io ero certa lo parasse) oggi penserei ancor peggio di quanto ho pensato ieri, quando si è fatto quell'uscita senza senso. Non voglio dire che non abbia le doti fisiche e tecniche necessarie per essere un grande portiere, ma forse non ha la testa per esserlo. E per essere un grande giocatore occorre avere anche la testa e lui la perde spesso e volentieri. Non dà sicurezza, non chiama la palla, almeno da quanto posso vedere. Ieri per esempio , papera a parte, ha costretto Bonera a mandare in calcio d'angolo una palla che LUI doveva prendere.
Insomma non riesco proprio a sostenerlo, così come fate voi. Certo è che Allegri lo ha scelto come titolare, preferendolo ad Amelia che in Champions è stato il migliore in campo. Io non sono Allegri, non ho le sue capacità, sono solo una appassionata, e riconoscendo i miei limiti, anzi le mie lacune, dovrei tacere. Ma se potessi lo toglierei e insieme a lui anche Abate. Sarà una questione di cognome, non lo so, ma quei due non mi convincono.

AstoriaRecords ha detto...

Su Abbiati non sei la sola, Crow può ricordarsi sicuramente di come, quasi quattro anni fa, io difendessi strenuamente Dida pur di non rivedere Abbiati in rossonero.
Perché la verità è che Abbiati è stato un giocatore senza carriera. Sembra strano, ma è così. A ventun anni diventa titolare nel Milan strappando il posto a Sebastiano Rossi. Pensava di aver trovato il posto fisso, si rese conto della precarietà del proprio lavoro quando arrivò Dida che divenne titolare con Ancelotti e che non perse più il posto per cinque anni. Insomma, niente contro di lui, ma è vero gli manca la testa e non sarà mai, anche vista l'età, un portiere pazzesco.
Detto questo, su Abate condivido. Mai considerato un giocatore da Milan. Così come Oddo, Zambrotta, Antonini, Jankulovski, Onyewu. Eppure questo è ciò che abbiamo e per quest'anno gioca anche bene, per cui va tenuto. Spero comunque anche io in una vendita. I terzini, da quando Cafu e Serginho non ci sono più, sono qualcosa di cui sento la necessità.
Sulla Champions ti dico che il Milan di oggi non è quello delle prime tre giornate di Coppa. Oggi probabilmente vincerebbe il girone e credo che a Febbraio, se non dovesse succedere un dramma, vedremo una grande squadra che potrà dire la propria contro tutti, Barcellona compreso. E a dire il vero, per come stiamo giocando oggi, comincio a credere nel triplete. Di cui mi importa zero, ma ottenerlo un anno dopo l'Inter sarebbe la più grande umiliazione possibile per i nerazzurri, per i quali la storia ha sempre pronti calci in culo e derisione. Non so, sono estremamente fiducioso. E davvero, un paio di innesti in difesa ed un rinforzo a centrocampo e in attacco e siamo a posto per almeno due-tre anni. Fiducia ragazzi, fiducia. E' il Milan.

The Crow ha detto...

Ahahah! Grazie, Astoria, per il sorriso che mi ha regalato con il "posso morire felice dopo la seconda stella": è la stessa, identica cosa che ho pensato anch'io in questi anni.
Su Abbiati e Abate, concordo pienamente con voi. Solo una parola circa l'operato di Allegri: come sottolineato anche ieri sera in Premium Football Club - credo da Paolo Condò della Gazzetta, ma non ne sono sicuro - una delle chiavi dell'eccellente lavoro fin qui svolto dal tecnico livornese sta nell'aver saputo rispettare le gerarchie di spogliatoio e di aver dato una possibilità a tutti, senatori in primis. C'è chi questa occasione l'ha saputa sfruttare alla grande (un super Gattuso su tutti) e chi meno (Dinho?). Per questo motivo siamo partiti, giustamente, con Abbiati titolare, il quale ha avuto comunque il merito di non macchiarsi fin qui di clamorosi scivoloni o almeno che questi non incidessero sull'esito delle partite come accaduto a Bologna, con la sciagurata uscita nel secondo tempo. Amelia è un portiere sicuramente migliore, non ci vuole un genio per capirlo e Allegri lo sa benissimo, ma fin quando Christian "regge" è giusto che in porta in questo momento ci sia lui.
Per Abate il discorso è un po' diverso, ma neanche tanto: è un ragazzo volenteroso, tenace, con una grande qualità come l'indubbia velocità. Stop. La differenza tra lui e i citati Cafu e Serginho è che Abate da esterno di centrocampo è dovuto arretrare in difesa, mentre i due brasiliani da terzini potevano tranquillamente fare le (devastanti) ali.

ilPrigioni3ro ha detto...

Dove devo firmare per quanto scritto nel post?

Volgio però spezzare una lancia per Abbiati: non è un fenomeno, ok, ma è un buon portiere, coi suoi difetti per carità. Ma io oggi me lo tengo stretto, lo considero migliore di Amelia e in giro non vedo fenomeni liberi.
Forse forse, mi sarei tenuto Storari invece di lui, ma è stato giusto capitalizzare l'offerta ricevuta.
E poi per affrontare serenamente il ritorno, sul mercato un paio di ritocchini, un attaccante di area e un terzino come rincalzi, credo li dobbiamo fare.
Concordo che sarebbe importante vincere sabato e che 81, ma forse anche 1/2 in meno, sarà l'obiettivo da raggiungere.

AstoriaRecords ha detto...

E' vero che fenomeni in giro non ce ne sono, ma che il Milan debba cominciare un serio scouting per trovare un portiere è un dato di fatto. Amelia ha già ventinove anni e non è mai stato un top player. Di italiani forti, poca roba. Sirigu? Agazzi? Mah. Io pescherei in Brasile, che ormai sforna più portieri e difensori che attaccanti.
Sui ritocchini. Io cercherei un jolly difensivo à la Bonera, uno che puoi piazzare ovunque. Poi un giovane a centrocampo, a meno che non si voglia ufficialmente lanciare Strasser. Infine più che un sostituto di Inzaghi per i sei mesi che restano, punterei su un sostituto per Ronaldinho. Se invece il brasiliano rimanesse, servirebbe un giocatore alla Crespo. Vecchio, senza pretese, con un ingaggio non faraonico, disposto a farsi sei mesi di gloria al Milan e poi di tornare a casa base. In tal senso, i nomi migliori in Italia sono appunto Crespo, Maccarone, Di Michele, Floro Flores, Toni, Rocchi.

ilPrigioni3ro ha detto...

Io tifo Crespo!
Sarebbe bello tornasse per 6 mesi, ha ancora un conto aperto con noi......