martedì 28 dicembre 2010

Ultimi pensieri sulla questione Leonardo

Passato il Natale, è giunto il momento di fare qualche riflessione più seria sul nuovo allenatore degli indossatori.
Innanzitutto, un po' di incazzatura mi è passata. Ripensandoci, non stiamo parlando di un milanista doc. Almeno sul campo. Baresi, Maldini, Van Basten, eccetera. Stiamo parlando di un buon giocatore, nulla più. Uno che nel Milan ha giocato quattro anni, un centinaio di partite ed una ventina di goals. Tutto qui. Quello che l'ha reso milanista doc è stata la sua permanenza nella società, il suo lavoro con la Fondazione Milan, il suo scoprire talenti in Sudamerica, il suo modo di fare cortese, elegante e mai sopra le righe.
Sul suo passaggio all'Inter. Nulla da eccepire. Leonardo è un professionista che ha scelto di andare ad allenare una squadra di calcio. Il suo nuovo mestiere, in fondo. Avrebbe potuto aspettare qualche anno prima di allenare proprio l'Inter, neanche fosse il suo sogno nel cassetto, ma tant'è. Chiaro, questo significa che il suo orgoglio e il suo risentimento sono superiori alla sua classe ed al suo aplomb tanto decantato. Un vero signore avrebbe rifiutato l'Inter a voce bassa, ma evidentemente ci siamo sbagliati su di lui. Pertanto, due gli scenari. O è un mercenario disposto a tutto pur di guadagnare e senza cuore - il che andrebbe bene, oppure è un uomo normale, non di certo un santo, che ha approfittato della prima occasione per vendicarsi della sua vecchia fiamma che lo aveva tradito. Poi, tradito. Galliani era con lui, Braida era con lui, i giocatori più o meno erano con lui, i tifosi erano con lui. L'unico che non lo supportasse era Berlusconi, per cui credo che la scelta di Leonardo sia proprio stata dettata da un palese odio viscerale che lui nutre per il suo ex Presidente. E allora mi domando perché abbia lavorato per sei anni come dirigente del Milan. Forse non conosceva il temperamento del Presidente? O forse dobbiamo pensare che ad un ex buon giocatore come lui un'occasione come quella offertagli da Berlusconi non sarebbe mai più capitata?
Oggi il livore è passato, in fondo Leonardo è stato il Milan solo durante l'anno da allenatore. Da dirigente, lo si vedeva pochissimo. Da calciatore, onestamente, non sono tanti a ricordarne le prodezze. Quindi va bene, in fondo. Che accetti l'Inter. Accetti però anche il fatto che, qualora fallisse e venisse licenziato (anche se a quanto pare sta già puntando alla dirigenza nerazzurra), quindici milioni di italiani (o quanti siamo noi rossoneri) godano. Accetti però anche il fatto che ogni Domenica in cui la sua Inter pareggi o perda, noi stiamo lì a sbeffeggiarlo. Accetti però anche il fatto che se dovesse perdere il derby, venga umiliato nel peggiore dei modi, magari con dei cori sfottò a fine partita.
Tanto lo so già, tra qualche settimana ci saremo dimenticati di Leonardo e di tutta questa storia e l'Inter tornerà ad essere l'Inter, con o senza brasiliani dai nomi di inventori.

4 commenti:

Coccy ha detto...

Verissimo, il livore è passato. Giusto il livore però. Il fastidio comunque rimane.
Del resto Leonardo non è stata una bandiera, così come lo sono stati Maldini, Baresi. Non è stato neanche un grandissimo calciatore. Vero.
In ogni caso mi disturba sentire le sue dichiarazioni. Lui - dice- non cercava un lavoro, piuttosto un sogno- e proprio l'Inter gliel'ha regalato. Bene.
sostiene che Kakà resterà al Real, e fin qui nulla da obiettare, ma lo dice in maniera perfida, perché - continua - lui lo sente molto spesso e tra loro vi è complicità.
Sicuramente, la complicità di due volta gabbana. Sono complici in quella forma di falsità cortese che davvero mi infastidisce.
La sua calma signorile, trasuda invidia e vendetta.
Quello che mi inquieta è l'aver constatato nella vita che quel tipo di persona ha la meglio. Poi non sarà così, ma sappiamo bene che i giocatori dell'Inter funzionano a cariche psicologiche. Il terrorismo di Mou ne è dimostrazione, così come la serietà e l'onestà intellettuale di Benitez.
Non sono troppi tredici punti, si possono recuperare.
Staremo a vedere.

AstoriaRecords ha detto...

La vittoria del campionato, l'Inter che ritorna in finale di Champions League, perdendo ai rigori contro il Barcellona, e che finisce quarta a pari merito con la Juventus in campionato ma con una peggior differenza reti. E Leonardo che va a fare il commentatore di Premier League. In fondo, anche questo è un sogno. Il mio.

Coccy ha detto...

Beh, niente male come sogno. Ti dirò: potrebbe essere anche il mio.

The Crow ha detto...

Credo che tutta la vicenda possa essere riassunta con il lapidario commento del bimbo intervistato da Sky, che, come sottolineato anche da Coccy, ha dimostrato un dono come quello della sintesi davvero non comune.
Che altro aggiungere?