domenica 30 gennaio 2011

Il riassunto della giornata

L'Inter vince con un po' di fortuna contro un Palermo che avrebbe meritato almeno il pareggio. Del resto, quando sei in vantaggio due a zero e non chiudi e quando sbagli il rigore decisivo sul due a uno rischi di essere punito. Ciononostante, l'Inter non sembra quella delle stagioni passate, fatica a trovare la rete e in ogni partita non dà mai l'impressione di dominare l'avversario. Il Palermo è sfigato, come ha detto Zamparini. Però togliere Miccoli, l'unico attaccante disponibile, non mi è sembrata la mossa più furba. La Roma non ha giocato, per certi versi meglio, ché la partita verrà recuperata nei giorni in cui i giallorossi saranno impegnati in Champions League e soffriranno i felsinei. Il Napoli distrugge una Sampdoria arrendevole, parlare di Scudetto mi sembra ridicolo, i blucerchiati non sono più quelli di un anno fa e ormai pensano solo ad arrivare a quarantacinque punti per salvarsi tranquillamente. La Lazio batte la Fiorentina, ormai incerta della permanenza in Serie A - i viola giocano male, non segnano e soffrono contro tutti, Mihajlovic dovrà fare miracoli. Genoa e Cagliari avanzano verso la salvezza, in compagnia del Chievo che ha strapazzato il Brescia. Lecce e Cesena non si fanno male, ormai è chiaro che il discorso retrocessione riguarderà le ultime tre citate ed il Bari. Occhio però al Catania, se non si riprende rischia seriamente di finire senza una sedia sotto al sedere.
Note. Cavani è un buon giocatore, nulla più. E' la prima ed unica punta del Napoli, chiaro che segni tanto. Esattamente come Di Natale, Matri, Di Vaio. Quelli veramente forti - Pato, Ibrahimovic, Eto'o - segnano venticinque goals a campionato anche se gli viene messo accanto un giocatore di valore identico. Cavani, invece, è il terminale offensivo di una squadra che gioca per lui. E la storia del tridente con Lavezzi ed Hamsik è una cazzata, visto che i due in questione giocano molto dietro e si inseriscono solo per servire il compagno. Ma di questi tempi va di moda mitizzare i partenopei, percui amen. Pazzini grande acquisto? Non lo so, non mi è mai piaciuto veramente. Uno come Borriello e Gilardino. Poi magari segnerà goals a grappoli, per me resta una buona riserva ma nulla per cui strapparsi i capelli. Se pensiamo che al suo posto, sei mesi fa, c'era un certo Mario Balotelli non possiamo che sorridere.
Lo Scudetto, inoltre, sembra raggiungibile con ottantacinque punti. Il calcolo è semplice. Considerato il fatto che la seconda in classifica (il Napoli con quarantatre punti) può ottenerne un massimo di quarantotto in sedici giornate, e considerato il fatto che, anche dando il massimo, nessuna squadra otterrà più di quarantuno punti (tredici vittorie, due pareggi, una sconfitta), si può dunque concludere che con ottantacinque punti si vince il campionato. Per il Milan significherebbero dodici vittorie, due pareggi, due sconfitte. Non impossibile.
Infine, si può affermare con serenità che la salvezza è fissata a quaranta punti, forse anche meno. Cagliari, Sampdoria, Genoa e Chievo mi sembrano le uniche destinate a tale soglia con facilità. Fiorentina, Bologna e Parma soffriranno maggiormente, anche se, almeno sulla carta, non dovrebbero accusare troppe difficoltà.

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