lunedì 21 settembre 2009

E due

Forse è ancora presto, ma temo che a breve si dovrano porgere le proprie scuse a società, dirigenza, proprietà, allenatore e giocatori del Milan. Squadra più in forma della settimana, buonissimo calcio per sessanta minuti a Marsiglia, ottimo calcio per ottanta minuti contro il Bologna ieri.
Partiamo dalla partita contro i felsinei. Leonardo cambia cinque undicesimi e azzecca tutte le mosse. Abate è stratosferico, Kaladze incredibilmente in forma, Favalli la solita garanzia, Pirlo preciso e volitivo, Huntelaar sfortunato ma lottatore. Il Milan domina interamente il primo tempo, sfruttando le fasce, mettendo in mostra un pressing d'altri tempi che strangola la manovra del Bologna, incapace di mettere la testa fuori dalla propria metà campo per quasi tutti i quarantacinque minuti iniziali. Se Gattuso segnasse a porta semivuota, la partita probabilmente si avvierebbe verso un cinque a zero, ma il buon Rino non ha i piedi di Kakà e così si va negli spogliatoi senza alcuna rete a favore. Ciononostante, il Milan zeppo di riserve desta un'ottima impressione. Nella ripresa, la musica è la stessa per quindici minuti - un po' meno intensa, ma simile. Poi il Bologna capisce che da uno zero a zero si può passare in vantaggio e sfrutta la stanchezza dei rossoneri per provare a uscire dalla propria tana. Proprio su un attacco rossoblu, però, Seedorf strappa la palla a un bolognese e dopo un paio di passaggi se la porta fino in area, dove dribbla un paio di difensori prima di segnare un bel goal e dare al Milan un vantaggio meritato. I rossoneri però peccano di astuzia e sono sfortunati, colpendo ben due legni con Pato e Inzaghi e sbagliando un altro paio di goal non impossibili. Leonardo capisce che rischiare un pareggio è da stolti e azzecca i due cambi. Oddo e Jankulovski, infatti, portano freschezza sulle fasce - dove si gioca la partita, e il Milan riesce a portare a casa i tre punti, nonostante un paio di brividi finali che Megastore Storari e la cara parte bassa del lato B evitano un loro tramutarsi in incubi.
Riassumendo, un Milan in costante crescita dal finale della partita con il Livorno. Chi si aspettava un calo di tensione e di tenuta fisica si sbagliava. Al contrario, il Milan di ieri ha organizzato un pressing e un gioco veloce che non si vedeva da tanto, troppo tempo. Purtroppo, la mancanza di attaccanti in forma - Inzaghi a parte - ha rischiato di compromettere una partita che si strameritava di vincere. In effetti, l'anarchia di Pato e il fatto che Huntelaar debba ancora integrarsi negli schemi rossoneri sono motivo di preoccupazione, in particolare dati gli infortuni di Borriello e l'agonia di Ronaldinho, febbricitante ma sugli spalti (cosa che mi ha colpito). Infine, l'incapacità di segnare su calcio d'angolo. Credo che siano diversi anni che al Milan non riesce ciò. Al contrario, le ottime notizie provengono dalla difesa, finalmente difesa, da Abate, terzino destro e ala destra veramente bravo, dal centrocampo "vecchia guardia", che si impegna costantemente. E poi da Storari che si sta dimostrando sempre all'altezza.
Ora si va ad Udine, campo tradizionalmente ostico in cui si misurano le ambizioni delle grandi squadre. Penso che il Milan possa farcela.

2 commenti:

The Crow ha detto...

Ottima analisi. Anche se è effettivamente un po' troppo presto per i proclami e, fede incrollabile a parte, buonsenso vuole che stiamo tutti con i piedi ben piantati per terra.
La partita dei ragazzi è stata eccellente e quasi si è ripetuta la grande prestazione offerta contro il Marsiglia, ma Seedorf ad esempio ieri ha sopportato uno sforzo incredibile e i suoi compagni di reparto hanno fatto quasi altrettanto: fortunatamente, pur stremati, hanno retto fino in fondo, ma da qui fino a maggio preferisco essere realista.
Paradosso vuole, comunque, che l'anno scorso una partita del genere, pur giocando magari meglio di ieri, l'avremmo pareggiata o addirittura persa (vedi proprio la prima di campionato in casa contro il Bologna).
Non so quanti se ne siano accorti, ma Clarence in occasione del goal, dopo aver dribblato il difensore ed essersi portatosi sul fondo in area, ha "lisciato" la palla che voleva darla al centro di esterno e, solo un istante dopo, grazie alla sua incredibile tecnica, ha messo alle spalle del portiere dopo la sua involontaria "finta".
Buon segno.
Così come buon segno è stato senza dubbio il colpo di testa all'ultimo minuto di Portanova finito a lato di un millimetro, evidente dimostrazione che, come in tutte le cose della vita, per quanto bravi si possa essere, senza fortuna non si va da nessuna parte.
Ed ora Udine: anch'io ci credo.

mavalà ha detto...

Condivido tutto.

Vero, in questo momento è l'attacco (superpippo a parte) il reparto in difficoltà.

Ma gli alibi ci sono tutti.

Senza illudersi, la squadra sembra si stia trovando, e il lavoro sembra stia stia dando i frutti.

Anche lo stesso Leonardo, mi sembra sempre più a suo agio nel nuovo ruolo.

Azzardo: secondo me ci prende gusto, e alla fine l'odore del campo gli creerà assuefazione...