lunedì 12 gennaio 2009

Cose che non resteranno/17

C'è chi diceva (Fabio Capello) che i campionati si vincono difendendo, chi invece diceva (Arrigo Sacchi) che i campionati si vincono attaccando. Infine, c'è chi dice (Carlo Ancelotti) che i campionati si vincono con una buona dose di difesa ed attacco. E ne ha ben donde. Del resto, se il Milan torna da Roma con un solo punto è proprio a causa di una sintesi di errori della difesa e dell'attacco.
La giornata era cominciata male. Senderos non ha ancora recuperato, Kaladze sembrava essersi infortunato (Ancelotti ha tuttavia commentato la sua esclusione con un "scelta tecnica", ma poi Galliani ha confermato il rischio di un'operazione per il georgiano) - insomma, la presa di Roma si era resa più complessa. Il goal stupido di Vucinic a metà primo tempo, poi, aveva un po' fatto crollare l'umore ai tifosi infreddoliti. Soprattutto perché il Milan, nei primi quarantacinque minuti, non si era praticamente visto. Nella ripresa fortunatamente si è sbloccato Pato, autore di due goals - di cui uno da cineteca. Purtroppo, Kakà e Ronaldinho in giornata no non hanno giovato alla squadra, incapace di chiudere la partita. Allora ci ha pensato Vucinic, con il colpo di testa più vergognoso della storia del calcio, a condurre la sua squadra al pareggio. Qualche assalto finale da parte di entrambe le squadre, ma nessun brivido per i portieri.
Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 5,5: incolpevole sul primo goal, completamente fermo come una statuina sul secondo.
Zambrotta - 5,5: uno dei tanti giocatori non in giornata, perde spesso l'uomo.
Favalli - 6: come al solito fa il suo dovere, minimizzando gli errori.
Maldini - 5,5: qualche sbavatura di troppo in un reparto comunque traballante.
Jankulovski - 5,5: media aritmetica tra un quattro per la fase difensiva (incredibile come si lasci fregare da Vucinic sul primo goal e come rischi costantemente) e un sette per quella offensiva.
Beckham - 6: corre, crossa, tira, difende e si dà da fare per novantuno minuti.
Pirlo - 6,5: inconsistente nel primo tempo, caravaggesco nella ripresa.
Seedorf - 4,5: completamente fuori partita.
Kakà - 5,5: anche lui assente dal match, se non fosse per il dribbling su Cassetti e il passaggio a Pato in occasione del pareggio.
Ronaldinho - 5,5: fuori da ogni azione, va però apprezzata la sua abnegazione nel difendere.
Pato - 8: conduce al pareggio e poi quasi alla vittoria una squadra da solo; a diciannove anni, ha segnato ventuno (21) goals in un anno solare in Italia, dimostrandosi uno dei prossimi candidati al Pallone d'Oro.
Ambrosini - sv
Flamini - sv

7 commenti:

The Crow ha detto...

Beh, rispetto alla partita dell'anno scorso all'Olimpico contro la Roma, dove avevamo disputato una partita parimenti splendida, questa volta almeno siamo riusciti a portare a casa un punticino. Non sarà molto, certo, a maggior ragione per il pareggio "strettissimo" conquistato dal Cagliari sabato sera in casa de "la seconda squadra di Milano™". Però, soprattutto in virtù della bellissima partita disputata, possiamo accontentarci ed essere più che fiduciosi per il prossimo futuro.

Ovviamente, non sono mancati gli errori e, ancora una volta, la difesa non ha potuto fare a meno di ballare, ma si sa, la perfezione non è di questo mondo. A tale proposito, mi è piaciuto moltissimo Carletto nostro ieri sera a Controcampo quando, accusata la squadra non ricordo più da chi in merito al fatto che la difesa fosse sempre troppo bassa, ha più o meno risposto così: "Ricorderei che questa difesa bassa ha vinto Champions e coppe assortite, che la squadra è costruita sulla qualità e che, di conseguenza, non si può pretendere che i nostri centrocampisti allo stesso tempo costruiscano, pressino a tutto campo e poi ripieghino pure".
Insomma, quello che diciamo da queste parti da mesi.

Considerazioni sparse.
Tanto di cappello al già ribatezzato da Pellegatti "Lord Cachemire" David Beckham. Come e più della partita disputata contro l'Amburgo, David è stato molto diligente, acuto tatticamente ed ha mostrato un paio dei suoi "numeri" tra cross e lanci lunghi (splendido quello nel primo tempo, dalle soglie della nostra area sui piedi di Ricky lanciato oltre il centrocampo). In più, è partito a sorpresa dal primo minuto per i più (ma non per il sottoscritto, vedi quello da me scritto ieri pomeriggio prima della partita) e reggendo la bellezza di 90 minuti tondi tondi. Perdonatemi, vengo dall'immaginario iconografico degli anni '70 e, di conseguenza, io ad uno così mi ci sono già affezionato. So già che non mi piacerà affatto il giorno in cui sir David dovrà abbandonarci. Ma chissà...
Sono d'accordo sulla prestazione opaca del trio delle meraviglie Seedorf, Kakà, Ronaldinho, nonostante il primo fosse in evidenti condizioni fisiche non ottimali, il secondo abbia sfoderato l'assist per il primo goal, mentre il terzo ha tirato fuori dal cilindro il gioco di prestigio che ha lanciato Pato per il suo secondo goal-capolavoro.
A proposito di Pato. Sempre ieri avevo detto che uno come Borriello ci sarebbe servito - e ci servirebbe - come il pane, non ritenendo il giovane fuoriclasse brasiliano adatto al ruolo di prima punta. Orbene, se da una parte mi rimangio tutto quello che avevo detto per la stratosferica prestazione fornita dal nostro "papero" nel secondo tempo, dall'altra non posso fare a meno di notare che il problema si sia ancora una volta evidenziato soprattutto nel primo tempo, chiuso da noi con un bello "zero" nella casella delle conclusioni a rete, poiché i magnifici traversoni partiti più volte da destra e da sinistra (Beckham, Zambro, Janku) finivano puntualmente nella terra di nessuno.

Chiosa finale per Abbiati: OK, non ho mai nascosto il mio non proprio totale entusiasmo per il suo ritorno. Poi, in questi mesi, ha comunque svolto un onesto lavoro che, come minimo, ha ridato una mezza sensazione di fiducia nella nostra difesa. Ora, però, una cosa la devo dire: Dida il secondo goal di Vucinic l'avrebbe preso. Punto.

AstoriaRecords ha detto...

Ridacchiando sul trademark per "la seconda squadra di Milano", cercherò di rispondere un po' a tutto.
Condivido le tue parole e, conseguentemente, il ragionamento di Ancelotti. Certo che però senza Nesta, Bonera, Kaladze e Senderos (cioè con i soli Zambrotta, Maldini, Favalli, Darmian, Antonini e Jankulovski) sarà molto difficile. Non perché i nostri difensori siano scarsi - per carità. La difesa della Juventus è molto molto peggiore di quella del Milan. E' il fiato che potrebbe mancare. Secondo me qualcuno potrebbe arrivare. Spero poi che venga concessa qualche ulteriore chance ad Antonini, la cui costante abnegazione è da sottolineare.
Su Beckham, non posso che schierarmi al tuo fianco. Già mi manca. Speriamo che Galliani lo convinca a rimanere, sebbene tema che Victoria e gli affari collaterali dello Spice Boy, alla fine, avranno la meglio.
Dida l'avrebbe parata? Non lo so. Certo è che subire un goal del genere, dopo aver dominato per mezz'ora, ti fa girare le palle.

mavalà ha detto...

Abbiati merita il posto da titolare. Su questo non mi sposto di una virgola; e non so se Dida avrebbe preso il secondo goal, mi interessa poco.

Detto ciò, condivido su Beckham, e su Seedorf (ieri imbarazzante) Kaka e Ronaldinho.

Pato più gioca più migliora: essendo già in grado di fare la differenza, deve giocare. Punto.

Jankulovsky lo considero ormai una tassa da pagare, puntuale, ogni volta che scende in campo da terzino.

The Crow ha detto...

Caro Astoria, hai perfettamente ragione sulla situazione della difesa. Certo è che avere contemporaneamente i primi 4 difensori centrali su 6 a disposizione fuori per infortunio non è una bazzecola. Galliani ci ha un po' tranquillizzato sulle condizioni di Kaladze, Senderos, Bonera e, soprattutto, Nesta, i quali chi prima chi dopo dovrebbero più o meno rientrare tutti. Naturalmente, però, tanto per dire sempre le stesse cose, non è questo un aspetto che viene tenuto in considerazione dai cosiddetti "addetti ai lavori" quando valutano la prova della nostra difesa, dimenticando che appunto Maldini e Favalli - comunque sempre più che dignitosi per come la vedo io - sono rispettivamente la quinta e la sesta scelta dei nostri difensori centrali. No, per carità, ancora ieri sera mi è toccato sentire che la differenza maggiore tra noi e i neroazzurri del trademark è la difesa... Grazie, eh? Proviamo a togliere loro quattro titolari in un sol colpo e vediamo quello che succede?

Quanto a Dida, non ho capito bene il discorso di Mavalà sul fatto che Abbiati "meriti" il posto da titolare. Perdonami la domanda, in virtù di cosa questo merito? Se la risposta è per gli accadimenti passati (leggi Glasgow), beh, ne abbiamo già discusso (e parecchio) anche "altrove" e mi sembra che Nelson il suo purgatorio se lo sia fatto - e se lo stia facendo tuttora - per benino. Se la risposta, invece, è sul rendimento odierno, allora avrei più di qualche dubbio. Christian aveva cominciato la stagione più che bene, ricevendo anche da queste parti il mio pubblico elogio e delle simboliche "scuse" in merito al mio iniziale scetticismo sul suo ritorno. Da qualche tempo, però, a me sembra che la situazione sia un tantinello peggiorata ed il buon Abbiati non dia più quelle garanzie e quella sicurezza mostrata, appunto, qualche mese fa. Nulla di grave, intendiamoci, però come detto anche qui sono settimane che non gli vedo fare un'uscita "sicura", risoluta, ma è sempre un respingere di pugno, un "arrangiarsi". Sarà colpa dei palloni moderni che 9 su 10 acquistano traiettorie impossibili, ma non capisco perché il problema emerga ora e non si sia evidenziato prima. Al contrario, quelle poche partite disputate in UEFA da Nelson sono sempre state al limite della perfezione, senza sbavature e con in più anche qualche, anzi diverse "paratone" degne dei suoi tempi migliori. Perché chiudergli la porta (ignobile gioco di parole) "a prescindere"?
Sul goal di Vucinic, rimango della mia opinione: sono completamente d'accordo con Astoria sul giramento maronale per un goal preso così e, in più, magari Dida avrebbe lasciato scoperto il primo palo, magari Vucinic sarebbe stato talmente bravo da infilarlo proprio lì, però se la metteva dove l'ha messa e cioè alla sinistra del portiere sul palo lungo, beh, Dida, da mancino, si tuffava eccome, potete starne certi. Ma avete visto i riflessi da bradipo di Christian? E' rimasto praticamente pietrificato, muovendo a mala pena il collo per seguire la traiettoria del pallone che si infilava alle sue spalle alla considerevole velocità di 2,5 km orari...
Comunque, vorrei chiarire che la mia non è una crociata contro Abbiati e a favore di Dida, ma più semplicemente a me interessa il bene del Milan e, di conseguenza, per intenderci spero solo che per Christian sia un periodo un po' così e che si riprenda al più presto.

Quanto a Jankulovski, invece, mi rendo conto di essere rimasto solo in questo lurido blog in cui non metterò MAI più piede... SCHERZO, neh? Ahahah...
In ogni caso, seriamente, per me rimane un grande giocatore, un grande, grandissimo terzino sinistro come pochi ce ne sono attualmente in circolazione. Naturalmente, è più votato alla costruzione, all'attacco, piuttosto che alla difesa e qui, purtroppo, le sue lacune vengono fuori. Però, allora, dobbiamo mettere in discussione anche uno come Serginho che, reputandolo uno dei più forti giocatori di fascia al mondo degli ultimi dieci anni, quando prendeva palla in difesa erano brividi distribuiti a volontà a tutti noi.
E chiarirei una cosa: il primo goal di Vucinic, al contrario del qui discusso suo secondo, è stata una sua vera e propria prodezza, con tanto di stop e finta al volo "a seguire", con il solo Marek ritrovatoselo in un letale uno contro uno. Sinceramente, posso sbagliare, ma non so quanti difensori in circolazione avrebbero evitato quella rete. Il problema, piuttosto, sono sempre quei dannati cross in mezzo all'area che "non dovrebbero" proprio arrivarci. Ma questo è un altro discorso.

mavalà ha detto...

Carissimo The Crow,
è questione di punti di vista.
Io mi sento più sicuro quando gioca Abbiati, pur non disconoscendo le ottime prestazioni di Dida in coppa.
Nessun intento punitivo, non sono il tipo (di solito :)).
E ritengo Abbiati non così colpevole sul secondo goal di domenica.

Jankulovsky, stesso discorso: per me rimane un centrocampista adattato, non certo un terzino di ruolo.
La migliore coppia di terzini che abbia mai visto (e probabilmente i migliori terzini presi singolarmente) è stata la Tassotti Maldini, due terzini di ruolo, in grado di difendere (tanto da essere capaci di giocare anche da centrali, senza far rimpiangere gente del calibro di Baresi e Costacurta) e di attaccare con efficienza anche migliore di Jankulovsky.

Lo so, oggi non ne nascono più di terzini così, e basta guardare chi gioca in quel ruolo nella altre squadre per rendersene conto.
Ma io ritengo il terzino un difensore vero, e perciò preferisco, se proprio devo scegliere, un centrale adattato a un centrocampista esterno adattato.
(Il primo milan di Ancelotti, campione d'Europa a Manchester e lodato per il suo bel giuoco, schierava Simic e Kaladze come difensori esterni).

The Crow ha detto...

Ciao, carissimo,
comprendo e, a dirla tutta, condivido anche in qualche modo il tuo punto di vista sui terzini. Anzi, come al solito, hai fatto tutte osservazioni acute e, ripeto, condivisibili. Figuriamoci, quindi, quando citi (il maturo) Tassotti e (il primo) Maldini: come potrei mai darti torto su di loro? Stiamo semplicemente parlando di due tra i più forti terzini della storia del calcio, con in particolare il secondo senza ombra di dubbio IL più forte di tutti. Ma, appunto, hai detto poco... E sempre come giustamente osservi, basta guardarsi intorno per vedere come stanno messe le altre squadre sull'esterno sinistro di difesa: Maxwell è inguardabile e ai (pochi) colpi che riesce a mettere in mostra in attacco, è molto, ma molto peggio di Janku in difesa. Oppure vogliamo parlare di Molinaro? Riise? Del tanto strombazzato ed invece deludentissimo Vargas? Non sono così esperto di calcio internazionale e su questo penso che Astoria ci possa tranquillamente illuminare in merito, ma al momento io non conosco questi grandissimi terzini sinistri in giro anche per l'Europa. OK, Abidal è senza dubbio forte, Cole del Chelsea, così come lo stesso Evra dello UTD. E poi?
Voglio tornare a Tassotti e Maldini. Tu lo sai certamente meglio di me, ma i due fuoriclasse in questione erano anche coadiuvati da gente come Colombo ed Evani davanti a loro che facevano non poco filtro, riducendo notevolmente le possibilità che loro due potessero trovarsi nell'imbarazzo dell'uno contro uno. Sacchi giocava con una sorta di 4-3-1-2, ma che nella sua concezione di calcio "totale" spesso e volentieri si trasformava in un 4-5-1, con gente come Donadoni e Gullit che rientravano a raddoppiare, se non a triplicare sulle fasce. Altro passo, altra velocità, altra tipologia di giocatori. Per non parlare del Milan di Capello che fu letteralmente "blindato" con un 4-4-2 copertissimo e l'invenzione (per modo di dire) del doppio centrale di centrocampo, affiancando ad Albertini un bestione come Marcel Desailly. E quando volevi fare goal ad una squadra così? Ti credo che Seba Rossi prendeva reti ogni sei mesi e la squadra macinava record su record.
Episodio che non so quanti ricorderanno: quando il genio Savicevic, da me amatissimo, "esplose" da noi e si iniziò ad ipotizzare un suo utilizzo come trequartista dietro alle due punte, Franco Baresi in persona intervenne con il suo scetticismo osservando che così la difesa sarebbe stata troppo scoperta. Figuriamoci. Ora noi in squadra di trequartisti ne abbiamo una decina e a me piacciono da morire. Ancelotti fin da quando è arrivato da noi, parlo del lontano autunno 2001, ha costruito da subito una squadra fatta prima di ogni cosa di qualità, con Pirlo, Seedorf, Rui Costa, rischiando ovviamente in termini di copertura. E non mi sembra che abbia inseguito scioccamente un ideale di "bello" senza stringere nulla in mano, perché di risultati conseguiti in questi anni ce ne sono stati eccome. A questo, però, bisogna affiancare e tenere nella giusta considerazione i rischi che corre puntualmente la difesa.
Verissima anche l'osservazione su Simic e Kaladze nell'edizione della prima Champions vinta, ma purtroppo Simic si è perso via via per strada (anche, poveraccio, per limiti di età), mentre Kakha è da quel dì che non vuole più giocare sulla fascia, essendo nato centrale. Che vogliamo fare?
Intanto, a me piace tantissimo Antonini e, in prospettiva futura, non mi pare poco, anzi. Ma per il momento io mi tengo ben stretta gente come Marek e Zambrotta, con tutta la mia comprensione quando si ritrovano a dover difendere con la squadra sbilanciatissima, loro che come dicevi giustamente tu difensori al 100% non sono.
Questione di punti di vista, appunto.

AstoriaRecords ha detto...

Salgo sul treno in corsa e ritorno nella discussione.
E' vero che di terzini mostruosi, in giro, non ce ne sono. Però che Jankulovski abbia giocato poche buone partite da quando è al Milan (per infortuni e altri motivi) è indubbio. Non lo voglio attaccare, l'ho già detto. Secondo me è un buon terzino di spinta. Non quanto Serginho, ma è tra i migliori in Europa. Maxwell, Riise, Molinaro, Vargas. E' vero, sono sicuramente meno bravi. Ma sono tutti più difensori. Quindi esaltano meno le proprie squadre, ma le fanno anche rischiare meno. Il solito compromesso. Personalmente darei più fiducia ad Antonini, uno che il lavoro sporco in difesa lo sa fare. Poi non penso che gli undici goals subiti dal Milan in quattro trasferte siano unicamente colpa di Jankulovski. E chi lo pensa è un cretino. Gli undici goals presi sono colpa degli undici giocatori. Va però detto che molti di quei goals sono stati frutto di errori sulle fasce o comunque di errori in area di Jankulovski e Kaladze.
Per quanto riguarda altri possibili terzini in Italia e all'estero, di nomi se ne possono fare tanti. A partire da Manuel Pasqual, totalmente fuori dal gioco nella Fiorentina ma ottimo elemento. E poi Criscito del Genoa. Kolarov della Lazio. Insomma, di gente ce ne sta.
Ad ogni modo, credo che il vero problema sia la fase difensiva nel suo complesso, pertanto non ritengo serio credere che l'arrivo di un giocatore o più possa modificare radicalmente la situazione. Sennò sarebbe troppo facile e vincerebbero tutti.