mercoledì 21 gennaio 2009

La rabbia e il gorgoglio

Chi, se non lui?

4 commenti:

The Crow ha detto...

Allora, lo dico sottovoce, piano piano come piace a Marzullo: una mezza cosa che induce alla riflessione l'ha detta.
Che il "giornalista" (virgolette d'obbligo) in questione le spari una più grossa dell'altra senza dignità alcuna è fuori discussione.
Che in questo caso schiumi rabbia è evidente come la luce del sole.
Che adombri sospetti ed illazioni gratuite al veleno (vedi lo sproposito dell'ingaggio sottobanco da lui ipotizzato) è da codice civile.
Però... c'è un "però".
Io credo alla sincerità di Kakà, sono rimasto sinceramente ammirato da come la nostra società abbia condotto l'intera trattativa - anche se con qualche iniziale "incomprensione" a livello mediatico, vedi qualche dichiarazione di Galliani - e, da tifoso rossonero, sono felice solo che Ricky sia rimasto, non mi interessa sapere se eventualmente ci siano state operazioni dietro le quinte (cosa che comunque suppongo) a noi tuttora sconosciute (e che, eventualmente, mai sapremo), o peggio ancora aprire nuove discussioni in merito.
Però, dicevo, la considerazione rimane: con tutta la comprensione umana di fronte ad uno sproposito di offerta del genere, ma Ricky non poteva "da subito" dire un NO grande come una casa ed evitarci così di soffrire come dei cani per cinque giorni? Punto.
Fate finta che non abbia scritto nulla.

P.S. Siam venuti fin qua, siam venuti fin qua, per vedere segnare KAKA'!!!

ilPrigioni3ro ha detto...

Visto che getta ombre anche sul povero Mantovani, dovrebbe dar conto di quel che dice nelle opportune Sedi, sentendo anche cosa dice Vialli. Andando incontro anche alle relative conseguenze, qualora fossero solo chiacchiere, a meno che abbia le prove.
Chissà Mancini cosa ne pensa.

The Crow ha detto...

Bravissimo Prigioniero: hai fatto bene a sottolineare anche il riferimento ad una persona che non c'è più come l'ex presidente della Samp, cosa che dimostra ancora una volta che dignità ha gente come questa.

mavalà ha detto...

L'eleganza, come il coraggio, se uno non ce l'ha non se la può dare.

Tra l'altro qua, volendo, c'è di mezzo il codice penale, oltreché quello civile.