domenica 14 marzo 2010

Cosa succede in città

Clamoroso al Cibali, ma potrebbe non essere il solo clamore. I motivi? Diversi.

i) Il calendario. Significa poco o nulla nella fase centrale (decima - venticinquesima giornata), ma ha grande valore ad inizio e coda di Campionato, quando generalmente chi deve vincere vince e chi deve perdere perde. In effetti, basta leggere molte statistiche sull'argomento per capire che le sorprese maggiori le riservano le giornate, appunto, 'centrali', del Campionato. Vediamo cosa succede nelle ultime undici giornate alle prime tre in classifica.
Inter - Catania fuori (1-3), Palermo fuori, Livorno casa, Roma fuori, Bologna casa, Fiorentina fuori, Juventus casa, Atalanta casa, Lazio fuori, Chievo casa, Siena fuori.
Milan - Chievo casa, Napoli casa, Parma fuori, Lazio casa, Cagliari fuori, Catania casa, Sampdoria fuori, Palermo fuori, Fiorentina casa, Genoa fuori, Juventus casa.
Roma - Livorno fuori, Udinese casa, Bologna fuori, Inter casa, Bari fuori, Atalanta casa, Lazio fuori, Sampdoria casa, Parma fuori, Cagliari casa, Chievo fuori.

L'Inter ha diverse partite complesse. Il Palermo, la Roma, la Fiorentina, la Juventus, l'Atalanta, la Lazio. Al contrario, partite facili contro Livorno e Siena che sono quasi già in Serie B e contro Bologna e Chievo già salvi e contro la Lazio che lo sarà tra breve. Poi c'è la sfida di Coppa Italia a Firenze contro la Fiorentina proprio in mezzo ai matches tra viola e bianconeri.
Il Milan dovrà soffrire contro la Lazio, a meno che questa non collezioni sette punti nelle prossime tre partite contro Bari, Cagliari e Siena e sia a quel punto già salva. Poi avrà Sampdoria, Palermo e Fiorentina quando ci saranno da decidere i piazzamenti UEFA e Champions League. In tal senso, un'accelerata di Palermo e Sampdoria a scapito dei viola sarebbe decisamente auspicabile. Il Genoa lotterà perché contro di noi lotta sempre, la Juventus se potesse aiutarci a vincere il Campionato manderà in campo i reduci del '15-'18.
La Roma sulla carta ha il calendario più agevole. Qualche noia contro Atalanta, Lazio e Sampdoria e la partita contro l'Inter. Per il resto, sembra avere la strada spianata.

ii) La psicologia. L'Inter non ha mai avuto il pepe al culo in quattro anni come nell'ultimo mese e mezzo, in cui il Milan ha recuperato sette punti e potrebbe recuperarne altri tre stasera. Non ci dimentichiamo che i nerazzurri erano a più undici dopo il pareggio interno dei rossoneri contro il Livorno. Il contraccolpo psicologico per i Mourinhiani potrebbe essere fortissimo, specialmente qualora dovessero uscire dalla Champions League. E' vero che le loro attenzioni sarebbero sul Campionato, ma è anche vero che sarebbe una lotta punto a punto. E l'espulsione di Muntari, le tre pere a Catania, i soli sette punti in sei partite sono lì a testimoniare il fatto che i nerazzurri non stanno vivendo un momento facile. Bisogna approfittarne. Un eventuale pareggio contro il Palermo e non potremmo farci sfuggire l'occasione di battere il Napoli.

iii) La condizione dei giocatori. Pandev ha giocato tre buone partite e poi è sparito. Eto'o, da quando è arrivato alla Pinetina, sembra il Coco dei bei tempi. Sneijder si è afflosciato su se stesso. A Balotelli gliene stanno combinando di cotte e di crude. All'Inter resta una difesa molto forte e un centrocampo aggressivo, ma l'attacco latita (cinque goals in sei partite sono pochini) e la squadra non gira più.

iv) La novità. L'Inter non è stata abituata a reggere lo stress di avere una squadra così vicina, a parte la Roma, che però è la Rometta, insomma. Non sanno cosa significhi avere paura, pian piano la stanno provando e la loro reazione non è buona. In tal senso, il Milan dovrà essere un Black Mamba, che senza far rumore scatena l'inferno.

1 commento:

ilPrigioni3ro ha detto...

stasera bisogna vincere! e poi vedremo....