giovedì 11 marzo 2010

Dopo Manchester: le mie pagelle

Per la prima volta, invece di commentare la partita di questa sera, preferisco affidarmi a pagelle e voti della nostra squadra. In realtà, ci sarebbero molte più cose da dire, dal ritornare alle considerazioni fatte questa estate in merito alla rosa allestita per questa stagione e a come si è arrivati a questa sera, fino a quello che sarà da qui alla fine del campionato e a quello che ormai è assolutamente necessario fare la prossima estate in sede di pianificazione del futuro.
Ma l'umore dopo una partita del genere è quello che è e per il momento mi fermerei qui.

Le mie pagelle.

Abbiati, voto 4.
Pessimo, pessimo, pessimo, pessimo. Quattro volte quanti i goal subìti. Sul primo su colpo di testa di Rooney, sì molto angolato e teoricamente "imparabile", accenna il tuffo, ma invece di allungarsi con la manona e almeno tentare la parata, si accascia al suolo. Pesantissimo, con i riflessi di un bradipo, dopo essersi prodigato in una inutile parata deviata in angolo su tiro di Nani dalla distanza che sarebbe finita di mezzo metro fuori, riesce nell'impresa di sbagliare tre rinvii su tre nel primo tempo. Addirittura terrificante la sua uscita in avvio di ripresa sul secondo goal sempre di Rooney, in ritardo di almeno cinque minuti. Sul tre a zero messo a segno da Park tenta goffamente di allungare il piedone per intercettare il diagonale finito nell'angolino lungo, mentre sulla sua uscita indescrivibile che nei minuti finali porta il definitivo 4 a 0 dello United è meglio stendere un pietosissimo velo.
OK, Dida ne ha combinate parecchie negli ultimi anni ed ha meritato le esclusioni passate, ma ha sempre saputo rialzarsi, fino a riconquistare per l'ennesima volta la maglia da titolare quest'anno. Non ho capito sinceramente perché sia stato nuovamente accantonato dopo la partita di San Siro proprio contro il Manchester United. In ogni caso, come valore assoluto i due non sono neanche lontanamente paragonabili. Per quanto mi riguarda, Dida tutta la vita.

Abate, voto 5.
Come esterno destro di difesa ha già dimostrato in campionato grossi limiti (vedi l'ultimo derby e la partita a Firenze) e schierarlo in questo ruolo stasera era un rischio da mozzare il fiato. Eppure, non se l'è cavata malissimo, almeno in avvio di partita. Poi, però, quando si è trattato di spingere sulla fascia e crossare al centro ha sbagliato tutto quanto era possibile sbagliare. Solo nella ripresa è riuscito a mettere dentro l'area avversaria un cross decente e a momenti ci scappava il goal di Huntelaar, se questi non l'avesse sciaguratamente girato alto sulla traversa. Non era meglio partire subito con Flamini in quel ruolo?

Bonera, voto 5.
Il voto in realtà dovrebbe essere decisamente più basso, perché nei primi quindici minuti della partita (primo goal compreso) non riesce mai - e dico mai - ad avere la meglio su Rooney. Però bisogna tenere presente la sua abnegazione ad adattarsi per l'ennesima volta a "tappabuchi" dopo il forfait di Nesta. Non si può pretendere di far girare come una trottola in campionato un difensore (in più al rientro dopo un brutto infortunio) prima a sinistra, poi a destra e infine stasera al centro e poi pensare che rimanga pure lucido. Come se non bastasse, alla fine del primo tempo si fa pure male ed è costretto ad abbandonare la partita. Per quanto mi riguarda, paradossalmente Daniele è stato uno dei meno responsabili della bambola di stasera.

Thiago Silva, voto 5,5.
Che sia un fuoriclasse non si discute. Paga, purtroppo, la confusione generale e l'inesperienza di voler strafare come in occasione del secondo goal subìto in avvio di ripresa, dopo aver sciaguratamente perso palla in fase di ripartenza. Ma è uno dei pochissimi ad avere il piglio giusto e, seppur tra luci ed ombre, salva diverse occasioni ingarbugliate. Il Milan del futuro va costruito intorno a giocatori come lui.

Jankulovksi, voto 5.
Appena un filo più propositivo nell'arco dei 90 minuti di Abate, ma proprio un filo, eh? Pur non spingendo quasi mai, dà comunque l'impressione che dai suoi piedi qualcosa di positivo possa uscire. Poi perde anche lui alcuni palloni da "infarto", ma almeno conosce il significato del verbo "crossare".

Flamini, voto 6.
Un guerriero. Magari a volte pasticcione e spesso pericolosamente falloso per la troppa foga, ma almeno sputa sangue dal primo all'ultimo minuto. E si rende pure pericoloso con le sue bordate da fuori area. Lo voglio titolare nel Milan dell'anno prossimo.

Pirlo, voto 5,5.
Asfissiato dal pressing altissimo degli inglesi, non riesce praticamente mai ad "accendere la lampadina". Un suo velenosissimo tiro carico di effetto mette i brividi a van der Saar che riesce a pararlo solo in due tempi. Ma poi è notte fonda. A volte perfino irritante nel suo voler cocciutamente "tergiversare" palla al piede, con il rischio concretissimo che quelli dello United gli sfilino il pallone da sotto il naso e si involino in contropiede alla velocità della luce. Avrebbe bisogno di almeno un mese di riposo assoluto.

Ambrosini, voto 5.
Alla partita più importante dell'intera stagione fin qui disputata, il nostro capitano ci arriva malissimo, spompato, incapace non solo di giganteggiare a centrocampo come al suo solito, ma anche di fare le cose più semplici, sbagliando palloni semplicemente incredibili. Il fato avverso lo costringe addirittura a schierarsi al centro della difesa quando Bonera si fa male, ma non fa in tempo a capire come posizionarsi che subiamo la seconda mazzata di Rooney. A differenza di Andrea, Massimo avrebbe bisogno di due mesi di riposo assoluto.

Ronaldinho, voto 5,5.
Chissà se la partita cambiava se quel suo colpo di testa dopo 7 minuti di gioco fosse finito dentro invece che fuori di un soffio. Fatto sta che Dinho è sembrato l'unico del nostro attacco a dare almeno l'impressione di potersi rendere pericoloso. Fa anche dei bei movimenti dalla sinistra al centro dietro le punte, ma - incredibilmente - più di una volta non viene servito da Pirlo & Co. a centrocampo, preferendogli lo smistare senza costrutto alcuno sulle fasce ad Abate da una parte e a Jankulovski dall'altra. Qualche bel dialogo nella ripresa con Seedorf, ma poi viene anche lui risucchiato nel nulla di questa sera.

Huntelaar, voto 5.
Semplicemente clamorosa la palla sciupata su lancio perfetto di Thiago Silva che lo aveva messo solo davanti al portiere quando si era ancora sullo 0 a 0. Si dà da fare, si fa vedere, ma spesso anche lui viene ignorato dai compagni. Fatto sta che fallisce quasi completamente la replica della bella prestazione dell'Olimpico.

Borriello, voto 4,5.
L'ombra di sé stesso. L'unica sua azione degna di nota che ricordo è stata una palla data di testa in area a Pirlo, che quest'ultimo non è riuscito a girare verso la porta, trascinandosela come una tartaruga oltre la linea di fondo. Forse non è al 100% anche lui, come probabilmente testimoniato dalla sostituzione verso la fine della partita, ma certo è che passaggi a vuoto come quelli di questa sera sono come minimo preoccupanti. Ridimensionato.

Seedorf, voto 6.
Vecchio Clarence. Ah, se almeno ci fossi stato tu dal primo minuto... La classe non è acqua e la sua è tra le più cristalline del pianeta. Con lui in campo nel secondo tempo almeno si è riusciti a sognare per qualche minuto, seppur con il risultato ormai compromesso. Del resto quando sei al 50% e gli avversarsi ti aggrediscono a 200 all'ora, non è umanamente possibile fare di più.

Beckham, voto 6.
Come dicevo questa mattina, non sarebbe stato meglio farlo partire dal primo minuto, quando ancora ce la potevamo giocare, invece di farlo entrare a risultato compromesso? Appena entrato in campo, sono iniziati ad arrivare cross su cross in area avversaria. Come se non bastasse, ha pure sfoderato una bordata al volo da fuori area il cui unico difetto è stato quello di essere troppo centrale e per questo van der Saar a stento è riuscito a deviarla in angolo. Uno dei tanti rimpianti - ed errori commessi - di questa sera.

Inzaghi, voto 6.
Quando all'ultimo minuto non è riuscito a deviare in rete quel meraviglioso cross di Beckham, a momenti mi veniva da piangere, perché almeno Pippo avrebbe meritato la soddisfazione di agganciare finalmente a quota 69 realizzazioni europee il mitico Muller. E invece neanche questo. Pazienza: forse da stasera ti vorremo ancora più bene per il lato umano mostrato, dopo la spietata macchina killer da goal ammirata in tutto il mondo.

Leonardo, voto 5.
In realtà sarebbe un 4 pieno, perché ha voluto testardamente insistere in un modulo che questa sera è stato chiaro fin dai primi minuti che ci avrebbe condotto al massacro, così come poi si è puntualmente verificato. Certo, all'Olimpico si è disputato un grandissimo incontro con la squadra così schierata, ma è perfino superfluo dire che la Roma non è certo lo United. Questa sera tutto quello che era possibile sbagliare è stato fatto, dalla scelta dell'undici titolare, alla tattica, fino alla gestione delle sostituzioni. Però, bisogna anche dire che il povero Leonardo si è trovato con una rosa che è quello che è e che, come se non bastasse, è stata pure falcidiata dagli infortuni. Onestamente, già l'impresa di questa sera era al limite del possibile, ma affrontarla senza i nostri due giocatori più forti era semplicemente proibitiva. Rimane un grandissimo allenatore per l'incredibile lavoro fin qui svolto. Il mio umilissimo augurio è che, in quanto giovanissimo, sappia far tesoro degli errori commessi.

8 commenti:

AstoriaRecords ha detto...

Avrei scritto le stesse cose.

Però sono felice, a differenza di milioni di tifosi rossoneri. Pazzo? Come al solito. Il motivo? La vita è una ruota che gira, frase vecchia ma in questo caso mai più veritiera.
Il Milan ha vinto due Champions League e mezzo in cinque anni, regalandoci altre soddisfazioni pazzesche. Ogni tanto si vince, ogni tanto si perde. E' la legge della vita.
Pensate al Real Madrid. E poi fatevi due risate. Il Milan di quest'anno non è stato progettato per vincere, ma per piazzarsi in alto in Campionato e arrivare il più lontano possibile in Champions League. Ci fosse capitato il Bordeaux o l'Arsenal, magari saremmo passati ai quarti. Ma in fondo è giusto così. Ed è anche bello. Perché ritorneremo a desiderare quella Coppa meravigliosa come nel 2003, quando erano passati nove anni dall'ultimo trionfo.
Davvero, ragazzi. Su il morale. Siamo stati battuti da una grande squadra in un doppio confronto in cui molte molte cose ci sono andate storte. Perdere Pato e Nesta all'ultimo, poi, è stata la mazzata. La cosa importante è sapere che quest'anno il Milan sta mettendo delle basi per un futuro più roseo. Io ci credo e spero voi siate con me.

The Crow ha detto...

Io sono a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e con te.
Certo, "felice" è una parola un po' grossa, ma condivido completamente il tuo pensiero. Sul Real ieri sera volevo scrivere qualcosa tipo "Se Atene piange, Sparta non ride". Per non parlare della riedizione di Sheva in salsa "blanca" del nostro ex bambino d'oro, ieri sera pesantemente contestato al Santiago Bernabeu e addirittura sostituito verso la fine della partita dopo il pareggio del Lione. Non sono cose belle da scrivere, però ora spero che sia felice per le prime coppe europee portate a casa con i suoi nuovi compagni di merende...

AstoriaRecords ha detto...

Rileggetevi più volte le parole di Leonardo, dopo ieri sera. Mi sembra veramente il degno successore di Ancelotti.

E poi una cosa. Noi eravamo senza Nesta, Antonini, Bonera e Pato. Togiamo Vidic, Ferdinand, Neville e Rooney al Manchester United. Poi vediamo cosa succede.

E comunque sia, ricordiamoci che non si può vincere sempre. E' impossibile, e sarebbe anche noioso. La cosa importante è essere sempre una squadra di vertice che lotta duramente per vincere, come il Milan fa da venticinque anni con brevissime pause. Questo deve essere lo spirito.

Ieri parlavo con dei romanisti, cosa che di solito non faccio perché sono, con i tifosi dell'Inter, i meno sportivi e più frignoni d'Italia. Ho detto loro che preferisco perdere così ma aver alzato sette Champions League piuttosto che non esserci mai arrivato.

E' il principio di Mark Twain - se ci provi con cento ragazze al giorno, e se solo tre ti dicono di sì, sei comunque uno che ha tre ragazze al giorno. Se non ci provi con nessuna, sicuramente non sarai rifiutato, ma non godrai mai.

The Crow ha detto...

Leonardo ha un solo grande difetto, peraltro ampiamente giustificabile dalla sua inesperienza: adattare gli uomini a disposizione al suo schema preferito, invece di mettere ognuno di loro nelle condizioni di rendere al meglio secondo le proprie caratteristiche. Che la società non ti abbia fornito mezza alternativa valida a Pato è chiaro come il sole dell'estate scorsa, ma che tu per questo voglia costringere uno come Huntelaar sulla fascia destra è cosa che non sta né in cielo, né in terra.
Per il resto, concordo su tutta la linea, citazione (bellissima) di Twain inclusa.

mavalà ha detto...

Non concordo molto con le pagelle.
In particolare: prefersco Abbiati a Dida (mi dà più sicurezza).
Huntelaar ieri pessimo (voto 3).
Un attaccante da Milan non può sbagliare tutte le occasioni da goal, clamorose, che gli capitano in una partita come quella di ieri.
Fuori dall'area è nullo, lo si sapeva, ma dentro l'area deve essere cattivo.
Jankulovsky voto 0: disastroso.
E' sempre fuori posizione, in difesa, nella cosiddetta terra di nessuno. Si nasconde. E quando ha la palla, questa finisce sempre nei piedi avversari, o perchè sbaglia il rilancio, o perchè si avventura in azioni palla al piede da beota.
Mai più con la maglia del Milan.
Non lo posso sopportare.
Anzi, dirò di più: se accendo la tele e lo vedo titolare, non guardo la partita; la mia salute prima di tutto...

The Crow ha detto...

Caro Mavalà, questione di punti di vista, of course.
Sul portiere, in particolare, perdonami, ma Abbiati ieri sera ti ha dato "sicurezza" nei quattro goal presi, nelle uscite "alte" di pugno mai bloccate e nei rinvii di piede sbagliati uno dietro l'altro? Non so se l'hai notato, ma al secondo rinvio sbagliato, per tutto il primo tempo il nostro portiere è stato sonoramente deriso da tutto l'Old Trafford ogni volta che toccava palla... Dei quattro goal presi, almeno tre sono stati (anche) colpa sua e, in particolare, dallo 0 a 2 in poi.
Io non dico che Dida li avrebbe evitati, ma se non altro ci saremmo risparmiati di assistere a:
1) sul raddoppio di Rooney ad inizio ripresa, un'uscita alla velocità di circa 2,5 metri orari;
2) sul goal di Park, un (goffissimo) tentativo di parata di piede, che neanche Garella ai tempi d'oro;
3) sul 4 a 0 di Fletcher, un'altra uscita che... va beh, come ho scritto oggi, meglio non aggiungere altro...
E poi, ripeto, sto ancora aspettando di capire quali siano stati gli errori di Dida nella partita dell'andata, tali da indurre Leonardo a farlo ritornare in panca. Magari sul goal di puro culo di Scholes non avrà mostrato la reattività più esplosiva dell'universo, però almeno si è disteso in tutti i suoi 193 cm nell'estremo tentativo di arrivarci, non si è semplicemente accasciato al suolo come Abbiati sul primo goal di Rooney...

Su Huntelaar, invece, sono quasi del tutto d'accordo con te. Oddio, "tre" in pagella mi sembra un tantinello eccessivo, fatto sta che ha davvero sbagliato l'impossibile per un attaccante del suo livello. Unica attenuante (non da poco, comunque) l'essere stato schierato ancora una volta come attaccante esterno, cosa che un centravanti d'area qual è lui magari ha potuto pagare in termini di lucidità quando si è trovato sotto rete.

Su Jankulovski, infine, probabilmente mi sono spiegato male io, perché come almeno 9/11 della squadra di ieri, anche la sua partita è stata largamente sotto la sufficienza. Però, se a lui diamo "0", ad Abate quanto diamo?

mavalà ha detto...

Ad Abate darei 5, che non è molto, ma è più di 0 :-)
Abate pecca di inesperienza, e non ha molta qualità. Ma fa errori dettati dalla foga, non dalla totale ignoranza calcistica.

Abbiati mi dà più sicurezza perchè so che, in caso di tiro centrale da 30 metri, lo para.
Dida non mi dà questa certezza.
E poi non riesco a dimenticare la sceneggiata in terra di Scozia (tra l'altro patria della sportività, ma questo conta poco). Io uno così non l'avrei più convocato, e avrei chiesto la rescissione del contratto per giusta causa.

The Crow ha detto...

Sì, però un po' esageri. :-)
In ogni caso, stiamo parlando di giocatori agli sgoccioli (Dida) o quasi (Jankulovski) della carriera. Il sottinteso è che a loro due, insieme ad almeno metà dell'attuale rosa, a giugno si dia un affettuosissimo e riconoscente saluto e si rinnovi pesantemente l'organico, dalla difesa all'attacco.
Portiere compreso. :-)