giovedì 30 ottobre 2008

Cose che non resteranno/8

Il Milan vince la sua nona partita su dieci (la quarta consecutiva), supera l'Inter per la prima volta dopo tanto tempo e si piazza da sola al secondo posto in classifica, ad un solo punto da Napoli e Udinese. E' un Milan che vince e convince, sebbene la squadra abbia rischiato molto per una buona mezz'ora nella ripresa. Ad ogni modo, segnali positivi da un collettivo rimaneggiato, per di più reduce da una prestazione - quale quella di Bergamo - ben al di sotto della sufficienza. Da consuetudine ormai ben consolidata, Ancelotti propone tante novità, le più belle delle quali sono il recuperato Seedorf e l'evergreen Inzaghi. Inoltre, Favalli, Antonini ed Emerson prendono il posto di Maldini, Jankulovski ed Ambrosini. Il Siena, come detto altrove, scende in campo con un 4-3-1-2 volitivo e coraggioso, e la squadra sembra destinata a non voler fare da vittima sacrificale ai rossoneri. Il match è bloccato e noioso per una ventina di minuti, in cui comunque sono i rossoneri a fare la partita e a tener palla. I toscani si limitano a studiare l'avversario ed a spezzare (più che a costruire) il gioco. Poi, dopo quest'incipit soporifero, il Milan decide che è il momento di attivarsi ed inizia a creare occasioni, prima con Inzaghi, poi con Pato che colpisce il palo, poi di nuovo con Inzaghi bravo ma sfortunato su un controllo. Se Abbiati può contemplare le stelle, Manitta è costretto a fare gli straordinari, dato che ogni due minuti gli tocca resistere all'assalto rossonero. Il ritrovato Emerson e il capitano Gattuso (migliori in campo con Pippo) impostano il gioco, Seedorf e Kakà si fanno aiutare da due strepitosi Zambrotta e Antonini, Pato e Inzaghi scalpitano per segnare. Poi, al trentunesimo minuto, ecco un magnifico assist di Gattuso che lancia Inzaghi il quale supera Manitta con un goal che ricorda tanto il due a zero a Monaco di Baviera di un anno e mezzo fa. I rossoneri continuano ad attaccare, ma il primo tempo si chiude senza altre occasioni particolari. Nella ripresa ti aspetti un Milan in controllo del gioco che cerchi il raddoppio attraverso il contropiede. Ma non è così, e allora il Siena ne approfitta per decidere che è giunto il momento di giocare a calcio e segna un goal evitabile con Vergassola. Palla al centro e tutto da rifare. Un anno fa la partita sarebbe finita uno a uno, o peggio. Quest'anno però il Milan è affamato e calmo come uno squalo che attende la preda. La calma serafica di Ancelotti e dei giocatori, nonostante il goal subito, è un segnale molto importante. Passano infatti soli nove minuti e si torna al calcio champagne. Combinazione Seedorf-Pato-Kakà tutta di prima, tiro-cross per Inzaghi che viene buttato a terra. Rigore. Kakà trasforma con freddezza e il Milan torna in vantaggio. A quel punto uno si aspetta di vedere una difesa arcigna e un contropiede coi fiocchi, invece il Milan gioca gli ultimi venticinque minuti rischiando tanto. Gli affondi del Siena si fanno continui, mentre la manovra rossonera diventa macchinosa, così ci vogliono un paio di cambi per portare forze fresche in campo che diano uno scossone alla truppa. Sfortunatamente il Siena ci crede fino all'ultimo, e il Milan vince la partita (che avrebbe dovuto vincere per quattro a zero) con tanta sofferenza finale.

Le pagelle che non resteranno.
Abbiati - 6,5: incolpevole sul goal, fa tre-quattro belle parate e meriterebbe un bel sette se non facesse un errore gigantesco nel posizionare la barriera sulla punizione di Codrea a pochi minuti dal termine dell'incontro.
Antonini - 6,5: il ragazzo ha talento da vendere, corre come un ossesso, difende come in una finale di Coppa del Mondo e si propone in avanti ogni volta che può. Non sarà Cafu ma è uno dei migliori terzini italiani in circolazione.
Bonera - 6: partita da ordinaria amministrazione per Daniele, senza particolari sbavature.
Favalli - 7: strepitosa prova dell'ex laziale, decisivo su un ogni pallone che passa nella sua zona di competenza e perfetto in ogni intervento.
Zambrotta - 6,5: che dire? I tifosi che grugnivano e mormoravano quando l'abbiamo acquistato dovranno ricredersi. Lo Zambrotta degli ultimi tempi ricorda quello del Mondiale di Germania.
Gattuso - 8,5: Rino ha anche imparato ad impostare il gioco e a creare le azioni. Corre, recupera, pressa, sforna assist, sfiora il goal di testa. Pazzesco. E' tornato ad essere il miglior centrocampista difensivo del mondo.
Emerson - 7,5: il Puma è tornato, ora possiamo dirlo. Gigantesco per lunghi tratti di partita, distrugge le azioni del Siena e fa ripartire la squadra senza sbagliare un passaggio.
Seedorf - 6: prova di quantità per Clarence, che oltre a riprendere le chiavi del centrocampo fa da diga quando il Siena cerca il pareggio.
Kakà - 6,5: Ricky entra in partita nella ripresa, dopo un primo tempo un po' sottotono. Certo, quando decide che è il momento di vincere la squadra vince. Come negargli un bel voto?
Pato - 6: tutti hanno parlato di una sontuosa prestazione del papero. Concordo sul fatto che abbia corso e si sia dannato per novanta minuti, ma mi ricordo anche di tanti palloni buttati, persi, sprecati. E poi sottoporta deve imparare ad essere più freddo. Ad ogni modo, il posto da titolare gli dà fiducia, e questo può solo portare buone cose.
Inzaghi - 8: terza partita in dieci giorni, terzo goal. Ogni estate qualche frangia della tifoseria lo vorrebbe pensionare, ogni anno Pippo prende a sberle i suoi detrattori con la cosa che sa fare meglio - segnare. Continua a dimostrarsi il più grande attaccante della storia di questo sport.
Ambrosini - 6,5: entra e si fa sentire, difendendo la vittoria con le unghie e con i denti.
Shevchenko - 6: bravo ma troppo generoso su un paio di palloni, perché non si fa tornare quel bell'egoismo di un tempo?

4 commenti:

ilPrigioni3ro ha detto...

Sono praticamente d'accordo su tutto ad eccezione di Kakà: per me come a Bergamo ha giocato male, fortuna che poi in un modo o nell'altro la mette. Comunque per me ha giocato da 5.

The Crow ha detto...

Ancora una volta, sono esattamente d'accordo a metà con i vostri due commenti. Un po' come quel giocatore (non ricordo chi) mostrato dalla Gialappa's che affermava convinto di essere "completamente d'accordo a metà col mister" (LOL).
Scherzi a parte, anche secondo me Kakà continua a non brillare particolarmente. Certo, ieri ha giocato un pochino meglio che a Bergamo dove, goal escluso, ha praticamente sbagliato tutto quanto fosse possibile sbagliare. Ma, intendiamoci: senza se e senza ma, oggi Ricky è il più forte calciatore sul pianeta Terra. Punto. Ergo, anche quando gioca al di sotto delle sue possibilità, è sempre un "monstre". Ieri, ad esempio, almeno un paio di accelerazioni spaventose alla sua maniera le ha mostrate per la delizia nostra, ma effettivamente si vede che non è ancora al meglio. Poi, naturalmente, ha messo dentro il rigore decisivo e a non tanti minuti dalla fine non è cosa da poco. Anzi.
Fatte le debite proporzioni, un discorso analogo lo farei per Zambrotta, che ieri mi è sembrato parimenti sotto tono. Ma nel suo caso, direi che ho avuto l'impressione più di una pericolosa superficialità non da lui (un maldestro tentativo di veronica con palla persa sulla nostra trequarti nel primo tempo ed alcuni passaggi facili facili sbagliati), piuttosto che un debito di forma.
Sono d'accordissimo, invece, sulla magnifica prestazione di Favalli: vecchio o non vecchio, quando gioca così (e, lo sottolineo, lo fa spesso) ad avercene di professionisti così.
Pato, è vero, è in una sorta di limbo, un bozzolo trasparente attraverso il quale si possono già vedere i tratti della sua magnificenza, ma con tutta la comprensione per la sua giovanissima età, deve ancora uscirne fuori. Ieri, comunque, non ha giocato male, anzi, ma come dice giustamente Astoria ha ancora tanto da imparare circa i movimenti in attacco (spesso si decentrava troppo, invece di stare al fianco di Pippo in area) e la freddezza sotto rete. Certo, se nel secondo tempo centrava la porta sulla sua piroetta di stop e tiro al volo da fuori area, veniva giù lo stadio.
Sheva ha bisogno di giocare e tanto per tornare ai suoi livelli. Adesso, quando gli è concesso, lo sta facendo con grande umiltà e questo non fa che aumentare esponenzialmente il mio affetto nei suoi confronti.
Su SuperPippo e Ringhio, invece, ho spulciato a fondo il Devoto-Oli, ma temo di aver finito i superlativi.

mavalà ha detto...

Concordo con the crow.
Kaka è al 50, massimo 60%, secondo me.
E la sua prova non è sufficiente, pur sapendo che kaka insufficiente vale più di qualunque altro calciatore odierno.

Pato invece bene, a folate, ma bene.
Tre possibilità di segnare, tutte grazie al suo talento, non sono poche.

Antonini meglio di Jankulovsky.

Emerson ottimo, finalmente un centrocampista in più tra i titolari, e non una semplice riserva senza speranza di "giocarsi il posto".

Gattuso era da tempo che non giocava così.

Avanti milan, è il momento di dare un segnale al campionato, di provare ad allungare, e comunque di gridare che quest'anno noi ci siamo.

AstoriaRecords ha detto...

Concordo con voialtri, in effetti di Kakà non ho scritto cose buone tout court, ma ho detto che dopo un primo tempo nullo si è fatto vedere nella ripresa. E siccome ha segnato, ha creato assist e gioco e ha fatto diverse giocate spettacolari, penso che meriti la sufficienza piena. E poi, per uno che ci ha fatto vincere di tutto, un po' di generosità extra non guasta mai.