venerdì 31 ottobre 2008

Stanno tornando, eh?

Dopo essersi impossessati di un campionato che non è mai stato oggetto di indagine da parte di alcuna procura, di alcun pm, di alcun giudice (2005-2006), dopo aver vinto uno scudetto a Tavaroli (2006-2007) e uno pieno di scandali (2007-2008), l'Inter inizia a stentare, nonostante l'arrivo del Messia Mourinho e della campagna faraonica costituita dagli acquisti di Muntari, Mancini e Quaresma, per un totale di settanta milioni di euro. E allora, quando le vittorie non arrivano e i goal non ci sono, ecco là che tornano i vecchi piagnistei da Inter pre-Calciopoli, le lagne sentite e risentite, le scene da bambini capricciosi che non accettano di perdere quando il livello della serie A sta tornando quello di tre-quattro anni fa. Ed incredibilmente non è Moratti il protagonista di questo melodramma (lui che a lamentele non è mai stato secondo a nessuno, forse neanche a Zamparini, Cellino e Sensi), bensì Mourinho. Proprio lui, il leader maximo, il generale d'acciaio, quello che secondo la Gazzetta dello Sport ora-sì-che-tutti-rigano-dritto-mica-come-con-Mancini. Proprio Mou, che si ritrova a doversi inventare un attacco perché i suoi giocatori non segnano, giocano male e litigano pure con lui. Proprio lui oggi è riuscito a dire che "[il Milan]... non avevano questi rigori per vincere".

1 commento:

mavalà ha detto...

E' così che li voglio, isterici.
Sembravano guariti, ma era un palliativo, e lo si sapeva tutti (tranne loro ovviamente).

Siamo la loro malattia incurabile.