domenica 14 settembre 2008

Calma?

Oggi Galliani ha detto una cosa che sintetizza il vero spirito rossonero.
'I giocatori sanno che sono in una società di un certo tipo, che ha creato le sue vittorie nel sapere accettare le sconfitte, senza perdere la testa. Io penso che la vera dote dei forti sia la calma assoluta, naturalmente lavorando e cercando di migliorare. Quindi continuiamo e guardiamo avanti. Forza Milan'.
Ecco, credo anch'io che sia la strada giusta da percorrere. Istanbul docet.
Intanto, volendo analizzare la partita,
1) Ancelotti, dopo la partita contro il Bologna, è stato saggio a schierare Ronaldinho dal primo minuti. Non avrebbe potuto fare altrimenti.
2) Così come è stato ancora più saggio e coraggioso a farlo tornare in panchina nel secondo tempo, mossa che pochi allenatori al mondo avrebbero avuto le palle di fare.
3) Sprazzi di Pato e Borriello, non male. Tra un paio di settimane potremmo averli recuperati del tutto. In particolare, il tanto vituperato Borriello mi è stato decisamente simpatico quest'oggi.
4) Favalli e Maldini, ahimé, non possono coesistere. Il problema non è l'età, bensì la velocità. Oggi Gasbarroni e Sculli hanno fatto ciò che volevano.
5) Shevchenko ha bisogno di rientrare nel mondo-Milan.
6) Abbiamo un portiere. At last.
In sintesi, la continua mancanza di preparazione atletico-tattica (Ancelotti ha avuto a disposizione l'intera rosa per sei giorni su sessanta) si fa sentire. Così come si fanno sentire gli impegni con le Nazionali. Tradotto in soldoni, il gioco latita, i notri corrono poco, hanno poche idee e spesso vengono sovrastati fisicamente dagli avversari.
Il Genoa ha fatto una partita modestissima, sfruttando qualche contropiede e segnando un goal fotocopia di quello di Di Vaio di quindici giorni fa e poi guadagnandosi un rigore con Milito quando Maldini aveva esaurito l'ossigeno. In mezzo, un rigore gigantesco su Kakà non dato (a dire il vero è stato ammonito Kakà) e novanta minuti di falli dei genoani, anch'essi non fischiati. Un pareggio sarebbe stato più giusto.
Infine, una mia personale considerazione. Giocare con due trequartisti e una seconda punta, come abbiamo fatto oggi, può andare bene con le grandi squadre ma certo non contro le piccole che si chiudono per novanta minuti. Perché non torniamo a giocare con Kakà e Seedorf dietro a due punte?

15 commenti:

Coccy ha detto...

l post di Astoria è talmente lucido, equilibrato e di grande onestà intellettuale e sportiva che meriterebbe soltanto di essere sottoscritto e non avrebbe bisogno di essere commentato.
Nonostante queste considerazioni vere e sentite non riesco a fare a meno di aggiungere un pensiero che dovrei "ricacciare" per evitare di fare la figura della tifosa che non sa accettare le sconfitte e che non riesce a nascondere un'antipatia per l'Inter.
Pazienza: correrò questo rischio.
Ma i tre punti conquistati ieri sera dai "cuginastri" (passatemi il neologismo o lo strafalcione) non vi fanno venire i nervi?

AstoriaRecords ha detto...

Due cose.
Uno. Giancarlo Padovan, cacciato da poco da Tuttosport, stasera ha delirato per una buona ora e mezza a Diretta Stadio (il programma su 7Gold con Elio Corno e Tiziano Crudeli). Sostenendo, urlando e farneticando cose tipo "dirigenza patetica, giocatori patetici, allenatore patetico, presidente arrogante, preparatori incapaci". E concludendo la sua arringa sostenendo che il contemporaneo cambio di Ronaldinho e Shevchenko a fine primo tempo sia stato un palese messaggio inviato da Carlo Ancelotti alla società. Ora, al di là del fatto che se i due fossero rimasti in campo si sarebbero aperti ulteriori processi ("Pato e Borriello bocciati", "I preferiti dell'allenatore", "Ancelotti poco coraggioso" etc.), non capisco perché un allenatore sano di mente non dovrebbe, sotto di un goal e con un attacco evanescente, cambiare i suoi attaccanti. Cosa si aspettava Padovan? Che Carletto togliesse Abbiati, Maldini, Zambrotta? Mah.
Due. Coccy, da milanista e da tifoso di stampo anglosassone quale sono, ti dico di non farti venire il dente amaro per le modalità con cui l'Inter ha portato a casa i tre punti.
Non sono quelle le vittorie che ti rendono felice, soddisfatto, tranquillo. Al contrario, proprio perché milanista, ricordati che la mission di una squadra deve essere quella di vincere e insegnare bel calcio. Il golletto rubato, la furbatina, il rigorino, il fuorigiocuccio sono porcherie che danno gioie agli italiani medi che leggono il giornale rosa che si trova sul bancone dei gelati dei Bar Sport. Insomma, cose che non ci riguardano.

ilPrigioni3ro ha detto...

Giusto, ci vuole calma. Si vede lontano un miglio che non siamo in condizione, quindi ci vuole pazienza.
La cosa che mi da fastidio è tutto questo sciacallaggio sul buon Carlo, con la maggior parte dei ns amici rossoneri che gli danno corda e ne invocano a gran voce l'esonero. Ma si può, dico io, dopo solo 2 giornate di campionato?
Certo, qualche errore anche il mister lo ha commesso, ma da qui a metterlo al rogo ce ne corre.
Adesso voglio vedere, gia da giovedi, una squadra tosta che, per iniziare, vada in campo per non prenderle. Poi penseremo al resto.

cuorerossonero ha detto...

"Ho visto i miei beniamini alzare Coppe che voi umani non potete neanche immaginare!!!"

Ergo, non è certo la calma che mi manca in questo momento.
Forza Milan

ilPrigioni3ro ha detto...

Un altra cosa: prendo spunto da un articolo di oggi di "so tutto io" Zucconi e adesso mi siedo sulla riva del fiume e aspetto di vedere passare lui e gli altri saccentoni che se la ridono.

AstoriaRecords ha detto...

Chiedere la testa del buon Ancelotti è perfettamente comprensibile, quando uno investiga sulla tipologia di individui che lo fanno. Il tifoso medio italiano, senza bisogno di fare tanta sociologia, è un beota. Punto. Segue la corrente, apre bocca su tutto, si sente il miglior allenatore della propria squadra. Per me neanche esistono certi "tifosi", ché basta un filotto di 4-5 vittorie per farli tornare innamorati dell'allenatore. Come nei Simpsons, quando la città si schiera a favore dell'una o dell'altra opinione senza ragionare, ma alzando le torce al cielo e urlando "urrà".
Piuttosto, non dimentichiamoci che abbiamo un allenatore capace di rifiutare la faraonica offerta del Chelsea (qualcosa come dieci milioni di euro l'anno e carta bianca sul mercato) per rimanere a Milanello. Dove sta dovendo reinventare (anche quest'anno) un Milan costruito più dal Presidente che da lui.
A proposito di questo, il fatto che la campagna acquisti la faccia Berlusconi, è una cosa che ritengo sana, sacrosanta e giusta. Chi paga ha diritto di fare ciò che vuole. Di comprare chi vuole. Di licenziare chi vuole. Criticare la società perché ha comprato Ronaldinho al posto di Adebayor è una follia - Berlusconi mette i soldi, dunque ha diritto di acquistare chi più lo aggrada. Se poi il suo allenatore volesse Adebayor, che cerchi di togliere il posto a Wenger. Del resto, se il Milan in vent'anni ha cambiato qualcosa come dieci allenatori ma ha sempre vinto, la dirigenza così incompetente non può essere. Chi ha scoperto Sacchi e Capello? Chi ha comprato Rijkaard, Gullit e Van Basten? Chi ha investito ventidue milioni in un diciassettenne brasiliano solo dodici mesi fa? Chi ha avuto il coraggio di porsi la mission di diventare la squadra più titolata del mondo?

AstoriaRecords ha detto...

Prigioniero, non capisco quali siano gli errori di Ancelotti di cui tu parli.
Formazione e condizioni psicofisiche dei giocatori sottomano, credo che il povero Carlo ieri sia partito davvero con la migliore formazione possibile. E ripeto, la sua grande abilità non sta nell'essersi accorto della (non attesa) scarsa forma dei suoi giocatori - cosa che anche un cieco avrebbe notato, bensì nell'aver avuto le palle di togliere due palloni d'oro per inserire un ragazzino alle prese con crisi di coscienza e un ex genoano (con tutto ciò che ne avrebbe potuto conseguire) appena rientrato da un infortunio.
Onestamente, se ieri in difesa avessimo avuto uno solo tra Nesta, Kaladze e Senderos, è probabile che la partita sarebbe andata in modo diverso. I goal sono "colpa" (se così si può dire) di Maldini (due volte) e Favalli (una volta). Zambrotta e Bonera hanno fatto i loro compiti più che discretamente.
Se analizziamo i quattro goal subiti fino ad oggi, notiamo che in tre casi la colpa è stata di Maldini (insieme a Jankulovski e Favalli) mentre in un caso Valiani ha segnato il goal della propria carriera. Ora, se quest'ultimo può e deve essere considerato un puro white noise, gli altri tre sono figli di disattenzioni. Un po' legate all'età, un po' legate alla condizione fisica. Ma la colpa è di Maldini? No. Paolo non ha mai chiesto di giocare ogni partita. Il suo ruolo è quello di tappabuchi nelle sfide prominenti. Se l'infermeria è piena, non è certo colpa sua. Ora, se già contro la Lazio potessimo schierare Zambrotta, Senderos, Kaladze e Jankulovski (con Bonera e Antonini in panchina), le cose dovrebbero migliorare.

cuorerossonero ha detto...

Astoria, quoto tutto quello che dici.
Una cosa però non mi è piaciuta in questo mercato:
la mancanza di forze difensive.
Credo che se oggi siamo a zero punti, la colpa sia di una difesa che si basa su Maldini e Favalli, e che una squadra come il Milan, con gli obiettivi che si è posta, non può pensare di avere in panchina loro due.
Con tutto l'affetto che ho per Maldini e per quel grande campione che è, credo che si dovrebbe fare da parte e obbligare la società a sostituirlo.
A volte sono stato criticato (anche dall'altra parte) per il fatto che ho sempre detto che questo Milan manca di una difesa solida, e quindi di difensori.
Alcuni mi hanno parlato di fase difensiva carente ma che nulla ha a che vedere solo con i difensori.
Io sono convinto del contrario.
E credo anche che se dietro ci fossero uomini validi, in attacco le cose funzionerebbero meglio, vuoi per la maggiore fiducia di proiettarsi in avanti, vuoi per il fatto di sapere che se magari non torni indietro in tempo, che chi chiude la difesa al posto tuo,

E sono d'accordo con te su Ancelotti: se è rimasto, è perché ha ancora voglia di fare bene.

cuorerossonero ha detto...

Errata corrige

"c'è chi chiude la difesa al posto tuo"

ilPrigioni3ro ha detto...

Ancelotti non ha voluto inserire Janku? Va bene, ma allora perchè Favalli e non Antonini, molto più mobile dell'ex laziale? Ronaldinho poi, perchè schierarlo subito dato che era rientrato solo venerdi? Avevamo già Kakà al rientro e mi è parso un rischio inutile.
E oggettivamente Pirlo è in questo momento fiacco, nel secondo tempo avrei tolto lui e non Flamini: ma questo è solo un mio parere e col senno di poi.

AstoriaRecords ha detto...

Una cosa alla volta.
L'anno scorso la stessa difesa del Milan, se non ricordo male, è stata la quarta migliore di tutta la serie A. Non lontano dall'Inter prima. Ora, liberatasi di Oddo, Cafu, Serginho e Simic a favore di Zambrotta, Senderos, Darmian e Antonini non può di certo indebolire un reparto. E' chiaro che infortuni, preparazione e sfighe varie incidono sul rendimento del reparto, ma non è possibile non notare che il livello della retroguardia sia aumentato. E che l'età media si sia abbassata. Infine, non credo che il livello della retroguardia incida più di tanto sull'attacco. Nel '99 abbiamo vinto uno scudetto con Roque Junior, N'Gotty e Sala titolari, il Manchester United ha una difesa ridicola, la Juventus schiera Chiellini e tre pippe ormai da tre anni, etc.
Antonini è stato spedito in tribuna, a favore del più esperto Jankulovski e di Kaladze, tenuti a riposo in vista della partita contro lo Zurigo. Su Ronaldinho ripeto ciò che ho scritto - dopo la partita contro il Bologna, non schierare il brasiliano sarebbe stato un suicidio mediatico ed un rischio enorme per Carlo.

The Crow ha detto...

Condivido molto delle cose fin qui scritte da voi, per non dire tutte, anche quelle in apparente contrasto tra di loro. Perché la verità o, meglio, la soluzione del "male" non ce l'ha in tasca nessuno di noi. Anch'io, magari, avrei rischiato solo nel secondo tempo Ronaldinho, ma poi ci penso meglio e non posso non dare ragione ad Ancelotti per la sua scelta. Anch'io avrei preferito Antonini (per il quale stravedo) al posto di Favalli, ma che posso saperne sul perché alla fine Carlo ha deciso così? Così come proprio non me la sento di buttare addosso alla difesa la croce, né tanto meno su Paolo che, anzi, ha disputato comunque la sua solita, buona partita in qualità di tappabuchi. Che colpa ne ha se questi azzeccano un uno-due volante (come ha detto giustamente Astoria, "fotocopia" del goal del Bologna) e Sculli si ritrova solo davanti al portiere? O forse possiamo prendercela con lui per il rigore procurato al 91'? Non credo proprio. Diciamo, piuttosto, che ieri c'era un titolare (Zambrotta) su quattro in difesa. Che lo stesso Senderos - che titolare non è - non poteva affrontare la partita. Che se non si può fare a meno di un titolare come Kaladze (pur con tutte le sue ultime magagne), figuriamoci di uno come Nesta. E che al loro posto c'è comunque Bonera che non so in Italia quante altre squadre possono vantare di avere uno come lui tra le "riserve". Diciamo ancora che Pirlo non può giocare 1.579 partite all'anno, così come non si possono avere 26 attaccanti, dei quali 12 rientrati dalle loro nazionali venerdì, 8 che hanno cominciato a giocare giovedì dopo un infortunio e 6, invece, che si sono infortunati proprio giovedì. La verità è che, pur mantenendo uno spirito "anglosassone" anch'io nel tifare così come Astoria, ha ragione Coccy. E la differenza tra noi e l'Inter in questo momento è la stessa che intercorre tra Quaresma e Ronaldinho, con il primo che su di un cross (suo) sbagliato ha trovato il goal, mentre il secondo nell'esordio contro il Bologna ha giocato come Gesù Bambino, ha fornito l'assist per il goal di Ambro, almeno altri sette non conclusi a rete, ma abbiamo perso.
Tutto qui.

AstoriaRecords ha detto...

Infatti, caro Crow, sai bene quali criteri seguiva il saggio Napoleoni per scegliere i propri generali...

The Crow ha detto...

Faceva loro calare le braghe e poi girarli di schiena?

AstoriaRecords ha detto...

Qualcosa del genere...