lunedì 15 settembre 2008

Perseveranza

Quella di un avvio di campionato che prosegue il trend degli ultimi mesi, dove - ripeto - veniamo puntualmente puniti ogni oltre nostro demerito.

Quella delle "piccole" squadre che - sempre puntualmente - ogni volta che giocano contro di noi lo fanno "alla morte" e alla fine trovano trovano pure il modo di batterci grazie agli episodi a loro favorevoli. Sarò cieco, ma io non vedo lo stesso atteggiamento loro con le altre "grandi" (vedi Catania a San Siro ed il suo 4-6-0 descritto da Astoria).

Quella della stampa sportiva che, da calciopoli in poi, sta sistematicamente sempre con i fucili spianati nei nostri confronti, fa di tutto per mettere scompiglio e poi naturalmente gode delle nostre sconfitte.

Quella dei nostri stessi tifosi che, non sapendo con chi prendersela ed "imbeccati" dalla stessa stampa di cui sopra (e loro, da imbesuiti quali sono, non capiscono che fanno proprio il gioco che la stampa vuole), di volta in volta tirano fuori dal cilindro il colpevole di turno: una volta la società, una l'allenatore ed un'altra ancora questo o quel giocatore, reparto o squadra nel suo complesso. Quando invece dovrebbero togliersi il cappello di fronte a questi colori, tirare fuori il petto gonfio di orgoglio, mostrarli al mondo intero ed essere loro riconoscenti in eterno per tutte le gioie che ci hanno regalato fino a neanche un anno fa.

Quella di questo stramaledetto calcio moderno nel quali i giocatori, pur pagati tanto oro quanto pesano, sono solo carne da macello, da spremere fino all'osso in un calendario di eventi fatto a forma di tritacarne ed ormai completamente fuori controllo, con partite su partite (amichevoli estive, Olimpiadi e Trofeo di Vattelapesca inclusi) e voli transoceanici che si susseguono senza soluzione di continuità.

Ieri sera ho visto la partita registrata e dopo i primi dieci minuti, conoscendo - purtroppo - già il risultato, avrei potuto anche spegnere la TV. Ma, intendiamoci, mica perché non so accettare le sconfitte, ci mancherebbe. Semplicemente perché di partite come questa nella mia vita ne ho viste tante - ma non così tante, fortunatamente - molte delle quali concentrate soprattutto nell'ultimo sciagurato campionato da noi disputato. Quindi, magari presuntuosamente, avevo già negli occhi il film dello svolgimento della gara: squadra fatta di meravigliosi campioni (ma purtroppo, chi per un motivo, chi per un altro, imbambolati in mezzo al campo), il pallino del gioco comunque in mano grazie alla superiorità tecnica, avversari che si difendono in undici dalla trequarti (loro) in giù (ma se fossero in trenta, si difenderebbero comunque con tutti e trenta) ed alla loro prima azione degna di nota, zac, 1 a 0 per loro. Ed infatti così è stato.
Nel secondo tempo, i nostri - poveracci - hanno cercato da par loro di ribaltare le cose, ce l'hanno messa tutta, ho visto un Kakà al 40% sputare sangue e rincorrere gli avversari, ma figuriamoci se in periodi come questi le cose possono una volta volgere a tuo favore, nossignore. Anzi, a tempo scaduto ci siamo beccati pure il rigore dello 0 a 2, ma sì. Mica siamo la Internazionale di "special one", eh? Mica abbiamo in squadra un fenomeno come Quaresma, sapete? Nella prima mezz'ora di gara contro il Catania è stato capace di mettere in area avversaria tre cross uno peggio dell'altro. Andati in svantaggio, subito dopo ha messo in area il quarto cross, il più sbagliato di tutti, ma un difensore dei siciliani ha pensato bene di deviarlo imparabilmente alle spalle del suo portiere. Beh, lui sì che è un fenomeno, capace addirittura di andare in goal già nella gara di esordio a San Siro, secondo la stampa sportiva che si è immediatamente premurata di assegnargli la marcatura. Mica è un brocco come il nostro Dinho, tzé. Così come fenomeni sono quelli dell'Inter che lo hanno portato a casa pagandolo il triplo di quanto invece noi abbiamo buttato nel cesso per acquistare Ronaldinho.

Avete visto il Bologna che ci ha battuti in casa due settimane fa contro l'Atalanta? Altra squadra di fenomeni, naturalmente.

Insomma, avete letto tutte le "perseveranze" elencate sopra? Bene: dobbiamo averne una ancora più grande di tutte queste messe insieme ed essere in grado di risollevarci da questo periodo nero. Il tempo ci dirà l'effettivo valore di questa squadra, così come ci ha mostrato nel corso degli ultimi vent'anni. Non può non essere così. Vedrete.

23 commenti:

AstoriaRecords ha detto...

Mi permetto di dire che questo post proviene anche dal mio cuore. That's it.

Coccy ha detto...

Grande Crow!

The Crow ha detto...

Grazie, cari.
Dopo aver letto il post di Astoria di ieri ed i relativi commenti anche alcuni in parziale disaccordo, mi permetto di dire che se là fuori ci fossero più persone come quelle che frequentano Milan Football Hall, probabilmente vivremmo in un mondo migliore.
E adesso ditemi pure che sono di parte, lo so.

AstoriaRecords ha detto...

Ma sei in disaccordo avec moi?

The Crow ha detto...

E where l'hai letto?

AstoriaRecords ha detto...

"Dopo aver letto il post di Astoria di ieri ed i relativi commenti anche alcuni in parziale disaccordo". Va beh che non succede quasi mai, ma potremmo essere in disaccordo!

AstoriaRecords ha detto...

Ps Avevo pensato anche io ad una foto del genere...

The Crow ha detto...

Ma certo che potremmo essere in disaccordo, caro, ci mancherebbe! Solo che se leggi bene sono "alcuni relativi commenti" in parziale disaccordo con quanto da te scritto nel tuo post, come ad esempio alcune opinioni critiche espresse da ilPrigioniero su Carlo.
Io che c'entro?
Lì ho anche scritto che - anche se può apparire una contraddizione - sarei d'accordo con quasi tutto quello che è stato scritto, nel senso che è una materia in cui è difficile avere la verità in tasca - vedi il far giocare o meno dal primo minuto Dinho - e quindi paradossalmente posso essere d'accordo sia con chi era d'accordo con la scelta di Ancelotti (tu), sia con chi non lo era (Prigioniero).
Magari è difficile spiegare un concetto un po' "sfumato" come questo dietro ad una tastiera, ma capito ora il piccolo misunderstanding?

The Crow ha detto...

P.S. Della serie "quando ci vuole, ci vuole". Del resto, basta con questa "stereofilia", giusto?

mavalà ha detto...

Certo, perseveranza vuol dire fiducia, parafrasando una fortunata pubblicità.
Fiducia in chi anche negli ultimi anni, continuando una ormai consolidata tradizione, ci ha fatto gioire come nessun altro tifoso ha mai gioito, e non gioirà mai.

Voglio però fare un commento "tecnico", non sulla partita, però, che non ho potuto vedere, ma sul milan di Ancelotti in generale: commette, da sempre, pochi falli, e spesso tardi. Non amo le squadre fallose e al limite della scorrettezza sportiva, come spesso sono i nostri avversari, su Kaka in particolare; ma il milan esagera all'opposto. Non viene mai fermata sul nascere l'azione avversaria. I falli vengono commessi solo quando la situazione è già pericolosa.
Eppure Carletto era uno che in campo aveva, oltre alla grinta e alla classe, anche la malizia.
So che i nostri attuali giocatori, alcuni almeno, non hanno nel loro DNA questo modo di pensare il calcio, però, soprattutto quando sai di essere in difficoltà, perchè non usare mezzi che gli avversari usano, e abusano a volte, nei tuoi confronti?

ilPrigioni3ro ha detto...

Lungi da me criticare a posteriori ma concedetemi qualche spunto di riflessione, senza intaccare la stima che ho verso il ns. mister al quale avete giustamente dedicato la foto del momento.
Per restare in tema di "perseveranza", perchè non menzionare anche quella arbitrale? Lo so che è sgradevole e poco sportivo premetto che non è mia intenzione cercare alibi a questo momento. Ma la linea arbitrale di ieri, come anche l'anno scorso, non mi è piaciuta per niente: se non sbaglio ben 4 (!) ammonizioni ai nostri, mentre ai genoani l'intimidazione è stata ben tollerata. Un quasi rigore naturalmente ignorato. Ma quando vedi il gol della viola in fuorigioco, e il secondo autogol (era dentro?) per i cugini, convalidati senza alcun minimo dubbio dalle giacchette una volta nere beh, qualche cattivo pensiero fa capolino nella mia mente.

The Crow ha detto...

Mavalà, hai centrato una questione f-o-n-d-a-m-e-n-t-a-l-e.
E ti faccio i miei personali complimenti per l'acume della tua analisi, tanto giusta quanto rara da leggere in giro. Davvero.
Vuoi una mia modestissima opinione in merito? La colpa è di Paolo Maldini. Sì, hai letto bene. Perché proprio il nostro capitano nella sua eterna carriera ha dimostrato di essere talmente bravo, quasi alieno, dal non aver bisogno di ricorrere alla cattiveria per togliere la palla agli avversari. Chi non ha ancora negli occhi le sue spettacolari entrate in tackle, allo stesso tempo maestose e "pulite", quando era ancora nel pieno della sua giovinezza?
In merito, consiglio a tutti coloro che non ne fossero a conoscenza il bellissimo doppio DVD edito da Fondazione Milan "Paolo Maldini: il film".
Così, chiunque è arrivato al Milan negli ultimi anni, nell'apprendere le tecniche "difensive" si è ritrovato come maestro e come metro di paragone un tale "mostro". Il problema, purtroppo, è che non tutti si chiamano Paolo Maldini e, quindi, come dici giustamente tu a volte bisogna anche ricorrere alla malizia, alla "cattiveria" agonistica per rubare palla.
Poi - accusatemi pure di avercela sempre con loro - c'è chi esagera all'opposto come i "cuginastri", per dirla alla Coccy: Materazzi, Cordoba, Burdisso, Vieira... devo continuare? O vogliamo parlare dell'ultimo arrivato Muntari? Ma, naturalmente, il "fetente" di turno è sempre il nostro Ringhio, poiché ormai divenuto personaggio.
Ripeto, hai pienamente ragione. Ma allo stesso tempo consentimi di dire anche che, per quanto mi riguarda, preferirò sempre il gioco "corretto", "bello", il grande gesto agonistico e la volontà di superare l'avversario sempre con mezzi leciti, mai illeciti. E in questo hanno una enorme responsabilità gli arbitri, perché una cosa è far passare il gioco "duro", all'inglese per intenderci, una cosa è consentire ai Macellarazzi di turno di calcare i campi di gioco con sistematica e vera cattiveria. Vedi, appunto, quello che hanno subito Kakà nei mesi scorsi (e che subisce tuttora) e Marco van Basten ai suoi tempi.
Ancelotti era uno che entrava durissimo, ma mai per far male. Anche qui hai pienamente ragione: forse a Milanello si dovrebbero far vedere più cassette di quando giocava lui.

The Crow ha detto...

Caro Prigioniero, eh, cosa vuoi che ti dica? A pensar male si fa peccato, però...
Non ho visto moviolette e moviolucce varie, ma così, tanto per parlare, si è visto o no se il pallone ha varcato la linea a San Siro? A me non è sembrato proprio...

mavalà ha detto...

Grazie The Crow, comunque anche io vorrei arbitri più severi contro le furbizie, ma siccome la situazione è questa, preferirei che la squadra si adeguasse.
Giusto quello che dici su Maldini; aggiungo Rijkaard, centrocampista che ha rubato più palloni nella storia e che ha commesso meno falli tattici al contempo: incredibile.

AstoriaRecords ha detto...

Il Milan non deve e non può adeguarsi al livello medio delle furbizie che regna in Italia. Per un semplice motivo. All'estero, quando si pensa al calcio del Belpaese, si pensa al Milan. Per i suoi risultati, certo, ma anche per la sua correttezza dentro e fuori dal campo. E tale deve rimanere la nostra immagine. Scene come quelle viste alla fine di Valencia-Inter mi fanno rabbrividire.

mavalà ha detto...

Astoria, lungi da me desiderare un milan che utilizzi poco sportivi.
Quello che intendo è che, a livello tattico, è meglio fare fallo quando l'avversario dà il via all'azione in contropiede, con i tuoi trequartisti e i centrocampisti, che aspettare che gli avversari siano nella tua, di trequarti, o al limite della tua, di area.
E' malizia, che nel calcio attuale è molto utile, visto che gli arbitri non sono ingrado, o non vogliono esserlo, di punire come si deve la reiterazione continua di falli e falletti volontari che hanno il solo scopo di non permettere agli avversari più forti di dimostrare la lloro superiorità.

Nel momento che sei tu quello in difficoltà, devi usare qualche accorgimento, anche in fase difensiva.

Il bel gioco non c'entra, sappiamo tutti benissimo che quando i nostri fuoriclasse saranno in forma squadre come Bologna e Genoa faranno la figura delle vittime sacrificali, come gli avversari degli Harlem Globetrotters :)

Il richiamo a Inter Valencia, poi, spero sia solo per rimarcare la differenza abissale tra noi e gli ospiti indesiderati di Milano. E che non ti sia stata suggerita dalle parole lette nei commenti al presente post, ma so già la risposta...

mavalà ha detto...

M'è sfuggito un "metodi" tra "utilizzi" e "poco" nella prima frase.

AstoriaRecords ha detto...

Conoscevo un ristoratore molto famoso di Milano, nel cui locale stazionavano regolarmente giocatori, tecnici e dirigenti rossoneri. Il tale signore, una sera, mi raccontò la storia calcistica di suo figlio. A quattordici anni era stato corteggiato da Milan, Juve ed Inter, che se l'erano combattuto per un'estate intera. Il ragazzo scelse l'Inter, la sua squadra del cuore. Era un ala sinistra, di quelle che non si vedevano da tempo. Gli avevano garantito un grosso contratto, appena avesse raggiunto la maggiore età. Però, nel corso degli anni, le cose si incrinarono. Il ragazzo era bravissimo, educato, giudizioso, maturo, disciplinato. Ma, parole del padre, era considerato poco "figlio di puttana" da parte dell'allenatore e dei suoi compagni. Poco cattivo. Non aveva il coraggio di rischiare di fare male ad un avversario. Nobile, pensavo e penso tuttora io.
Il ragazzo in questione è finito per fare il cameriere al ristorante del padre. Ha abbandonato il calcio, troppo spaventato dalla sua malizia, dalla sua malignità, dalla sua malafede.
Questo non è per dire che all'Inter funziona in un modo e al Milan in un altro, per carità. Anzi, è una sorta di giustificazione del tuo ragionamento. Però a me fa schifo questa cultura paracula ed infima che preferisce allevare calciatori come Materazzi ad esseri umani quali Maldini.

The Crow ha detto...

Non faccio fatica a crederti.
E, a dirla tutta, vedo che già con uno come Balotelli hanno fatto un ottimo lavoro...

Mavalà, quando fra cent'anni stileranno i Top 11 di tutti i tempi, Frankie sarà titolare fisso in ogni formazione.

AstoriaRecords ha detto...

Non solo Frankie. Anche Franco, Paolo...

The Crow ha detto...

...Mauro, Roberto, Marco...

AstoriaRecords ha detto...

Daniele, Ruud, Sebastiano...

The Crow ha detto...

Che squadra...